Gazzetta n. 69 del 23 marzo 2018 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 27 febbraio 2018
Liquidazione coatta amministrativa della «Residence - Societa' cooperativa edilizia a r.l.», in Sannicandro Garganico e nomina del commissario liquidatore.


IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
Vista l'istanza con la quale il liquidatore della cooperativa «Residence - Societa' cooperativa edilizia a r.l.» ha chiesto che la stessa sia ammessa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa;
Vista l'istruttoria effettuata dalla competente divisione VI, dalla quale sono emersi gli estremi per l'adozione del procedimento di liquidazione coatta amministrativa ex art. 2545-terdecies del codice civile;
Considerato quanto emerge dal bilancio di liquidazione finale al 28 febbraio 2012, da cui si evince una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, pur a fronte di un attivo patrimoniale pari ad € 324.418,00 e una massa debitoria pari ad € 103.875,00, il suddetto ammontare dell'attivo e' costituito essenzialmente da crediti verso soci morosi di difficile esigibilita';
Considerato che e' stato assolto l'obbligo di cui all'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, dando comunicazione dell'avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati;
Vista la nota del 2 ottobre 2017 con la quale questa autorita' di vigilanza, nell'ambito di una attivita' di ricognizione delle pratiche in gestione e a fronte della comunicazione ricevuta dal liquidatore della sopracitata cooperativa, ha chiesto al liquidatore medesimo di fornire una situazione patrimoniale aggiornata;
Vista la nota pervenuta in data 3 ottobre 2017 con la quale il liquidatore della cooperativa conferma che la situazione patrimoniale dell'ente, caratterizzata da un'esposizione debitoria creatasi a causa di liti giudiziarie intercorrenti tra la cooperativa stessa e i soci, del mancato pagamento da parte dei soci delle spese amministrative e del mancato accollo dei mutui ai singoli soci in merito ad uno dei due progetti di costruzione, e' rimasta immutata;
Visto l'art. 2545-terdecies del codice civile, e ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta societa';
Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
Considerato che il nominativo del professionista cui affidare l'incarico di commissario liquidatore e' stato estratto attraverso un sistema informatico, a cura della competente Direzione generale, da un elenco selezionato su base regionale e in considerazione delle dichiarazioni di disponibilita' all'assunzione dell'incarico presentate dai professionisti interessati, ai sensi della nota in data 25 giugno 2015, contenente «Aggiornamento della banca dati dei professionisti interessati alla attribuzione di incarichi ex articoli 2545-sexiesdecies, 2545-septiesdecies, secondo comma e 2545-octiesdecies del codice civile», pubblicata sul sito internet del Ministero;

Decreta:

Art. 1

La societa' cooperativa «Residence - Societa' cooperativa edilizia a r.l.», con sede in Sannicandro Garganico (Foggia) (codice fiscale 00382630713) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies del codice civile.
Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, e' nominato commissario liquidatore la dott.ssa Lucia Di Giorgio, nata a Castellaneta (Bari) il 10 agosto 1973 (codice fiscale DGRLCU73M50C136R) e domiciliata in Gioia del Colle (Bari), via Saragat scala F.
 
Art. 2

Con successivo provvedimento sara' definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.

Roma, 27 febbraio 2018

Il Ministro: Calenda
 
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