Gazzetta n. 86 del 13 aprile 2018 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 2018
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Tropea.



IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 12 agosto 2016, registrato alla Corte dei conti il 22 agosto 2016, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Tropea (Vibo Valentia) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott. Salvatore Concetto Francesco Fortuna, dal viceprefetto aggiunto dott. Giuseppe Di Martino e dal dirigente Area I dott. Saverio Buda;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 21 marzo 2018;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Tropea (Vibo Valentia), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 22 marzo 2018

MATTARELLA

Gentiloni Silveri, Presidente del
Consiglio dei ministri

Minniti, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 28 marzo 2018 Interno, foglio n. 680
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Tropea (Vibo Valentia) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 12 agosto 2016, registrato alla Corte dei conti il 22 agosto 2016, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, avviando un ampio programma di interventi volti ad assicurare il rispetto dei principi di buon andamento e di imparzialita'.
Tale programma e' stato interrotto dopo dieci mesi dall'insediamento dell'organo straordinario a seguito della pronuncia del Tribunale amministrativo regionale Lazio del 7 giugno 2017 con la quale e' stato annullato il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale al quale e' conseguito, in data 14 giugno 2017, il nuovo insediamento della disciolta compagine amministrativa. Solo in data 27 settembre 2017, all'esito dell'ordinanza del Consiglio di Stato del 21 settembre 2017, che ha riformato la sentenza di primo grado e confermato la legittimita' del provvedimento di scioglimento, si e' reinsediata la commissione straordinaria, dando nuovo impulso all'attivita' di risanamento.
Nell'approssimarsi del termine di scadenza della gestione commissariale, il Prefetto di Vibo Valentia, con relazione del 14 marzo 2018, ha rappresentato che l'attivita' posta in essere dall'organo commissariale, anche a causa della menzionata interruzione, deve essere proseguita per completare il processo di legalizzazione, ritenendo pertanto necessario disporre una proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale.
Tale valutazione e' stata condivisa dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica nel corso della riunione del 14 marzo 2018 integrato con la partecipazione del rappresentante del Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia.
Le iniziative promosse dall'organo di gestione commissariale sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nell'attivita' dell'ente, con il prioritario obiettivo di ripristinare il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale e le istituzioni.
L'organo di gestione straordinaria ha avviato sin da subito una serie di iniziative volte ad una generale riorganizzazione dell'apparato amministrativo, attraverso la revisione e la razionalizzazione del modello organizzativo, implementando processi finalizzati ad assicurare una piu' efficiente gestione delle risorse umane, anche attraverso il supporto assicurato da personale sovraordinato ai sensi dell'art. 145 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Uno dei primi ambiti di intervento della commissione straordinaria ha riguardato il settore urbanistico, con l'avvio di una capillare attivita' di controllo e di verifica al fine di incidere sul dilagante fenomeno dell'abusivismo edilizio.
La relazione del prefetto evidenzia che proprio a seguito di tale attivita' e con particolare riferimento alla notifica delle ordinanze di demolizione di beni appartenenti a soggetti contigui alla criminalita' locale, il responsabile dell'area tecnica del comune e' stato vittima di un episodio di danneggiamento.
E' opportuno che dette attivita' vengano proseguite dallo stesso organo straordinario che le ha avviate, considerato che investono un settore notoriamente esposto alle ingerenze della criminalita' organizzata la cui presenza sul territorio e' chiaramente attestata anche dall'episodio sopra menzionato.
La commissione straordinaria ha altresi' attuato una generale pianificazione delle opere pubbliche con la previsione di procedure di appalto dei lavori sulla base di contributi statali, regionali e comunitari.
Per quanto attiene alla gestione del patrimonio immobiliare dell'ente sono in corso di perfezionamento una serie di procedure, mai effettuate nelle precedenti gestioni amministrative, che ricomprendono l'adozione di atti regolamentari disciplinanti le modalita' di fruizione del citato patrimonio da parte di singoli e delle associazioni.
Un'ulteriore iniziativa messa in campo dalla commissione straordinaria e' quella di verifica delle concessioni demaniali marittime per le quali e' stato disposto l'accertamento della sussistenza dei requisiti soggettivi e la conformita' alle previsioni urbanistiche, cio' al precipuo fine di dare corretta attuazione al piano comunale spiaggia.
Il completamento delle menzionate attivita' e' opportuno che venga realizzato dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di ingerenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio.
Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Tropea (Vibo Valentia), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 20 marzo 2018

Il Ministro dell'interno: Minniti
 
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