Gazzetta n. 104 del 7 maggio 2018 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 aprile 2018
Scioglimento del consiglio comunale di Camastra e nomina della commissione straordinaria.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nel comune di Camastra (Agrigento) gli organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 9 giugno 2013;
Considerato che dall'esito di approfonditi accertamenti sono emerse forme di ingerenza della criminalita' organizzata, che hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale;
Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata ha arrecato grave pregiudizio per gli interessi della collettivita' e ha determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale;
Ritenuto che, al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario l'intervento dello Stato mediante un commissariamento di adeguata durata, per rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico e per assicurare il risanamento dell'ente locale;
Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 10 aprile 2018, alla quale e' stato debitamente invitato il Presidente della Regione Siciliana;

Decreta:

Art. 1

Il consiglio comunale di Camastra (Agrigento) e' sciolto.
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il Comune di Camastra (Agrigento), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 9 giugno 2013, presenta forme d'ingerenza da parte della criminalita' organizzata, che compromettono la libera determinazione e l'imparzialita' dell'amministrazione, nonche' il buon andamento ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per l'ordine e la sicurezza pubblica.
A seguito di un'operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, sono emersi elementi su possibili infiltrazioni delle locali consorterie criminali, che hanno indotto il Prefetto di Agrigento, con decreto del 27 giugno 2017 successivamente prorogato, a disporre l'accesso presso il comune, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Al termine delle indagini effettuate, la Commissione incaricata dell'accesso ha depositato le proprie conclusioni, alla luce delle quali il Prefetto, sentito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica di Agrigento e di un delegato della Procura della Repubblica di Palermo - Direzione Distrettuale Antimafia, ha inviato l'allegata relazione in data 12 febbraio 2018, che costituisce parte integrante della presente proposta, in cui si da' atto della sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti e indiretti degli amministratori locali con la criminalita' organizzata e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando, pertanto, i presupposti per l'applicazione del richiamato art. 143.
I lavori svolti dalla Commissione d'indagine hanno preso in esame, oltre all'intero andamento gestionale dell'amministrazione comunale, la cornice criminale ed il contesto ove si colloca l'ente, con particolare riguardo ai rapporti tra gli amministratori e la criminalita' organizzata.
Il comune di Camastra e' un piccolo centro di circa duemila abitanti sito in un ambito territoriale rispetto al quale costituisce un dato giudizialmente acquisito la consolidata presenza di potenti famiglie malavitose, che operano in stretta sinergia con i sodalizi radicati nelle aree limitrofe.
Il Prefetto evidenzia che in quel territorio all'organizzazione tradizionalmente denominata «cosa nostra» si e' in passato contrapposta un'altra associazione di tipo mafioso - la c.d. «stidda» - la quale, originariamente costituita da clan scissionisti, ad oggi esercita la propria sfera di influenza con il consenso della prima.
In tale contesto, a seguito della predetta operazione di polizia giudiziaria, a luglio 2016 e' stata data esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo nei confronti di un personaggio apicale e di altri elementi della consorteria localmente egemone, indagati a vario titolo per i reati di cui agli articoli 416-bis, commi 1, 2, 3, 4 e 6; 56 e 629 del codice penale, nonche' per detenzione illegale di armi comuni da sparo e da guerra.
In particolare, al menzionato personaggio apicale viene contestato di «avere partecipato attivamente, direttamente e tramite terze persone, alla campagna elettorale del Comune di Camastra relativa alle elezioni amministrative del giugno 2013, fornendo supporto al candidato Sindaco» poi effettivamente eletto, «anche attraverso condotte intimidatorie nei confronti di esponenti politici di altri schieramenti».
Dalle risultanze investigative si evince altresi' che il personaggio in questione ha indebitamente condizionato le consultazioni amministrative del 2013 avvalendosi dell'ausilio di due stretti parenti, uno dei quali destinatario della medesima misura cautelare.
Fonti tecniche di prova hanno inoltre messo in luce «gli strettissimi rapporti» tra l'attuale organo di vertice del comune ed i componenti della citata famiglia malavitosa, i quali si sono adoperati anche economicamente per sostenerne la candidatura mediante il pagamento di somme di denaro per la compravendita di voti.
Riferisce quindi il Prefetto che il sindaco - gia' a capo della compagine di governo dell'ente da maggio 2003 a giugno 2008 - ad ottobre 2013 ha conferito l'incarico di consulente esterno nel settore tecnico ad un soggetto descritto negli atti della magistratura inquirente come il «trait d'union» tra l'amministrazione comunale e la consorteria territorialmente dominante.
E' significativo che il soggetto in argomento ha mantenuto la posizione di consulente in un settore strategico per la vita dell'ente pur dopo che il primo cittadino - con atti del 2014 e del 2015 - ha nominato un altro professionista in qualita' di esperto in materia di lavori pubblici e gestione del territorio ai sensi dell'art. 14 della legge della regione Siciliana 26 agosto 1992, n. 7.
L'Organo ispettivo evidenzia altresi' che a marzo 2015 il sindaco, in assenza di documentate specifiche competenze, ha attribuito l'incarico di «collaboratore» a titolo gratuito nei settori dell'urbanistica e dei lavori pubblici ad un assessore dimissionario, stretto parente del predetto soggetto nominato consulente esterno.
Il Prefetto rileva poi che l'organo di vertice dell'ente e' legato da vincoli di parentela ad una persona vicina ad un soggetto sottoposto ad indagini per il reato di cui all'art. 416-bis in relazione agli articoli 56 e 629 del codice penale, al quale viene contestato di avere coadiuvato il piu' volte menzionato personaggio apicale della consorteria localmente egemone «ponendo tra l'altro a disposizione i locali del proprio esercizio commerciale ... per la materiale percezione delle somme corrisposte dalle vittime delle richieste estorsive e per l'effettuazione di riunioni da parte dei sodali».
Viene in proposito stigmatizzata la circostanza che da dicembre 2017 l'esercizio commerciale in parola - utilizzato come luogo di ritrovo dei membri del sodalizio criminale - risulta gestito dal suddetto parente del sindaco.
Gli esiti del procedimento penale da cui ha preso le mosse l'accesso hanno parimenti fatto emergere i rapporti tra taluni soggetti controindicati ed il vicesindaco, titolare, tra l'altro, delle deleghe ai lavori pubblici, all'urbanistica, al patrimonio immobiliare ed alla polizia urbana. Nello specifico, sono emersi i contatti intercorsi in occasione della campagna elettorale per le consultazioni amministrative del 2013 tra l'amministratore in questione e quello stretto parente del personaggio apicale di cui sopra si e' detto, destinatario dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo.
Negli atti della magistratura inquirente vengono delineate analoghe, pregiudizievoli convergenze di interessi tra elementi della criminalita' organizzata ed esponenti dell'apparato burocratico del comune, alcuni dei quali annoverano vincoli di parentela con un soggetto coinvolto nel richiamato procedimento penale ed indagato per associazione di tipo mafioso.
Sotto tale profilo, assume rilievo emblematico la vicenda dell'istanza di cointestazione di una concessione di area cimiteriale e della relativa cappella gentilizia presentata ad ottobre 2016 all'ufficio tecnico comunale da uno stretto congiunto del piu' volte menzionato personaggio apicale del sodalizio territorialmente egemone e da due persone legate da rapporti di affinita' ad un dipendente dell'ente - a sua volta stretto parente del sindaco - del quale e' stata documentata la vicinanza ad elementi di quel sodalizio.
Le verifiche espletate dalla Commissione di indagine hanno fatto emergere che a maggio 2017 il predetto congiunto del personaggio apicale - peraltro, anch'egli indagato per il reato di cui all'art. 416-bis del codice penale - ha depositato in comune un atto di rinuncia a tutti i diritti sulla cappella gentilizia in favore dei cointestatari affini del dipendente dell'ente, i quali hanno poi presentato una richiesta di permesso di costruire in sanatoria ed un'istanza di rilascio della certificazione di conformita' urbanistica e di ammissibilita' con riferimento al manufatto in argomento.
Segnala in proposito il Prefetto che l'amministrazione comunale ha omesso di svolgere i dovuti accertamenti in ordine alla legittimita' dell'operazione negoziale in parola, la quale, configurando un vero e proprio mutamento di intestazione della concessione, avrebbe dovuto comportare la retrocessione del titolo abilitativo al comune per la sua conseguente riassegnazione in base a criteri di trasparenza ed imparzialita'.
Altra vicenda sintomatica e' quella relativa ad un'impresa di onoranze funebri - riconducibile all'altro stretto congiunto del personaggio apicale della locale famiglia malavitosa di cui in precedenza si e' fatta menzione, sottoposto ad indagini per il reato di associazione di tipo mafioso - titolare di un'autorizzazione rilasciata dal comune gia' a febbraio 2013 e risultata carente della dichiarazione di idoneita' prescritta dall'art. 20 del decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285.
Al riguardo, la Commissione di indagine sottolinea che l'operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha fatto emergere come gli esponenti della menzionata famiglia malavitosa si siano adoperati per «accaparrarsi» tutte le attivita' del settore, ponendo in essere estorsioni e minacce ai danni dei titolari dell'unica ditta concorrente presente sul territorio comunale. Nondimeno - nonostante il clamore mediatico che tali accadimenti hanno avuto - l'ente e' rimasto sostanzialmente inerte, omettendo di espletare qualsiasi controllo nei confronti della suddetta impresa al fine di verificare l'esistenza o comunque la permanenza dei presupposti per il legittimo esercizio dell'attivita' a suo tempo autorizzata.
Specifica attenzione e' stata poi dedicata in sede ispettiva al settore dei lavori pubblici, in ordine al quale sono emerse illegittimita' ed irregolarita' di cui hanno beneficiato anche ditte controindicate.
E' stato infatti accertato che diversamente da quanto previsto dal regolamento comunale per i lavori, le forniture ed i servizi in economia - peraltro, approvato a novembre 2014 dalla giunta anziche' dall'organo consiliare in violazione dell'art. 42 del decreto legislativo n. 267 del 2000 - l'ente non si e' mai dotato di un elenco di operatori economici tra cui individuare quelli da invitare alle procedure di cottimo fiduciario, in contrasto con i principi di rotazione e parita' di trattamento sanciti dall'art. 125 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, allora vigente.
Piu' nel dettaglio, gli esiti dell'accesso hanno messo in luce che nel 2014 l'ente ha espletato una procedura negoziata per l'affidamento di lavori di manutenzione ordinaria delle strade comunali invitando a partecipare alcune ditte all'epoca destinatarie di provvedimenti interdittivi ed omettendo di svolgere accertamenti antimafia, in contrasto con le cautele che sarebbe necessario adottare a tutela della legalita' in un ambito territoriale in cui e' consolidata la presenza di sodalizi criminali.
Sempre con riferimento al settore dei lavori pubblici, l'Organo ispettivo evidenzia che il titolare di un'impresa affidataria di lavori comunali annovera vincoli di parentela con un imprenditore risultato contiguo alla criminalita' organizzata.
Infine, il Prefetto segnala che uno dei componenti il consiglio di amministrazione dell'impresa gerente la discarica comunale - recentemente destinataria di un provvedimento di sequestro preventivo per illecita gestione di rifiuti speciali pericolosi - ha rivestito il ruolo di liquidatore di una societa' che ha avuto tra i propri dipendenti il piu' volte citato personaggio apicale della consorteria localmente egemone, coinvolto nell'operazione di polizia giudiziaria da cui ha preso le mosse l'accesso.
Le circostanze analiticamente esaminate e dettagliatamente riferite nella relazione del Prefetto hanno rivelato una serie di condizionamenti nell'amministrazione comunale di Camastra, volti a perseguire fini diversi da quelli istituzionali, che hanno determinato lo svilimento e la perdita di credibilita' dell'istituzione locale, nonche' il pregiudizio degli interessi della collettivita', rendendo necessario l'intervento dello Stato per assicurare la riconduzione dell'ente alla legalita'.
Ritengo, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Camastra (Agrigento), ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 276.
In relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza criminale, si rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi.
Roma, 6 aprile 2018

Il Ministro dell'interno: Minniti

---------

PREFETTURA DI AGRIGENTO
UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO

Prot. n. 38/OES

Agrigento, 12 febbraio 2018

Al sig. Ministro dell'interno
Segreteria speciale
ROMA

e p.c.

Al Dipartimento per gli affari interni e territoriali
Segreteria di sicurezza
ROMA

Oggetto: Comune di Camastra.
Il Comune di Camastra (2083 abitanti) ha rinnovato i propri organi elettivi nelle consultazioni amministrative tenutesi nel giugno dell'anno 2013.
... Omissis ...
Nel luglio 2016, la Squadra mobile di Agrigento ha eseguito l'Ordinanza di custodia cautelare in carcere (O.C.C.) n. ... omissis ... emessa dal Tribunale di Palermo su richiesta della DDA di Palermo, nei confronti di ... omissis, capo mandamento di Canicatti', ... omissis ..., capo famiglia di Camastra, ... omissis ... e ... omissis, per i reati di cui agli articoli 416-bis e 629 del c.p. Gli stessi, unitamente a ... omissis ... venivano indagati per aver fatto parte di un'associazione mafiosa operante nel territorio di Camastra.
In particolare ...omissis:
per aver posto in essere richieste estorsive nei confronti di imprenditori locali e per aver partecipato attivamente, direttamente e tramite terze persone, alla campagna elettorale del Comune di Camastra relativa alle elezioni del giugno 2013, fornendo supporto al ... omissis ... anche attraverso condotte intimidatorie nei confronti di esponenti politici di altri schieramenti;
... omissis ... e ... omissis ... per aver coadiuvato il padre ... omissis ... nelle richieste estorsive e nel controllo del territorio, ivi compresa l'attiva partecipazione alla campagna elettorale del Comune di Camastra del giugno 2013, fornendo supporto al ... omissis ...;
la Questura di Agrigento con nota n. omissis del omissis, ha reso prime informazioni in merito alla predetta O.C.C. sottolineando che l'attivita' di indagine aveva permesso di aprire uno squarcio sul Comune di Camastra e individuare ma serie di reati, quali associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsioni, le cui investigazioni avevano messo in luce anche possibili condizionamenti mafiosi delle istituzioni delle istituzioni comunali di Camastra con specifico riferimento ad avvenimenti connessi alle consultazioni elettorali del 2013.
A seguito della disamina dei provvedimenti dell'Autorita' giudiziaria e della relazione della Questura che sono stati attentamente e approfonditamente valutati nella Riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia (R.T.C.) del 25 maggio 2017 il Prefetto pro tempore, con nota n. 326/R/OES del 1° giugno 2017, ha richiesto la delega ad esercitare i poteri di accesso e di accertamento di cui all'art. 1, comma 4, del decreto-legge n. 629/1982, convertito dalla legge n. 726/1982 e successive modificazioni e integrazioni presso il Comune di Camastra.
Con decreto n. 17102/128/1(10)/R del 7 giugno 2017 il Prefetto pro tempore e' stato delegato ad esercitare i poteri di accesso e di accertamento con le modalita' e la tempistica indicati nell'art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000, come sostituito dall'art. 2, comma 30, della legge n. 94/2009, nei confronti del Comune di Camastra.
Con provvedimento n. 180/OES/N.C. del 27 giugno 2017, il Prefetto di Agrigento ha disposto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo n. 267/200 e successive modificazioni e integrazioni, l'accesso presso il Comune di Camastra al fine di verificare l'eventuale sussistenza di forme di condizionamento da parte della criminalita' organizzata o di collegamenti diretti ed indiretti con la stessa.
... Omissis ...
La Commissione di Indagine ha iniziato la propria attivita' il 3 luglio 2017, redigendo verbale di insediamento presso la Casa Comunale, sottoscritto, oltre che dai componenti della Commissione stessa, dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio comunale e dal Segretario Generale.
... Omissis ...
In data 29 dicembre 2017, i componenti della Commissione di Indagine hanno presentato la relazione sull'attivita' svolta ... omissis ...
In ottemperanza alla disposizione contenuta nell'art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000, le risultanze della relazione di accesso sono state esaminate nella riunione omissis del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica - integrato con la partecipazione anche del Procuratore della Repubblica di Agrigento e di un delegato della Procura della Repubblica di Palermo, Direzione Distrettuale Antimafia - al termine della quale i componenti del consesso hanno espresso concorde avviso sulla sussistenza dei presupposti utili alla proposta di avvio del procedimento finalizzato alla adozione della misura di rigore prevista dal richiamato art. 143.
... Omissis ...
L'ordinanza cautelare e' stata adottata a seguito delle risultanze di un'articolata attivita' d'indagine, coordinata dalla DDA di Palermo ed eseguita dalla Squadra Mobile di Agrigento tra il 2012 e il 2014, che ha consentito, tra l'altro, di far luce su di una serie di attivita' criminose poste in essere nella cittadina di Camastra, quali associazione a delinquere di stampo mafioso pluriaggravata, estorsioni, detenzione e porto illegali di armi, illecita concorrenza aggravata dai metodi mafiosi, danneggiamenti a mezzo incendio.
... Omissis ...
Secondo quanto rappresentato dalla Commissione di Indagine nella Relazione d'accesso omissis: tra i punti rilevanti della suddetta indagine, estremo interesse assume il profilo relativo ai possibili condizionarnenti da parte della criminalita' organizzata di stampo mafioso sull'amministrazione comunale di Camastra, con specifico riferimento, tra l'altro, ad avvenimenti connessi alle consultazioni comunali del giugno 2013.
... Omissis ...
Secondo le risultanze dell'attivita' di indagine, risulta dimostrato che l'appoggio della famiglia mafiosa di Camastra si sarebbe concretizzato anche nell'uso di mezzi particolarmente «convincenti» come acquisto di voti o minacce.
... Omissis ...
Inoltre, ... omissis ... si accertava come ... omissis ... avesse effettuato lavori edili, ... omissis ...; nonche' di avere pavimentato ... omissis ... e di avere collaborato in alcuni lavori edili all'interno del omissis.».
Quanto sopra si e' ritenuto opportuno riportare al fine di evidenziare come gli elementi raccolti in fase di indagini dagli Organi inquirenti abbiano rassegnato un quadro di presenza della criminalita' organizzata nel territorio del Comune di Camastra talmente radicato e pervasivo da avere influito sulla campagna elettorale che ha portato al rinnovo degli organi elettivi di quel Comune nel 2013.
... Omissis ...
Il forte radicamento della criminalita' organizzata di stampo mafioso nella provincia di Agrigento e' un dato incontrovertibile ed acclarato da numerose indagini della magistratura.
... Omissis ...
Quanto fin qui riportato, oltre ad offrire un quadro di rilevante presenza della criminalita' organizzata nel territorio del Comune di Camastra, induce a ritenere che in un paese di ridotte dimensioni, quale Camastra con una popolazione di neanche tremila abitanti, certe condotte e i loro esecutori sicuramente non passano inosservate di fronte alla collettivita' cittadina. Cio' risulta ancora piu' evidente alla luce della recentissima operazione di polizia giudiziaria che ha coinvolto i membri della famiglia omissis, tutti residenti in quel piccolo centro.
... Omissis ...
Dalle risultanze dell'attivita' di verifica posta in essere dalla Commissione di indagine si ricava che il punto di partenza, ai fini della individuazione e della qualificazione del livello di infiltrazione mafiosa nell'amministrazione comunale di Camastra omissis, e' stato rinvenuto negli elementi tratti sia dall'ordinanza cautelare sopra indicata sia dalle ulteriori informazioni in possesso della squadra mobile.
In particolare:
... omissis ...
In tema di scioglimento dei consigli comunali, la significativita' degli indizi addotti a sostegno dello scioglimento non deve collegarsi ad una finalita' repressiva o sanzionatoria (cfr. Consiglio di Sato Sez. IV n. 925/1994) dovendo piuttosto trattarsi di elementi che rendono verosimile la possibilita' di una soggezione tout court o comunque un sintomatico grado di permeabilita' dell'Ente alle logiche e agli obiettivi del crimine organizzato (cfr. TAR Campania n. 162272006), essendo quindi sufficiente, oltre alla notoria presenza sul territorio di organizzazioni criminali, una situazione di diffuso cattivo funzionamento di alcuni settori dell'amministrazione locale sensibili agli interessi economici dei sodalizi criminali.
L'attivita' del ... omissis ... e' stata caratterizzata, come si rileva dagli esiti degli accertamenti esperiti nel corso dell'accesso ispettivo, dal compimento di una serie di atti che hanno dimostrato un legame con gli interessi della criminalita' organizzata e cio' assume maggiormente rilievo, ai fini della sussistenza dei presupposti richiesti dall'art. 143, decreto legislativo n. 267/2000, se letti in collegamento con le risultanze investigative della piu' volte citata indagine "Vultur".
In particolare, tra gli atti adottati ... omissis ... nel periodo preso in considerazione dalla Commissione, assumono rilievo gli incarichi conferiti a ... omissis ...
Si fa riferimento in particolare ai seguenti atti:
... omissis ...
Anche le suddette determine in favore del ... omissis, al pari della omissis in favore di omissis, sono un segno tangibile, a parere degli scriventi, dell'intenzione del omissis di ricambiare il sostegno elettorale fornito nel corso della campagna elettorale dalla omissis e cio' in quanto omissis, costituirebbero, secondo le risultanze investigative il trait d'union tra l'Amministrazione comunale e omissis».
... Omissis ...
Ulteriore elemento sviluppato dalla Commissione di indagine che, a parere dello scrivente, denota il forte legame tra omissis e gli interessi della criminalita' organizzata a Camastra, fino a ritenere sussistente una vera e propria condotta di asservimento omissis e' la vicenda dell'agenzia funebre ... omissis ...
Per quel che attiene la predetta agenzia funebre, ... omissis ...
Dall'esame degli atti inerenti le ditte di onoranze funebri rassegnata dalla Commissione di indagine e' emerso quanto segue:
... omissis ...
La vicenda in esame, legittima, a parere dello scrivente, il ricorso alla misura dello scioglimento in quanto l'aver mantenuto operativa da parte dell'amministrazione comunale l'attivita' di ... omissis ... evidenzia una sintomatica disfunzione nell'agire dell'amministrazione comunale alla quale gli amministratori non hanno saputo porre argine o che non hanno avvertito adeguatamente e dalla quale si puo' desumere che interessi privati di uomini e di imprese legati alla criminalita' organizzata hanno saputo giovarsene in via continuativa.
Tale circostanza appare ancor piu' significativa alla luce del fatto che in un piccolo centro come quello di Camastra, il sindaco non poteva non sapere che ... omissis ...
Si condividono le considerazioni della Commissione di indagine laddove ... omissis ... viene riportato che: «... si reputa opportuno evidenziare sulla vicenda in esame che il principio della separazione fra funzione di indirizzo e controllo (rientrante nelle attribuzioni degli organi elettivi) e funzione di gestione (devoluta ai dirigenti dell'apparato burocratico) non esclude le responsabilita' che fanno capo agli organi di vertice politico amministrativo, i quali hanno comunque pregnanti compiti di pianificazione, di direttiva, di impulso, di vigilanza e di verifica che impongono l'esigenza di intervenire ed apprestare tutte le misure e le risorse necessarie per una effettiva e sostanziale cura e difesa dell'interesse pubblico dalla compromissione derivante da ingerenze estranee».
Ed ancora:
«Non puo' a tal proposito non rilevarsi che in una realta' come quella di Camastra (centro di piccole dimensioni, con una popolazione di poco superiore ai 2.000 abitanti), coloro che ricoprivano una pubblica carica - ... omissis ... erano facilmente in grado di rendersi conto della sussistenza di "situazioni sensibili" che potevano incidere negativamente sulla trasparenza e l'imparzialita' dell'azione amministrativa nella gestione della cosa pubblica. Che Camastra, al pari degli altri centri dell'agrigentino, si caratterizzi per la presenza della criminalita' organizzata di stampo mafioso era un dato assolutamente notorio, ... omissis ... La circostanza che nessuna iniziativa volta a verificare la permanenza dei requisiti autorizzativi in capo alla citata Ditta, sia stata posta in essere dall'Amministrazione comunale, rimasta inerte anche dopo l'insediamento della Commissione d'Indagine, appare un comportamento che, dato il modesto ordine di grandezza del Comune di Camastra, difficilmente puo' esaurirsi nella sfera della mera omissivita' e piu' verosimilmente va a inquadrarsi in un poco giustificabile perdurante comportamento di indifferenza sulle "attenzioni" e sul "rapporto privilegiato" riservato, ... omissis ...».
La Commissione ha altresi' osservato che:
«In tale quadro d'insieme va valutata la decisione da parte del Comune di Camastra di non costituirsi parte civile ... omissis ... Neppure e' stata rinvenuta alcuna comunicazione tra gli Uffici del Comune e la Prefettura finalizzata a chiedere chiarimenti o consulenze sull'applicazione della normativa antimafia».
... Omissis ...
Quanto fin qui rassegnato, a parere dello scrivente, delinea un quadro di eccessiva vicinanza tra alcuni amministratori e impiegati comunali di Camastra ed i membri della famiglia mafiosa ... omissis ... circostanza che assume rilievo ai fini della proposta di scioglimento del Comune, ai sensi dell'art. 143, decreto legislativo n. 267/2000, in quanto idonea a dimostrare quel collegamento diretto o indiretto richiesto dalla norma in esame, tra i presupposti atti a giustificare l'adozione della misura di rigore in essa contemplata.
Ed invero, da quanto finora emerso, l'attivita' del Comune piu' che per la sistematica commissione di atti concreti volti a favorire la criminalita' organizzata, si e' caratterizzata per il mantenimento di uno status quo in grado di non danneggiare gli interessi degli esponenti mafiosi, che hanno potuto fare affidamento sull'acquiescenza e a volte anche sulla colpevole inattivita' degli amministratori.
... Omissis ...
Avuto riguardo al presupposto del diffuso cattivo funzionamento di settori del Comune di Camastra sensibili agli interessi economici dei sodalizi criminali, elementi significativi si ricavano dalle risultanze dell'accesso ispettivo con riguardo al settore dei lavori pubblici.
Va, tuttavia, premesso che, come piu' volte evidenziato, il Comune di Camastra e' un piccolo centro in cui non e stata riscontrata la presenza di rilevanti realta' economiche ne' tantomeno di un numero rilevante di appalti pubblici. Cio' e' stato rilevato anche in sede di accesso ispettivo, tant'e' che le verifiche effettuate hanno consentito di rilevare un numero esiguo di affidamenti di lavori pubblici.
Tale premessa si rende necessaria in quanto anche le conclusioni delle verifiche vanno parametrate alle su descritte caratteristiche.
Significativo appare, a parere dello scrivente, quanto e' emerso con riferimento al settore dei lavori cimiteriali, essendo stato accertato dalla Commissione che i lavori di manutenzione straordinaria del cimitero sono stati affidati alla ditta individuale ... omissis ...
... Omissis ...
Con riferimento all'aspetto delle disfunzioni amministrative rilevate nel settore dei lavori pubblici, si ritiene utile riportare alcuni stralci delle risultanze dell'accesso sul punto.
Pag. ... omissis ... della relazione:
«L'esame delle procedure di assegnazione dei servizi e delle forniture da parte dell'amministrazione comunale di Camastra ha consentito di rilevare una criticita' significativa con riferimento all'affidamento dei lavori in economia mediante cottimo fiduciario.
In particolare, e' stato esaminato il ... omissis ...
Tale atto, che il decreto legislativo n. 267/2000 (Testo unico degli enti locali), all'art. 42, attribuisce alla competenza esclusiva del Consiglio comunale e' stato invece approvato, in palese violazione delle disposizioni legislative, dalla Giunta comunale con ... omissis ...
... Omissis ...
Ora, aldila' della formulazione poco felice di tale articolo, si e' avuto modo di verificare, nell'ambito delle operazioni ispettive svolte presso il comune di Camastra, che, presso le Divisioni interessate, alcun elenco - tantomeno "aperto" - risulta, in realta', essere stato mai predisposto, e cio' in aperto contrasto al principio di rotazione degli incarichi cui e' finalizzata la tenuta di un registro dei fornitori cd. "di fiducia" gia' prevista dall'art. 125 del decreto legislativo n. 163/2016.
Cio' non appare circostanza di poco conto, attesa la sostanziale predominanza dei cottimi fiduciari nell'ambito degli affidamenti complessivamente eseguiti dall'amministrazione comunale di Camastra, stante la ridotta dimensione territoriale di quest'ultima.
Durante l'accesso ispettivo e' stato, altresi', verificato che immediatamente dopo l'approvazione del suddetto Regolamento, nello stesso giorno, veniva emanata ... omissis ...
... Omissis ...
Da quanto emerge nella relazione di accesso, i lavori di piu' rilevante entita' nel mandato del Sindaco ... omissis ...sono stati quelli relativi al:
... omissis ...
Dall'esame dell'incartamento effettuato presso gli Uffici comunali in tutti e tre i casi e' stato possibile rilevare la presenza di un forte rischio di ingerenze della criminalita' organizzata.
Secondo quanto evidenziato dalla Commissione d'accesso, «... In particolare, nei primi due casi sembra plausibilmente rilevarsi un rapporto di derivazione, anche operativa, dei formali amministratori delle societa' aggiudicatarie degli appalti rispetto ad imprenditori contigui alla criminalita' organizzata di stampo mafioso operante nell'agrigentino, come verra' di seguito ampiamente esplicitato.
... Omissis ...
Le sopracitate ditte, aggiudicatarie dei due appalti di maggiore rilievo all'interno del Comune di Camastra risultano legate da cointeressenze economiche e da rapporti di parentela, secondo le argomentazioni svolte dai componenti della Commissione di indagine al gruppo imprenditoriale ... omissis ...
Si riportano le risultanze dell'accesso ispettivo ... omissis:
«... omissis ...».
La disamina effettuata dalla Commissione porta a ritenere che le modalita' di svolgimento dei procedimenti di evidenza pubblica presi in considerazione, seppure non presentino collegamenti diretti con la criminalita' organizzata, restituiscono comunque un quadro di compromissione, all'interno della macchina burocratica comunale, dei principi basilari di buon andamento e imparzialita' dell'attivita' amministrativa. Il cattivo funzionamento del settore dei lavori pubblici rende il Comune permeabile agli interessi economici dei sodalizi criminali e conferma la mancanza di adeguate cautele volte ad impedire la compromissione con gli ambienti della criminalita' organizzata.
Non possono che condividersi, dunque, le considerazioni riportate nella relazione ispettiva secondo cui: «... quell'amministrazione comunale non e' in possesso dei necessari "anticorpi", per respingere quelle forme di infiltrazione e di condizionamento da parte di imprese contigue alla criminalita' organizzata».
Anche relativamente ... omissis ... sono state verificate leggerezze nella procedura che ha portato all'aggiudicazione dei lavori affidati ... omissis ...
Dunque sembra poter concordare con il giudizio formulato dalla Commissione secondo cui:
«... ... gli interessi economici, di ridotta entita' parametrata alle ridotte dimensioni del comune di Camastra, possano, tuttavia, essere idonei ad attirare gli appetiti della criminalita' organizzata non in ragione dell'ammontare delle commesse in aggiudicazione quanto per la ridotta attenzione agli obblighi normativi che l'Amministrazione pubblica e' tenuta ad osservare e a fare osservare agli operatori economici. Pur non essendo emersi elementi di chiara responsabilita' a carico dei titolari degli uffici o degli amministratori comprovanti un loro coinvolgimento attivo nel favorire indebitamente propositi criminali, non puo' non rilevarsi che le procedure osservate nell'affidamento dei lavori in argomento, non sono atte ad approntare un dispositivo idoneo a tutelare gli interessi pubblici della comunita' amministrata, ma al contrario rivelano una permeabilita' dell'istituzione locale alle possibili ingerenze del potere mafioso».
In tale contesto di opacita' nella gestione della macchina comunale assume rilievo, a parere dello scrivente, la recentissima operazione giudiziaria ... omissis ... che ha condotto, ... omissis ..., al sequestro preventivo d'azienda con riferimento ... omissis ...
L'ipotesi di reato .... omissis ..., consiste nella dissimulazione del trattamento di rifiuti in realta' rientranti nella categoria dei rifiuti cd. "pericolosi", i quali come tali non potevano essere trattati dalla ... omissis ... poiche' non munita delle specifiche autorizzazioni attraverso un sistema basato ... omissis ...
Elemento di rilievo che contribuisce insieme agli elementi finora rassegnati del clima di compiacenza sussistente a Camastra e' dato dalla circostanza che ... omissis ...
Ai fini in esame risulta, altresi', significativo osservare come ... omissis ...
... Omissis ...
L'insieme degli elementi conoscitivi acquisiti nel corso dell'attivita' di indagine presso il Comune, valutati nel corso ... omissis ... del CPOSP - integrato con la partecipazione anche del Procuratore della Repubblica di Agrigento e di un delegato della Procura della Repubblica di Palermo - porta a ritenere sussistenti i presupposti previsti dall'art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000 in tema di scioglimento degli organi elettivi conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso.
Nell'odierna riunione, il consesso ha espresso all'unanimita' parere favorevole ad avanzare da parte dello scrivente la odierna proposta di scioglimento del consiglio comunale di Camastra sulla base della condivisione delle considerazioni conclusive formulate dalla Commissione di Indagine nella relazione di accesso che si riportano:
«Pur non avendo gli accertamenti eseguiti consentito di rilevare elementi da cui dedurre univocamente lo stato di infiltrazione della criminalita' organizzata di stampo mafioso nel Comune di Camastra, si ritiene che essi non possano in alcun modo escludere l'asservimento dell'attivita' amministrativa propria di tale ente locale agli interessi di Cosa Nostra in ragione della costante permeabilita' ad essi.
In questo senso, pur non essendo emerse situazioni di palese violazione di legge nella gestione della macchina burocratica comunale, e' altrettanto vero che e' stata registrata, nei comportamenti amministrativi, una sorta di acquiescenza agli interessi della criminalita', una palese "inattivita'", una serie reiterata di comportamenti omissivi che vanno nella direzione di mantenere lo status quo in modo da non turbare gli interessi economici e patrimoniali della famiglia mafiosa operante a Camastra.
In definitiva, piu' che la volonta' decisoria amministrativa dell'ente locale appare determinante la sua acquiescenza alla pax mafiosa, spesso foriera di maggiore redditivita' per le consorterie criminali locali.
Tale carattere di asservimento appare concretamente testimoniato dalla permanenza dell'attivita' di ... omissis ..., mentre quello di permeabilita' pare costantemente propiziato dalla mancata istituzione degli elenchi delle ditte da utilizzare per l'affidamento dei lavori a cottimo fiduciario.
In tal senso, come gia' argomentato, emblematica e' la su descritta vicenda del mantenimento dell'operativita' dell'Agenzia Funebre.
Nonostante il clamore mediatico suscitato in un piccolo centro come Camastra, dall'indagine di polizia giudiziaria ... omissis ... e dai conseguenti provvedimenti di arresto e fermo per indiziato di delitti ... omissis ..., nonostante svariati servizi giornalistici ad opera sia di emittenti locali che nazionali, ... omissis ..., la circostanza che nessuna iniziativa ... omissis ... sia stata posta in essere dall'Amministrazione comunale, rimasta inerte anche dopo l'insediamento della Commissione d'Indagine, appare un comportamento che, dato il modesto ordine di grandezza del Comune di Camastra, difficilmente puo' esaurirsi nella sfera della mera omissivita' e piu' verosimilmente va a inquadrarsi in un poco giustificabile perdurante comportamento di indifferenza sulle "attenzioni" e sul "rapporto privilegiato" riservato, attraverso il ... omissis ... A cio' si aggiunga la mancata costituzione di parte civile del Comune nel processo ... omissis ...
Anche l'esame delle procedure di affidamento dei lavori pubblici ha consentito di rilevare irregolarita', tra cui l'approvazione del Regolamento sugli affidamenti dei lavori in economia, tramite un atto della Giunta e non del Consiglio Comunale, l'immediata approvazione con un atto immediatamente successivo della Delibera di Giunta Municipale ... omissis ... recante ... omissis», la previsione in tale atto della predisposizione di elenchi aperti e la mancanza di elenchi presso il Comune con conseguente violazione del principio della rotazione negli incarichi.
Tali elementi valutati unitamente alle risultanze degli accertamenti sulle ditte aggiudicatarie degli appalti riconducibili ... omissis ... restituiscono un quadro d'insieme preoccupante sul Comune di Camastra.
Chi era preposto alla guida e alla gestione della cosa pubblica del Comune di Camastra avrebbe dovuto adottare ogni accorgimento utile e accorta iniziativa volta ad evitare che le pubbliche commesse potessero essere svolte da imprese i cui titolari erano legati da rapporti familiari ed imprenditoriali con imprenditori vicini ad ambienti di mafia.
Di converso, non sono state poste in essere le auspicabili cautele ne' intraprese iniziative volte a prevenire interferenze e condizionamenti da parte della criminalita' organizzata di stampo mafioso, quali ad esempio le richieste di informative antimafia alla locale Prefettura, che sebbene non obbligatorie, atteso il valore degli appalti, ben avrebbero potuto e dovuto essere chieste, anche attraverso l'applicazione del Protocollo di Legalita' Carlo Alberto Dalla Chiesa.
L'insieme degli elementi sopra riportati porta a ritenere sussistenti i presupposti previsti dall'art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000 in tema di scioglimento degli organi elettivi conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso».
In ragione di quanto sopra, si ritiene che sussistano, nel Comune di Camastra, concreti, univoci e rilevanti elementi di collegamento diretti o indiretti con la criminalita' organizzata di stampo mafioso nonche' forme di condizionamento degli organi elettivi che hanno compromesso il buon andamento e l'imparzialita' di quella civica Amministrazione, con pregiudizio del regolare funzionamento dei servizi comunali.
Si soggiunge che il contesto sopra delineato, esaminato in collegamento con le risultanze dell'operazione di polizia giudiziaria ... omissis ..., porta a ritenere sussistente un serio rischio di condizionamento del voto anche in relazione alle prossime elezioni amministrative della primavera del 2018.
Appare, dunque, chiara la necessita' di elevare la soglia di prevenzione che caratterizza la misura straordinaria dello scioglimento dei consigli comunali di cui all'art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000 proprio in considerazione del rischio altamente probabile che le prossime elezioni possano svolgersi in un clima pesantemente condizionato dall'influenza esercitata dalla famiglia ... omissis ...
Il subentro di un periodo di gestione commissariale ex art. 143, decreto legislativo n. 267/2000, oltre a costituire un netto e significativo momento di cesura rispetto alle passate amministrazioni e un adeguato strumento di effettiva ricostruzione degli indispensabili percorsi di legalita' e trasparenza, fornirebbe maggiori garanzie in ordine alla libera determinazione delle prerogative costituzionali connesse all'esercizio del diritto di voto.
Tanto si rappresenta alla S.V. ai fini delle valutazioni in ordine alla proposta di avvio della procedura di cui al richiamato art. 143 nei confronti del Comune di Camastra.
Si allega copia della relazione redatta dai componenti della commissione di indagine.

Il prefetto: Caputo
 
Art. 2

La gestione del comune di Camastra (Agrigento) e' affidata, per la durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da:
dott. Domenico Fichera - viceprefetto;
dott. Salvatore Giuseppe Ciarcia' - viceprefetto aggiunto;
dott. Carmelo La Paglia - funzionario economico-finanziario.
 
Art. 3

La commissione straordinaria per la gestione dell'ente esercita, fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco nonche' ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche.
Dato a Roma, addi' 13 aprile 2018

MATTARELLA

Gentiloni Silveri, Presidente del
Consiglio dei ministri

Minniti, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 19 aprile 2018 Ufficio controllo atti Ministeri interno e difesa, reg.ne succ. n. 804
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone