Gazzetta n. 120 del 25 maggio 2018 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 febbraio 2018
Approvazione della variante al Piano assetto idrogeologico: torrente Baganza, da Calestano a confluenza Parma e torrente Parma, da Parma a confluenza Po.


IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante «Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti»;
Visto l'art. 87 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 2001, che, all'art. 1, comma 2, trasferisce dal Ministero dei lavori pubblici al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la Direzione generale della difesa del suolo e gli uffici con compiti in materia di gestione e tutela delle risorse idriche;
Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183, recante «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo»;
Visti in particolare l'art. 4, comma 1, e gli articoli 17 e 18 della legge n. 183 del 1989, concernenti le modalita' di approvazione dei piani di bacino nazionali. nonche' il comma 6-ter dell'art. 17, che prevede che i piani di bacino idrografico possono essere redatti ed approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali;
Vista la legge 31 luglio 2002, n. 179, recante «Disposizioni in materia di ambiente»;
Visto il decreto legislativo del 3 aprile 2006 n. 152, recante «Norme in materia ambientale» e, in particolare, l'art. 68, comma 1, relativo alla «Procedura per l'adozione dei progetti di piani stralcio»;
Visto l'art. 1, commi 1 e 2, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, convertito con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 27 febbraio 2009, n. 13, recante «Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente»;
Visto il decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, recante «Attuazione della direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualita' ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE, 86/280/CEE, nonche' modifica della direttiva 2000/60/CE e recepimento della direttiva 2009/90/CE che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque», e in particolare l'art. 4 «Disposizioni transitorie»;
Visto il decreto del Presidente Consiglio dei ministri 24 maggio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 183 dell'8 agosto 2001, recante «Approvazione del Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po»;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221, recante «Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali» ed in particolare l'art. 51 che ha introdotto nuove «Norme in materia di Autorita' di bacino» e ha istituito l'Autorita' di bacino distrettuale, regolandone l'ordinamento;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 24 maggio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 1989, recante la costituzione dell'Autorita' di bacino del fiume Po;
Vista la delibera n. 6 del 17 dicembre 2015, con la quale il Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Po ha adottato il «Progetto di variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del bacino del fiume Po: torrente Baganza da Calestano a confluenza Parma e torrente Parma da Parma a confluenza Po»;
Visto l'avviso di adozione di tale progetto che, ai sensi dell'art. 66, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 38 del 16 febbraio 2016 e nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 45 del 24 febbraio 2016;
Considerato che sul progetto di variante del Piano stralcio per l'assetto idrogeologico risulta acquisito il parere della conferenza programmatica ai sensi dell'art. 68, commi 3 e 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
Vista la delibera della giunta della Regione Emilia- Romagna n. 1733 del 24 ottobre 2016;
Visto il parere favorevole del Comitato tecnico dell'Autorita' di bacino del fiume Po, espresso nella seduta del 27 ottobre 2016;
Vista la delibera n. 4 del 7 dicembre 2016 con la quale il Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Po, in conformita' con quanto previsto dal decreto legislativo n. 152 del 2006. parte III, ha adottato la «Variante al Piano assetto idrogeologico: torrente Baganza da Calestano a confluenza Parma e torrente Parma da Parma a confluenza Po»;
Visto il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, espresso nella seduta del 22 giugno 2017;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri. adottata nella riunione del 22 febbraio 2018;
Sulla proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

Decreta:

Art. 1

1. E' approvata la «Variante al Piano assetto idrogeologico: torrente Baganza da Calestano a confluenza Parma e torrente Parma da Parma a confluenza Po», adottata dal Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Po con delibera n. 4 del 7 dicembre 2016.
2. La variante al Piano assetto idrogeologico e' costituita dagli elaborati di seguito specificati, che fanno parte integrante del presente decreto:
Relazione tecnica;
Allegato 1: Atlante delle aree allagate del torrente Baganza il 13 ottobre 2014;
Allegato 2: Atlante geomorfologico del torrente Baganza;
Allegato 3: Atlante delle fasce fluviali del torrente Baganza;
Allegato 4: Relazione sulle osservazioni pervenute al Progetto di variante.
 
Art. 2

1. Il presente decreto e gli elaborati allegati di cui all'art. 1, sono depositati presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque, nonche' presso la sede del Distretto idrografico padano. Gli elaborati di tale Piano sono, altresi', disponibili sul sito internet della medesima Autorita' di bacino distrettuale.
2. Il presente decreto, previa registrazione da parte dei competenti organi di controllo, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
3. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 22 febbraio 2018

Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Gentiloni Silveri

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Galletti

Registrato alla Corte dei conti il 23 aprile 2018 Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, registro n. 1, foglio n. 951
 
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