Gazzetta n. 161 del 13 luglio 2018 (vai al sommario)
CORTE DEI CONTI
DECRETO 21 giugno 2018
Approvazione del Conto finanziario relativo all'esercizio 2017.


IL PRESIDENTE

Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, contenente disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, in particolare l'art. 4;
Visto il decreto presidenziale n. 60/2001 con il quale sono stati approvati i modelli dello schema del bilancio di previsione e del conto finanziario della Corte dei conti, ai sensi dell'art. 24 del regolamento di autonomia finanziaria, deliberato dalle Sezioni riunite della stessa Corte nell'adunanza del 14 dicembre 2000 (deliberazione n. 1/DEL/2001);
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il vigente Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti (Del. SS.RR. n. 1/DEL/2010 in data 26 gennaio 2010 e successive modifiche ed integrazioni);
Visto il vigente Regolamento di autonomia finanziaria della Corte dei conti (Del. SS.RR. n. 1/DEL/2012 in data 30 luglio 2012), in particolare l'art. 35;
Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019»;
Visto il decreto presidenziale n. 61 del 22 dicembre 2016, che approva il bilancio di previsione della Corte dei conti per l'esercizio finanziario 2017;
Visto il decreto presidenziale n. 73 del 2 novembre 2017, di approvazione dell'assestamento al bilancio di previsione 2017;
Visto il parere reso dalle SS.RR. n. 1/Del/Cons. in data 2 marzo 2018;
Visto lo schema del conto finanziario per l'esercizio 2017 e la relazione illustrativa, predisposti a cura del Servizio del bilancio e contabilita' della Direzione generale programmazione e bilancio;
Vista la nota del Segretario generale prot. n. 4212 in data 27 aprile 2018 con la quale viene trasmesso lo schema del conto finanziario, completo della relazione illustrativa;
Visto il parere favorevole espresso dal Collegio dei revisori dei conti nella riunione del 2 maggio 2018;
Sentito il Consiglio di amministrazione nella riunione del 14 maggio 2018;
Sentito il Consiglio di Presidenza nella riunione del 19 giugno 2018;
Su proposta del Segretario generale;

Decreta:

E' approvato, ai sensi dell'art. 35, comma 3, del Regolamento di autonomia finanziaria, l'allegato conto finanziario della Corte dei conti per l'anno 2017.
Il medesimo conto finanziario e' trasmesso, a cura del Segretario generale, entro il 30 giugno 2018, ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonche' al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 21 giugno 2018

Il Presidente: Buscema
 
Allegato

DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE E BILANCIO
SERVIZIO BILANCIO E CONTABILITA'
CONTO CONSUNTIVO
2017

RELAZIONE ILLUSTRATIVA
AL CONTO FINANZIARIO DELL'ESERCIZIO 2017
Premessa
In applicazione dell'articolo 32, secondo comma, del vigente Regolamento di autonomia finanziaria si espongono qui di seguito i risultati della gestione del bilancio per l'esercizio finanziario 2017, sia per la parte delle entrate che per quella delle spese, distintamente rappresentati per ciascuno dei quattro Centri di Responsabilita' - Segretariato generale, Direzione generale gestione affari generali, Direzione generale gestione risorse umane e formazione e Direzione generale sistemi informativi automatizzati - e per capitoli, riferiti rispettivamente al conto della competenza ed a quello dei residui. Il bilancio consuntivo, cosi' come quello di previsione 2017, viene redatto in termini di competenza e di cassa.
Preliminarmente si evidenzia che nel quadro organizzativo di riferimento la figura del Segretario generale, oltre ad essere indicata quale vertice dell'organizzazione amministrativa dell'Istituto, viene altresi' individuata come titolare di un autonomo Centro di Responsabilita'; in tale contesto provvede al complessivo coordinamento e controllo della gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali di pertinenza delle singole direzioni generali, nell'ambito delle funzioni ad esso attribuite ed analiticamente elencate all'articolo 6 del Regolamento di organizzazione e, contestualmente, partecipa alla diretta gestione delle risorse finanziarie assegnate al CdR 1.
Il presente schema di conto finanziario viene utilizzato per la rappresentazione delle scritture relative all'esercizio finanziario 2017, atteso che, per il 2018, e' stato adottato il riformulato schema di bilancio approvato con D.P. n 35 del 4 luglio 2017. Il nuovo documento, pur nel rispetto dell'autonomia finanziaria dell'Istituto, e' redatto conformemente ai principi di armonizzazione dei sistemi contabili della pubblica amministrazione di cui alla riforma del bilancio dello Stato e della contabilita' pubblica che, nel prendere avvio dalla legge 31 dicembre 2009, n. 196, si completa con i decreti legislativi del 12 maggio 2016, nn. 90 e 93, nonche' con la legge 4 agosto 2016, n. 163.

◊ Gestione di competenza

Nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'Economia e delle Finanze, per l'esercizio finanziario 2017, relativamente allo stanziamento delle risorse statali da trasferire alla Corte dei conti, compare una nuova classificazione, con una variazione nella denominazione del capitolo 2160, ora identificato come "Somme da assegnare alla Corte dei conti" (4.1.1) (1.1.1), articolato in vari piani gestionali e che, al p.g. 01, e' comprensivo delle disponibilita' in precedenza stanziate sul capitolo 2162 "Spese di natura obbligatoria della Corte dei conti", ormai abolito.
In particolare, per il conseguimento della Missione riconosciuta alla Corte dei conti ed individuata dal citato Regolamento di autonomia finanziaria nella "Tutela delle finanze pubbliche", sono stati inizialmente stanziati a favore dell'Istituto € 262.617.376,00.
Sulla base del predetto importo, indicato nel disegno di legge n.
4127 presentato alla Camera dei Deputati il 29 ottobre 2016, e'
stato redatto il bilancio di previsione per l'esercizio
finanziario 2017. L'iniziale stanziamento, e' stato ridotto di €
100.614,001 , come gia' evidenziato nella nota illustrativa alla
manovra di assestamento del bilancio di previsione dell'Istituto,
approvato con D.P. n. 73 del 2 novembre 2017, con il quale e'
stata registrata una variazione complessiva di € 2.736.287,03.
Quest'ultima variazione risulta motivata dalla necessita' di
adeguare, da un lato, il capitolo di entrata (cap. 110)
all'ammontare dei trasferimenti sopra indicati, e dall'altro,
quello di accertare l'esatto importo dell'avanzo di
amministrazione (cap. 130) per l'anno 2016. Di contro, le
variazioni ai capitoli di spesa sono state apportate a seguito
delle documentate richieste espresse dai titolari dei Centri di
Responsabilita' interessati.
Con successivi provvedimenti2 , il MEF ha provveduto ad effettuare
ulteriori aggiustamenti per un importo complessivo di € 207.085,58
comprensivo dell'assegnazione delle risorse previste dal decreto
legislativo 19 agosto 2016, n. 177 a compensazione delle maggiori
spese derivanti dall'assunzione in mobilita' del personale
proveniente dal Corpo Forestale.
Le variazioni cosi' disposte producono un finanziamento
complessivo pari ad € 262.723.847,58 rispetto ad una previsione
definitiva di € 262.516.762,00.
L'analisi della ripartizione della spesa, rappresentata nella
Tabella n. 2, evidenzia che il 78,66% delle risorse risulta
destinato ad oneri inderogabili, il 15,19% a quelle di adeguamento
al fabbisogno rimodulabili ed il restante 6,15% alle spese per
investimenti.
A corredo del conto consuntivo e' predisposta inoltre la Tabella
n. 3, dimostrativa fra gli altri, degli avanzi di amministrazione
maturati nell'ultimo quinquennio (2013/2017). La disponibilita' di
soddisfacenti avanzi, se da un lato ha consentito, e tuttora
consente, di compensare la riduzione delle risorse iniziali,
dall'altro permette di pianificare nel tempo i molteplici
interventi di ristrutturazione straordinaria e di riqualificazione
per i lavori di recupero e messa a norma dei locali e degli
impianti in uso sull'intero territorio nazionale, compresi quelli
volti ad una maggiore razionalizzazione degli spazi nonche' per
l'adeguamento alle crescenti esigenze derivanti dallo sviluppo dei
sistemi operativi.

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1 Vedi DMT 146189 registrato alla Corte dei conti il 17.08.2017 al
n. 1088.

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2 Vedi DMT 121556 registrato alla Corte dei conti il 23.10.2017 al
n. 1328, DMT 142791 registrato alla Corte dei conti il 14.09.2017 al
n. 1176, DMT 170121 registrato alla Corte dei conti il 01.12.2017 al
n. 1643, DMT 205510 registrato alla Corte dei conti il 28.12.2017 al
n. 1772, DMT 206500 registrato alla Corte dei conti il 28.12.2017 al
n. 1786.

◊ Gestione delle entrate e delle spese - parte generale

Il totale delle entrate accertate a consuntivo ammonta ad € 266.232.814,39 (come da schema del conto finanziario per il 2017 - Parte I - Entrate) al netto dell'avanzo di amministrazione dell'esercizio precedente accertato in € 39.364.326,73 che per effetto di arrotondamenti di sistema per di € 0,24, si attesta ad € 39.364.326,97. Le somme riscosse sono pari ad € 265.632.726,47 mentre quelle rimaste da riscuotere ammontano ad € 600.087,92. Quest'ultimo importo e' costituito da € 47.501,34, quale rimanenza di somme per entrate diverse, da € 544.587,08, per rimborsi da ricevere per competenze anticipate dalla Corte dei conti ai consiglieri di nomina regionale ed ancora non ripianate dalle competenti regioni, e da € 7.999,50, per residue somme da introitare a titolo di fondo perequativo, gia' impegnate dal MEF al termine dell'esercizio 2017 e versate sul conto di tesoreria dell'Istituto nel mese di febbraio 2018.
In relazione alle spese (Parte II), le somme impegnate ammontano ad € 272.092.783,21 quelle pagate ad € 194.403.204,24 e quelle rimaste da pagare ad € 77.689.578,97; di conseguenza, le economie di gestione risultano pari ad € 33.008.305,76.
La quantificazione dell'avanzo di esercizio per l'anno in corso,
dell'importo di € 11.814.823,30 deriva dal risultato differenziale
tra le entrate accertate nell'esercizio in corso di €
266.232.814,39 aumentate dei maggiori accertamenti dei residui
attivi di € 133.318,363 e delle riduzioni degli impegni di anni
precedenti (€ 9.905.025,11) nonche' dei residui perenti al 31
dicembre 2017 (€ 7.636.449,25) ai quali vanno detratti €
272.092.783,21 relativi alle somme impegnate sulla competenza ed €
0,60 quale arrotondamenti.
L'avanzo di amministrazione, al termine dell'esercizio 2017
risulta definitivamente accertato in € 51.179.150,27. Tale importo
e' comprensivo delle somme vincolate sul fondo reiscrizione
residui perenti, delle economie derivanti dalle cessazioni del
personale (di magistratura ed amministrativo) oltre ad una
restante quota che costituisce l'avanzo non vincolato.

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3 Vedi dettaglio nella Parte III - gestione dei residui.
1. Analisi delle singole poste del bilancio di competenza

Sono riportati di seguito i fatti piu' rilevanti della gestione delle entrate e delle spese con riguardo alla ripartizione delle risorse per ciascun Centro di Responsabilita'.

Parte I - Entrate

Cap. 110 - Il fondo per il funzionamento della Corte dei conti, finanziato dal capitolo 2160 iscritto nello stato di previsione del MEF, prevede uno stanziamento iniziale di € 262.617.376,00 al quale si aggiungono le variazioni disposte in corso d'anno analiticamente illustrate in premessa.
Conseguentemente le entrate accertate a fine esercizio ammontano ad € 262.723.847,58 interamente riscosse.
Cap. 120 - L'accertamento delle entrate eventuali e diverse, pari ad € 1.448.644,34 (Tabella n. 4), presenta un cospicuo incremento di € 233.644,34, mentre la somma effettivamente riscossa, nella misura del 96,72%, ammonta ad € 1.401.143,00. Tale importo e' quello risultante dai trasferimenti sul conto acceso presso la Tesoreria centrale della Banca d'Italia intestato alla Corte dei conti e la differenza con le entrate accertate determina, per l'esercizio finanziario in esame, una somma rimasta da riscuotere pari ad € 47.501,34.
Cap. 125 - Al capitolo affluiscono le entrate relative ai rimborsi delle competenze spettanti ai Consiglieri di nomina regionale anticipate dalla Corte. Le modalita' ed i tempi di rimborso sono definite con apposite convenzioni stipulate con le Regioni interessate. Trattandosi di rimborsi per spese anticipate, le entrate accertate corrispondono alle somme richieste a rimborso al termine dell'esercizio finanziario. L'accertamento cosi' come descritto ammonta ad € 1.434.280,03; le somme riscosse sono pari ad € 889.692,95, per una differenza da riscuotere di € 544.587,08.
Cap. 126 - I fondi qui inscritti corrispondono ai versamenti rilevati sul conto di Tesoreria corrispondenti alle quote di compensi corrisposti ai magistrati ed al personale dirigenziale per la loro partecipazione a Collegi arbitrali. L'iniziale assegnazione, prudenzialmente quantificata in € 5.000,00, si e' rivelata inferiore all'importo effettivamente accertato di € 7.999,50, interamente rimasto da riscuotere. La presente voce di entrata, alquanto contenuta, risulta dall'applicazione dell'articolo 1, comma 18, della legge 6 novembre 2012, n. 190 che ha introdotto per i magistrati il divieto di ricoprire incarichi nei collegi arbitrali, fatto salvo il completamento di quelli gia' esistenti.
Cap. 128 - Sul capitolo vengono contabilizzate le entrate provenienti da altre Amministrazioni a seguito della condivisione e realizzazione di alcuni sistemi informativi. In particolare, in attuazione delle convenzioni stipulate con il CNEL e con l'Avvocatura generale dello Stato sono stati messi a disposizione delle suddette Amministrazioni parte dei servizi informativi in dotazione della Corte, utili non solo alle comuni esigenze delle stesse, ma anche alla riduzione della pertinente spesa di questo Istituto, con conseguente devoluzione di parte dei risparmi in tal modo conseguiti, al Fondo unico di amministrazione ed al Fondo per la remunerazione della retribuzione di posizione e di risultato per il personale dirigenziale, ai fini del finanziamento di adeguate politiche premiali a favore del personale contrattualizzato. I precitati accordi prevedono una partecipazione alla spesa che, per il 2017, ha generato versamenti di € 178.042,94 da parte del CNEL e di € 440.000,00 da parte dell'Avvocatura per un totale di € 618.042,94.
L'ammontare definitivo delle risorse finanziarie accertate e' determinato, pertanto, in € 266.232.814,39.
Cap. 130 - L'avanzo di amministrazione dell'esercizio finanziario 2016, inizialmente previsto in € 42.000.000,00, e quantificato in occasione della manovra di assestamento in € 39.364.326,73, per effetto di arrotondamenti di sistema pari ad € 0,24, si attesta ad € 39.364.326,97.

Parte II - Spese

Gli stanziamenti appostati sui capitoli di spesa sono stati quantificati, in perfetta conformita' a quanto richiesto dai titolari dei quattro Centri di Responsabilita', sulla base delle esigenze dagli stessi rappresentate. I trasferimenti del MEF, tenuto conto delle disponibilita' costituite dall'avanzo di amministrazione e della politica di contenimento della spesa da tempo in atto, si sono presentati ancora adeguati alle esigenze manifestate, in piu' occasioni, dai vertici dell'Amministrazione relativamente alla necessita' di disporre di finanziamenti coerenti con la posizione che la Corte dei conti occupa nel panorama istituzionale del Paese. Si procede ora alla descrizione dell'andamento dell'utilizzo delle risorse finanziarie assegnate a ciascun Centro di Responsabilita', con particolare attenzione ad alcuni degli aspetti piu' significativi dell'intera gestione.

C.d.R. 1 - Segretariato generale

Le risorse di questo Centro di Responsabilita', destinate al funzionamento degli organi di governo dell'Istituto (Ufficio della Presidenza, Consiglio di presidenza, Uffici del Segretariato generale) e della Biblioteca centrale, nonche' al trattamento economico ed alla formazione del personale di magistratura, al netto dei fondi di riserva, sono state impegnate per circa l'87,37%, mentre le relative economie di gestione calcolate in € 14.069.002,34 ne rappresentano il 12,63%. Le somme pagate, a fronte degli impegni assunti, sono pari all'81,87%.
Nell'ambito del CdR 1 sono iscritti altresi', il capitolo 602 - Fondo di riserva - per un complessivo stanziamento di € 1.657.193,70 ed il capitolo 603 - Fondo speciale per la reiscrizione dei residui passivi perenti per un ammontare complessivo di € 9.050.660,59; pertanto le economie di gestione 2017, al lordo dei predetti fondi, assommano ad € 24.776.856,63. Le piu' significative somme rimaste da pagare, si rinvengono in corrispondenza dei capitoli destinati al pagamento delle competenze del personale di magistratura, in ragione del meccanismo procedurale previsto nell'ambito del sistema NoiPa/Corte dei conti/Banca d'Italia (in particolare trattasi dei ripianamenti delle retribuzioni relativi al mese di dicembre) nonche' del limite ai tetti stipendiali di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legge del 31 maggio 2010, n. 78 convertito con modificazioni nella legge 30 luglio 2010, n. 122, il cui corrispondente importo va comunque versato all'Erario dello Stato.
Un cenno particolare va inoltre fatto sull'andamento del capitolo 101, sul quale gravano i compensi per le indennita' di diretta collaborazione che presenta un iniziale stanziamento pari ad € 1.250.000,00 ed un importo complessivo impegnato di € 1.053.843,02 con un pagato complessivo di € 1.011.144,65, corrispondente all'intero anno. Le economie sono pari ad € 196.156,98. L'andamento del capitolo conferma il trend di riduzione della spesa gia' riscontrato nel biennio precedente.
In corrispondenza dei capitoli 151-201-202-203 e 204 (assegni ai componenti del Consiglio di presidenza, stipendi ed altri assegni fissi al personale di magistratura e relativi oneri accessori, competenze dovute ai Consiglieri di nomina regionale), si rileva una consistente disponibilita' residua, tenuto anche conto che, nel corso dell'anno sono state collocate a riposo 9 unita' di personale, mentre altre 2 sono passate ad altra magistratura.
Nel mese di aprile, a fronte dei predetti pensionamenti, si e' proceduto all'immissione in ruolo di 11 referendari vincitori di concorso e 12 Consiglieri di nomina governativa.
Limitatamente al cap. 204 si rileva l'assunzione di 4 Consiglieri di nomina regionale assegnati alle Sezioni regionali di controllo per le Regioni Veneto, Sicilia e Basilicata.
Lo stanziamento del capitolo 423 (spese per il Seminario di formazione permanente) e' stato impegnato per circa il 50% ed i pagamenti presentano una percentuale di impiego del 60,86%. Il fenomeno che, come opportunamente illustrato nelle relazioni precedenti, sconta il percorso della programmazione formativa solitamente articolata in un arco temporale triennale, sta assumendo un livello di utilizzo piu' in linea con le previsioni di bilancio.
Le iniziative formative di seguito elencate che non esauriscono la programmazione approvata dal Consiglio del Seminario per il 2017, hanno riguardato per grandi linee:
a) corso tecnico pratico in tema di bilanci armonizzati e linee-guida degli enti locali. Problematiche applicative e casi pratici. Il corso e' stato replicato in tre edizioni secondo una ripartizione per macro-aree regionali (Nord, Centro e Sud). In considerazione del carattere eminentemente tecnico-pratico il corso e' stato aperto ai magistrati e funzionari in servizio presso la sezione delle Autonomie e le Sezioni regionali di controllo;
b) seminario di aggiornamento riservato ai magistrati contabili ed organizzato in collaborazione con la Corte costituzionale sui temi del diritto costituzionale e della contabilita' pubblica;
c) terzo Meeting dell'Eurosai Working group on the audit of founds allocated to disaster and catastrophes;
d) corso istituzionale per i magistrati di nuova nomina diretto a 10 neo-referendari e 9 Consiglieri di nomina governativa;
e) corso sul nuovo codice della giustizia contabile;
f) corso tecnico pratico in tema di "Equilibri di bilancio tra principi normativi ed applicazioni operative". Il corso si e' svolto in continuita' con l'attivita' formativa del Seminario in materia di armonizzazione dei bilanci.
Per quel che riguarda la spesa per la formazione del personale - di magistratura e contrattualizzato - (capp. 423, 431 e 491) occorre evidenziare, come sempre, che sui relativi capitoli gravano anche le spese per i viaggi del personale discente e dei docenti, qualora fuori sede e poiche' le richieste di rimborso per corsi frequentati nell'ultimo trimestre dell'anno vengono presentate a ridosso della chiusura dell'esercizio finanziario, le corrispondenti liquidazioni finiscono inevitabilmente per essere effettuate con imputazione ai residui.
L'esposizione relativa a questo CdR. si conclude con un breve cenno alle spese relative alla gestione complessiva della Biblioteca "Antonino Di Stefano".
La Biblioteca della Corte dei conti, annoverata fra le principali Biblioteche giuridiche nazionali, sia per entita' del patrimonio librario posseduto, che per qualita' dei servizi erogati, rigorosamente sottoposti a rilevazioni statistiche e della customer satisfaction, e' struttura di supporto all'attivita' istituzionale che assolve il ruolo di organismo di riferimento per le necessita' di studio e documentazione dei vertici dell'Istituto, del corpo magistratuale e dei dipendenti tutti, nonche' di un'ampia platea di fruitori esterni, proponendosi come professionale centro di diffusione della cultura giuridica e di erogazione di servizi informativi. La Biblioteca continua a perseguire il miglioramento della produttivita' e della qualita' dei servizi, nonche' della propria offerta culturale cercando, nel contempo, di razionalizzare la spesa per gli acquisti di beni librari e per il funzionamento della struttura, anche grazie ad accordi di collaborazione ed al regime di reciprocita' gratuita, nei servizi di prestito interbibliotecario e di document delivery, instaurato con altre Istituzioni culturali. Fra i progetti di rilievo, che non esauriscono il dato complessivo delle misure adottate, si citano: la migrazione dell'applicativo di gestione dei servizi di Biblioteca in hosting presso il fornitore e la condivisione di contratti per banche dati giuridiche esposte sulla Intranet con conseguenti economie di scala.

C.d.R. 2 - Direzione Generale gestione affari generali

Le risorse finanziarie a disposizione di questo CdR sono finalizzate al funzionamento degli uffici delle sedi centrali e regionali, in relazione all'acquisizione di beni e servizi.
I fondi complessivamente impegnati, al netto dei residui di
stanziamento4 di € 1.318.266,17, sono pari ad € 19.098.317,33, il
79,91% dello stanziamento definitivo, con una percentuale di somme
pagate che sfiora il 79,89%. Le economie pari ad € 3.481.823,67
rappresentano poco meno del 14,57% del totale.

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4 Articolo 34-bis, comma 3, Legge n. 196/2009.
Le attivita' espletate dalla Direzione generale che maggiormente hanno influenzato l'andamento della spesa, si possono riassumere, in linea di massima, con gli interventi in materia di Assicurazione sanitaria in collaborazione con la Consip
S.p.a. per la definizione degli atti di gara e l'espletamento della relativa procedura concorsuale, conclusasi con l'aggiudicazione e stipula del contratto di erogazione del servizio di assistenza sanitaria integrativa in favore del personale amministrativo dell'Istituto.
Al fine di un maggiore contenimento delle spese energetiche il CdR ha provveduto al potenziamento, alla riqualificazione ed alla bonifica degli impianti di climatizzazione e di illuminazione perimetrale della sede centrale come previsto dalle normative vigenti.
Con riferimento, invece, al trasferimento del personale di via Monzambano ed alla ricollocazione di alcuni uffici della DGSia, sono stati necessari interventi di modifica e di riorganizzazione nella destinazione d'uso di alcuni ambienti precedentemente adibiti ad archivi.
Relativamente, poi, agli interventi nell'ambito della telefonia, l'attivazione della Convenzione Consip denominata "Reti lan 5" con la Societa' Telecom S.p.a., ha dato inizio all'adeguamento di tutte le reti locali presenti nelle sedi, centrali e regionali, dell'Istituto al fine di aggiornare l'infrastruttura LAN, a garanzia di uno standard di servizio che soddisfi le esigenze attuali e quelle future dell'Amministrazione, intervenendo sulle reti di tutte le sedi.
Altri interventi hanno interessato la verifica del cablaggio, il ripristino della funzionalita' e la certificazione della rete.
Gli interventi programmati per il 2017 hanno riguardato le sedi di Catanzaro, Palermo e Roma, dove sono stati effettuati anche lavori di adeguamento della cabina di trasformazione con il rinnovamento totale degli apparati e delle componenti in ottemperanza alle vigenti norme.
Il trasferimento degli uffici e del personale della Sezione del controllo per il Lazio da via Monzambano alla sede centrale, oltre ai gia' cennati interventi di adeguamento dei locali, ha richiesto anche tutti gli adempimenti di ordine pratico di trasloco con il trasporto degli arredi, delle apparecchiature e del materiale cartaceo nonche' di configurazione delle postazioni di lavoro e degli apparecchi telefonici.
Nel corso dell'anno si e' concluso il trasferimento degli uffici e del personale della Sezione giurisdizionale regionale, della Procura regionale e del Saur per il Veneto presso Palazzo de' Camerlenghi.
Inoltre, e' proseguito il progetto di graduale installazione dei sistemi di rilevazione delle presenze del personale che nel corso del 2017 ha interessato le sedi di Ancona, Napoli, Torino, Perugia, Catanzaro e Venezia.
In materia di gestione integrata della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro sono state garantite le prestazioni conseguenti all'adesione alla nuova Convenzione Consip aventi per oggetto le visite periodiche per la sorveglianza sanitaria di tutto il personale di magistratura ed amministrativo.
Nel rispetto delle prestazioni richieste dalla citata Convenzione, sono state portate a compimento le prescritte indagini ambientali presso le sedi centrali.
Sono stati infine erogati appositi corsi di formazione in materia di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro.
E' stata condotta una graduale verifica dei piani di emergenza delle sedi dell'Istituto presso tutte le sedi territoriali con particolare riguardo alle sedi a piu' alto rischio sismico.
Il processo di razionalizzazione del servizio di telefonia e' proseguito con la progressiva acquisizione di telefoni IP ai fini del completamento della migrazione alla tecnologia VoIP. Cio' ha richiesto la graduale sostituzione degli apparati telefonici in dotazione all'Amministrazione, sia nelle sedi centrali che nelle sedi regionali, non piu' adeguati alla nuova tecnologia.
Nel 2017 e' proseguito, il processo di razionalizzazione della spesa mediante ricorso prioritario agli strumenti di e-procurement messi a disposizione dalla Consip
S.p.a. sulla piattaforma "acquisitinretepa" anche per l'acquisizione di gas naturale ed energia, gasolio da riscaldamento e carburanti extra-rete.
Di seguito si procede all'analisi di alcuni capitoli di spesa fra i piu' significativi per l'esercizio in esame.
Il capitolo 442, relativo alle spese per contratti di utenza, ha fatto registrare impegni complessivi per € 3.481.118,79 che, pur se inferiori allo scorso esercizio, si avvicinano all'intero stanziamento di bilancio, facendo cosi' registrare un'economia di soli € 1.619,21. La previsione e' stata formulata in coerenza con le risorse occorrenti, valutate tenendo conto anche delle iniziative intraprese in ordine all'adesione alle convenzioni CONSIP per le utenze di gas, luce ed altro, volte al contenimento della spesa senza incidere negativamente sul servizio agli utenti.
Le risorse disponibili sul capitolo 443 hanno permesso di garantire il necessario buon andamento delle attivita' degli uffici ubicati nella capitale consentendo, al tempo stesso, una consistente economia rispetto ai fondi stanziati (€ 371.755,13). Le somme rimaste da pagare, pari ad € 326.860,87, si riferiscono prevalentemente a fatture pervenute dopo i termini di chiusura dell'esercizio.
Sul capitolo 445 l'impegno per le spese di manutenzione, riparazione ed adattamento dei locali e dei relativi impianti e' pari all'87,47% dello stanziamento definitivo. Le economie conseguite, per un ammontare di € 286.441,17, sono il risultato dell'adesione alla convenzione Consip per l'erogazione dei servizi attraverso il facility management.
Sul capitolo 451, relativo alle spese postali, si sono registrati impegni per € 173.303,79, che rappresenta il 52,84% dello stanziamento, con un totale di somme pagate pari all'89,77% con conseguenti economie di € 154.696,21.
Per quanto riguarda, invece, il capitolo 454 relativo a spese per interventi e convenzioni in materia di sicurezza, si precisa che le risorse disponibili sono state utilizzate per € 473.522,67, con una percentuale rispetto allo stanziamento definitivo del 71,23%, e pagate per € 333.069,23, pari al 70,34% dell'impegnato. L'ammontare delle economie realizzate su tale capitolo e' quantificato in € 191.267,83.
Il capitolo 455, sul quale confluiscono le spese relative agli automezzi commerciali, presenta impegni per € 31.840,84 con un pagato di € 24.412,72 ed un'economia di € 10.659,16.
Relativamente al capitolo 461 si evidenzia che le somme per fitti ed oneri accessori delle sedi regionali sono state impegnate per il 96,76%, quasi interamente pagate, mentre le economie ammontano ad € 72.827,11.
Sul capitolo 463 per spese di funzionamento delle sedi regionali risultano impegnati € 3.977.915,52 pari all'80,91% dello stanziamento, restano da liquidare € 302.446,58. Le economie ammontano ad € 938.687,78.
Il capitolo 465, utilizzato per le spese di manutenzione ordinaria degli immobili, ha fatto registrare impegni per € 820.781,02, pari al 65,66% dello stanziamento, di cui pagati circa l'86,92%. La somma non utilizzata ammonta ad € 429.218,98.
Le spese di giustizia di cui al capitolo 469, per le quali e' stato stanziato in via precauzionale un importo di € 350.000,00, hanno fatto registrare impegni per € 171.156,49 quasi interamente pagati con una economia di € 178.843,51.
Le risorse stanziate sul capitolo 550, pari ad € 1.600.000,00, destinate ad interventi per il benessere del personale, sono state utilizzate solamente per la parte relativa all'importo contrattuale risultante a seguito di aggiudicazione della gara svolta da CONSIP quale centrale di committenza per la fornitura del Servizio di assistenza sanitaria integrativa per il personale amministrativo. L'importo di aggiudicazione e' stato pari ad € 1.187.033,00 con un'economia di € 412.967,00.
Per quanto riguarda le risorse relative ai capitoli 740 e 760, queste si riferiscono all'acquisto di mobili ed arredi, rispettivamente, per le sedi centrali e regionali. La spesa totale, che tiene conto anche dei complementi d'arredo, e' stata pari ad € 339.426,17. Di contro i capitoli 742 e 762, inerenti alle spese per attrezzature ed apparecchiature non informatiche, ha fatto registrare uscite complessive per € 434.797,36.
Da ultimo, sul capitolo 790, a fronte di un impegnato di € 2.938.395,82, si e' registrato un utilizzo effettivo di € 1.620.129,65 per spese di ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici della Corte, al netto dei residui di stanziamento (€ 1.318.266,17). La percentuale di pagato sull'impegnato effettivo e' risultato del 44%.
Per completezza espositiva, relativamente agli interventi di riqualificazione e adeguamento normativo delle sedi della Corte, si evidenzia che parte di essi sono curati dai competenti Provveditorati alle OO.PP.

C.d.R. 3 - Direzione Generale gestione risorse umane e formazione

A questo CdR sono assegnate le risorse finanziarie necessarie alla corresponsione del trattamento economico fondamentale ed accessorio, nonche' al versamento degli oneri contributivi a carico dell'Amministrazione per il personale amministrativo. I centri di spesa operanti nella Direzione generale in questione hanno impegnato il 96,16% delle somme disponibili e pagato il 73,61%. Le economie rappresentano il 3,84% dello stanziamento complessivo, attestandosi sull'importo di € 4.735.313,67.
Per quel che riguarda i capitoli relativi agli stipendi del personale amministrativo gli impegni, in corrispondenza dei capitoli 251 - 252 - 253, si riferiscono al ripianamento dovuto dalla Corte alla Banca d'Italia per le somme da questa anticipate, nonche' ai rimborsi dovuti alle Amministrazioni centrali dello Stato che ne abbiano fatto richiesta, per gli emolumenti corrisposti al personale comandato presso la Corte.
Le somme rimaste da pagare si riferiscono alle mensilita' di novembre/dicembre 2017 compresa XIII mensilita', nonche' i versamenti per le ritenute IRPEF e corrispondenti addizionali ed i relativi contributi previdenziali, nonche' per i rimborsi a favore delle Amministrazioni del comparto Stato le cui richieste sono pervenute successivamente alla chiusura dell'esercizio.
Nel 2017 e' stato altresi' completato il percorso di inserimento nel cedolino unico delle voci di spesa che compongono il trattamento economico del personale amministrativo. Sono confluiti, pertanto, in detta procedura, anche le competenze per lavoro straordinario e le diversificate indennita' comprese nel FUA.
Anche per il 2017 la Corte, nel rispetto della normativa in materia di turn over, ha attivato le sole procedure di mobilita', laddove previste (articolo 30 del decreto legislativo n. 165/2001), nonche' quelle preordinate all'acquisizione di personale in comando da altre amministrazioni. Tale politica assunzionale ha comunque garantito la pressoche' piena copertura del personale necessario. In particolare, si e' provveduto ad acquisire in temporanea posizione di comando n. 47 unita' di personale, provenienti in prevalenza dal comparto Regioni ed autonomie locali, con priorita' per il personale dei ruoli delle Province, interessato dal progetto di ricollocazione obbligatoria.
Nel corso dell'anno esaminato sono state, inoltre, avviate e portate a compimento procedure cumulative di mobilita', con definitivo inserimento nel ruolo dell'Istituto di 38 unita' di personale, comprensive di 6 unita' provenienti dal Corpo forestale, ripartite fra le varie sedi (centrali e regionali). Tali immissioni in ruolo, sono state piuttosto contenute rispetto a quelle degli anni precedenti, in considerazione dell'avvenuto scorrimento di graduatorie relative a procedure concorsuali espletate dalla Corte dei conti in anni precedenti (58 unita' incluse 11 appartenenti alle categorie protette) mirando al contestuale raggiungimento dell'invarianza della spesa, tenuto anche conto del numero di cessazioni dal servizio avvenute nello stesso anno (66 unita').
Per i capitoli destinati agli emolumenti accessori, si precisa che nel corso del 2017, il "pagato" relativo al compenso per lavoro straordinario (cap. 260) si riferisce al periodo gennaio/agosto 2017; mentre le residue somme impegnate corrispondono alle spese dell'ultimo quadrimestre che saranno oggetto di ripianamento a Banca d'Italia nell'esercizio successivo.
La spesa sostenuta per i buoni pasto a favore del personale amministrativo (cap. 265), rileva un impegnato dell'88,21%, pagato per una percentuale dell'83%. L'economia su tale capitolo si attesta ad € 300.701,31.
Da ultimo, relativamente al cap. 491, destinato alla formazione del personale, si evidenzia che lo stanziamento e' stato impegnato per il 62,95% ed i pagamenti si sono attestati sulla percentuale del 73,74%. Sono stati complessivamente organizzati 114 corsi formativi con la partecipazione di 1.099 dipendenti provenienti tanto dall'area del controllo, che da quella della giurisdizione e dell'amministrazione attiva. Tali corsi sono stati erogati anche attraverso convenzioni con le Universita' e tramite la Scuola Nazionale dell'Amministrazione (SNA), nel rispetto delle priorita' indicate dalla Direttiva presidenziale.

C.d.R. 4 - Direzione Generale Sistemi informativi automatizzati

Il CdR. gestisce tre capitoli di spesa, di cui due di parte corrente (capp. 431 e 437) ed uno di parte capitale (cap. 700). Al termine dell'esercizio risulta impegnato il 99,96% della disponibilita' complessiva, che tiene conto anche dei residui di stanziamento provenienti dal capitolo 700, pari ad € 3.886.427,22. Il totale impegnato, al netto di questi ultimi, e' di € 31.962.431,36 a fronte del quale sono stati effettuati pagamenti per il 38,26%. Le economie, pari ad € 14.311,79, rappresentano una percentuale risibile rispetto allo stanziamento complessivo. Si conferma quindi il trend degli esercizi precedenti.
L'analisi dell'andamento dell'attivita' realizzata mostra che, anche per effetto delle piu' contenute previsioni di spesa realizzate a seguito della riduzione degli stanziamenti in sede di assestamento al bilancio, risultano limitati gli effetti evidenziati nei decorsi esercizi in ordine ai continui e sostanziali differimenti nelle procedure di gara che hanno portato ad un forzato mancato utilizzo dei fondi, rispetto alle previsioni definitive, in particolare per le spese di investimento per lo sviluppo del sistema i n f o r m a t i v o ( c a p . 700). L'esame approfondito dei capitoli di spesa evidenzia che il capitolo 437 e' stato impegnato quasi interamente, a fronte di un pagato del 47,79%. Per il capitolo 700 l'impegno effettivo sulla relativa disponibilita', al netto dei residui di stanziamento, e' stato pari ad € 8.939.763,09. Su questa ultima somma si riscontra una percentuale di pagato del 13,68%. L'andamento dei pagamenti e' dovuto paradossalmente, in parte, al ritardo con il quale le ditte interessate presentano le proprie fatture e, in parte, alle obbligazioni derivanti dai contratti di sviluppo e manutenzione dei sistemi informativi, per i quali le spese dell'ultimo trimestre vengono fisiologicamente liquidate nell'anno successivo.
Oltre che a prestare particolare attenzione al miglioramento del livello dei servizi erogati in un contesto di politiche di riduzione delle spese di funzionamento, come richiesto dalle norme di spending review, le attivita' poste in essere sono interamente riconducibili a quelle riportate nel documento di pianificazione per il triennio 2017-2019.
Detti interventi hanno mirato da un lato a proseguire le attivita' di informatizzazione
- avviate negli anni precedenti - con particolare attenzione alle ampliate funzioni istituzionali nell'ambito del controllo e, dall'altro, a consolidare i numerosi sistemi informativi in esercizio, che vanno comunque adeguati sia all'evoluzione normativa che alle innovazioni tecnologiche. Particolare attenzione e' stata dedicata, inoltre, all'attivita' di progressiva dematerializzazione del cartaceo, sia nell'ambito dell'amministrazione attiva, con il fascicolo del personale, che nell'ambito del controllo con la dematerializzazione dei rendiconti contabili, nonche' della giurisdizione con riferimento ai conti giudiziali. In tale ambito, infatti, il triennio di riferimento ha visto allocati importanti investimenti nei sistemi di gestione documentale e di conservazione sostitutiva.
Nonostante l'alta aleatorieta' della pianificazione di un budget annuale o triennale per il settore informatico, influenzato da numerosi fattori tra cui spiccano la variabilita' dei requisiti funzionali ed i continui cambiamenti tecnologici, si e' potuto realizzare un significativo ridimensionamento del volume dei residui di stanziamento. In particolare i dati numerici riferiti a tale tipologia rispetto all'esercizio precedente risultano pressoche' dimezzati.
Gli interventi di maggiore rilevanza si possono cosi' riassumere:
a) anche per l'anno 2017 sono proseguite le collaborazioni fra C.d.c. ed altre Amministrazioni Pubbliche, attraverso le convenzioni gia' stipulate nel campo dei processi d'integrazione dei servizi ICT dell'Istituto con quelli del CNEL (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro) e dell'Avvocatura dello Stato che, oltre ai contenuti tecnologici, hanno portato a sensibili risparmi sulla spesa in ambito ICT, grazie alla condivisione delle infrastrutture ed alla contribuzione alle spese sostenute da parte delle Amministrazioni Pubbliche convenzionate;
b) sviluppo di iniziative connesse all'impianto delle infrastrutture condivise per gli enti associati (IDEA@PA), nonche' quelle connesse al Disaster Recovery delle infrastrutture ICT ed alla Continuita' Operativa dei servizi IT. La Corte dei conti ha attuato un percorso evolutivo nel settore dell'IT Service Management (ITSM), che prevede che la gestione del ciclo di vita dei servizi sia monitorato attraverso l'integrazione delle migliori best practices internazionali, con particolare riferimento al framework ITIL. Nello specifico contesto operativo, tra le altre, sono gestite tutte le componenti che prevedono il cloud computing che nei diversi modelli di distribuzione (privato, ibrido, pubblico, comunita') e nei vari modelli di servizio (IaaS, PaaS, SaaS) costituisce un'importante leva sia relativamente alla innovazione tecnologia che a quella organizzativa e di cambiamento culturale, leva sulla quale la Corte dei conti vuole puntare per l'evoluzione del contesto operativo;
c) nell'ambito del controllo sulla finanza territoriale, secondo quanto stabilito nel relativo Protocollo d'Intesa del 25 maggio 2016, la Corte dei conti ha messo in comune la propria banca dati sugli organismi partecipati con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, unificando la rilevazione dei dati all'interno del sistema informativo "Patrimonio PA" del Dipartimento del Tesoro. Pertanto, al fine di garantire lo svolgimento delle attivita' di controllo e referto della Corte dei conti per la finanza pubblica, per mezzo dell'elaborazione dei dati acquisiti dal Dipartimento del Tesoro, il Servizio per la gestione e il coordinamento dei servizi informatici e telematici presso le sedi regionali ha realizzato, all'interno del sistema conoscitivo CONOSCO, il Datamart MOPADT (MOnitoraggio delle PArtecipazioni Dipartimento del Tesoro), le cui finalita' consistono nel monitoraggio ed il controllo dei rapporti di partecipazione tra enti territoriali e organismi esterni, acquisendo i dati direttamente dal sistema "Partecipazioni" del Dipartimento del Tesoro. Il sistema e' stato rilasciato in esercizio;
d) implementazione dei sistemi conoscitivi in materia di finanza statale e regionale nell'ambito dei sistemi informativi utilizzati per l'attivita' istituzionale in materia di controllo e referto (SICR), di finanza statale (SICOFIP), di controllo Enti (SICE) ed altri; sistemi indispensabili per condividere le informazioni dei vari settori della Finanza Pubblica al fine di rendere piu' efficace l'attivita' di controllo e verifica della Corte dei conti. Nel corso del 2017 sono state realizzate le attivita' di sviluppo necessarie ad attuare sul SICR gli adeguamenti richiesti dalla riforma del Bilancio dello Stato e dal concomitante processo di armonizzazione contabile, nonche' dalla riorganizzazione degli uffici statali centrali e periferici. Ulteriore linea di attivita' e' quella legata all'adeguamento del SICR, alla variazione dei protocolli dei sistemi della RGS e della BKI, nonche' al recepimento delle richieste di adeguamento funzionale che emergono dalle periodiche sessioni di confronto con gli utenti del sistema;
e) con particolare riferimento all'aspetto formativo, molteplici sono state le iniziative in varie aree d'interesse delle quali la breve sintesi che segue non esaurisce l'attivita' complessivamente svolta. E' stato erogato un corso specialistico, per la formazione dei funzionari informatici della DGSia, sui temi del cloud computing, oltre a varie edizioni del corso sull'applicativo SPRING, a giornate di formazione per gli applicativi CONOSCO, SICE, SICR, ad edizioni relative al progetto "Alternanza Scuola-lavoro". Inoltre si e' tenuto un corso relativo ai Social Network per l'ufficio stampa ed organizzati percorsi specialistici (Cloud Computing, GDPR, PMI) indirizzati ai capi progetto della DGSia. Fondamentale e' stata, infine, la prosecuzione del lavoro nell'ambito della piattaforma di e-learning Moodle.
◊ Parte III - Gestione dei residui

Residui attivi

Sul capitolo 120, fra le entrate eventuali, risultano introitate somme provenienti dal conto corrente postale per versamenti effettuati dai privati e dai funzionari delegati per le somme prelevate e non utilizzate al termine dell'esercizio finanziario e che, al 31 dicembre 2016 presentava una giacenza residua di € 84.372,26 interamente riversati sul conto di tesoreria dell'Istituto nel corso del 2017.
Sul capitolo 125 affluiscono le somme dovute alla Corte dei conti, a titolo di rimborso, da parte delle Regioni per gli oneri anticipati per competenze ai Consiglieri nominati ai sensi dell'articolo 7 della legge 5 giugno 2003, n. 131. Si riscontra, in proposito, un maggiore accertamento pari ad € 133.318,36 in corrispondenza degli effettivi accreditamenti.
Sul capitolo 126, le entrate derivanti dai compensi versati ai sensi dell'articolo 61, comma 9, della legge 6 agosto 2008, n. 133, previste per € 750,00, non sono state ancora riscosse.

Residui passivi

La gestione dei residui passivi presenta un'utilizzazione del 69,20% delle somme rimaste da pagare negli esercizi precedenti. All'inizio dell'anno, infatti, l'importo complessivo dei predetti residui risultava essere di € 136.727.041,12; considerate le somme pagate nel corso dell'anno, pari ad € 94.617.848,48, le riduzioni derivanti dai minori impegni per € 9.905.025,11 ed i residui perenti per € 7.636.449,25, le somme rimaste da pagare, pari ad € 24.567.718,28 corrispondono al 17,97% dei residui accertati.
Di seguito si espongono alcune osservazioni sui dati analizzati relativamente a ciascun Centro di Responsabilita'.
Nel CdR 1 i pagamenti raggiungono il 58,97% dell'importo accertato. Le somme rimaste da pagare, in generale, sono di entita' minima, ad eccezione di quelle indicate in corrispondenza dei capitoli relativi agli stipendi (capp. 201, 202 e 203) per effetto della normativa sui tetti retributivi generatrice di cospicue rimanenze sulle risorse impegnate, che debbono necessariamente essere mantenute in bilancio in attesa dell'esito dei contenziosi in corso.
Per il CdR 2 i pagamenti complessivamente effettuati, sia per i capitoli destinati agli uffici delle sedi centrali che di quelli regionali, sono del 36,68%. Anche in questo caso i residui da liquidare sono generalmente di entita' contenuta ad eccezione di quelli imputati ai sottoelencati capitoli.
Sul capitolo 445 relativo alle spese da sostenere per la manutenzione, riparazione ed adattamento dei locali l'importo rimasto da pagare si attesta su una percentuale del 17,82% mentre il successivo capitolo 446 - spese telefoniche ­presenta un pagato di € 321.570,00 e somme rimaste da pagare per € 52.179,16.
Per quel che riguarda le spese in conto capitale sul capitolo 790, infine, i fondi sono stati utilizzati in minima parte, poiche' i lavori di riqualificazione degli ambienti delle sedi della Corte, sia centrali che regionali, richiedono tempi lunghi di realizzazione con scadenze contrattuali pluriennali.
Per il CdR 3 si rileva l'impiego dei residui pari all'87,37%. Per quanto riguarda, in particolare, i capitoli 251, 252 e 253 gli importi rimasti da pagare, al netto dei minori impegni registrati, si riferiscono alle somme occorrenti per le liquidazioni dei trattamenti residuali (per competenze fisse e relativi oneri) del personale collocato a riposo negli anni precedenti e soprattutto ai ripianamenti delle somme anticipate da Banca d'Italia per le mensilita' di ottobre-dicembre 2016.
Sul capitolo 261 relativo al FUA e' stato utilizzato il 64,52% dell'intera somma accertata. Nel corso dell'anno sono state saldate le competenze del biennio 2014 - 2015 e l'acconto sui premi per la produttivita' collettiva per l'anno 2016.
Per il CdR 4, i cui residui accertati sono stati pari ad € 37.326.443,06, il pagato si attesta al 71,32%. Restano, quindi, da pagare € 7.778.474,42.
Per quel che concerne l'ammontare dei residui perenti, nonche' i relativi provvedimenti presidenziali emessi nel corso dell'anno, si rimanda al dettaglio dell'allegata Tabella D.

Riepilogo gestione competenza

A completamento di quanto illustrato nella presente relazione si riporta qui di seguito la sintesi della gestione finanziaria di competenza dell'esercizio 2017 conclusasi con i seguenti risultati:


+-------------------------------------------------------------------+ |Entrate | +-----------------------+---------------------+---------------------+ |Fondo per il | | | |funzionamento della | | | |C.d.c. | € 262.723.847,58| | +-----------------------+---------------------+---------------------+ |Altre entrate | € 3.508.966,81| | +-----------------------+---------------------+---------------------+ |TOTALE ENTRATE | | € 266.232.814,39| +-----------------------+---------------------+---------------------+ |Avanzo di | | | |amministrazione | | | |dell'anno 2016 | € 39.364.326,97| | +-----------------------+---------------------+---------------------+ |TOTALE | | € 305.597.141,36| +-----------------------+---------------------+---------------------+

+-------------------------------------------------------------------+ |Spese | +-----------------------+---------------------+---------------------+ |Spese impegnate | € 272.092.783,21| | +-----------------------+---------------------+---------------------+ |Economie | € 33.008.305,76| | +-----------------------+---------------------+---------------------+ |TOTALE | | € 305.101.088,97| +-----------------------+---------------------+---------------------+


L'avanzo di competenza, quale risultato differenziale fra le entrate accertate e le spese impegnate, concorre alla formazione dell'avanzo di amministrazione quantificato in € 51.179.150,27 cosi' come dettagliatamente illustrato nella allegata Tabella 6.

2. Bilancio di cassa

Con riferimento al rendiconto di cassa 2017, di cui al relativo schema (quadro riepilogativo ed allegato tecnico), questo, coerentemente con le scritture contabili risultanti dal sistema SIRGS (Sistema integrato Cdc/RGS/BKI), dal SICR (Sistema informativo controllo e referto), nonche' dal saldo del conto intestato alla Corte dei conti acceso presso la Tesoreria centrale, ne rappresenta la relativa dotazione, costituita per ciascun capitolo, dallo stanziamento iniziale, piu'/meno le variazioni a qualsiasi titolo avvenute in corso d'anno e l'ammontare dei residui provenienti dagli esercizi precedenti.
Per quanto concerne le entrate occorre precisare che, nel relativo schema, vengono esposte come incassate tutte le somme affluite sul conto di tesoreria. La differenza tra la previsione e quanto effettivamente incassato effettivo e' data dagli eventi positivi o negativi non prevedibili all'inizio dell'anno, ma accertabili solo in sede di consuntivo.
Per le spese si evidenziano, invece, come per gli esercizi precedenti, due diverse tipologie di scostamenti fra i pagamenti emessi ed i pagamenti realmente effettuati:
1. sui capitoli relativi a competenze fisse ed accessorie a favore del personale non rientranti fra quelle gestite tramite Noi PA, nei quali risultano ritenute pagate, ma non ancora versate ai rispettivi enti creditori;
2. sui capitoli relativi all'acquisizione di beni e servizi effettuati attraverso ordini di accreditamento, sui quali risultano le riduzioni di fine anno nonche' l'ammontare dell'IVA accantonata sui pagamenti effettuati al termine dell'esercizio in applicazione della normativa sullo split-payment, da versare all'Erario entro il 15 gennaio dell'anno successivo.

Riepilogo gestione di cassa

Si procede qui di seguito all'esposizione del riepilogo generale relativo al bilancio di cassa 2017:

+---------------------------+-----------------------------+
|Somme incassate | |
+---------------------------+-----------------------------+
|Fondo per il funzionamento | |
|della Cdc | € 262.723.847,58|
+---------------------------+-----------------------------+
|Altre entrate | € 3.379.677,59|
+---------------------------+-----------------------------+
| | |
+---------------------------+-----------------------------+
|Pagamenti | |
+---------------------------+-----------------------------+
|Titoli di pagamento emessi | € 292.148.152,32|
+---------------------------+-----------------------------+
|Pagamenti effettuati | € 289.021.052,72|
+---------------------------+-----------------------------+
|Somme rimaste da versare | |
|e/o riduzioni OO.AA. | € 3.127.099,60|
+---------------------------+-----------------------------+

L'avanzo di cassa e' pari ad € 152.835.609,60.
Tale dato e' la risultante della consistenza iniziale della cassa al 1° gennaio 2017, pari ad € 175.753.137,15, maggiorata delle somme incassate, che ammontano ad € 266.103.525,17 e decurtata dei pagamenti effettuati nel corso dell'anno per un importo di € 289.021.052,72.

3. Patrimonio

Le risultanze patrimoniali, alla chiusura dell'esercizio finanziario 2017, ammontano ad € 11.641.805,34. Gli aumenti, al lordo degli ammortamenti, si attestano ad € 1.034.208,55 e sono costituiti, per l'attivo, da acquisti pari ad € 1.033.926,54, donazioni per € 9.514,20, sopravvenienze per € 3.055,77, mentre, per il passivo, da dismissioni per fuori uso di € 12.287,96.
Il piano degli ammortamenti ha comportato l'uscita dall'asse patrimoniale di
1.172 beni ed una riduzione del valore dell'inventario di € 1.317.925,66, facendo riscontrare una diminuzione netta di € 283.717,11.

4. Indicatori di pagamento

Un cenno particolare va fatto in ordine alle disposizioni
intervenute in materia di tempestivita' dei pagamenti5 e della
pertinente normativa di dettaglio6 sulle modalita' di
pubblicazione dei relativi indicatori. Questi ultimi sono stati
pubblicati sul sito istituzionale con la prescritta cadenza
trimestrale ed annuale.
Il relativo quadro di insieme mostra, in corrispondenza di una
gestione da sempre rispettosa dei tempi di scadenza dei pagamenti
esigibili, valori globali negativi, da leggere come riduzione dei
tempi fissati dalla legge (30 gg. salvo diversi accordi
contrattuali).
La rappresentazione degli indicatori, come piu' sinteticamente
illustrato nella tabella allegata (Tabella n. 5), e' stata
elaborata, oltre che sulla base dei dati globali
dell'Amministrazione, anche con una maggiore attenzione
all'analisi dei tempi dei singoli CdR e, al loro interno, di
quelli dei titolari dei centri di spesa centrali e regionali.
Il dato di sintesi e' messo in rapporto con gli elementi presi a
base del calcolo, quali il numero complessivo delle operazioni
condotte e l'ammontare della spesa sostenuta.
In conclusione, relativamente all'esercizio 2017, si puo'
affermare che l'amministrazione non ha fatto registrare ritardi
nei pagamenti, tutti effettuati nei termini prescritti dalla norma
o dalle clausole contrattuali, salvo i rari casi per i quali e'
stato necessario un prolungamento dei tempi al fine di acquisire
ulteriori elementi o documentazione necessaria ad accertare
l'esigibilita' del credito.

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5 Art. 33 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, modificato dall'articolo
8 del d.l. 24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla legge 23 giugno
2014, n. 89.

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6 D.P.C.M. 22 settembre 2014.
5. Considerazioni finali

A conclusione di quanto sopra esposto, si analizzano ora i dati riportati nella Tabella n. 2, nella quale si osserva che gli oneri inderogabili si attestano al 78,66% dell'intero stanziamento impegnato. Tale tipologia di spesa e' costituita, prevalentemente, da quella relativa al personale risultando, come per i precedenti esercizi finanziari, di gran lunga preponderante rispetto alle altre tipologie.
Le spese classificate fra i consumi intermedi raggiungono il 15,19% delle somme impegnate nell'anno.
Per gli investimenti invece, nel corso del 2017 si e' verificata una lieve riduzione, rispetto all'esercizio precedente, si passa infatti, da un 6,43% del totale impegnato nel 2016, al 6,15% nel 2017.
L'allegata Tabella n. 3 evidenzia, invece, l'andamento della gestione finanziaria dell'ultimo quinquennio; da tale rappresentazione risulta che l'ammontare delle risorse finanziarie a disposizione dell'Istituto subisce un progressivo decremento dal 2013 al 2017 pari al 12%.
Siffatto andamento, che con interventi correttivi si e' cercato di modificare gia' nei precedenti esercizi, non pare assumere, in ogni caso, aspetti patologici in quanto e' in larga parte da ricondurre a due diversi profili: l'uno di origine interna connesso all'autonomia riconosciuta dall'ordinamento alla Corte, l'altro esterno riferibile alle politiche di contenimento della spesa pubblica. Profili questi, peraltro, strettamente collegati tra di loro.
Quanto al primo, la riconosciuta autonomia finanziaria della Corte, consente di poter conservare in bilancio le disponibilita' derivanti dall'avanzo di amministrazione, distribuite e modulate nel proprio documento di previsione per corrispondere alle finalita' istituzionali.
Il secondo fattore e', come detto, caratterizzato, negli anni piu' recenti, dal susseguirsi di disposizioni normative volte al contenimento della spesa della P.A. in molti settori: dai consumi intermedi, al personale, agli interventi sul patrimonio immobiliare.
Per l'esercizio in esame si riscontra un incremento dell'avanzo di amministrazione che viene quantificato in € 51.179.150,27, derivante dall'attenta politica di contenimento della spesa adottata, non solo in attuazione della normativa di settore, ma anche, e soprattutto, per le autonome scelte gestionali dell'Amministrazione, che incide comunque sull'andamento del risultato finale al quale si unisce la puntuale riconsiderazione dei residui passivi secondo le disposizioni dettate dall'articolo 6 del decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93 che, nell'introdurre gli articoli 34-bis e 34-ter alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, ha modificato sia i termini di conservazione dei residui che le modalita' di eliminazione degli stessi dal conto del bilancio.
Quanto ai saldi esposti nel Quadro Riassuntivo della Parte II - Spese - dello schema allegato, suddivisi per classificazione economica, i valori degli impegni relativi alle spese per il personale sono ampiamente superiori agli altri dati (comprendenti emolumenti fissi ed accessori) attestandosi ad € 214.429.918,00 pari al 78,81%, mentre quelli di parte corrente per l'acquisizione di beni e servizi (comprendenti sia oneri inderogabili che spese per adeguamento al fabbisogno) si attestano ad € 39.638.963,90 pari al 14,57%; quelli in c/capitale di € 16.740.299,36 pari al 6,15%ed i restanti € 1.283.601,95 relativi ad interventi ed oneri comuni rappresentano lo 0,47%. Le economie della gestione finanziaria 2017 sono quantificate in € 33.008.305,76 pari al 10,82%e vanno ad alimentare l'avanzo di amministrazione.
Inoltre, per cio' che riguarda gli importi indicati nella Tabella n. 1, relativi alla distribuzione della spesa per funzione-obiettivo, si evidenzia che la maggior parte delle spese (80,65%) sono assorbite dalle due funzioni istituzionali della giurisdizione e del controllo. Quest'ultima, che presenta una percentuale complessiva del 41,39%, mostra una proporzione, a livello regionale (compresa la Sezione regionale Lazio), di quasi un terzo in piu' rispetto a quella centrale. L'andamento si presenta ancor piu' accentuato per le attivita' giudicante e requirente che, su una percentuale complessiva del 40,10%, a livello regionale vede assorbire ben i quattro quinti della spesa, a fronte del residuo quinto erogato a favore della componente centrale.
Si dichiara, infine, che la gestione della spesa si e' mantenuta nei limiti delle disponibilita' finanziarie e che nessuna gestione di fondi e' avvenuta al di fuori del bilancio.
Il Dirigente generale Il Dirigente del
Matilde Farina Servizio Bilancio e Contabilita'
Angela Pozzuoli

 
Allegato
Parte di provvedimento in formato grafico

 
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