Gazzetta n. 171 del 25 luglio 2018 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
COMUNICATO |
Proposta di riconoscimento della indicazione geografica protetta «Rucola della Piana del Sele» |
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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali esaminata la domanda intesa ad ottenere la protezione della denominazione «Rucola della Piana del Sele» come indicazione geografica protetta, ai sensi del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento e del Consiglio del 21 novembre 2012, presentata all'Associazione per la valorizzazione della rucola e di altri prodotti agricoli di IV gamma della Valle del Sele ed acquisito inoltre il parere della Regione Campania, esprime parere favorevole sulla stessa e sulla proposta di disciplinare di produzione nel testo di seguito riportato. Le eventuali opposizioni, adeguatamente motivate, relative alla presente proposta, dovranno pervenire al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche competitive della qualita' agroalimentare dell'ippica e della pesca - Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare e dell'ippica - PQAI IV - Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma - entro e non oltre trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente proposta, dalle sole persone fisiche o giuridiche aventi un interesse legittimo e residenti sul territorio nazionale. Dette opposizioni sono ricevibili se pervengono al Ministero nei tempi sopra esposti, pena irricevibilita' nonche', se con adeguata documentazione, dimostrano la mancata osservanza delle condizioni di cui all'art. 5 e all'art. 7, paragrafo 1 del regolamento (UE) n. 1151/2012; dimostrano che la registrazione del nome proposto e' contraria all'art. 6, paragrafo 2, 3 o 4 del regolamento (UE) n. 1151/2012; dimostra che la registrazione del nome proposto danneggia l'esistenza di un nome omonimo o parzialmente omonimo o di un marchio, oppure l'esistenza di prodotti che si trovano legalmente sul mercato da almeno cinque anni prima della data di pubblicazione di cui all'art. 50, paragrafo 2, lettera a) del regolamento (UE) n. 1151/2012; forniscono elementi sulla cui base si puo' concludere che il nome di cui si chiede la registrazione e' un termine generico. Il Ministero, ove le ritenesse ricevibili, seguira' la procedura prevista dal decreto ministeriale n. 12511 del 14 ottobre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 251 del 25 ottobre 2013, prima dell'eventuale trasmissione della suddetta proposta di riconoscimento alla Commissione europea. Decorso tale termine, in assenza delle suddette opposizioni o dopo la loro valutazione ove pervenute, la predetta proposta sara' notificata, per la registrazione ai sensi dell'art. 49 del regolamento (UE) n. 1151/2012, ai competenti organi comunitari. |
| Allegato
Proposta di riconoscimento della indicazione geografica protetta Rucola della Piana del Sele
Art. 1. Denominazione
L'indicazione geografica protetta (I.G.P.) «Rucola della Piana del Sele» e' riservata al prodotto che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. |
| Art. 2. Caratteristiche del prodotto
La denominazione «Rucola della Piana del Sele» IGP, designa le foglie di rucola prodotte nella zona delimitata al successivo art. 3 e riferibili alla specie botanica Diplotaxis tenuifolia (L.) DC. (fam. Brassicaceae), volgarmente denominata «Rucola selvatica». Il prodotto e' immesso in commercio allo stato fresco o gia' pronto per il consumo (IV gamma) essendo stato sottoposto a processi tecnologici di minima entita', articolati nelle fasi di selezione, cernita, taglio, lavaggio, asciugatura e confezionamento in buste, in vaschette sigillate o altro come meglio dettagliato al successivo art. 8, con eventuale utilizzo di atmosfera protettiva. La «Rucola della Piana del Sele» IGP, all'atto della raccolta in campo, deve possedere le seguenti caratteristiche: Foglie: larghe 2-5 cm e lunghe 8-25 cm, pennatifide o pennatosette o pennatolobate, con lobi stretti, lunghi fino a 4 cm e denticolati (talora con forte riduzione della dentatura fino ad essere del tutto intere). Esse, inoltre, sono glabre (con pubescenza pressoche' nulla) ed opache-glaucescenti. Il segmento apicale e' allungato-trilobo e le foglie superiori, se presenti, risultano a segmenti ristretti. Le foglie di rucola devono essere integre, di aspetto fresco, pulite e prive di sostanze estranee visibili, prive di odori e/o sapori estranei. Esse, inoltre, devono essere esenti da attacchi parassitari in atto. Eventuali danni da pregressi attacchi parassitari non devono superare la soglia massima del 10%. Caratteristiche essenziali: accentuazione dell'aroma tipico della specie e della consistenza croccante delle foglie; ben percettibile il gusto piccante e sapido del prodotto. |
| Art. 3. Zona di produzione
La zona di produzione della IGP «Rucola della Piana del Sele» comprende il territorio amministrativo dei Comuni di Battipaglia, Bellizzi, Eboli, Pontecagnano - Faiano, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella e Capaccio-Paestum, nella Provincia di Salerno. |
| Art. 4. Prova dell'origine
Al fine di garantire l'origine del prodotto ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentandone gli input e gli output. La tracciabilita' del prodotto avviene attraverso l'iscrizione, in appositi elenchi gestiti dalla struttura di controllo, dei produttori, dei condizionatori, dei confezionatori e di eventuali intermediari, nonche' attraverso la denuncia annuale, alla struttura di controllo, dei quantitativi prodotti dai singoli produttori. Tutte le persone fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, sono assoggettate alle verifiche da parte della struttura di controllo secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo. |
| Art. 5. Metodo di ottenimento del prodotto
Le condizioni ambientali e di coltivazione, devono essere quelle tradizionali della zona di produzione atte a conferire al prodotto, specifiche caratteristiche di qualita'. In tutto l'areale di cui al precedente art. 3, la «Rucola della Piana del Sele» IGP puo' anche essere coltivata secondo il metodo dell'agricoltura biologica. Tipicamente, la coltivazione della «Rucola della Piana del Sele» IGP, e' effettuata in tunnel o multi-tunnel, non riscaldati, coperti con film plastico al solo fine di proteggere la coltura dalla grandine e da piogge eccessive che potrebbero causare dannosi ristagni d'acqua. Nel periodo primaverile estivo puo' essere prodotta anche in pieno campo o sotto reti protettive. In particolare, si evidenzia quanto segue, in merito alle tecniche colturali adottate: Interventi colturali in pre-semina: per la produzione della «Rucola della Piana del Sele» IGP, non e' ammessa la coltivazione fuori suolo. Sui terreni destinati a tale coltura, prima della semina al fine di assicurare la necessaria quantita' di sostanza organica nel suolo, e' consentita la pratica del sovescio. A partire dalla meta' di giugno, e' consentita la pratica della solarizzazione del terreno, quale intervento, di natura meramente fisica, per la disinfestazione e la disinfezione del suolo. Segue la fase di lavorazione del terreno, con l'impiego di apposite macchine che sommuovono il terreno e lo rivoltano, per poi procedere alla preparazione del letto di semina. Semina: La «Rucola della Piana del Sele» IGP deve provenire da semente certificata e OGM free. La semina va effettuata con l'impiego di seminatrici di precisione, su terreno sistemato, utilizzando 13-15 milioni di semi ad ettaro pari a 4 - 5 Kg di semente/Ha. Trapianto: E' consentita la tecnica del trapianto. Pacciamatura: E' consentita la tecnica della pacciamatura del terreno. Irrigazione: L'irrigazione avviene per aspersione, mediante appositi irrigatori dislocati lungo tutto il tunnel di coltivazione, oppure mediante ali gocciolanti a terra o per subirrigazione. Grazie alla buona capacita' idrica dei terreni di coltivazione, l'irrigazione e', limitata ad alcune specifiche fasi della coltivazione: la prima subito dopo la semina, per assicurare la germinazione del seme e la seconda a germinazione avvenuta. Dopo ogni raccolta, si pratica un'irrigazione allo scopo di favorire il «ricaccio» delle piante. L'acqua utilizzata per l'irrigazione, al fine di monitorarne l'idoneita' all'uso irriguo, dovra' essere sottoposta ad analisi fisico-chimiche e microbiologiche, con periodicita' almeno semestrale, per verificarne la conformita' ai parametri qualitativi previsti dalla specifica normativa vigente. Fertilizzazione e difesa fitosanitaria: Per quanto attiene alla fertilizzazione e alla difesa fitosanitaria della «Rucola della Piana del Sele» IGP si fa riferimento, rispettivamente, a quanto riportato nel disciplinare di produzione integrata e nelle norme tecniche di difesa integrata della Regione Campania. Per le produzioni biologiche, si fa riferimento alle norme tecniche specifiche di tale metodo di coltivazione. Raccolta: e' realizzata mediante l'impiego di apposite macchine raccoglitrici oppure «a mano», mediante l'impiego di appositi falcioni, falcetti e coltelli. Il prodotto e' raccolto allorquando le foglie abbiano raggiunto uno sviluppo di 8-25 cm di lunghezza. A seconda del periodo, il numero di raccolte puo' variare da 1 a 10, con una produzione massima, per taglio, di 60 quintali di Rucola/Ha. Immediatamente, dopo la raccolta, nella stessa azienda agricola di produzione, il prodotto deve essere collocato in cassette e posto in celle idonee al raffreddamento o in camion refrigerato (temperatura compresa tra +2 e +6°C) cosi' da mantenerne integre le imprescindibili condizioni di freschezza per la successiva sua preparazione per il mercato del fresco o per la preparazione delle confezioni di IV gamma. |
| Art. 6. Legame con l'ambiente
La «Rucola della Piana del Sele» IGP e' particolarmente apprezzata, in ambito nazionale, per l'esaltazione dell'aroma, il gusto gradevolmente piccante, la consistenza croccante e la percettibile sapidita' delle foglie che potrebbe far escludere l'uso di cloruro di sodio nel condimento. Sulla base di tali caratteristiche specifiche, la richiesta del prodotto da parte dei mercati mostra, negli ultimi anni, un trend in crescita del 2-3% annuo che induce gli imprenditori agricoli della Piana del Sele a destinare alla coltura i terreni piu' idonei e ad applicare le agrotecniche che, sulla base delle esperienze acquisite, sono risultate le piu' rispondenti all'apprezzato standard qualitativo del prodotto. La Piana del Sele, pertanto, e' diventata, a livello nazionale, una delle piu' importanti aree di produzione di Rucola per il consumo fresco e per la IV gamma coinvolgendo, allo stato, una superficie agricola di circa 3.100 Ha, con una tendenza annua all'aumento di circa il 3%. Il comparto e' diventato un polo produttivo di livello nazionale, per il quale viene stimata una produzione media annua che si aggira intorno alle 110.000 tonnellate di Rucola, pari a circa il 65% dell'analogo dato produttivo nazionale. Tale produzione, nell'area, e' assicurata da circa 380 aziende che si fanno carico della sola fase produttiva e da trentacinque imprese che curano sia la fase della produzione che quella della successiva lavorazione - commercializzazione. L'areale di coltivazione, si caratterizza per possedere condizioni ambientali assolutamente uniche, che inevitabilmente influenzano in maniera decisa ed in primis le qualita' organolettiche della rucola che vi viene coltivata. Infatti, dal punto di vista climatico l'area di coltivazione della «Rucola della Piana del Sele» IGP e' caratterizzata da condizioni tipicamente mediterranee, con inverni miti e piovosi e con estati calde ed asciutte. Tale specificita' climatica e' fortemente influenzata dalla congiunta presenza del Mar Tirreno, che ne lambisce la costa occidentale e della catena degli Alburni, a nord-est, che la protegge dai freddi provenienti dai Balcani e consente la raccolta, negli invasi sotterranei naturali, delle piogge provenienti da Ovest. La rete idrografica superficiale e' dominata dalla presenza del fiume Sele che, nell'area, assume una posizione centrale e prima del suo sbocco a mare, influenza in maniera determinante il drenaggio superficiale della porzione meridionale della Piana. Infatti, il terreno agricolo destinato alla coltivazione della «Rucola della Piana del Sele» IGP gode di una sua particolare specificita'. Esso, infatti, e' di natura vulcanico - alluvionale, grazie all'azione del Vesuvio, nelle sue fasi eruttive, ed all'azione alluvionale del fiume Sele. Da tale azione congiunta ne deriva un terreno particolarmente fertile, in quanto profondo e ricco di potassio, con una giusta presenza di limo e di argilla che, mescolandosi alle particelle piu' grossolane di natura vulcanica, aumentano notevolmente la capacita' idrica del suolo. Tutto cio' determina, inevitabili ripercussioni favorevoli sulle coltivazioni ed in particolare delle piante a radice fittonante, come la rucola, che con i loro apparati ipogei possono bene approfondirsi nel suolo per assumere l'acqua necessaria e le sostanze nutritizie di cui abbisognano. Da tutto quanto sopra esposto, emerge chiaramente l'unicita' dell'areale di produzione appena descritto, il quale risulta particolarmente idoneo alla coltivazione di rucola di una qualita', assolutamente particolare che si contraddistingue per le specifiche doti di aroma, sapidita' e consistenza croccante che la rendono assolutamente gradevole al consumo. Inoltre, in questo areale cosi' peculiare, si realizza un microclima ideale per le coltivazioni di rucola che vi trovano condizioni vegetative tanto favorevoli da consentire, in tunnel non riscaldati, fino a dieci raccolti all'anno contro i quattro, normalmente ottenuti in altri territori. Proprio alla luce di tali peculiarita' qualitative ed alla rapida affermazione commerciale del prodotto, importanti produttori del Nord Italia hanno trovato conveniente dislocare, progressivamente, una parte sempre piu' consistente delle proprie aree di fornitura proprio nella Piana del Sele e gli agricoltori locali si sono orientati sempre piu' decisamente verso la coltivazione della rucola, ambito nel quale si sono altamente specializzati. La denominazione «Rucola della Piana del Sele», si e' molto diffusa sul piano commerciale a sottolineare l'alta qualita' di un prodotto particolare, ampiamente utilizzato allo stato fresco, ma anche impiegato, quale ingrediente di pregio, in numerose ricette culinarie, adottate da importanti ristoranti, agriturismi e pizzerie. |
| Art. 7. Controlli
I controlli, sulla conformita' del prodotto al relativo disciplinare di produzione, e' svolto da uno specifico organismo di controllo, cosi' come sancito dagli articoli 36 e 37 del regolamento UE n. 1151/2012. Tale organismo di controllo e' il «Dipartimento qualita' agroalimentare» (DQA), con sede legale in Roma (cap: 00161) alla via Bosio, n. 4 - telefono +39 06/85451240, mail: info@dqacertificazioni.it |
| Art. 8. Confezionamento ed etichettatura
Per l'immissione al consumo la «Rucola della Piana del Sele» IGP, deve essere confezionata in retine oppure in contenitori quali: vassoi, buste, vaschette, casse, con o senza l'impiego di atmosfera protettiva. I suddetti contenitori possono essere realizzati in plastica, legno, cartone o ogni altro materiale idoneo, secondo i termini di legge, all'uso alimentare. Tutte le confezioni devono essere sigillate in modo tale che il prodotto non possa essere estratto senza la rottura della confezione stessa. Non e' ammessa la vendita di prodotto sfuso. Etichettatura L'etichetta da apporre sulle confezioni, oltre alle informazioni corrispondenti ai requisiti di legge, deve riportare le seguenti ulteriori indicazioni: il simbolo europeo della IGP; il logo della «Rucola della Piana del Sele» IGP, con dimensioni non inferiori ad altre diciture eventualmente presenti sullo stesso imballaggio; il nome o la ragione sociale ed indirizzo o sede del produttore singolo e/o associato e/o del confezionatore; il peso netto all'origine. E' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista. E' tuttavia consentito l'utilizzo di indicazioni che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi privati, purche' non abbiano significato laudativo o tali da trarre in inganno il consumatore, nonche' di altri riferimenti veritieri e documentabili che siano consentiti dalla normativa comunitaria, nazionale o regionale e che non siano in contrasto con le finalita' e i contenuti del presente disciplinare. Logotipo Il logo della denominazione e' il seguente:
Parte di provvedimento in formato grafico
Esso e' costituito da un emblema a forma circolare che riporta una foglia stilizzata di rucola di colore verde (pantone 7730 C), parzialmente bordata in azzurro (pantone 3005 C), a voler rappresentare il fiume Sele e il mar Mediterraneo e reca, nella zona piu' bassa, la scritta «IGP» in un bollino azzurro (pantone 3005 C). Al centro del logo compare la scritta: «RUCOLA della Piana del Sele». I font utilizzati sono: Alice Regular, Info Text Book e Info Text Semibolid Tf Roman. Il logo potra' essere adattato alle varie declinazioni di utilizzo, rispettando il rapporto 1:1, per un minimo di 1 cm per lato. |
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