Gazzetta n. 178 del 2 agosto 2018 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 28 febbraio 2018
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443 del 2001). Megalotto 3 della strada statale 106 «Jonica», dall'innesto con la strada statale 534 (progressiva chilometrica 365+150 attuale strada statale 106) a Roseto Capo Spulico (progressiva chilometrica 400+000 attuale strada statale 106). Approvazione progetto definitivo del secondo lotto funzionale dalla progressiva chilometrica di progetto 18+863 alla progressiva chilometrica di progetto 37+661 (CUP F92C05000080011). (Delibera n. 3/2018).



IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e visto, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi» e successive modificazioni;
Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» (PGTL) sul quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con delibera 1° febbraio 2001, n. 1, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 2001, e che e' stato approvato con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', e successive modificazioni;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002, Supplemento ordinario, con la quale questo Comitato ha approvato il primo Programma delle infrastrutture strategiche, che include, nell'Allegato 1, la voce «Corridoio jonico: Taranto-Sibari-Reggio Calabria» e, nell'Allegato 2, il «Corridoio jonico: tratta calabrese Taranto - Sibari - Reggio Calabria»;
Vista la delibera 30 aprile 2012, n. 62, concernente il «regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica. Modifica della delibera CIPE n. 58/2010»;
Visti il regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), e il regolamento (UE) n. 1316/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013;
Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 2015 Supplemento ordinario, con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'XI allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) 2013, che include, nella «Tabella 0 Programma delle infrastrutture strategiche», nell'ambito dell'infrastruttura «Corridoio stradale jonico Taranto - Sibari - Reggio Calabria», l'intervento «SS 106 megalotto 3 - SS 534 Roseto Capo Spulico»;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5, istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto (CUP) e, in particolare:
a) la delibera del 27 dicembre 2002, n. 143 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003, e la relativa errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, nonche' la delibera 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
b) la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP;
c) la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»;
Vista la normativa vigente in tema di controllo dei flussi finanziari e, in particolare:
a) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis, e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006;
b) la delibera di questo Comitato del 28 gennaio 2015, n. 15, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che aggiorna - ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 giugno 2015, n. 194, che sopprime la Struttura tecnica di missione di cui al decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e trasferisce i compiti, di cui all'art. 3 del citato decreto, alle direzioni generali competenti del medesimo Dicastero, alle quali e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto;
Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato - su proposta del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO) - ha approvato lo schema di protocollo di legalita' che la stazione appaltante deve stipulare con la Prefettura UTG competente e con il contraente generale o concessionario che risulti aggiudicatario dei lavori di realizzazione di infrastrutture strategiche;
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, «Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonche' per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture» (cosiddetto «nuovo Codice dei contratti pubblici»), e seguenti modificazioni;
Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che, istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari (CCASIIP), ha assorbito ed ampliato tutte le competenze del pre-vigente CCASGO;
Visti i seguenti articoli del citato decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e successive modificazioni:
a) l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
b) l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;
c) l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazioni di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto;
d) l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
e) l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono, rispettivamente, che:
1) il medesimo decreto legislativo n. 50 del 2016 si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore;
2) per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente;
3) le procedure per la VIA delle grandi opere avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al previgente decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti;
Considerato che il progetto «Megalotto 3 della strada statale 106 Jonica» - SS 106, oggetto della presente delibera ha inizio all'innesto con la strada statale 534 - SS 534 (progressiva chilometrica 365+150 dell'attuale SS 106), e termina a Roseto Capo Spulico (progressiva chilometrica 400+000 dell'attuale SS 106)";
Considerato che il medesimo «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» prevede l'approvazione del progetto definitivo del secondo lotto funzionale dalla progressiva chilometrica di progetto 18+863 alla progressiva chilometrica di progetto 37+661, denominato anche «progetto definitivo revisionato»;
Preso atto che nel tempo si sono succeduti i seguenti progetti definitivi:
===================================================================== | |Importo | Anno di | | | Denominazione Progetto |previsto| riferimento | Note | +=========================+========+================+===============+ | |a) 1,2 | | | | |miliardi| | | | |di euro | |presentato a | | |b) 1,065| |base gara | | |miliardi| |ribassato post | |«progetto definitivo» |di euro |2010 2010 |gara | +-------------------------+--------+----------------+---------------+ | | | |criticita' | | |1,7 | |derivanti da | |«progetto definitivo con |miliardi| |indagini | |criticita'» |di euro |2013 |geognostiche | +-------------------------+--------+----------------+---------------+ | | | |riduzione costi| | |1,165 | |e criticita' | |«progetto definitivo |miliardi| |geologiche e | |ridimensionato» |di euro |2013 |geotecniche | +-------------------------+--------+----------------+---------------+ | |1,304 | | | |«progetto definitivo |miliardi| |adeguato al | |adeguato» |di euro |2014 |parere VIA | +-------------------------+--------+----------------+---------------+ | |1,481 | | | |«progetto definitivo |miliardi| |post conferenza| |integrato» |di euro |2014 |di servizi | +-------------------------+--------+----------------+---------------+ | |1,234 | |sulla base del | |«progetto definitivo |miliardi| |parere del CSLP| |aggiornato» |di euro |5 giugno 2017 |n. 40 del 2016 | +-------------------------+--------+----------------+---------------+ | |1,335 | |Oggetto della | |«progetto definitivo |miliardi| |presente | |revisionato» |di euro |13 febbraio 2018|delibera | +-------------------------+--------+----------------+---------------+

Preso atto del CUP «F92C05000080011»;
Valutato che alla luce delle sopracitate disposizioni e, in particolare, di quanto previsto all'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, risultano applicabili al progetto «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», le disposizioni del citato decreto legislativo n. 163 del 2006;
Vista la delibera 28 settembre 2007, n. 103, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 123 del 2008, Supplemento ordinario, con la quale questo Comitato:
a) ha approvato il progetto preliminare del «Megalotto 3 SS 106 Jonica» - lavori di costruzione Megalotto 3, dall'innesto con la SS 534 (progressiva chilometrica 365+150) a Roseto Capo Spulico (progressiva chilometrica 400+000) individuando nell'importo di 1.234.754.242,82 euro il limite di spesa dell'opera;
b) ha preso atto della individuazione di un primo stralcio funzionale composto da due tratti separati, uno a sud, dalla progressiva chilometrica di progetto 0+000 (estremita' sud del Megalotto 3) alla progressiva chilometrica 18+500 (svincolo di Trebisacce), ed uno a nord, dalla progressiva chilometrica di progetto 31+500 (allaccio funzionale in prossimita' di Amendolara) alla progressiva chilometrica di progetto 38+000 (estremita' nord del Megalotto 3), intesa come «fine intervento» localizzata alla progressiva chilometrica 400+000 della SS 106 Jonica;
c) ha assegnato al soggetto aggiudicatore un contributo previsto dall'art. 1, comma 977, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, (legge finanziaria 2007), pari a 154.430.000,00 euro, per la copertura finanziaria del primo stralcio funzionale;
Vista la delibera 27 marzo 2008, n. 30, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 239 del 2008, con la quale questo Comitato ha assegnato ad ANAS S.p.A., per la realizzazione di un secondo stralcio funzionale di completamento del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», compreso tra la progressiva chilometrica di progetto 18+500 e la progressiva chilometrica di progetto 31+500 un contributo complessivo pari a circa 543,97 milioni di euro, a valere sull'art. 2, comma 257, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008);
Vista la delibera 6 dicembre 2011, n. 88, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 2012, con la quale questo Comitato:
a) ha preso atto che, i fondi cosiddetti «ex Fintecna» e «PON 2007-2013», che concorrevano alla copertura finanziaria del primo stralcio funzionale di cui alla delibera n. 103 del 2007, non risultano piu' disponibili;
b) ha preso atto della individuazione di un nuovo stralcio funzionale, costituito da un tratto dell'ex primo stralcio funzionale, dalla progressiva chilometrica di progetto 9+800 alla progressiva chilometrica di progetto 18+500, e dall'intero ex secondo stralcio funzionale, dalla progressiva chilometrica di progetto 18+500 alla progressiva chilometrica di progetto 31+500;
c) ha preso atto che in data 23 dicembre 2010 ANAS S.p.A. ha aggiudicato provvisoriamente a contraente generale la gara relativa all'intero «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», prevedendo, da parte dell'aggiudicatario, la redazione del «progetto definitivo» e la realizzazione della sola parte finanziata, fermo restando che qualora fosse stato finanziato il residuo importo all'atto della consegna dei lavori, il contraente generale avrebbe dovuto realizzare anche la parte residua;
d) ha disposto che fosse destinato alla realizzazione del citato nuovo stralcio funzionale l'importo di:
1) 154,4 milioni di euro concesso con la citata delibera n. 103 del 2007;
2) 543,9 milioni di euro previsto con la citata delibera n. 30 del 2008;
Visto il «progetto definitivo integrato» presentato, dopo la conclusione dell'iter previsto per la Conferenza dei servizi, in data 24 luglio 2014;
Visti i pareri sul citato «progetto definitivo integrato», emanati con prescrizioni, dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - determina direttoriale 17 novembre 2014 n. 37787, dalla Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - C.T. VIA e VAS parere n. 1638 del 24 ottobre 2014, e dal Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo con nota n. 31101 del 10 dicembre 2014;
Visto il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 40 del 2016 espresso sul «progetto definitivo integrato» del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» che di fatto ha «restituito» il progetto «affinche' sia rivisto ed aggiornato sulla base delle prescrizioni e osservazioni» formulate, in particolare sul secondo lotto funzionale;
Vista la delibera 10 agosto 2016, n. 41, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 178 del 2017, con la quale questo Comitato, nell'ambito della valutazione del «progetto definitivo integrato» suddiviso in due lotti funzionali:
a) ha reiterato il vincolo preordinato all'esproprio apposto con la citata delibera n. 103 del 2007, sulle aree e gli immobili interessati dalla realizzazione del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica»;
b) ha approvato il «progetto definitivo integrato» del primo lotto funzionale del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», dalla progressiva chilometrica di progetto 0+000 alla progressiva chilometrica di progetto 18+863 (svincolo di Trebisacce incluso);
c) ai sensi dell'art. 168, comma 5, del decreto legislativo n. 163 del 2006 ha rinviato a nuova istruttoria, per aggiornamenti, il «progetto definitivo integrato» del secondo lotto funzionale, dalla progressiva chilometrica di progetto 18+863 alla progressiva chilometrica di progetto 38+000 (estremita' nord - fine intervento) del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», tenendo conto di tutte le prescrizioni e osservazioni riportate nel parere n. 40 del 2016 del Consiglio superiore dei lavori pubblici;
Visto il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 36 del 2017 espresso sul «progetto definitivo aggiornato», cosi' come modificato a valle del precedente parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 40 del 2016;
Considerato che il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 36 del 2017 espresso sul secondo lotto funzionale del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», prevede che il «progetto definitivo aggiornato» presentato nel 2017 «debba essere sviluppato, aggiornato, integrato e modificato sulla base delle prescrizioni e osservazioni di cui ai precedenti considerato»;
Considerato che e' stato elaborato, a valle del citato parere n. 36 del 2017, un successivo progetto denominato «progetto definitivo revisionato»;
Vista la nota n. 5477 del 13 febbraio 2018 con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato del «progetto definitivo revisionato», relativo ai lavori di costruzione del solo secondo lotto funzionale del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» dall'innesto con la SS 534 (progressiva chilometrica 365+150 della SS 106 «Jonica» attuale) a Roseto Capo Spulico (progressiva chilometrica 400+000 della SS 106 «Jonica» attuale ovvero fine intervento), e ha trasmesso la relativa documentazione istruttoria del medesimo «progetto definitivo revisionato»;
Vista la nota DG ABAP/34.19.04/4771/2018 del 14 febbraio 2018 con la quale il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo - Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio ha trasmesso il parere sul «progetto definitivo revisionato» del secondo lotto funzionale del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» dalla progressiva chilometrica di progetto 18+863 a fine intervento;
Vista la nota n. 1755 del 20 febbraio 2018 con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali ha risposto alle osservazioni emerse nella seduta preparatoria del 14 febbraio 2018 e alle osservazioni del Ministero dell'economia e delle finanze - Ragioneria generale dello Stato;
Vista la nota n. 1784 del 20 febbraio 2018 con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali, ad integrazione della citata nota n. 1755, ha trasmesso la nota n. 1697 del 20 febbraio 2018 con la quale il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha trasmesso il parere n. 8 del 2018 dello stesso Consiglio;
Visto il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 8 del 2018 espresso sul «progetto definitivo revisionato» del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica»;
Vista la nota n. U.0004313 del 20 febbraio 2018 con la quale il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali ha riferito in merito al parere n. 2646 del 16 febbraio 2018 sul «progetto definitivo revisionato» del secondo lotto funzionale del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», come formulato dalla Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS, allegato alla nota medesima;
Viste le note n. 1801 del 20 febbraio 2018 e n. 1999 del 27 febbraio 2018 con le quali il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali ha - rispettivamente - fornito chiarimenti in merito alla quantificazione dell'importo per le opere compensative ed ha trasmesso ulteriore documentazione istruttoria;
Preso atto, con riferimento all'approvazione del «progetto definitivo revisionato» del secondo lotto funzionale del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», che sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
a) la SS 106 «Jonica» e' identificata nel Programma delle infrastrutture strategiche come «Corridoio stradale jonico Taranto - Sibari - Reggio Calabria» ed ha la duplice funzione di collegamento di interesse nazionale e internazionale, nella sua qualita' di cerniera fra le due direttrici autostradali «tirrenica - A3» e «adriatica - A14», e di collegamento locale in direzione sud-nord tra Reggio Calabria e Taranto;
b) l'infrastruttura fa parte della rete globale stradale della TEN-T di cui al citato regolamento (UE) n. 1315/2013 ed e' definita come itinerario internazionale E90 con decreto ministeriale 24 marzo 1995;
c) l'intervento di cui alla presente delibera si inserisce nel piano di riqualificazione dell'infrastruttura che comprende sia la realizzazione di nuovo tracciato - con sezione stradale di tipo «B» (doppia carreggiata con due corsie di 3,75 m ciascuna, banchina di 1,75 m per senso di marcia e spartitraffico di 3,5 m) di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 5 novembre 2001, «Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade» - che la messa in sicurezza dell'infrastruttura esistente - con sezione di tipo C1 (carreggiata unica con due corsie di 3,75 m ciascuna, banchina di 1,50 per senso di marcia) delle medesime norme;
d) il «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» riguarda il tratto dell'infrastruttura compreso tra l'innesto della SS 534, alla progressiva chilometrica 365+150 della attuale SS 106 «Jonica», a Roseto Capo Spulico, alla progressiva chilometrica 400+000 della attuale SS 106 «Jonica»;
e) il suddetto secondo lotto funzionale nella parte tra la progressiva chilometrica di progetto 18+863 e la progressiva chilometrica di progetto 34+000 attraversa un territorio caratterizzato dalla presenza di terrazzamenti marini e torrenti con versanti ripidi, mentre nella parte tra la progressiva chilometrica di progetto 34+000 e fine intervento verso la estremita' nord del Megalotto 3, e' inserita nello stretto corridoio costiero formato dalla SS 106 «Jonica» attuale e dalla ferrovia Jonica;
f) la delibera n. 103 del 2007 ha approvato il progetto preliminare dell'intero «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», e ha individuato il limite di spesa in 1.234,754 milioni di euro;
g) il Consiglio superiore dei lavori pubblici, nella adunanza del 21 settembre 2007, con voto n. 206/2007, ha espresso parere favorevole sul progetto preliminare della «SS 106 Jonica - lavori di costruzione del "Megalotto 3 della SS 106 Jonica", dall'innesto con la SS 534 (km 365+150) a Roseto Capo Spulico (km 400+000)»;
h) la delibera n. 88 del 2011 ha preso atto della individuazione di un nuovo stralcio funzionale dalla progressiva chilometrica di progetto 9+800 alla progressiva chilometrica 31+500, e ha assegnato alla realizzazione del citato nuovo stralcio funzionale l'importo di:
1) 154,4 milioni di euro concesso con la citata delibera n. 103 del 2007;
2) 543,9 milioni di euro previsto con la citata delibera n. 30 del 2008;
portando le disponibilita' per il nuovo stralcio funzionale a oltre 698 milioni di euro;
i) in fase di affidamento a contraente generale ANAS S.p.A. ha richiesto un aggiornamento del progetto preliminare alla luce delle prescrizioni della citata delibera n. 103 del 2007;
j) l'importo offerto in base al progetto preliminare presentato, al netto di un ribasso d'asta del 17,78%, e' risultato pari a 1.063 milioni di euro, comunque inferiore a quello del progetto preliminare di cui alla richiamata delibera n. 103 del 2007, pari a 1.234,754 milioni di euro;
k) in data 12 marzo 2012 e' stato sottoscritto il contratto tra ANAS S.p.A. e il contraente generale per lo sviluppo del progetto definitivo, lo sviluppo del progetto esecutivo, le prestazioni propedeutiche ai lavori e l'esecuzione del lavori stessi;
l) in data 24 giugno 2012 e' stato emesso l'ordine di inizio attivita';
Preso atto che lo sviluppo del progetto definitivo dell'intervento ha avuto un iter complesso e che, in particolare:
a) in sede di progettazione definitiva, da parte del contraente generale, le indagini geognostiche svolte hanno evidenziato quattro tipologie di criticita' precedentemente non rilevate:
1) atmosfera potenzialmente esplosiva per tutte le gallerie naturali previste nel progetto per la presenza di emissioni di gas metano;
2) caratteristiche geotecniche inferiori per la zona interessata dallo scavo delle gallerie naturali;
3) presenza di agenti aggressivi su tutto il tracciato;
4) fenomeno deformativo in atto di versante arealmente esteso e con quota di scorrimento profonda nel territorio del Comune di Roseto Capo Spulico nella parte terminale del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica»;
b) a seguito delle criticita' rilevate dalle indagini geognostiche il progetto delle gallerie naturali e' stato completamente rivisitato dal contraente generale con un incremento dei costi che hanno portato l'importo dell'investimento a circa 1.700 milioni di euro («progetto definitivo con criticita'»);
c) in data 17 aprile 2013 ANAS S.p.A., alla luce delle criticita' sopra riportate, ha chiesto allo stesso contraente generale lo studio di una modifica progettuale, in particolare dell'altimetria del tracciato nel tratto compreso tra la progressiva chilometrica 18+863 e la progressiva chilometrica 31+800, al fine di contenere i maggiori costi emersi e di limitare l'estensione dei tratti in galleria naturale anche per evitare i rischi derivanti dalla presenza di gas metano in fase di costruzione;
d) il progetto cosi' rivisitato approvata da ANAS S.p.A. il 27 novembre 2013 («progetto definitivo ridimensionato»), presentava un costo complessivo di circa 1.165 milioni di euro, ben inferiore rispetto all'1,7 miliardi di euro precedentemente ipotizzati dal contraente generale;
e) la procedura di approvazione per le opere appartenenti al Programma delle infrastrutture strategiche e' stata avviata da ANAS S.p.A. in data 6 febbraio 2014 con la trasmissione del «progetto definitivo ridimensionato», dell'intero «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», all'allora Struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e a tutte le amministrazioni coinvolte;
f) in data 10 febbraio 2014 e' stato dato avviso al pubblico sui quotidiani Il Sole 24 ore e Quotidiano di Calabria dell'avvio della procedura di verifica dell'impatto ambientale (VIA) e del procedimento per l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio - relativamente al tratto variato rispetto al progetto preliminare - e del procedimento per la dichiarazione di pubblica utilita' per l'intera opera (cosiddetta «prima pubblicazione»);
g) in corso di istruttoria, ad aprile 2014, la Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - C.T. VIA e VAS, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha richiesto chiarimenti e documentazioni integrative concernenti l'inserimento paesaggistico dell'opera nella zona dei terrazzamenti marini nei comuni di Trebisacce, Albidona e Amendolara, soggetta a vincolo paesaggistico;
h) il «progetto definitivo adeguato» alle modifiche richieste dalla C.T. VIA e VAS, con una previsione di maggiori tratti in sotterraneo da realizzare con gallerie artificiali, che garantiscono la sicurezza in sede di scavo e la ricostituzione morfologica del paesaggio originario, registrava un incremento di costo ed un nuovo importo complessivo di 1.304,3 milioni di euro, di poco superiore al limite di spesa del progetto preliminare di cui alla delibera n. 103 del 2007, fissato in 1.234,754 milioni di euro;
i) in data 21 maggio 2014 e' stata data nuova comunicazione sui medesimi quotidiani della trasmissione integrativa richiesta dalla citata C.T. VIA e VAS nell'ambito del procedimento di VIA e del procedimento per l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e per la dichiarazione di pubblica utilita' (cosiddetta «seconda pubblicazione»);
j) la conferenza di servizi si e' tenuta in due sedute distinte, il giorno 2 luglio 2014 e il giorno 24 luglio 2014;
k) in sede di conferenza di servizi, in data 2 luglio 2014, i rappresentanti degli enti locali hanno fatto osservazioni sulla definizione ottimale del tracciato e sulla natura e modalita' di distribuzione delle opere compensative, e sono state sollevate riserve anche dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo;
l) in esito a dette osservazioni e' stata prodotta documentazione progettuale integrativa che e' stata illustrata nel corso della conferenza di servizi del 24 luglio 2014 e trasmessa in data 7 agosto 2014 a tutti i soggetti coinvolti nel procedimento;
m) con nota 29 luglio 2014, n. 245477, l'allora Presidente facente funzioni della Regione Calabria, ai sensi degli articoli 165 e 167 del decreto legislativo n. 163 del 2006, preso atto dei pareri favorevoli dei competenti dipartimenti regionali e sentiti i Comuni, ha espresso parere favorevole all'intesa sulla localizzazione dell'opera per le parti modificate rispetto al progetto preliminare di cui alla delibera n. 103 del 2007;
n) in data 9 agosto 2014 e' stata data comunicazione al pubblico sui quotidiani Corriere della sera e Quotidiano di Calabria della suddetta ulteriore documentazione progettuale integrativa (cosiddetta «terza pubblicazione»);
o) in definitiva, a seguito delle suddette richieste emerse nel corso dell'iter autorizzativo che hanno reso necessaria la predisposizione di documentazione integrativa in due diverse fasi, entrambe oggetto di pubblicazione, si e' pervenuti ad una ulteriore versione del progetto definitivo, dal costo complessivo di 1.481,9 milioni di euro (cosiddetto «progetto definitivo integrato» con le osservazioni e prescrizioni emerse in conferenza di servizi del 2014);
p) il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in data 17 novembre 2014, con determina direttoriale n. 37787, sulla scorta del parere della C.T. - VIA e VAS n. 1638 del 24 ottobre 2014, ha formalizzato la positiva conclusione della verifica di ottemperanza delle prescrizioni di cui alla delibera n. 103 del 2007 per la parte del progetto definitivo senza variazioni rispetto al progetto preliminare;
q) la C.T. VIA e VAS, con il medesimo parere n. 1638 del 24 ottobre 2014, ha espresso parere favorevole con prescrizioni in ordine alla compatibilita' ambientale dell'opera per le parti di progetto definitivo oggetto di variazione, identificando il «progetto definitivo integrato» con le alternative progettuali pubblicate da ultimo nel mese di agosto;
r) il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, con nota n. 31101 del 10 dicembre 2014 si e' pronunciato positivamente, con prescrizioni, sul «progetto definitivo integrato» in merito alla verifica preventiva dell'interesse archeologico, alla ottemperanza delle prescrizioni di cui alla delibera n. 103 del 2007 ed alla compatibilita' ambientale per le parti di progetto oggetto di variazione;
s) nella seduta preparatoria del 24 giugno 2015 questo Comitato ha avviato l'esame del «progetto definitivo integrato» del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» e ha rinviato il medesimo per la carenza di copertura finanziaria e le incertezze sul tracciato e le soluzioni tecniche adottate in assenza del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici;
t) il Consiglio superiore dei lavori pubblici, su richiesta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, si e' espresso sul «progetto definitivo integrato» in data 15 luglio 2016, con parere n. 40 del 2016, rilevando nelle conclusioni:
1) che «la prima tratta fino al chilometro 18 circa, in attraversamento della piana di Sibari, e' rimasta sostanzialmente immutata, si sviluppa prevalentemente in rilevato e la deformabilita' dei piani di posa degli stessi rappresenta il fattore tecnico di maggiore rilevanza e che in proposito sono state formulate alcune osservazioni di cui si dovra' tenere conto nello sviluppo delle fasi progettuali e esecutive che non dovrebbero incidere sulla impostazione del progetto»;
2) che «la seconda tratta dal chilometro 18 circa fino a Capo Spulico (...) in termini di tracciato vede uno sviluppo di tratte in galleria in attraversamento dei rilievi ed in viadotto in attraversamento dei valloni e che le soluzioni planoaltimetriche del tracciato sono il risultato di una combinazione di fattori relativi alle caratteristiche delle formazioni attraversate e ad esigenze di natura paesaggistica»;
3) che, nella seconda tratta, «la presenza di gas esplodentiche potrebbero essere potenzialmente rinvenuti dello scavo di gallerie in naturale, ha suggerito al progettista l'adozione di un profilo piu' alto in quota, con presenza di tratte in gallerie superficiale e tratte all'aperto in trincea e che queste (ultime ndr), per esigenze di tipo paesaggistico, nel corso dell'iter autorizzativo, sono state a loro volta trasformate in tratte in galleria a debole copertura»;
4) che «ne e' risultato un iter progettuale ed autorizzativo che ha condotto ad una previsione del quadro economico di progetto, al netto del ribasso di offerta, di 1.481 milioni di euro, superiore del 20 per cento al limite di spesa di 1.234,75 milioni di euro individuato con la delibera n. 103/2007»;
5) che «il tracciato del progetto definitivo» nella seconda tratta «contrasta con quanto evidenziato da questo Consesso in fase di esame del progetto preliminare circa lo sviluppo delle tratte in galleria, specie se in successione»;
6) che «nel confermare le considerazioni critiche, si ritiene che le soluzioni di progetto presentate siano suscettibili di ulteriori ottimizzazioni, riducendo lo sviluppo in lunghezza delle tratte in galleria, specie di quelle con coperture piu' modeste, ricorrendo anche ad eventuali locali modifiche plano altimetriche del tracciato»;
7) che «lo sviluppo delle fasi progettuali ed esecutive terra' conto delle considerazioni di ordine tecnico ed economico di cui in precedenza, anche in relazione ad alcuni elementi che presentano carattere di contraddittorieta', specie in relazione alle caratteristiche delle formazioni, superficiali e in profondita' interessate dagli scavi, con riflessi sul dimensionamento e costo delle opere»;
8) che, con riferimento alla tratta in attraversamento di Capo Spulico, «la soluzione di tracciato adottata, prescelta dal progettista quale soluzione obbligata in relazione ai vincoli esistenti, come riferito nella stessa documentazione di progetto, richiede ulteriori approfondimenti»;
u) il medesimo Consiglio superiore dei lavori pubblici ha quindi espresso con il parere n. 40 del 2016, che il progetto definitivo del Megalotto 3 della SS Jonica, dall'innesto con la SS 534 a Roseto Capo Spulico, «in linea tecnica e prescindendo dagli aspetti contrattuali, venga restituito affinche' sia rivisto e aggiornato sulla base delle prescrizioni ed osservazioni di cui ai precedenti considerato» contenute nel parere stesso;
v) a conclusione di questa fase istruttoria questo Comitato, su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con la delibera n. 41 del 2016:
1) ha reiterato il vincolo preordinato all'esproprio apposto con la citata delibera n. 103 del 2007 sulle aree e gli immobili interessati dalla realizzazione del «Megalotto 3 della SS Jonica», dall'innesto della SS 534 a Roseto Capo Spulico, limitatamente al tratto dalla progressiva chilometrica di progetto 0+000 alla progressiva chilometrica di progetto 18+863;
2) ha approvato il «progetto definitivo integrato» del primo lotto funzionale, dalla progressiva chilometrica di progetto 0+000 alla progressiva chilometrica di progetto 18+863 (svincolo di Trebisacce incluso), del medesimo «Megalotto 3 della SS 106 Jonica»;
3) ai sensi dell'art. 168, comma 5, del decreto legislativo n. 163 del 2006 ha rinviato a nuova istruttoria il «progetto definitivo integrato» del secondo lotto funzionale, dalla progressiva chilometrica di progetto 18+863 alla progressiva chilometrica di progetto 38+000 del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», tenendo conto di tutte le prescrizioni e osservazioni riportate nel parere n. 40 del 2016 del Consiglio superiore dei lavori pubblici, piu' precisamente indicate nell'Allegato 3 della medesima delibera;
Preso atto che, con riferimento alla progettazione definitiva del solo secondo lotto funzionale a seguito dell'adozione della delibera n. 41 del 2016:
a) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in considerazione del parere n. 40 del 2016 del Consiglio superiore dei lavori pubblici e delle prescrizioni della delibera medesima, con nota 15 marzo 2017 ha chiesto ad ANAS S.p.A. la revisione progettuale del secondo lotto funzionale per l'ottimizzazione delle soluzioni progettuali proposte sulla base del citato parere n. 40 del 2016, e confermando invece il tracciato del primo lotto funzionale;
b) il contraente generale con nota n. SI/73 del 5 giugno 2017 ha trasmesso ad ANAS S.p.A. il «progetto definitivo aggiornato», del secondo lotto funzionale, sviluppato secondo le indicazioni fornite dallo stessa Societa' e aggiornato tenuto conto del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 40 del 2016;
c) la Commissione permanente per le gallerie in data 20 luglio 2017 si e' espressa sulla documentazione di sicurezza di cui al decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264 concernente «Attuazione della direttiva 2004/54/CEE in materia di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea» del «progetto definitivo aggiornato»;
d) il Consiglio superiore dei lavori pubblici in data 28 luglio 2017 ha reso il parere n. 36 del 2017 sul citato «progetto definitivo aggiornato» del 5 giugno 2017, relativo al «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» - secondo lotto funzionale;
e) la Regione, con nota n. 332575 del 6 ottobre 2017, sentiti i Comuni, ha confermato ed espresso parere favorevole all'intesa sulla localizzazione dell'opera sulla base della nuova pubblicazione effettuata da ANAS S.p.A. in data 8 agosto 2017 del «progetto definitivo aggiornato» del secondo lotto funzionale;
f) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con nota n. 40649 del 25 ottobre 2017, ha trasmesso a questo Comitato il «progetto definitivo aggiornato» del secondo lotto funzionale con la richiesta di approvazione;
g) lo stesso Ministero, con nota n. 10087 del 7 novembre 2017, ha trasmesso il «progetto definitivo aggiornato» al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo;
h) il soggetto aggiudicatore, su richiesta del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha tramesso con nota n. CDG-0595073-P del 23 novembre 2017, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo una relazione illustrativa sul «progetto definitivo aggiornato» del secondo lotto funzionale evidenziano le differenze rispetto al «progetto definitivo integrato» del 2014;
i) il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con nota n. 29577 del 20 dicembre 2017, ha comunicato ad ANAS S.p.A. che la C.T. - VIA e VAS, sulla base della documentazione trasmessa dal proponente ha espresso il parere n. 2580 del 18 dicembre 2017, con il quale ha ritenuto che «relativamente agli aspetti ambientali, allo stato e per quanto di competenza, esprime parere negativo sulla valutazione della variante modificativa presentata» relativa al «progetto definitivo aggiornato»;
j) il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, con nota n. 35736 del 22 dicembre 2017, esaminata la documentazione relativa al «progetto definitivo aggiornato» cosi' come elaborato al fine di recepire le prescrizioni e osservazioni del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 40 del 2016 (ma non del parere successivo n. 36 del 2017), esaminate e valutate le ipotesi progettuali in esso contenute ha ritenuto, «per quanto di competenza, di dover ribadire le sostanziali criticita' a soluzione delle quali vennero, a suo tempo, formulate le prescrizioni di cui al parere positivo» dello stesso Ministero n. 31101 del 10 dicembre 2014 che «impediscono l'espressione di un parere tecnico-istruttorio favorevole alle modifiche apportate»;
k) questo Comitato nella seduta del 22 dicembre 2017 non ha quindi ritenuto di adottare alcun provvedimento per l'approvazione del «progetto definitivo aggiornato» del secondo lotto funzionale cosi' come elaborato al fine di recepire le prescrizioni ed osservazioni del parere n. 40 del 2016 del Consiglio superiore dei lavori pubblici, stante le criticita' rappresentate dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo;
l) a seguito delle interlocuzioni a carattere tecnico tra il Consiglio superiore dei lavori pubblici, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si e' pervenuti alla individuazione di una possibile ulteriore revisione del progetto definitivo e di un percorso autorizzativo che trovi la condivisione di tutte le parti al fine di una possibile convergenza progettuale dei suddetti pareri;
m) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, preso atto di quanto sopra illustrato, con nota n. 3687 del 30 gennaio 2018, ha proposto di ritirare il «progetto definitivo aggiornato» del secondo lotto funzionale del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» precedentemente inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica;
Preso atto, con riferimento alla proposta all'esame della presente delibera, relativa al nuovo «progetto definitivo revisionato» del secondo lotto funzionale del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», che:
a) il Ministero delle infrastrutture dei trasporti, in data 5 febbraio 2018, ha formalizzato ad ANAS S.p.A., la richiesta di integrare ed aggiornare ulteriormente il progetto definitivo del secondo lotto funzionale, denominato «progetto definitivo aggiornato», tenuto conto dei pareri:
1) della C.T. - VIA e VAS del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 1638/2014, del 24 ottobre 2014;
2) del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo n. 31101 del 10 dicembre 2014;
3) del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 40 del 2016 e n. 36 del 2017;
4) del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 29577 del 20 dicembre 2017 con il quale e' stato trasmesso il parere della C.T. - VIA e VAS n. 2580 del 18 dicembre 2017;
5) del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo n. 35736 del 22 dicembre 2017;
b) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto di aggiornare il quadro economico dell'intero «progetto definitivo revisionato» del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» sulla base delle intervenute richieste di ANAS S.p.A. di conduzione diretta della Direzione dei lavori, accettate dal contraente generale;
c) ANAS S.p.A., con provvedimento prot. CDG-0085446-I del 16 febbraio 2018, ha approvato in linea tecnica l'ultima revisione del progetto definitivo, denominata «progetto definitivo revisionato», ai fini della successiva approvazione di questo Comitato;
d) ANAS S.p.A. ha, altresi', approvato la rimodulazione del quadro economico dell'intero «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» per un totale complessivo dell'investimento di 1.335.118.435,56 euro;
e) il «progetto definitivo revisionato» tiene conto in linea generale dell'esigenza di mantenere, sebbene in riduzione per contemperare le prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici, tutti i tratti in galleria artificiale, ricompresi tra la galleria Trebisacce e il viadotto Forno, prescritti dalla C.T. VIA, dal Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per ridurre l'interferenza con i pianori tutelati con specifici decreti di vincolo paesaggistico;
f) il progetto in approvazione con la presente delibera riguarda quindi la parte di tracciato del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» compresa tra la progressiva chilometrica di progetto 18+863 e la progressiva chilometrica di progetto 37+661, cosiddetto «secondo lotto funzionale» del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», ridotto rispetto alla iniziale progressiva chilometrica di progetto 38+000, anche definita «fine intervento», per effetto dell'adeguamento in fase di progettazione alle variazioni e prescrizioni, anche di natura altimetrica, richieste dai sopra citati pareri;
g) in particolare il «progetto definitivo revisionato», procedendo da sud a nord, con riferimento al tratto compreso tra il viadotto Pagliaro, localizzato subito dopo l'uscita dalla galleria naturale Trebisacce, e il viadotto Ferro, presenta le seguenti caratteristiche:
1) da viadotto Pagliaro a viadotto Forno la variante altimetrica ha consentito l'inserimento di tre galleria artificiali, la galleria Pagliaro (340 metri - «m»), la galleria Nivolo (490 m), la galleria Rovitto (490 m);
2) da viadotto Forno a viadotto Avena il tracciato prevede di attraversare il terrazzamento con una galleria artificiale, denominata Schiavi, di lunghezza pari a 690 m;
3) da viadotto Avena e viadotto Straface il progetto prevede tre gallerie artificiali, la galleria Stellitano (490 m), la galleria Potresino (490 m), la galleria Celogreco (435 m), intervallate da viadotti, e la cui posizione consente in tutti i casi il ripristino in sommita' della viabilita' interferita e la ricucitura del territorio;
4) da viadotto Straface a viadotto Della Donna il progetto prevede due gallerie artificiali, denominate Amendolara I e Amendolara II, di lunghezza pari rispettivamente a 130 m e 900 m;
5) da viadotto Della Donna a viadotto Ferro il progetto prevede una galleria artificiale denominata Taviano di lunghezza pari a 950 m;
h) l'estensione delle gallerie artificiali nei terrazzamenti comporta la realizzazione di specifici e adeguati interventi di regimentazione delle acque di falda e dei fossi interferiti che garantiscono la continuita' dei flussi idrici, anche mediante interventi di riprofilatura naturale del terreno;
i) con riferimento al tratto terminale del secondo lotto funzionale, il «progetto definitivo revisionato», tenuto conto delle osservazioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici e di quelle del Ministero dei beni e delle attivita' culturali, comporta:
1) l'inserimento della galleria naturale Roseto II, per una lunghezza complessiva di 295 m, con integrazione/potenziamento delle fasce arboree e vegetazionali nelle fasce intercluse tra il nuovo tracciato stradale e l'attuale tracciato ferroviario;
2) la riduzione delle interferenze con le infrastrutture ferroviarie e stradali esistenti attraverso la riduzione dei livelli sfalsati dell'infrastruttura in corrispondenza del viadotto Annunziata;
3) il ripristino della complanare come da soluzione adottata nel «progetto definitivo integrato» del 2014;
j) con riferimento alla distribuzione, alla tipologia e alla lunghezza delle gallerie nell'Allegato 2 della presente delibera sono riportati elaborati illustrativi che consentono di mettere a confronto la soluzione condivisa del «progetto definitivo revisionato» con le soluzioni progettuali precedenti;
k) con riferimento agli svincoli la configurazione del «progetto definitivo revisionato» prevede per il primo lotto funzionale lo svincolo di Sibari (alla progressiva chilometrica 0+000), lo svincolo di Cerchiara/Francavilla (alla progressiva chilometrica 9+800) e il semi-svincolo di Trebisacce (alla progressiva chilometrica 18+700) e per il secondo lotto funzionale lo svincolo di Roseto (alla progressiva chilometrica 33+900);
l) con riferimento alle opere d'arte principali nel «progetto definitivo revisionato» si e' optato di adottare grandi luci, pari a 100 m, per i viadotti Forno, Avena, Stellitano, Celogreco e Straface mentre per le gallerie artificiali, al fine di limitare i tempi costruttivi, si e' previsto il ricorso sistematico alla prefabbricazione delle calotte, preferendo la soluzione con varo di conci prefabbricati rispetto ai getti da realizzare in opera;
m) con riferimento alla valutazione degli impatti ambientali, effettuata in coerenza con la metodologia adottata nello Studio di impatto ambientale del 2014, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riferisce che le ottimizzazioni apportate nel «progetto definitivo revisionato», tenuto conto dei pareri del Consiglio superiore dei lavori pubblici, del Ministero dei beni ed elle attivita' culturali e del turismo e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, non assumono rilievo significativo sotto l'aspetto localizzativo, ne' comportano ulteriori sostanziali modificazioni rispetto al «progetto definitivo integrato» del 2014;
n) le ottimizzazioni apportate nel «progetto definitivo revisionato» ottemperano, per altro, alle prescrizioni dei pareri n. 1638/2014 della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS, n. 31101 del 10 dicembre 2014 del Ministero dei beni ed elle attivita' culturali e del turismo, tenendo conto anche dei successivi pareri n. 2580 del 18 dicembre 2017 della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS e n. 35736 del 22 dicembre 2017 del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo;
o) il «progetto definitivo revisionato» prevede, rispetto al «progetto definitivo integrato», una riduzione dei tratti in trincea e un allungamento dei tratti da realizzare in galleria artificiale, al fine di ridurre l'impatto sulle componenti ambientali e paesaggistiche, garantendo nel contempo la continuita' dei terrazzamenti marini, dell'idraulica del territorio e della permeabilita' ecologica;
p) il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, con nota n. DG ABAP/34.19.04/4771/2018 del 14 febbraio 2018, esaminate e valutate le modifiche progettuali proposte al «progetto definitivo integrato» del 2014, ha:
1) ritenuto per quanto di competenza di poter condividere le valutazioni sugli impatti ambientali emerse dalla relazione, secondo cui le ottimizzazioni progettuali proposte determinano, nel complesso, impatti ambientali e paesaggistici di livelli generalmente trascurabili e/o non significativi rispetto alle soluzioni progettuali richieste in attuazione delle prescrizioni formulate in sede di VIA con il parere dello stesso Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo n. 31101 del 10 dicembre 2014 e pertanto ha ritenuto di esprimere un parere tecnico-istruttorio favorevole di massima alle revisioni apportate al progetto definitivo;
2) confermato il quadro prescrittivo complessivo di cui al citato parere n. 31101 del 10 dicembre 2014, la cui ottemperanza «e' da intendersi attribuita alle fasi successive della progettazione esecutiva», precisando che qualora «in sede di progettazione esecutiva e/o realizzativa si dovesse valutare o riscontrare un innalzamento, seppure minimo, dei livelli degli impatti, sara' cura del soggetto aggiudicatore individuare ulteriori misure specifiche di mitigazioni dell'impatto tali da garantire il dovuto riequilibrio paesaggistico e ambientale del contesto territoriale interessato»;
q) il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha formulato il parere n. 8 del 2018 nella adunanza del 16 febbraio 2018 sul «progetto definitivo revisionato» ritenendo che per il suddetto «si possa dare corso al successivo sviluppo progettuale, con la puntuale osservanza delle prescrizioni, raccomandazioni e indicazioni» di cui ai «considerato» espressi nel parere stesso;
r) il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali, con nota n. 4313 del 20 febbraio 2018 ha comunicato che la C.T. VIA e VAS, in data 16 febbraio 2018, con il parere n. 2646, si e' pronunciata positivamente relativamente agli aspetti ambientali e per quanto di competenza sulle ottimizzazioni del progetto gia' valutato nell'ambito della procedura di VIA speciale conclusasi con il parere n. 1638/2014;
s) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti indica gli elaborati del progetto definitivo relativi alla risoluzione delle interferenze, contenenti anche il relativo programma di risoluzione, e gli elaborati relativi all'acquisizione delle aree;
t) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha esposto le proprie valutazioni, in apposito allegato alla relazione istruttoria, in merito alle prescrizioni richieste dagli Enti istituzionali e proposto le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del progetto definitivo (definito «progetto definitivo revisionato»), da allegare alla presente delibera - Allegato 1, esponendo i motivi in caso di mancato recepimento o di recepimento parziale di osservazioni come sopra avanzate;
Preso atto inoltre che sotto l'aspetto attuativo:
a) il soggetto aggiudicatore e' ANAS S.p.A.;
b) in data 12 marzo 2012 e' stato stipulato il contratto relativo alla redazione del progetto definitivo, del progetto esecutivo, il coordinamento in fase di progettazione, le indagini previste dal Piano di monitoraggio ambientale, l'esecuzione delle indagini archeologiche, l'attivita' di responsabile ambientale, la direzione lavori, il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, il collaudo statico e la realizzazione con qualsiasi mezzo dell'intera opera «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» tra ANAS S.p.A. e contraente del generale, che ha costituito in data 12 aprile 2012 la Societa' di progetto Sirjo dicembre S.C.p.A.;
c) il cronoprogramma generale dell'intervento prevede una durata complessiva di 5415 giorni naturali e consecutivi decorrenti dall'ordine di inizio delle attivita' del 26 aprile 2012 di cui:
1) per progettazione definitiva e relative approvazioni 2326 giorni;
2) per progettazione esecutiva e relativa approvazione ANAS 420 giorni;
3) per lavori di costruzione 2304 giorni;
4) per attivita' post-operam 365 giorni;
Preso atto inoltre che sotto l'aspetto finanziario del «progetto definitivo revisionato»:
a) il costo complessivo del secondo lotto funzionale in esame e' pari a 1.049.612.749,37 euro, di cui 815.606.605,69 per l'affidamento, 130.384.050,77 per somme a disposizione e 103.622.092,91 per oneri di investimento;
b) l'importo per l'affidamento include 50.342.762,74 euro indicativamente quantificati per l'adeguamento monetario di cui all'art. 1 del capitolato speciale di appalto;
c) il quadro economico riporta alla voce «oneri aventi come finalita' la prevenzione e la repressione della criminalita' e dei tentativi di infiltrazione mafiosa art. 176, comma 20, decreto legislativo n. 163 del 2006» l'importo di 389.662,09 euro;
d) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti comunica che il quadro economico del primo lotto funzionale risulta ora variato rispetto al quadro economico di cui alla delibera n. 41 del 2016 e che in particolare detta variazione riguarda la diminuzione dell'importo dell'affidamento da 177.257.844,11 euro a 148.755.252,02 euro, che pure include l'adeguamento monetario pari a 11.254.499,76 euro, e prevede l'incremento delle somme a disposizione della stazione appaltante da 68.612.406,02 a 106.160.108,96 euro, con un incremento complessivo di 9.045.111,27 euro;
e) le variazioni di cui sopra sono riconducibili per lo piu' a lavori stralciati al contraente generale, che ha accettato detto stralcio con nota prot. SI/009-18/1-se-out/PMG-cl del 15 febbraio 2018, relativi alle opere compensative (prescrizioni 6 e 7 dell'Allegato prescrizioni e raccomandazioni della delibera n. 103 del 2007) per 31.757.552,87 euro, alla fornitura di barriere di sicurezza per 9.712.234,96 euro e a lavori per boschi e siepi fuori linea (ulteriori mitigazioni ambientali) per 1.454.373,19 euro, nonche', a seguito della decisione di ANAS S.p.A. di provvedere direttamente alla direzione dei lavori, allo scorporo dei servizi relativi alla direzione lavori dall'affidamento per 2.191.816,14 euro, al contraente generale e alla inclusione delle relative spese negli oneri di investimento pari a 30.590.324,79 euro;
f) si registra altresi' una riduzione di 4.122.531,86 euro dell'importo per imprevisti;
g) con riferimento infine all'intero «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», il nuovo limite di spesa individuato per il «progetto definitivo revisionato» e' pari a 1.335.118.435,56 euro, di cui 285.505.686,19 per il primo lotto funzionale e 1.049.612.749,37 per il secondo lotto funzionale ora in approvazione, con un incremento complessivo rispetto al limite di spesa individuato con la delibera n. 103 del 2007 di 100.364.192,70 euro, prevalentemente per prescrizioni di tipo ambientale, e un decremento, rispetto al «progetto definitivo integrato» del 2014, di 146.825.072,70 euro;
h) il nuovo limite di spesa dell'intervento comporta un incremento dell'importo contrattuale per l'affidamento a contraente generale che passa dall'importo offerto in sede di aggiudicazione sulla base del progetto preliminare, pari a 790.878.752,00 euro, all'importo attuale di 964.361.858,13;
i) detto incremento, che include anche 61.507.262,50 per l'adeguamento monetario, e' stato contenuto nell'importo di 173.483.106,15 euro grazie allo stralcio dalle somme per lavori del contraente generale degli importi per opere compensative di cui alle prescrizioni 6 e 7" della delibera n. 103 del 2007 (37.386.501,62 euro), per la realizzazione degli impianti nelle gallerie (37.377.654,04 euro), per la fornitura delle barriere di sicurezza (15.592.342,53 euro), per le opere di sistemazione a verde (boschi e siepi fuori linea) (7.115.204,13 euro), per le prove di laboratorio (5.0791.537,97 euro) e per il monitoraggio ambientale post-operam (586.891,12 euro);
j) i quadri economici sintetici dell'intero «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» e dei relativi primo e secondo lotto funzionale sono riportati nell'Allegato 3 della presente delibera;
k) il citato importo di 61.507.262,50 euro per l'adeguamento monetario si compone di un importo di 11.264.499,76 euro per il primo lotto funzionale e di un importo di 50.242.762,74 per il secondo lotto funzionale;
l) con riferimento al primo lotto funzionale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riferisce che l'importo risulta definito, in quanto la delibera di approvazione del progetto definitivo e' stata registrata e pubblicata, e corrisponde ad un incremento percentuale dell'8,4 per cento sull'importo approvato da questo Comitato rispetto alla base riferita alla data di offerta (2010) al netto dei nuovi prezzi formulati per la redazione del progetto definitivo stesso ex art. 1.2 del capitolato speciale di appalto (adeguamento del corrispettivo);
m) con riferimento al secondo lotto funzionale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti precisa che trattasi di importo indicativo in quanto gli indici ISTAT FOI, noti fino a dicembre 2017, saranno definiti solo a valle dell'approvazione del «progetto definitivo revisionato» all'esame e della pubblicazione della relativa delibera;
n) l'importo per oneri di investimento di ANAS S.p.A., e' stato quantificato entro il limite massimo del 12,5 per cento degli importi per affidamento e per somme a disposizione del quadro economico del progetto preliminare approvato con la delibera n. 103 del 2007 ed e' soggetto a rendicontazione;
o) l'importo delle somme a disposizione e' comprensivo dei costi relativi alle «opere di mitigazione e compensazione», articolati nelle voci «Lavori stralciati a Contraente Generale: opere compensative (prescrizioni CIPE n. 6 e 7 della delibera n. 103 del 2007)» e «Lavori stralciati a Contraente Generale: boschi e siepi fuori linea (ulteriori mitigazioni ambientali)», pari a 44.501.705,75;
p) detti costi relativi alle opere di mitigazione e compensazione sono contenuti nel limite del 2 per cento come individuato in occasione della approvazione del progetto preliminare anche se occorre considerare per dette opere il limite 5 per cento, vigente all'epoca dell'approvazione del progetto preliminare nel mese di settembre 2007 (versione dell'art. 165 comma 3 precedente l'adozione del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70);
q) per la copertura finanziaria dell'intero «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» risultano disponibili:
1) 969.399.772 euro a valere sulle risorse assegnate con le delibere n. 103 del 2007 e n. 30 del 2008, come successivamente confermate e allocate con la delibera n. 88 del 2011, per le quali in un secondo tempo e' stata disposta, con i decreti del Ministro dell'infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze 7 marzo 2013, n. 88 e 7 marzo 2013, n. 89, l'erogazione in forma diretta dei contributi pluriennali assegnati con le suddette delibere, cosi' articolati:
a) contributo quattordicennale di 15.345.833 euro a valere sul contributo previsto dall'art. 1, comma 977, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) e decorrente dal 2009, pari complessivamente a 214.841.662 euro;
b) contributo quindicennale di euro 25.151.937, a valere sul contributo pluriennale autorizzato dall'art. 2, comma 257, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2006) e decorrente dal 2009, pari complessivamente a 377.279.055 euro;
c) contributo quindicennale di euro 25.151.937, a valere sul contributo pluriennale autorizzato dall'art. 2, comma 257, della citata legge n. 244 del 2007 e decorrente dal 2010, pari complessivamente a 377.279.055 euro;
2) 265.354.471 euro a valere sulle risorse del cosiddetto «Fondo unico ANAS», di cui all'art. 1, commi 868 - 874 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016), destinate all'intervento nel Contratto di programma ANAS 2016-2020;
3) 100.364.192,56 euro a valere sul parziale temporaneo definanziamento di pari importo dell'intervento «SS 106 Jonica (tracciato esistente) - Tratta Crotone (Bivio Passovecchio) km 256+000 - Sibari km 329+000 - Messa in sicurezza - 1° Tronco» inserito nel Contratto di Programma 2016-2020 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Anas S.p.A. con appaltabilita' 2019 e finanziato a valere sul cosiddetto «Fondo unico Anas» di cui all'art. 1, commi 868-874 della medesima legge 208 del 2015, per 286.648.889 milioni di euro;
r) i fabbisogni annuali per i due lotti funzionali sono i seguenti:
===================================================================== | lotto  |2017 |2018  |2019 |2020 |2021 |2022 |2023 |2024 |totale | +==========+=====+======+=====+=====+=====+=====+=====+=====+=======+ |Primo | | | | | | | | | | |lotto | | | | | | | | | | |funzionale|  3,0|  53,4| 34,5| 35,7| 48,9| 45,9| 53,8| 10,3| 285,5| +----------+-----+------+-----+-----+-----+-----+-----+-----+-------+ |Secondo | | | | | | | | | | |lotto | | | | | | | | | | |funzionale|  0,0|  80,2|131,7|174,1|199,1|219,8|145,1| 99,6|1.049,6| +----------+-----+------+-----+-----+-----+-----+-----+-----+-------+ |Megalotto | | | | | | | | | | |3 |  3,0| 133,6|166,2|209,8|248,0|265,7|198,9|109,9|1.335,1| +----------+-----+------+-----+-----+-----+-----+-----+-----+-------+

s) il costo parametrico dell'intervento nel suo complesso, tenuto conto dell'importo lavori, e' pari a 19.742,55 euro/metro mentre considerando anche altri oneri a carico del contraente generale e le somme a disposizione e gli oneri di investimento il costo parametrico e' pari a 35.484,13 euro/metro;
Rilevato che la prescrizione 1.2.1 «Tavolo tecnico» prevede che sia istituito un apposito tavolo tecnico «con lo scopo di definire il Piano delle compensazioni e mitigazioni ambientali, il cui importo non dovra' essere superiore al 2% dell'intero costo dell'opera senza alterare i dati fondamentali dell'opera e i suoi presupposti tecnico ed economici» e in particolare che dovra' «approfondire e dettagliare il Piano delle compensazioni e mitigazioni ambientali (...)»
Rilevato inoltre che la prescrizione 1.9 prevede che «gli interventi proposti dal territorio affinche' possano essere annoverati tra le opere compensative di cui alla prescrizione n. 6 della delibera n. 103 del 2007 (...) dovranno essere sviluppati a livello di esecutivo e sottoposti preventivamente al Tavolo tecnico (...) che operera' con lo scopo di definire il Piano delle compensazioni e mitigazioni ambientali;
Considerato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nella disamina dei pareri precisa che «il progetto definitivo revisionato» e' stato approvato da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, anche per quanto riguarda il tema delle compensazioni e mitigazioni ambientali" e che «il Tavolo tecnico dovra' avere quindi scopo di un approfondimento dei temi gia' sviluppati e di verifica del recepimento del presente quadro prescrittivo, senza alterare i dati fondamentali dell'opera e i suoi presupposti tecnici ed economici definiti con delibera di approvazione»;
Considerato che il progetto definitivo e' stato oggetto di pubblicazione in data 10 febbraio 2014, 21 maggio 2014 e 8 agosto 2014 e che a seguito di quest'ultima pubblicazione e' stato denominato «progetto definitivo integrato»;
Considerato che sul «progetto definitivo integrato» il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo in data 10 dicembre 2014 con parere n. 31101 ha espresso parere favorevole, con prescrizioni;
Considerato che sul medesimo «progetto definitivo integrato» il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con determina direttoriale n. 37787 del 17 novembre 2014 ha stabilito una positiva conclusione della verifica di ottemperanza, del suddetto progetto definitivo integrato, alle prescrizioni contenute nella delibera n. 103 del 2007, e con il parere n. 1638 del 24 ottobre 2014 della C.T. VIA e VAS si e' altresi' espresso, con prescrizioni, sulla compatibilita' ambientale della parte in variante ai sensi dell'art. 167, comma 5, del decreto legislativo n. 163 del 2006, anche a condizione che l'opera sia realizzata nella sua interezza e come opera unitaria;
Considerato che il «progetto definitivo revisionato» ora sottoposto all'approvazione presenta alcune ottimizzazioni effettuate a livello progettuale a valle dei due pareri successivi del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 40 del 2016 e 36 del 2017;
Preso atto che le ottimizzazioni sopra citate non assumono rilievo significativo sotto l'aspetto localizzativo, ne' comportano ulteriori sostanziali modificazioni rispetto al «progetto definitivo integrato» del 2014;
Considerato che il Ministero dei beni e delle attivita' culturali, da ultimo con il citato parere n. 4771 del 14 febbraio 2018, ha ritenuto, per quanto di competenza, di poter condividere le valutazioni sugli impatti ambientali emerse dalla relazione del «progetto definitivo revisionato» secondo cui le ottimizzazioni progettuali proposte determinano, nel complesso, impatti ambientali e paesaggistici di livelli generalmente trascurabili e/o non significativi rispetto alle soluzioni progettuali richieste in attuazione delle prescrizioni formulate in sede di valutazione di impatto ambientale con il parere dello stesso Ministero n. 31101 del 10 dicembre 2014;
Considerato quindi che il suddetto Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo ha ritenuto di potere esprimere un parere tecnico-istruttorio favorevole di massima alle modifiche apportate al «progetto definitivo integrato», confermando per quanto non direttamente in contrasto e/o modificato dalle ottimizzazioni progettuali di cui sopra, il quadro prescrittivo complessivo di cui al citato parere n. 31101 del 10 dicembre 2014 da ottemperare in sede di progettazione esecutiva;
Considerato che la C.T. VIA e VAS del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il parere n. 2646 del 16 febbraio 2018, ha valutato che le modifiche progettuali proposte non assumono rilievo significativo dal punto di vista degli impatti ambientali in quanto trattasi di riduzioni e/o ottimizzazioni minime della lunghezza di alcune delle gallerie artificiali previste e che l'opera nella sua interezza continua a mantenere le caratteristiche di cui alla compatibilita' ambientale espressa con il parere della medesima Commissione n. 1638 del 2014;
Considerato che la citata C.T. VIA e VAS ha espresso, altresi', parere positivo relativamente agli aspetti ambientali e per quanto di competenza sulle ottimizzazioni del progetto gia' valutato nell'ambito della procedura di VIA speciale conclusasi con il richiamato parere n. 1638 del 2014;
Ritenuto quindi di considerare acquisita la compatibilita' ambientale dell'opera mediante il combinato disposto dei seguenti pareri:
a) n. 31101 del 10 dicembre 2014 del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo;
b) n. 37787 del 17 novembre 2014 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territori e del mare, quale determina direttoriale;
c) n. 1638 del 24 ottobre 2014 della C.T. VIA e VAS;
d) n. 4771 del 14 febbraio 2018 Ministero dei beni e delle attivita' culturali;
e) n. 2646 del 16 febbraio 2018 C.T. VIA e VAS del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
Considerato che sono stati oggetto di disamina anche i pareri della Regione Calabria del 2014 e il parere della Commissione permanente delle gallerie del 20 luglio 2017;
Considerato che da ultimo ai pareri del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 40 del 2016 e n. 36 del 2017, e' seguito il nuovo parere n. 8 del 2018 che sostanzialmente conferma la fattibilita' tecnica del «progetto definitivo revisionato»;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3 del vigente regolamento di questo Comitato di cui alla delibera del 30 aprile 2012, n. 62;
Vista la nota n. 1183 del 28 febbraio 2018, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, posta a base dell'odierna seduta del Comitato;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

Delibera:

1. Approvazione del progetto definitivo
Le disposizioni del presente punto sono adottate ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, e del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, da cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016, e in particolare degli articoli del citato decreto legislativo n. 163 del 2006 riportati per le singole disposizioni.
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 167, comma 5, del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, nonche' ai sensi degli articoli 10 e 12 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001, e successive modificazioni, e' approvato, con le prescrizioni e raccomandazioni proposta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della attestazione della compatibilita' ambientale e della apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della dichiarazione di pubblica utilita', il progetto definitivo del «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», dall'innesto con la SS 534 (progressiva chilometrica della SS 106 Jonica attuale 365+150) a Roseto Capo Spulico (progressiva chilometrica della SS Jonica attuale 400+000) limitatamente al secondo lotto funzionale, dalla progressiva chilometrica di progetto 18+863 alla progressiva chilometrica di progetto 37+66 coincidente con l'estremita' nord del Megalotto stesso;
1.2 L'approvazione di cui al punto 1.1 sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nei progetti approvati.
1.3 Ai sensi dell'art. 165, comma 3, del citato decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, l'importo di 1.049.612.749,37 euro, al netto di IVA, come sintetizzato nella precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa del secondo lotto funzionale di cui al punto 1.1.
1.4 Le prescrizioni citate al precedente punto 1.1, cui resta subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nell'Allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a qualcuna delle suddette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione, in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esprimere le proprie valutazioni. L'ottemperanza alle prescrizioni non potra' comunque comportare incrementi del limite di spesa di cui al precedente punto 1.3.
1.5 Ai sensi dell'art. 170, comma 4, del citato decreto legislativo n. 163 del 2006 e' contestualmente approvato il programma di risoluzione delle interferenze relativo del secondo lotto funzionale di cui al punto 1.1.
1.6 La lista degli elaborati di progetto relativi alle interferenze e agli espropri e' inclusa negli allegati alla documentazione istruttoria trasmessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
2. Copertura finanziaria
2.1 La copertura finanziaria dell'intero «Megalotto 3 della SS 106 Jonica», dall'innesto con la SS 534 (progressiva chilometrica della SS 106 Jonica attuale 365+150) a Roseto Capo Spulico (progressiva chilometrica della SS Jonica attuale 400+000) e' cosi' articolata:
a) quanto a 969.399.772 euro a valere sulle risorse assegnate con le delibere n. 103/2007 e n. 30/2008, come successivamente confermate e allocate con la delibera n. 88/2011, per le quali in un secondo tempo e' stata disposta, con i decreti del ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze n. 88/2013 e n. 89/2013, l'erogazione in forma diretta dei contributi pluriennali assegnati con le suddette delibere, cosi' articolate:
1) contributo quattordicennale di 15.345.833 euro a valere sul contributo previsto dall'art. 1, comma 977, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) e decorrente dal 2009, pari complessivamente a 214.841.662 euro;
2) contributo quindicennale di euro 25.151.937, a valere sul contributo pluriennale autorizzato dall'art. 2, comma 257, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2006) e decorrente dal 2009, pari complessivamente a 377.279.055 euro;
3) contributo quindicennale di euro 25.151.937, a valere sul contributo pluriennale autorizzato dall'art. 2, comma 257, della citata legge n. 244 del 2007 e decorrente dal 2010, pari complessivamente a 377.279.055 euro;
b) quanto a 265.354.471 euro a valere sulle risorse del cosiddetto «Fondo unico ANAS», di cui all'art. 1, commi 868 -874 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016), destinate all'intervento nel Contratto di programma ANAS 2016-2020;
c) quanto a 100.364.192,56 euro a valere sul parziale temporaneo definanziamento di pari importo dell'intervento «SS 106 Jonica (tracciato esistente) - Tratta Crotone (Bivio Passovecchio) km 256+000 - Sibari km 329+000 - Messa in sicurezza - 1° Tronco» inserito nel Contratto di Programma 2016-2020 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Anas S.p.A. con appaltabilita' 2019 e finanziato a valere sul cosiddetto «Fondo unico Anas» di cui all'art. 1, commi 868-874 della medesima legge 208 del 2015, per 286.648.889 di euro.
2.2 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sede di aggiornamento del contratto di programma 2016-2020 stipulato tra lo stesso Ministero e ANAS S.p.A., procedera', sulla base dello stato della progettazione, a reintegrare il finanziamento dell'intervento «SS 106 Jonica (tracciato esistente) - tratta Crotone (Bivio Passovecchio) progressiva chilometrica 256+000 - Sibari progressiva chilometrica 329+000 - Messa in sicurezza - 1° Tronco», utilizzando quota parte delle risorse, pari a complessivi 5.530,2 milioni di euro, assegnate ad ANAS ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 luglio 2017 concernente la ripartizione del «Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese» di cui all'art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, e non ancora contrattualizzate.
3. Altre disposizioni
3.1 La distribuzione, la tipologia e la lunghezza delle gallerie sono riportate nell'Allegato 2 che fa parte integrante della presente delibera.
3.2 I quadri economici sintetici del primo lotto funzionale, del secondo lotto funzionale e dell'intero «Megalotto 3 della SS 106 Jonica» sono riportati nell'Allegato 3 che fa parte integrante della presente delibera.
3.3 Con riferimento allo spostamento dell'onere della direzione lavori dal Contraente generale al soggetto aggiudicatore dovra' essere stipulato un atto contrattuale integrativo nel quale lo stesso Contraente generale rinunci consensualmente senza nulla pretendere, a svolgere il ruolo di direzione dei lavori in favore del soggetto aggiudicatore, non essendo al riguardo sufficiente una sola manifestazione di disponibilita' a tale rinuncia.
3.4 Prima dell'avvio dei lavori il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' informare questo Comitato in merito al Piano di utilizzo dei materiali da scavo approvato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
3.5 In ordine alle osservazioni e prescrizioni rese dal Consiglio superiore dei lavori pubblici nella seduta del 16 febbraio 2018, da attuare in fase di progettazione esecutiva, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' monitorare l'attuazione delle prescrizioni sotto il profilo tecnico e a garantire che dalle stesse non derivino incrementi di costo.
4. Disposizioni finali
4.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti relativi al progetto definitivo di cui al precedente punto 1.1.
4.2 Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori previsti nel citato progetto, a fornire assicurazioni al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento nel progetto esecutivo delle prescrizioni di cui al punto 1.4.
4.3 Il medesimo Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' altresi' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 2003.
4.4 Il soggetto aggiudicatore inviera' al Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini della verifica di ottemperanza delle prescrizioni riportate nell'Allegato 1.
4.5 Il bando di gara per l'affidamento dei lavori dovra' contenere una clausola che ponga adempimenti ulteriori rispetto alla vigente normativa, intesi a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari indipendentemente dai limiti d'importo fissati dalla vigente normativa, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
4.6 Ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le informazioni comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche' per minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, il soggetto attuatore dell'opera, dovra' assicurare a questo Comitato flussi costanti di informazioni, coerenti per contenuti con il Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici di cui all'art. 1 della legge n. 144 del 1999. A regime, nuove modalita' di scambio dei dati saranno definiti con protocollo tecnico tra Ragioneria generale dello Stato e DIPE, da redigersi ai sensi dello stesso decreto legislativo, articoli 6 e 7.
4.7 Ai sensi della richiamata delibera n. 15 del 2015, prevista all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014, le modalita' di controllo dei flussi finanziari dovranno essere adeguate al protocollo operativo che dovra' essere stipulato tra Anas S.p.A. e Contraente generale.
4.8 Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP indicato per l'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa.
Roma, 28 febbraio 2018

Il Presidente: Gentiloni Silveri Il segretario: Lotti

Registrata alla Corte dei conti il 16 luglio 2018 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 1003
 
Allegato 1

PRESCRIZIONI

Premessa
Il presente documento, che forma parte integrante della delibera di approvazione del progetto relativo all'intervento denominato «Lavori di costruzione del 3° Megalotto della strada statale 106 "Jonica", dall'innesto con la strada statale 534 (km 365+150) a Roseto Capo Spulico (km 400+000)» - tratta 2 riepiloga le prescrizioni e le raccomandazioni cui detta approvazione resta subordinata. 1. Prescrizioni
Le prescrizioni che seguono, raggruppate, per quanto possibile, secondo i vari ambiti di applicazione, risultano dall'esame compiuto sugli atti emessi nel corso del procedimento approvativo dalle amministrazioni e dagli enti interessati. Detto esame, i cui esiti sono sintetizzati nel documento foglio condizioni, ha portato all'esclusione delle prescrizioni non accettabili o gia' assolte ed alla riformulazione delle altre nei termini seguenti.
Tutte le prescrizioni hanno valore per la tratta 2 «da progressiva chilometrica 18+863 fino al termine dell'intervento» o di carattere generale per l'intero intervento.
1.1 Prescrizioni relative agli aspetti progettuali
1.1.1 Aspetti viari
a) Integrare i contenuti riportati nella relazione di sicurezza stradale ai sensi del decreto legislativo n. 35/2011, soprattutto con riferimento alla valutazione degli impatti sulla sicurezza prodotta su altri elementi della rete stradale e in relazione alle possibili condizioni d'uso dell'infrastruttura. (Consiglio superiore lavori pubblici);
b) Nella successiva fase di progettazione sviluppare studi o valutazioni di carattere teorico, sperimentale o convenzionale per la soluzione indicata per le piazzole di sosta in galleria. (Consiglio superiore lavori pubblici).
1.1.2 Svincoli
a) Il progetto esecutivo ottimizzi, in termini di armonizzazione ambientale e paesaggistica, l'inserimento dello svincolo di Roseto Capo Spulico proposto nel progetto definitivo.
1.1.3 Aspetti geologici
a) Con riferimento ai fenomeni di instabilita' di versante relativi alla spalla nord del viadotto Avena ed alla frana di Roseto Capo Spulico si prescrive che il monitoraggio ad oggi attivato sia protratto per la successiva fase progettuale e realizzativa affinche' i modelli geologico-geotecnici presi a riferimento possano essere approfonditi in esito alle risultanze dello stesso, verificando la validita' delle previsioni progettuali ipotizzate. (Consiglio superiore lavori pubblici);
b) Per ciascuno dei fenomeni di instabilita' interferenti con il tracciato il progetto esecutivo dovra' tenere in debito conto gli esiti della specifica campagna geognostica integrativa in corso. (Consiglio superiore lavori pubblici);
c) Per le gallerie interferenti con gli acquiferi svolgere specifiche analisi a carattere idrogeologico per verificare le ottimizzazioni progettuali ed esecutive applicabili. (Consiglio superiore lavori pubblici).
1.1.4 Aspetti geotecnici
a) Verificare la possibilita' di eventuali ottimizzazioni da apportare ai viadotti al fine di ridurre impatto e costi delle opere provvisionali, e di ridurre la vulnerabilita' delle strutture nei confronti dei movimenti franosi. (Consiglio superiore lavori pubblici);
b) Nella successiva fase di progettazione dovranno essere adottati ed approfonditi gli interventi di protezione delle fondazioni delle pile dei viadotti sia in fase provvisionale che definitiva. (Consiglio superiore lavori pubblici);
c) Per quanto riguarda la Frana di Roseto in zona Castello, il sistema di monitoraggio previsto dovra' essere predisposto in sede di progetto esecutivo e dovra' essere inserito in un piano di rilievi sia nella fase costruttiva sia in esercizio, per verificare la continuita' di efficienza delle opere drenanti. (Consiglio superiore lavori pubblici).
1.1.5 Aspetti idraulici
a) I risultati dell'analisi pluviometrica riportata nella relazione idrologica devono essere verificati alla luce degli ultimi 5 lustri di dati disponibili (Consiglio superiore lavori pubblici);
b) Nel progetto delle opere idrauliche e' necessario attenersi al piu' stringente fra i requisiti riportati nelle diverse norme, questo in particolare per quanto riguarda il franco dei ponti. Devono in ogni caso essere rispettate le vigenti norme tecniche sulle costruzioni. (Consiglio superiore lavori pubblici);
c) Non e' possibile derogare al rispetto delle fasce arginali previsto da testo unico (Regio decreto del 25 luglio 1904, n. 523) e nelle NTC 2008 pertanto dovranno di conseguenza essere opportunamente modificati gli attraversamenti sui torrenti che non rispettano le prescrizioni vigenti. (Consiglio superiore lavori pubblici);
d) Considerato la «notevole capacita' di trasporto solido di alcuni alvei» il calcolo dei tombini deve essere rivisto considerando l'ostruzione di almeno il 50% della sezione, tenendo anche correttamente conto delle perdite d'imbocco nelle relazioni utilizzate che dovranno essere riformulate. (Consiglio superiore lavori pubblici);
e) Le inalveazioni previste a sezione trapezia e realizzate con materassi o gabbioni metallici non vanno utilizzate in presenza di trasporto solido al fondo. In ogni caso il calcolo idraulico delle stesse deve essere sviluppato adottando valori del coefficiente di Gauckler-Strickler ben inferiori a quello adottato (50 m1/3 /s). (Consiglio superiore lavori pubblici);
f) Per quanto riguarda il drenaggio della sede stradale per cunette e fossi di guardia per strade a mezza costa o in rilevato adottare il tempo di ritorno dell'evento di progetto pari a Tr = 25-50 anni. La rete delle tubazioni di collettamento dovra' essere ricalcolata assumendo valori del coefficiente di Gauckler-Strickler non superiori a 75 m1/3 /s. (Consiglio superiore lavori pubblici);
g) Verificare la best available practice per le vasche di prima pioggia e provvedere al dimensionamento relativo di tutte le parti d'opera. (Consiglio superiore lavori pubblici);
h) Predisporre nel piano di manutenzione dell'opera la specifica sezione relativa all'idraulica per la funzionalita' e sicurezza delle opere, considerati anche i richiami in merito al trasporto solido associato a colate detritiche. (Consiglio superiore lavori pubblici).
1.2 Prescrizioni relative agli aspetti ambientali
1.2.1 Tavolo tecnico
Venga istituito un tavolo tecnico, coordinato dalla Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA/VAS, di concerto con il Ministero per i beni e le attivita' culturali, il Ministero delle infrastrutture e trasporti, la regione Calabria e gli Enti gestori delle aree vincolate ai sensi della direttiva Habitat (ciascuno con un rappresentante) che operi con lo scopo di definire il piano delle compensazioni e mitigazioni ambientali, il cui importo non dovra' essere superiore al 2% dell'intero costo dell'opera senza alterare i dati fondamentali dell'opera e i suoi presupposti tecnici ed economici.
In particolare il tavolo tecnico dovra' approfondire e dettagliare il piano delle compensazioni e mitigazioni ambientali per tutte le componenti ambientali coinvolte che dovra' affrontare le problematiche relative alle criticita' ambientali, alle sensibilita' territoriali e sociali e alle aree tutelate Natura 2000, indotte dalla nuova infrastruttura, come segue:
a) risolvendo tutte quelle situazioni di sovrapposizione tra la strada statale 106 (Jonica storica) e strada statale 106 bis (E90), particolarmente invasiva rispetto al tessuto urbano, soprattutto nei tratti in viadotto, prevedendone la demolizione e privilegiando lo sviluppo di progetti di aree a verde pubblico fruibile e di riqualificazione della viabilita' locale; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
b) garantendo, oltre a quanto gia' proposto, la permanenza e la tutela delle matrici ambientali ed ecosistemiche che hanno determinato il riconoscimento e l'istituzione delle aree vincolate ai sensi della direttiva 92/43/CEE (i siti Natura 2000 direttamente interferiti dall'opera in progetto sono: SIC IT9310042 «Fiumara Saraceno», SIC IT9310043 «Fiumara Avena» e ZPS IT9310304 «Alto Ionio Cosentino»), attraverso i seguenti approfondimenti:
l'analisi degli impatti sulla fauna presente nell'area di studio, anche in seguito all'alterazione degli habitat di specie;
il monitoraggio di habitat e specie al fine di completare le cartografie e le schede dei formulari standard;
La stesura di piani d'azione per specie di interesse conservazionistico;
l'analisi degli impatti in prossimita' delle fiumare Saraceno e Avena indirizzandola alle specie d'interesse, con particolare riguardo alle incidenze sugli anfibi;
provvedendo dove possibile alla realizzazione degli interventi previsti nelle misure compensative e mitigative prima della fase di CO; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
c) sviluppando progetti di implementazione e deframmentazione della connettivita' ecologica, ponendo particolare cura nella scelta dei punti dove inserire i passaggi faunistici, indispensabili per mitigare l'effetto barriera prodotto dall'infrastruttura, e alla loro progettazione e realizzazione; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
d) sviluppando progetti di riconnessione ecologica lungo la dorsale delle gallerie artificiali con particolare cura per tutti gli aspetti paesaggistici, privilegiando la ricucitura e la deframmentazione del tessuto agricolo; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
e) redigendo uno studio approfondito sul tessuto agricolo e sulle coltivazioni di pregio (IGP, DOC, DOCGP, ecc.) al fine di accertarne i valori storico culturali, produttivi, commerciali, ecologici e riferiti alla biodiversita', in modo da poter prevedere interventi di mitigazione che riprendano e implementino gli elementi del paesaggio agrario tradizionale; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
f) sviluppando in generale adeguati interventi d'inserimento paesaggistico della viabilita' locale interessata e delle opere d'arte principali e secondarie dell'infrastruttura, ponendo particolare attenzione alla qualita' architettonica dei manufatti, comprese le barriere acustiche, gli imbocchi delle gallerie, i viadotti, ecc.; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
g) sviluppando gli interventi di mitigazione dell'infrastruttura all'interno della recinzione stradale nei tratti in rilevato della piana agricola di Sibari ponendo particolare cura all'inserimento paesaggistico dei manufatti e delle sistemazioni a verde da realizzarsi lungo tutto l'asse e su entrambi i lati; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
h) sviluppando tutti gli interventi di semplificazione della viabilita' locale, di ripristino e sistemazione paesaggistica dell'area del castello di Roseto Capo Spulico; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
i) sviluppando gli interventi di mitigazione degli impatti cumulativi su tutte le componenti ambientali dovuti alla realizzazione della nuova infrastruttura e alla viabilita' esistente. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
j) verificando la compatibilita' e coerenza degli interventi con i pareri di pronuncia di compatibilita' ambientale e le relative prescrizioni, nel quadro di un organico coordinamento dei medesimi finalizzato alla riqualificazione del contesto territoriale ed al miglioramento della qualita' paesaggistica complessiva dei luoghi con elaborazioni progettuali approfondite per la definizione sia degli interventi di dismissione/demolizione e di ripristino della rete viaria secondaria (in viadotto e a raso), che di riqualificazione ambientale e paesaggistica, da intendersi come insieme sistemico comprensivo di interventi di ricucitura con l'attuale rete di collegamento e di riqualificazione urbana. (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo).
1.2.2 Mitigazioni ambientali
Per quanto riguarda il ripristino della vegetazione, il progetto esecutivo preveda:
a) l'anticipazione per quanto possibile degli interventi prima della fase di costruzione; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
b) l'immediato ripristino di tutte le aree interessate dalla fase di costruzione; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
c) l'impiego di specie appartenenti alle serie autoctone, la raccolta in loco di materiale per la propagazione (sementi, talee, ecc., al fine di rispettare la diversita' biologica) e l'acquisto di materiale vivaistico proveniente da vivai specializzati che ne assicurino l'idoneita' all'uso(Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
d) uno specifico «Piano di monitoraggio e manutenzione degli interventi a verde» che preveda idonee cure colturali che dovranno essere effettuate fino al completo attecchimento della vegetazione e un monitoraggio quinquennale sull'efficacia degli interventi successivamente all'ultimazione dei lavori; (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
e) uno specifico progetto degli impianti d'irrigazione, con particolare riferimento alle scarpate verdi, che illustri le modalita' di realizzazione dell'impianto, il funzionamento, la sua distribuzione e le fonti di approvvigionamento. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.2.3 Compensazioni ambientali
Presentare un Piano d'area alla scala di progetto definitivo delle opere di mitigazione e compensazione ambientale.
1.2.4 Quadro progettuale
a) Predisporre un piano di gestione delle emergenze ambientali sia in fase di cantiere che in fase di esercizio, che preveda le modalita' di azione e intervento a fronte del verificarsi di eventuali anomalie e/o impatti. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
b) Con riferimento alla localizzazione dei cantieri, verificare nel dettaglio le scelte localizzative alla luce delle interferenze con gli strumenti pianificatori di area vasta e locali, valutando la coerenza e la compatibilita' con le indicazioni e i vincoli previsti nei suddetti piani. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
c) In corrispondenza della galleria Roseto 2 si richiede l'integrazione/potenziamento delle fasce arboree e vegetazionali gia' presenti nella fascia interclusa tra il nuovo tracciato stradale e l'attuale tracciato ferroviario, al fine di ridurre l'impatto sia acustico che percettivo da e verso il Castello di Roseto Capo Spulico. (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo);
d) Approfondire in fase di progettazione esecutiva l'inserimento paesaggistico del tratto tra la galleria Roseto 2 e fine intervento. (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo).
1.2.5 Componente atmosfera
a) Approfondire l'analisi della qualita' dell'aria, tramite valutazione degli inquinanti atmosferici derivanti dall'inserimento del nuovo input emissivo considerando anche il contributo di fondo delle sostanze inquinanti, utilizzando i valori limite gia' previsti dalla normativa che entreranno in vigore durante il periodo di esercizio dell'opera, comprese le indicazioni sul valore obiettivo indicate dalla Commissione Europea (e/o dell'Organizzazione mondiale della Sanita') da raggiungere entro il 1 gennaio 2020. Qualora si profilassero, nei vari scenari temporali previsti, condizioni della qualita' dell'aria incompatibili con il quadro normativo di riferimento, dovranno essere indicate le azioni correttive o compensative atte a garantire il rispetto dei limiti indicati dalla normativa. Le azioni correttive/compensative individuate dovranno trovare adeguato riscontro nel quadro economico dell'opera. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
b) In fase di aggiornamento dell'analisi di qualita' dell'aria il Proponente:
integrera' la stima delle emissioni da polveri derivanti da risollevamento, dalle polveri e dai gas esausti delle macchine operatrici e dal traffico indotto dei mezzi pesanti da/per cantiere;
fornira' una descrizione dettagliata degli input emissivi e meteorologici considerati nell'applicazione del modello BREEZE AERMOD e una rappresentazione tabellare dei risultati stimati;
dovra' prevedere le necessarie misure di mitigazione nei tratti stradali prossimi agli agglomerati abitativi quali: barriere antinquinamento, limitazione della velocita', bagnatura periodica della strada, sistemi di disincentivazione alla circolazione dei mezzi piu' inquinanti, in base agli standard emissivi in linea con la direttiva europea «Eurovignette» (PE CONS 24/11);
poiche' il 2020 e' indicato come anno di avvio dell'esercizio e sulla base di questa ipotesi il proponente struttura l'intera analisi previsionale (studio trasportistico e stima degli impatti post operam) e il 2013 e' l'anno di stesura del SIA della variante del Progetto Definitivo si richiede una rivalutazione degli orizzonti temporali considerati nello studio;
il Proponente provvedera' a integrare gli inquinanti considerati con il benzene, data la sua rilevanza relativamente alle emissioni da traffico stradale;
nella tabella «Sintesi degli impatti attesi», del documento Quadro di riferimento ambientale - valutazione degli impatti residui si richiede l'inserimento degli impatti attesi sulla componente atmosfera che risulta mancante. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
c) Con riferimento alla stima delle emissioni inquinanti in atmosfera derivanti dal trasporto stradale, si richiede di utilizzare i dati di emissione nazionali relativi al trasporto stradale stimati mediante il· modello Copert 4, aggiornati annualmente e resi disponibili on line sul sito dell'ISPRA. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.2.6 Componente rumore
a) Il Proponente provvedera' a presentare un aggiornamento dello studio in relazione alle modifiche e integrazioni introdotte al Progetto definitivo, in cui saranno riportate anche le seguenti informazioni:
tutte le informazioni relative alla classe acustica di riferimento dei ricettori;
i riferimenti bibliografici utilizzati per il calcolo delle emissioni acustiche delle attrezzature di cantiere;
le misure sui valori di emissione delle sorgenti di cantiere, da confrontare con i relativi valori limite di emissione;
i dati tabellari dei livelli di rumore ai singoli ricettori anche relativamente alle fasi post operam e post mitigazione. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
b) Il Proponente provvedera' a produrre gli elaborati progettuali (mappe acustiche) inerenti la caratterizzazione del clima acustico (post operam e post interventi di mitigazione), da confrontarsi con le analoghe mappe acustiche della situazione ante operam, individuando le fasce di rispetto dell'opera nonche' quelle inerenti alle concorsualita' con le altre infrastrutture esistenti. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
c) Il Proponente provvedera' a garantire per tutti i ricettori, anche fuori fascia, individuati nello studio acustico di progetto e nelle sue successive integrazioni, indipendentemente dalla loro classificazione, il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente in materia di acustica, eventualmente anche con progettazione di interventi di mitigazione diretti sui ricettori fuori fascia. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.2.7 Componente ambiente idrico
a) Aggiornare i seguenti dati:
il quadro di riferimento normativo comunitario, nazionale e regionale;
la caratterizzazione dello stato di fatto della componente in funzione delle informazioni derivanti dai risultati del primo ciclo di monitoraggio (2009 - 2011) previsto dalla normativa vigente e riportato nel Piano di Gestione Acque del Distretto Appennino Meridionale e nei suoi successivi aggiornamenti;
dati idrologici. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
b) Alla luce degli ultimi sviluppi normativi inerenti la redazione dei Piani di Gestione del Rischio di Alluvioni e dell'aggiornamento del PAI avviato dalla Regione Calabria il 22/11/2011, si richiede di verificare ed eventualmente aggiornare «le aree di attenzione» riportate nella relazione idrologica presentata, cosi' come definite dal PAI vigente, al fine di escludere la possibilita' di interferenza con zone a rischio inondazione, cosi' come definite dai suddetti aggiornamenti normativi e/o pianificatori.(Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
c) Qualora i pali di fondazione per la realizzazione delle opere sopraelevate dovessero interagire in profondita' con la falda, si prescrive di verificare l'eventuale modifica dei valori di vulnerabilita' della stessa a seguito della realizzazione delle opere con piano di fondazione profonda. A questo riguardo nelle zone piu' sensibili occorrera' valutare l'utilizzo di materiali e tecniche a basso impatto, certificandone l'idoneita'. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
d) Descrivere piu' dettagliatamente la valutazione degli impatti e le relative opere di mitigazione e/o compensazione inerenti l'interazione tra i corpi idrici presenti nell'area in cui l'opera s'inserisce e l'opera stessa. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
e) Verificare, per la parte inerente il sistema di raccolta e trattamento delle acque di piattaforma, che nella fase progettuale esecutiva:
sia verificato che il contesto normativo sugli scarichi consenta il tipo di smaltimento previsto nel progetto, configurato come un vero e proprio scarico per infiltrazione nel sottosuolo in un'area ad alta vulnerabilita', approntandone il piano di manutenzione;
il sistema di drenaggio/smaltimento della piattaforma stradale e le relative aree di dispersione non interferisca in alcun modo con le fasce di rispetto dei pozzi a uso idropotabile;
sia garantita, nella previsione del sistema di trattamento, l'assenza di oli minerali e idrocarburi di origine petrolifera persistenti nello scarico al suolo delle acque trattate, prevedendo nel PMA i necessari controlli di verifica dell'assenza di tali sostanze, ai sensi del punto 2.1 dell'allegato 5 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni;
sia predisposto un sistema di recupero delle acque di piattaforma anche per le gallerie artificiali;
sia predisposto un programma di manutenzione del sistema di trattamento delle acque finalizzato sia a un efficace funzionamento della rete di raccolta delle acque meteoriche, che alla pulizia con asportazione del materiale sedimentato e/o inquinante delle vasche di trattamento primario, anche in relazione alla possibilita' di sversamenti accidentali di carichi inquinanti. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
f) Progettare le vasche di prima pioggia secondo il concetto di funzionamento ispirato alla massima semplicita' e alla minima manutenzione possibile, evitando l'adozione di sistemi idraulici che non siano a gravita', e dettagliarne il piano di manutenzione verificando il funzionamento delle stesse. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
g) Inviare per condivisione i progetti esecutivi delle opere interferenti all'Autorita' di Bacino Regionale della Calabria (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.2.8 Componente salute pubblica
a) Integrare lo studio relativo alla componente Salute Pubblica in modo puntuale ed esaustivo in relazione ai ricettori potenzialmente interessati dall'infrastruttura in oggetto, fornendo le seguenti informazioni:
aggiornamento dei dati all'ultimo censimento disponibile;
caratterizzazione puntuale dello stato attuale di salute della popolazione afferente all'area interessata dall'opera in oggetto;
integrazione delle informazioni utili e delle stime degli eventuali impatti riportate nelle altre componenti ambientali, con particolare riferimento alle componenti atmosfera e rumore, caratterizzandole in relazione al benessere e alla salute umana, verificando la compatibilita' delle conseguenze dirette e indirette (sia in positivo che in negativo) della costruzione dell'opera e del suo esercizio con gli standard e i criteri per la prevenzione dei rischi riguardante la salute umana nel breve, medio e lungo periodo. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
b) Approfondire gli impatti sul ricettore sensibile costituito da una scuola situata nel comune di Amendolara (cod. ricettore RllO) individuato all'interno della fascia di studio di 500 metri sia per la componente rumore che atmosfera. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.3 Prescrizioni relative al monitoraggio ambientale
1.3.1 Il Proponente provvedera' ad aggiornare il PMA secondo le modifiche e le integrazioni introdotte al Progetto Definitivo, ampliando e integrando il Piano di monitoraggio della rete di rilevamento proposta, per tutte le componenti, nelle fasi ante operam, in itinere e post operam, aggiornando e revisionando i ricettori in accordo con ARPA Calabria, al fine di verificare l'efficacia delle misure di mitigazione previste dal progetto, nonche' di consentire l'individuazione di ulteriori interventi di mitigazione necessari a minimizzare quanto piu' possibile gli impatti, con particolare attenzione agli effetti concorsuali delle viabilita' esistenti e di progetto, secondo le seguenti indicazioni:
Componente rumore e vibrazioni:
i. Prevedere, in accordo con ARPA Calabria, l'installazione di centraline di monitoraggio per valutare, durante tutto l'esercizio dell'opera in oggetto, i livelli sonori sui ricettori critici, in particolare di quelli che ricadono nelle aree di sovrapposizione delle fasce di pertinenza (concorsualita' con altre infrastrutture di trasporto). In caso di superamento dei limiti normativi il risanamento sara' di competenza del Gestore dell'infrastruttura di progetto e delle eventuali altre infrastrutture di trasporto presenti per le quali non sia stato predisposto il Piano di Risanamento Acustico nei termini di legge previsti;
ii. Prevedere misure di durata settimanale nella fase di esercizio, in accordo con le tecniche e le metodologie descritte per il rumore di origine stradale dal decreto ministeriale ambiente 16 marzo 1998, allegato C;
iii. Prevedere in progetto, per la fase di esercizio, campagne di monitoraggio per tutti quei ricettori che, gia' nell'esposizione dello studio di impatto e/o nel corso d'opera, abbiano mostrato una significativa alterazione del clima vibrazionale;
Componente atmosfera:
iv. si richiede di valutare la significativita' del contributo delle attivita' di costruzione in prossimita' dei recettori sensibili, in particolare AT-LM TR-020 (edificio scolastico) situato nel Comune di Trebisacce;
Componente acque sotterranee e superficiali
v. Prevedere il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee nel rispetto della direttiva 2000/60/CE e del decreto ministeriale n. 56/2009 per le fasi ante operam, in itinere e post operam concordando con ARPA Calabria il numero e le frequenze dei campionamenti;
vi. Per quanto riguarda i parametri individuati nel Piano di monitoraggio relativo alle acque superficiali si ritiene che debbano essere presi in considerazione, per eventuali confronti con lo stato di fatto, anche gli indicatori previsti dalla normativa vigente sullo stato di qualita' dei corpi idrici (decreto ministeriale del 8 ottobre 2010, n. 260 - Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'art. 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo);
vii. Si prescrive di aggiungere ulteriori punti di monitoraggio in corrispondenza di tutti i luoghi sensibili, come ad esempio i punti di scarico delle acque di piattaforma;
viii. Attesa la sussistenza di opere di captazione piu' o meno significative (es. Torrente Ferro) si prescrive la prosecuzione del monitoraggio di tali punti d'acqua durante le fasi costruttive. Dovranno essere sviluppate, inoltre, a livello di esecutivo tutte le precauzioni necessarie a non alterare dal punto di vista qualitativo e quantitativo le acque captate, con particolare attenzione ad isolare idraulicamente il sistema di raccolta delle acque di piattaforma in tali tratti. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.3.2 In considerazione delle complesse componenti naturali, paesaggistiche e socio-culturali che interagiscono con il nuovo assetto del territorio indotto dalla realizzazione dell'opera, nelle fasi di progettazione esecutiva, dovranno essere ulteriormente verificati tempi e modalita' per il monitoraggio dell'impatto prodotto dalle opere sia di carattere permanente che di carattere transitorio dovuto alle fasi di cantierizzazione, prevedendo il ripristino e la riqualificazione dei luoghi contestualmente all'avanzamento dei lavori: in particolare, per la Componente Paesaggio, con riferimento a quanto gia' previsto negli elaborati lv.e11, dovranno essere proposte integrazioni e modifiche al PMA in relazione alle maggiori o minori criticita' individuate sul territorio in termini di definizione degli indicatori, localizzazione dei punti di osservazione/rilevamento, frequenza e modalita' dei rilievi, parametri e soglie di attenzione; il monitoraggio, mediante specifici rapporti periodici di confronto con !'ante opera e con le fasi intermedie in corso d'opera da definirsi (semestrali o annuali), dovra' garantire l'efficacia, anche nel tempo, delle soluzioni adottate e, ove necessario, la validita' degli strumenti di gestione per il mantenimento dei nuovi valori attribuiti agli spazi riqualificati. (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo).
1.4 Prescrizioni relative al piano di utilizzo terre
1.4.1 Il Piano di Utilizzo, ai fini della sua approvazione ai sensi del decreto ministeriale n. 161/2012, dovra' essere trasmesso alla Direzione competente del Ministero dell'ambiente, unitamente al Progetto esecutivo, almeno 90 giorni prima dell'inizio dei lavori per la realizzazione dell'opera, aggiornato in coerenza con l'evoluzione progettuale e normativa ed in particolare con le seguenti indicazioni:
integrare e completare la caratterizzazione dei terreni e delle acque sotterranee, in fase progettuale, delle aree interessate dai lavori, con specifico riferimento alle aree di cantiere e di deposito. Si precisa che la frequenza dei sondaggi lungo il tracciato e dei saggi con pozzetti per le aree di cantiere e di svincolo deve rispettare quanto previsto nell'Allegato 2 del decreto ministeriale n. 161/2012 «Procedure di campionamento in fase di progettazione». Riportare su idonea cartografia la localizzazione dei sondaggi gia' effettuati, dei sondaggi e pozzetti esplorativi previsti al fine di perfezionare il piano di campionamento e analisi, distinguendo le diverse campagne di indagine;
riportare su una planimetria generale la localizzazione delle aree di cantiere, dei siti di deposito temporaneo e lo schema dei flussi di movimentazione delle terre;
con riferimento al sito di deposito finale D2, nel quale si prevede l'allocazione delle terre in esubero, analizzare le aree individuate attraverso idonee indagini ambientali, e sviluppare e dettagliare gli interventi di sistemazione previsti nell'area in oggetto;
specificare la quantita' di materiali provenienti dalle demolizioni di opere e/o manufatti presenti all'interno dell'area di progetto, e gestirli in regime di rifiuto (Parte Quarta del decreto legislativo n. 152/2006 successive modificazioni); indicare altresi' idonei siti di conferimento (trasmettendo le relative autorizzazioni) dei materiali provenienti dalle demolizioni;
approfondire i flussi di traffico per il trasporto delle terre tra le diverse aree di cantiere e per i flussi esterni dagli impianti di betonaggio e dalle aree di approvvigionamento e deposito anche rispetto alla viabilita' locale;
sviluppare all'interno del piano l'analisi dei materiali derivanti dagli interventi di demolizione, in particolare con riferimento alla riqualificazione della strada statale 106, e relative modalita' di gestione dei materiali di risulta. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.4.2 Il Put definira' la normale pratica industriale da applicarsi alla stabilizzazione delle terre mediante trattamento con calce. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.5 Prescrizioni relative alla cantierizzazione
1.5.1 Al fine di definire meglio il carattere e valore della dichiarata «temporaneita'» degli impatti derivanti dalla fase di realizzazione, nella progettazione delle fasi di cantierizzazione dell'opera si provveda, nei limiti di spesa definiti per l'investimento, ad assicurare quanto segue:
in generale, vengano limitati il piu' possibile i tempi costruttivi nel tratto ricompreso tra viadotto Forno e Ferro caratterizzati da alternanza di viadotti e gallerie;
per i viadotti ricompresi nella tratta in variante da realizzare con varo a spinta, al fine di garantire una maggiore velocita' di montaggio ed aumentare la trasparenza degli elementi strutturali, si valuti la possibilita' di prevedere l'eliminazione della soletta in cemento armato e la sua sostituzione con impalcati con «piastra ortotropa»;
al fine di limitare i tempi costruttivi delle gallerie artificiali si faccia ricorso sistematico alla prefabbricazione delle calotte, preferendo la soluzione con varo di conci prefabbricati rispetto ai getti da realizzare in opera;
per tutte le gallerie artificiali si valutino in funzioni delle migliore tecniche disponibili le operazioni di sbancamento completo o per campi, in rapporto alla specificita' dei luoghi." (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo).
1.5.2 Il Proponente deve prevedere tutti gli accorgimenti possibili ai fini di minimizzare gli impatti e di ridurre i rischi di impatto, con particolare attenzione ai cantieri e alle attivita' di realizzazione dell'opera nelle aree Natura 2000:
alla tutela della risorsa idrica e della qualita' delle acque da sversamenti;
alla minimizzazione degli impatti in fase di realizzazione degli scavi di fondazione delle pile di viadotti e ponti;
alla gestione dei fanghi di perforazione;
alla verifica ed al controllo di eventuali eventi di riduzione della risorsa idrica sotterranea connesse alle attivita' di escavazione delle gallerie. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.5.3 Prevedere gli interventi progettuali per limitare l'impatto visivo delle aree di cantiere, valutando gli impatti sul paesaggio e le misure di mitigazione previste durante la fase di costruzione dell'opera, dettagliando le opere di ripristino delle suddette aree conformemente alla destinazione d'uso finale e specificando le specie vegetali da utilizzarsi per le opere di rinverdimento. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.5.4 Prevedere la stesura di elaborati progettuali con l'indicazione dei seguenti elementi:
tipologie di cantiere;
ubicazione dei cantieri rispetto alla caratterizzazione del clima acustico;
distanze dei ricettori interessati (all'interno e/o all'esterno delle fasce di pertinenza);
ubicazione dei ricettori nell'ambito della Classificazione Acustica;
livelli diurni/notturni e scostamento dai valori limite di riferimento post interventi di mitigazione;
tipologie d'intervento che s'intendono adottare per ogni ricettore interessato dalle attivita' di cantiere, per i quali venga riscontrato un superamento dei valori limite assoluti di immissione. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.5.5 Dettagliare la cantierizzazione:
definendo la dislocazione delle aree operative e la relativa logistica e privilegiando aree interstiziali o prive di vincoli ed evitando l'occupazione di aree agricole di pregio;
garantendo il piu' possibile l'efficienza della viabilita' locale;
specificando la quantita' e la qualita' delle immissioni in atmosfera degli inquinanti e delle polveri e le misure per evitare superamenti, imputabili alle attivita' di cantiere, dei valori previsti dalla normativa vigente;
analizzando il rumore e le vibrazioni dei cantieri, verificando nei ricettori sensibili piu' vicini ai cantieri il rispetto dei limiti differenziali;
descrivendo compiutamente la movimentazione degli inerti afferenti al cantiere, la provenienza del materiale, le quantita' e le caratteristiche dei materiali di scavo, le modalita' di realizzazione di rilevati, trincee e gallerie, l'invio a discarica;
definendo le modalita' e le procedure di demolizione di opere esistenti, con la relativa valutazione degli impatti e l'identificazione dei siti di discarica;
specificando le aree destinate allo stoccaggio temporaneo del terreno vegetale e le procedure atte a mantenerne nel tempo la vegetabilita';
dettagliare per ogni cantiere, attraverso l'elaborazione di elaborati specifici, tutte le fonti di approvvigionamento idrico con i punti di captazione da pozzi o da corpi idrici superficiali, con l'indicazione del fabbisogno per gli usi di cantiere, rappresentando il sistema di smaltimento e trattamento delle acque e i relativi punti di scarico dando indicazione dei corpi idrici ricettori. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.5.6 Predisporre il piano di circolazione dei mezzi d'opera, con valenza contrattuale, che contenga i dettagli operativi di questa attivita' in termini di:
percorsi impegnati;
tipo di mezzi;
volume di traffico, velocita' di percorrenza, calendario e orari di transito;
percorsi alternativi in caso di inagibilita' temporanea dei percorsi programmati;
percorsi di attraversamento delle aree urbanizzate, ove siano specificate, se del caso, le misure di salvaguardia degli edifici sensibili. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.5.7 Utilizzare mezzi di cantiere omologati che rispondano alla normativa piu' recente per quanto riguarda le emissioni di rumore e di gas di scarico e adottare la stabilizzazione delle piste di cantiere anche con leganti. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.5.8 Predisporre, nelle aree di cantiere idonee aree di deposito temporaneo dei rifiuti derivanti dalle attivita' in corso d'opera per la fase di allestimento, di esercizio e di ripristino finale, che tengano conto delle norme tecniche esistenti rispetto al deposito temporaneo dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.5.9 In fase di cantiere non sono consentiti, nella fascia di rispetto dai pozzi di emungimento di acqua potabile, lo stoccaggio di materiali inquinanti «depositi o impianti di distribuzione carburanti, depositi rifiuti, fanghi o acque reflue) ne' l'immissione nel sottosuolo o sul suolo di scarichi idrici di qualsivoglia natura (di processo, antropiche o meteoriche). (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.6 Prescrizioni relative agli aspetti archeologici
1.6.1 Per quanto attiene alla verifica preventiva dell'interesse archeologico per la realizzazione di opere pubbliche, ai sensi degli articoli 95 e 96 e all'allegato XXI del decreto legislativo n. 163/2006 e successive modificazioni prescrive:
che l'intera progettazione, ovvero posizionamento, estensione, grado di approfondimento, strategia e metodologia di intervento delle ulteriori indagini da eseguire, tanto preliminarmente all'avvio dei cantieri che durante l'esecuzione dei lavori medesimi, siano opportunamente concordate e cronoprogrammate con il competente ufficio territoriale della Sibaritide della soprintendenza per i beni archeologici della Calabria;
ai sensi dell'art. 90, «Scoperte fortuite», del decreto legislativo n. 42/2004 s.m.i., qualora durante i lavori dovessero essere casualmente ritrovati resti antichi, manufatti o elementi di natura archeologica, anche di apparente non interesse, siano immediatamente sospesi tutti i lavori in atto e ne sia data immediata comunicazione alla Soprintendenza per i beni archeologici competente, la quale se ne ravvisera' la necessita', chiedera' l'ampliamento delle indagini al fine di consentire una corretta ed adeguata documentazione dei resti sepolti. (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo).
1.7 Prescrizioni relative agli aspetti di tutela paesaggistica e dei beni ambientali
1.7.1 Nell'ambito della definizione della progettazione esecutiva, vengano adeguatamente approfonditi (nei limiti di spesa definiti per l'investimento) tutti gli interventi di recupero e sistemazione paesaggistica finalizzati alla riconfigurazione/ricomposizione morfologica delle acclivita' naturali preesistenti, al ripristino vegetazionale e alla messa in sicurezza dei pendii, agli ingressi ed uscite dalle gallerie naturali ed artificiali, agli elementi di arredo stradale e finiture, allo studio delle piantumazioni arboree ed arbustive, con particolare riferimento:
a) alla risoluzione delle interferenze che dovessero verificarsi a seguito dell'abbassamento della livelletta tra l'opera e gli eventuali fossi attraversati, assumendo come riferimento la manualistica qualificata disponibile in materia di «linee guida per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde»; (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo);
b) allo studio di specifici interventi (barriere antirumore e fasce/macchie vegetazionali) di mascheramento e mitigazione acustica nelle zone di imbocco delle gallerie artificiali al fine di definire accuratamente le soluzioni di margine e di contatto dell'infrastruttura con i terrazzi collinari e di escludere/limitare l'impatto paesaggistico/ambientale anche in fase realizzativa su potenziali ricettori, anche occasionali, sui terrazzi marini; (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo);
c) alla definizione delle procedure operative (nell'ambito della ricomposizione/riconfigurazione morfologica, fondiaria, paesaggistica e colturale, secondo le condizioni ante-operam, dei suoli agricoli localizzati in corrispondenza dei tratti di gallerie artificiale), finalizzate a garantire che gli interventi di ripristino non alterino la stratificazione e la fertilita' dei medesimi, definendo in modo analitico la successione delle operazioni di scavo, l'accantonamento e deposito degli strati asportati, distinguendoli per caratteristiche geo-pedo-agronomiche, e la successiva ricopertura; (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo);
d) alla definizione delle corrette procedure agronomiche da attuare in caso di espianto di alberi di olivo, monumentali e non, ed il successivo reimpianto (censimento, registro carico-scarico con dati su provenienza, data di espianto, stoccaggio e/o rigenerazione, destinazione delle piante), precisando anche la natura dei suoli interessati dal reimpianto (medesimo fondo e/o aree ad esso limitrofe, suolo di pertinenza ANAS, pubblico o privato); (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo);
e) alla definizione di specifiche procedure atte a garantire, in ogni caso, la continuita' di uso del suolo, prevedendo, ove possibile, la restituzione dei suoli per la coltivazione ai precedenti proprietari anche se ricadenti in regime di esproprio definitivo (servitu'). (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo).
1.8.1 Prescrizioni relative agli Interventi di particolare qualita' architettonica
1.8.1 Si prescrive, nei limiti di spesa definiti per l'investimento, che venga sviluppato un approfondimento delle soluzioni mirato alla realizzazione di opere di particolare qualita' architettonica, che:
a) mediante modifiche strutturali e formali che prevedano l'uso di materiali e strutture in grado di «alleggerire» le opere (acciaio, soletta di impalcato con piastra ortotropa, etc., utilizzo di pile in acciaio con forme piu' snelle e piu' leggere di quelle in calcestruzzo) tenda ad ottenere un effetto il piu' possibile trasparente e cromatismi coerenti al contesto paesaggistico; (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo);
b) in particolare, limitatamente ai casi dei Viadotti Forno, Avena e Straface, sia specificamente finalizzato al raggiungimento di un miglior inserimento compositivo e formale delle opere nel contesto paesaggistico delle fiumare, prevedendo oltre che l'applicazione dei criteri di cui sopra, anche lo studio di elementi architettonici di raccordo tra le parti in elevazione e l'impalcato; (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo);
c) per la valorizzazione e l'inserimento paesaggistico degli svincoli assentiti individui, anche mediante la promozione di un concorso di idee, adeguati accorgimenti progettuali. (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo).
1.9 Prescrizioni relative alle Opere Compensative
1.9.1 Gli interventi proposti dal territorio affinche' possano essere annoverati tra le opere compensative di cui alla prescrizione n. 6 della Delibera CIPE n. 103/2007 dovranno rendere esplicita ottemperanza alla suddetta prescrizione e dovranno essere sviluppati a livello di esecutivo e sottoposti preventivamente al tavolo tecnico, coordinato dalla commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA/VAS, di concerto con il Ministero per i beni e le attivita' culturali, il Ministero delle infrastrutture e trasporti, la regione Calabria e gli Enti gestori delle aree vincolate ai sensi della direttiva Habitat (ciascuno con un rappresentante) che operera' con lo scopo di definire il piano delle compensazioni e mitigazioni ambientali. (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare).
1.10 Prescrizioni relative alle Interferenze
1.10.1 In corrispondenza del parallelismo della strada di progetto e la ferrovia (dal km 35+650 al km 37+289 circa) il progetto esecutivo dovra' dare evidenza che:
le opere di drenaggio delle acque del corpo stradale corrispondano ai tombini ferroviari in modo che non vi sia corrosione del rilevato ferroviario;
le opere di sicurezza della strada, nel caso in cui la distanza sia meno di 30 m dalla prima rotaia, siano dotate di strumenti efficaci di contenimento dei veicoli stradali, in modo tale che gli stessi non possano invadere in alcun modo la sede ferroviaria.
1.11 Prescrizioni relative alla bonifica ordigni bellici ed all'interesse militare
1.11.1 Nelle successive fasi di progettazione e realizzazione dell'opera siano rispettati i seguenti vincoli e prescrizioni:
venga effettuata una preventiva opera di bonifica da ordigni esplosivi residuati bellici, nel rispetto dell'art. 22 del decreto legislativo n. 66 del 15 marzo 2010 - modificato dal decreto legislativo n. 20 del 24 febbraio 2012, ovvero secondo le prescrizioni che saranno emanate, previa richiesta, dal competente Reparto infrastrutture. Una copia del verbale di constatazione, rilasciato dal predetto Reparto dovra' essere inviato anche al Comando Militare Esercito competente per territorio;
siano rispettate le disposizioni contenute nella circolare dello stato maggiore della difesa n. 146/394/442 del 9 agosto 2000, «opere costituenti ostacolo alla navigazione aerea, segnaletica e rappresentazione cartografica», la quale, ai fine della sicurezza dei voli a bassa quota, impone obblighi gia' con riferimento ad opere: di tipo verticale con altezza dal piano campagna uguale o superiore a 15 m (60 m nei centri abitati); di tipo lineare con altezza da piano di campagna uguale o superiore a 15 m; di tipo lineare costituite da elettrodotti a partire da 60 KV;
sia osservato quanto disposto dal decreto ministeriale lavori pubblici del 4 maggio 1990 per eventuali sottopassi di altezza libera inferiore a 5 m;
sia osservato il decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 «Codice dei beni culturali e del paesaggio» con specifico riferimento ai beni peculiari di interesse militare.
1.12 Prescrizioni relative ad aspetti procedurali e gestionali
1.12.1 La progettazione esecutiva riguardante la definizione precisa degli interventi inerenti le interazioni con la rete stradale provinciale dovra' essere preventivamente concordata e successivamente autorizzata dalla Provincia di Cosenza. (Provincia di Cosenza).
1.12.2 Successivamente alla realizzazione dell'opera, ai sensi dell'art. 4 del regolamento per l'esecuzione del Codice della Strada, i tratti stradali dismessi a seguito della variante alla strada statale 106 Jonica, che non alterano i capisaldi del tracciato della strada, perdono di diritto la classifica strade statali e, ove siano ancora utilizzabili sono obbligatoriamente trasferiti ai soggetti territorialmente competenti (regione, provincia, comuni).
A tal fine in fase di progettazione esecutiva sara' elaborato il grafo di rete risultante per l'inserimento della nuova infrastruttura da sottoporre a questo Ministero per le determinazioni di norma.
1.13 Prescrizioni commissione permanente per le gallerie
1.13. Il Gestore designi un Responsabile della sicurezza per ciascuna galleria ai sensi dell'art. 6 del decreto e, successivamente alla sua accettazione da parte della Commissione, presenti per ogni galleria il parere del responsabile della sicurezza ai sensi del punto 1.2 dell'Allegato 41.
1.13.2 Il Gestore completi il progetto della sicurezza, ai sensi del punto 2.3 dell'Allegato 4, con:
una descrizione delle disposizioni gestionali e operative previste;
uno studio sulle previsioni del traffico che specifichi e giustifichi le condizioni previste per il trasporto di merci pericolose, correlato dell'analisi del rischio e che, ai sensi del punto 1.1.2 dell'allegato 2, definisca e giustifichi le condizioni previste nel progetto della sicurezza con riferimento a:
volume di traffico per fornice (compresa la distribuzione nel tempo);
presenza e percentuale di veicoli pesanti;
presenza, percentuale e tipo di trasporto di merci pericolose;
un parere in merito alla sicurezza da parte di un esperto qualificato o di una organizzazione nel settore, che non abbiano partecipato alla fase di progettazione, approvazione o realizzazione dell'opera.
1.13.3 Il Gestore fornisca prescrizioni riguardo l'ammissibilita' di «consentire ai mezzi pesanti di effettuare sorpassi nelle gallerie» (punto 3.8 dell'Allegato 2 del decreto legislativo n. 264/2006) e la congruita' della velocita' massima consentita. Le analisi dovranno inoltre riportare in forma esplicita i tassi di accadimento degli eventi critici considerati nonche' le condizioni di ventilazione valutate nell'elaborazione degli scenari d'incendio. Il Gestore dovra' dunque confermare la validita' delle Analisi di rischio svolte, procedendo ad eventuali integrazioni anche sulla base delle prescrizioni della presente delibera.
1.13.4 Il Gestore fornisca informazioni riguardanti le funzionalita' e l'organizzazione del centro di controllo previsto.
1.13.5 Per quanto concerne la conformita' ai requisiti minimi del decreto legislativo n. 264/2006, si ritiene necessario che:
le gallerie siano dotate di uscite di emergenza cosi' come previsto ai punti 2.3.6 e 2.3.8 dell'allegato 2 del decreto legislativo n. 264/2006;
Il Gestore realizzi i varchi nello spartitraffico da entrambi i lati delle gallerie ove le caratteristiche geomorfologiche lo consentano. Laddove si prevede la protezione dei varchi mediante barriere amovibili, sia garantita un'organizzazione tale da avere tempi compatibili con i tempi d'intervento dei soccorsi;
il gestore verifichi che sia rispettata la condizione di cui al punto 2.1.3 dell'allegato 2 del decreto legislativo n. 264/2006 (assenza di cambiamento di piattaforma entro 10 secondi alla velocita' di progetto) presso l'imbocco lato sud della galleria Roseto 1 (presenza di corsie specializzate di svincolo) ed in caso contrario provveda ad un adeguamento di misure supplementari o rafforzative di sicurezza;
la segnaletica stradale sia conforme all'allegato 5 con particolare attenzione a:
segnalazione della lunghezza rimanente nella galleria Trebisacce (L>3.000);
segnale di informazioni disponibili via radio;
segnali e pannelli per indicare le dotazioni delle stazioni di emergenza;
gli impianti di illuminazione siano progettati secondo la normativa vigente (decreto ministeriale del 14 settembre 2005);
venga acquisita l'autorizzazione all'accertamento della sorveglianza di piu' gallerie nel Centro di controllo;
il Gestore dimostri che la risoluzione offerta dalle telecamere sia conforme con la funzione richiesta in progetto e con quanto previsto nel Piano di gestione delle emergenze;
il Gestore garantisca che i circuiti elettrici, di misurazione e di controllo devono essere progettati in modo che un guasto locale, dovuto ad esempio a un incendio, non impedisca il funzionamento dei circuiti non interessati (punto 2.17.2 dell'allegato 2 del decreto legislativo n. 264/2006);
a lavori ultimati il gestore renda reperibile nella propria sede la documentazione, le certificazioni e le verifiche funzionali degli impianti e sistemi e dei loro componenti, dando comunicazione alla Commissione della presenza di tale documentazione.
1.13.6 Venga elaborato un Piano di manutenzione e di controllo che garantisca la piena funzionalita' delle misure di sicurezza previste.
1.13.7 Riguardo alla presenza della finestra in canna nord della galleria Trebisacce, il Gestore dovra' esplicitare la funzione di tale finestra e dare evidenza di come intende:
gestire il processo di esodo degli utenti in caso di emergenza e configurare di conseguenza, la segnaletica di evacuazione;
garantire la protezione passiva dei punti singolari costituiti dagli spigoli dei piedritti esposti al traffico.
1.13.8 Con riferimento all'illuminazione di evacuazione il progettista approfondisca l'interdistanza dei LED a parete e le modalita' di esercizio al fine di evitare effetti di disturbo visivo sugli utenti in condizioni di normale esercizio. Il Progettista specifichi inoltre il colore delle luci a LED e se questi assolvono anche alla funzione di delineatori di margine.
1.13.9 Il Gestore, in relazione alla progettazione e realizzazione degli impianti elettrici, tenga in considerazione la vigente normativa CEI 64-20 del 2015 «impianti elettrici nelle gallerie stradali».
1.13.10 Il gestore dovra' in ogni caso provvedere ad assolvere agli adempimenti richiesti dal decreto del Presidente della Repubblica del 1 agosto 2011 n. 151.
1.14 Prescrizioni relative agli aspetti economici
1.14.1 In considerazione dei lavori stralciati dall'Affidamento al Contraente Generale relativi agli impianti in galleria, nella definizione degli aspetti contrattuali ANAS dovra' tenere adeguatamente in conto delle possibili problematiche connesse al coordinamento delle fasi realizzative, anche in relazione ai tempi e costi della realizzazione. (Consiglio superiore dei lavori pubblici).
 
Allegato 2

DISTRIBUZIONE, TIPOLOGIA E LUNGHEZZA
DELLE GALLERIE
Parte di provvedimento in formato grafico

 
Allegato 3

QUADRI ECONOMICI

Parte di provvedimento in formato grafico

 
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