Gazzetta n. 206 del 5 settembre 2018 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 agosto 2018 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Lavagna. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 27 marzo 2017, registrato alla Corte dei conti il 30 marzo 2017, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la gestione del Comune di Lavagna (Genova) e' stata affidata, per la durata di mesi diciotto, ad una commissione straordinaria composta dal prefetto dott. Paolo D'Attilio, dal viceprefetto dott. Gianfranco Parente e dal dirigente di seconda fascia Area I dott. Raffaele Sarnataro; Visto il proprio decreto, in data 19 marzo 2018, registrato alla Corte dei conti il 23 marzo 2018, con il quale il dott. Marco Serra, dirigente di seconda fascia Area I, e' stato nominato componente della commissione straordinaria, in sostituzione della dott. Raffaele Sarnataro; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 2 agosto 20l8;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Lavagna (Genova), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 6 agosto 2018
MATTARELLA
Conte, Presidente del Consiglio dei ministri
Salvini, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 13 agosto 2018 Ufficio controllo atti Ministeri interno e difesa, reg.ne succ. n. 1814 |
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Al Presidente della Repubblica
Con decreto del Presidente della Repubblica in data 27 marzo 2017, registrato alla Corte dei conti il 30 marzo 2017, la gestione del Comune di Lavagna (Genova) e' stata affidata, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ad una commissione straordinaria, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. L'organo di gestione straordinaria ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un contesto gestionale reso estremamente difficile per la presenza della criminalita' organizzata. Come rilevato dal prefetto di Genova, nella relazione in data 9 luglio, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, l'avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalita', nonostante i positivi risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, non puo' ritenersi conclusa. La situazione generale del Comune e la necessita' di completare gli interventi gia' avviati sono stati anche oggetto di approfondimento nell'ambito della riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica del 5 luglio u.s., con la partecipazione del competente procuratore distrettuale antimafia, nel corso della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. Le iniziative promosse dall'organo di gestione commissariale sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di ingerenza di gruppi camorristici organizzati i cui segnali di persistente attivita' sono stati evidenziati dalle forze di polizia. Il settore nel quale prioritariamente la commissione straordinaria ha concentrato le attivita' di intervento e' quello dell'edilizia e dell'urbanistica ove sono state disposte iniziative volte al ripristino della legalita'. In particolare e' stato dato impulso alla procedura di demolizione di un manufatto abusivo e riduzione in pristino dello stato dei luoghi, relativamente ad una vicenda che ha costituito uno dei motivi che hanno dato luogo allo scioglimento del consiglio comunale. Dai citati interventi e' scaturito un complesso contenzioso amministrativo che e' opportuno sia portato a compimento dall'organo straordinario al fine di assicurare l'effettiva demolizione del manufatto e il ripristino delle condizioni di legalita' in relazione ad una vicenda che in quel contesto territoriale assume valore altamente significativo. La commissione straordinaria ha inoltre avviato una capillare attivita' di controllo sui pubblici esercizi e su alcuni stabilimenti balneari, dalla quale e' emerso che molte delle strutture e dei manufatti utilizzati a fini commerciali non sono conformi al piano di arredo urbano e alla regolamentazione edilizia. In tale ambito l'organo di gestione straordinaria ha revocato, in autotutela, una delibera adottata dalla giunta comunale nel mese di maggio 2015 con la quale aveva dettato linee generali di gestione degli spazi e dei servizi dati in concessione, disponendo nel contempo, in favore dei titolari delle occupazioni demaniali un ampliamento degli spazi utilizzabili. Inoltre la commissione straordinaria non ha prorogato, per le stagioni balneari 2017- 2018 le concessioni relative a quelle postazioni di commercio che occupavano superfici ulteriori rispetto a quelle autorizzate. Il potenziamento delle attivita' di controllo sul territorio da parte degli uffici comunali ed il conseguente avvio dei procedimenti sanzionatori e di rimessa in pristino necessita di essere proseguito dalla gestione commissariale in modo da assicurare che tali attivita' si concludano nel rispetto dei principi di legalita' e trasparenza. L'attivita' di riorganizzazione dell'ente ha interessato anche il settore economico, ove e' stata riscontrata una grave condizione di deficit finanziario. E' stata accertata una carente capacita' di riscossione dei tributi dovuta a molteplici fattori tra i quali un rilevante contenzioso in materia tributaria, circostanze che hanno dato luogo ad una cronica carenza di liquidita' con il connesso ricorso ad anticipazioni di tesoreria per far fronte ai costi di retribuzione del personale ed agli oneri gravanti sull'ente. L'accertata situazione di squilibrio di bilancio ha determinato l'organo di gestione straordinaria a deliberare dapprima il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale e poi la successiva approvazione di un piano di riequilibrio finanziario pluriennale di durata quinquennale. Nel citato piano di riequilibrio e' previsto un consistente recupero dell'evasione tributaria per la cui realizzazione la commissione straordinaria ha dato incarico ad un'apposita struttura di predisporre tutti gli atti necessari per il recupero coattivo delle entrate comunali. La completa realizzazione ed attuazione del piano di riequilibrio, il cui iter amministrativo non si e' ancora concluso, consentira' all'ente di disporre di maggiore liquidita' ed evitare conseguentemente il sistematico ricorso ad anticipazioni di tesoreria. Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per prorogare, di ulteriori sei mesi, l'affidamento della gestione del Comune di Lavagna (Genova) alla commissione straordinaria, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 27 luglio 2018
Il Ministro dell'interno: Salvini |
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