Gazzetta n. 234 del 8 ottobre 2018 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 settembre 2018
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Canolo.



IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 5 maggio 2017, registrato alla Corte dei conti l'11 maggio 2017, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono stati disposti lo scioglimento del consiglio comunale di Canolo (Reggio Calabria), per la durata di diciotto mesi, e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott. Umberto Pio Antonio Campini, dal viceprefetto aggiunto dott. Valerio De Joannon e dal funzionario economico finanziario dott. Cosimo Facchiano;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 6 settembre 2018;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Canolo (Reggio Calabria), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 7 settembre 2018

MATTARELLA

Conte, Presidente del Consiglio dei
ministri

Salvini, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 19 settembre 2018 Interno, foglio n. 2093
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Con decreto del Presidente della Repubblica in data 5 maggio 2017, registrato alla Corte dei conti l'11 maggio 2017, il consiglio comunale di Canolo (Reggio Calabria) e' stato sciolto ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e la gestione dell'ente e' stata affidata, per la durata di mesi diciotto, ad una commissione straordinaria, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Le azioni intraprese hanno attivato percorsi virtuosi nei diversi settori dell'amministrazione interessati dal processo di normalizzazione e, pertanto, la commissione ha chiesto la proroga della gestione, per poter portare a compimento le avviate attivita' di risanamento amministrativo e di riconduzione dell'ente alla legalita'.
Le motivazioni addotte a sostegno della richiesta, che il prefetto di Reggio Calabria ha fatto proprie con relazione del 7 agosto 2018, sono state condivise dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica nella riunione tenuta in pari data con la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il locale Tribunale, titolare della Direzione distrettuale antimafia.
E' infatti emerso che le attivita' istituzionali dell'ente locale continuano a svolgersi in un contesto ambientale fortemente compromesso dalla radicata presenza di potenti sodalizi 'ndranghetisti che rendono tuttora concreto il rischio di illecite interferenze da parte della criminalita' organizzata.
Le attivita' intraprese dalla commissione straordinaria sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nella vita amministrativa del comune.
In tale direzione, un forte impulso e' stato dato all'accertamento ed al contrasto dei fenomeni di abusivismo edilizio ponendo in essere puntuali e mirate azioni di controllo, rese particolarmente difficoltose dal frazionamento del territorio comunale in numerose contrade site in aeree distanziate dai centri abitati e di non agevole accessibilita'.
Piu' nel dettaglio, l'organo di gestione straordinaria ha evidenziato di avere prioritariamente provveduto a sanzionare i titolari di strutture realizzate sine titulo con materiali inquinanti su terreni demaniali, disponendo altresi' la riduzione in pristino dello stato dei luoghi.
La rilevanza delle iniziative in argomento richiede che le stesse siano portate a termine dalla medesima commissione che le ha avviate, in modo da evitare che indebite interferenze, condizionamenti o forme di ostruzionismo possano ostacolarne il buon esito.
Analogo impulso e' stato impresso all'attivita' di vigilanza sulle cave per l'estrazione della pietra e la lavorazione di intonaci e calcestruzzi presenti nel territorio comunale, relativamente alle quali in sede di indagine erano state accertate gravi inerzie ed omissioni da parte dell'amministrazione comunale nei confronti delle imprese concessionarie.
Al riguardo, a seguito di specifici controlli sono state adottate misure sanzionatorie tra cui, segnatamente, il sequestro dei mezzi adoperati per le coltivazioni abusive e per le illecite frantumazioni della pietra calcarea.
Sono inoltre in via di definizione ulteriori iniziative di prevenzione e repressione dell'illegittimo utilizzo delle cave in questione con la precipua finalita' di garantire la salvaguardia ambientale delle aeree soggette a vincoli paesaggistici.
Il completamento di tali iniziative avra' un sicuro impatto positivo e favorira' il recupero di credibilita' delle istituzioni, dimostrando come un'amministrazione efficiente ed il rispetto delle norme possano tradursi in benefici per la popolazione.
L'organo di gestione straordinaria ha pure riferito che, nello scorso mese di luglio, il Comune di Canolo e' stato destinatario di un ingente contributo statale che potra' essere riservato al finanziamento di opere di primaria importanza per la collettivita' locale quali la manutenzione straordinaria delle strade, il restauro degli edifici pubblici del centro storico, la realizzazione di un'isola ecologica e di un parco giochi nonche' l'adozione di un sistema di videosorveglianza della viabilita'.
Ogni attenzione va quindi prestata affinche' l'impiego del predetto contributo avvenga al riparo da interessi anomali ed in modo da garantirne la piena legittimita' e neutralita'.
Sulla scorta di un protocollo di legalita' sottoscritto a maggio 2018 tra l'amministrazione comunale, la locale prefettura, l'ente parco nazionale dell'Aspromonte, la citta' metropolitana di Reggio Calabria ed i comuni dell'area aspromontana, sono stati programmati incontri ed eventi interdisciplinari anche al fine di promuovere la cultura della legalita' e della trasparenza.
Le iniziative intraprese iniziano a dare i primi segnali positivi ed hanno consentito di intraprendere percorsi virtuosi per la risoluzione delle molteplici criticita' che hanno causato lo scioglimento degli organi elettivi. Nondimeno, la gravita' del condizionamento di tipo mafioso, tuttora presente nel tessuto economico e sociale, e' tale da rendere necessaria una proroga del mandato della commissione sia per consolidare i risultati conseguiti nella prima fase di gestione straordinaria sia per portare a conclusione le procedure di risanamento attualmente in via di definizione.
Sono inoltre in corso di svolgimento apposite verifiche antimafia intese ad assicurare che le programmate procedure per l'affidamento del servizio di gestione degli impianti di depurazione si concludano in favore di imprese di cui sia stata accertata l'estraneita' alle ingerenze della criminalita' organizzata.
L'organo di gestione straordinaria ha infine avviato una capillare mappatura delle zone del territorio comunale soggette ad uso civico quale imprescindibile presupposto per l'adozione di eventuali provvedimenti concessori a fronte della situazione di grave disordine e di diffuse irregolarita' riscontrata in quel settore.
Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in essere e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e considerata la complessita' delle azioni di bonifica intraprese dall'organo straordinario.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Canolo (Reggio Calabria), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 6 settembre 2018

Il Ministro dell'interno: Salvini
 
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