Gazzetta n. 288 del 12 dicembre 2018 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
DECRETO 14 novembre 2018 |
Liquidazione coatta amministrativa della «Impresa sociale cooperativa sociale impianti civili industriali Arca organizzazione non lucrativa di utilita' sociale - siglabile I.C.I. Arca cooperativa sociale onlus», in Torino e nomina del commissario liquidatore. |
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IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Viste le risultanze dell'ispezione straordinaria effettuata dagli ispettori incaricati dal Ministero dello sviluppo economico concluse con la proposta di scioglimento per atto d'autorita' senza nomina del liquidatore ai sensi dell'art. 2545-septiesdecies del codice civile nei confronti della societa' cooperativa «Impresa sociale cooperativa sociale impianti civili industriali Arca organizzazione non lucrativa di utilita' sociale - siglabile I.C.I. Arca cooperativa sociale onlus»; Vista l'istruttoria effettata dalla competente divisione VI dalla quale e' emerso, come rilevato nel verbale di ispezione, che la cooperativa risultava impossibilitata a raggiungere lo scopo mutualistico e che l'ultimo bilancio depositato, riferito all'esercizio 2016, presenta pendenze attive da liquidare; Ritenuti esistenti, pertanto, i presupposti per l'adozione del provvedimento di cui all'art. 2545-septiesdecies del codice civile con nomina del commissario liquidatore; Considerato che in data 21 marzo 2018 e' stato assolto l'obbligo di cui all'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, dando comunicazione dell'avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, portando pertanto a conoscenza della cooperativa la nuova proposta sanzionatoria decisa dall'amministrazione procedente e che non sono state formulate osservazioni e/o controdeduzioni; Vista la sentenza del 17 aprile 2018 n. 121/18 del Tribunale di Torino con la quale e' stato dichiarato lo stato d'insolvenza della suddetta cooperativa; Considerato che ex art. 195, comma 4, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 la stessa e' stata comunicata all'autorita' competente perche' disponga la liquidazione ed e' stata inoltre notificata, affissa e resa pubblica nei modi e nei termini stabiliti per la sentenza dichiarativa dello stato di fallimento; Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Considerato che, in data 23 ottobre 2018, presso l'Ufficio di Gabinetto e' stata effettuata l'estrazione a sorte del professionista cui affidare l'incarico di commissario liquidatore nell'ambito della terna segnalata, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, dalla Associazione nazionale di rappresentanza assistenza, tutela e revisione del movimento cooperativo - Confcooperative - alla quale il sodalizio risulta aderente; Visto il relativo verbale delle operazioni di estrazione a sorte in data 23 ottobre 2018, dal quale risulta l'individuazione del nominativo del dott. Pierantonio Stefano Boffa;
Decreta:
Art. 1
La societa' cooperativa «Impresa sociale cooperativa sociale impianti civili industriali Arca organizzazione non lucrativa di utilita' sociale - siglabile I.C.I. Arca cooperativa sociale onlus» con sede in Torino (codice fiscale n. 06286310013) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies del codice civile. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, e' nominato commissario liquidatore il dott. Pierantonio Stefano Boffa, (codice fiscale BFFPNT62T24L219W) nato a Torino il 24 dicembre 1962, ivi domiciliato in corso Re Umberto n. 49. |
| Art. 2
Con successivo provvedimento sara' definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.
Roma, 14 novembre 2018
Il Ministro: Di Maio |
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