Gazzetta n. 23 del 28 gennaio 2019 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 31 dicembre 2018
Revoca del consiglio di amministrazione della «Anacogia 83 societa' cooperativa», in San Cipriano Picentino e nomina del commissario governativo.


IL DIRETTORE GENERALE
per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo
e le gestioni commissariali

Visto l'art. 2545-sexiesdecies del codice civile;
Vista la legge n. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista l'art. 1, comma 936 della legge n. 205 del 27 dicembre 2017;
Visto il decreto legislativo n. 165/2001, con particolare riferimento all'art. 4, secondo comma;
Visto l'art. 12 del decreto legislativo 2 agosto 2002, n. 220;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 158 del 5 dicembre 2013, «Regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico»;
Viste le risultanze del verbale di ispezione straordinaria disposta nei confronti della societa' cooperativa «Anacogia 83 societa' cooperativa», con sede in San Cipriano Picentino (SA), (C.F. 95008650657) conclusa in data 18 maggio 2018 con la proposta di adozione del provvedimento di gestione commissariale di cui all'art. 2545-sexiesdecies del codice civile;
Tenuto conto che dalle risultanze ispettive e' emersa una irregolare gestione amministrativa, con particolare riferimento alla tenuta dei libri sociali e dei libri contabili e che gli ispettori non hanno potuto quantificare con esattezza la composizione della compagine sociale nonche' l'effettivo possesso dei requisiti previsti dall'art. 2527 del codice civile dei soci, poiche' l'unico libro soci posto in visione risulta essere quello istituito in data 7 ottobre 2005 ed aggiornato alla data 1° gennaio 2012;
Considerato, inoltre, che gli ispettori non hanno potuto verificare la regolarita' della procedura seguita per l'ammissione e il recesso dei soci in data antecedente il 2014, non avendo a disposizione il libro soci ed libro del C.d.A. in quanto l'attuale presidente dell'ente ha dichiarato che tutta la documentazione antecedente il 2014 e' stata trattenuta dal precedente presidente, che piu' volte sollecitato, non ha voluto riconsegnare quanto richiesto;
Tenuto conto che le risultanze ispettive hanno evidenziato anche ulteriori irregolarita' quali: il mancato versamento del contributo di revisione per il biennio 2017/2018 comprensivo di sanzione ed interessi; il mancato versamento del 3% ai fondi mutualistici sugli utili di bilancio 2015 e 2016; la mancata deliberazione, da parte dell'assemblea dei soci, in ordine al compenso o alla gratuita' delle cariche sociali; la mancata corrispondenza del capitale sociale iscritto nel bilancio d'esercizio 2016 con quello evidenziato nel libro soci; la mancata sottoscrizione ed il mancato versamento della quota minima prevista per l'iscrizione all'Albo nazionale delle cooperative edilizie;
Vista la nota n. 301930 trasmessa via pec in data 8 agosto 2018 con la quale e' stato comunicato alla cooperativa, ai sensi dell'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'avvio del procedimento per l'adozione del provvedimento di gestione commissariale ex art. 2545-sexiesdecies del codice civile;
Vista la nota pervenuta in data 20 agosto 2018 ed acquisita con il protocollo n. 308403 con la quale la cooperativa ha fatto pervenire le proprie controdeduzioni, nelle quali si limita a riaffermare la correttezza della propria gestione amministrativa ed a ribadire, al di la' delle generiche contestazioni ivi contenute, la conferma del quadro gestionale dell'ente rilevato ed accertato in sede di ispezione straordinaria;
Preso atto che non e' stato fornito neppure il verbale di assemblea del 24 maggio 2018 nel corso della quale la cooperativa avrebbe deliberato il versamento del contributo biennale di revisione relativo al biennio in corso, il versamento del 3% degli utili degli esercizi 2015 e 2016, l'adeguamento della quota sociale dal 30 a 250 euro;
Ritenuto assolto l'obbligo di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990;
Ritenuti sussistenti i presupposti per l'adozione del provvedimento di gestione commissariale ai sensi dell'art. 2545-sexiesdecies del codice civile;
Considerata la specifica peculiarita' della procedura di gestione commissariale, disposta ai sensi dell'art. 2545-sexiesdecies del codice civile che prevede che l'Autorita' di vigilanza, in caso di irregolare funzionamento dell'ente, ne revochi gli amministratori e ne affidi la gestione ad un commissario, determinando poteri e durata dell'incarico;
Tenuto conto che trattasi di provvedimento sanzionatorio che incide sul principio di autodeterminazione della cooperativa, che viene disposto di prassi per un periodo di sei mesi, salvo eccezionali motivi di proroga;
Tenuto conto, altresi', che tali ragioni rendono necessaria la massima tempestivita' nel subentro nella gestione affinche' il professionista incaricato prenda immediatamente in consegna l'ente e proceda rapidamente alla sua regolarizzazione;
Ritenuto opportuno, quindi, scegliere il nominativo del commissario governativo nell'ambito dei soggetti iscritti nella banca dati del Ministero, articolata su base regionale, sulla base delle attitudini professionali e dell'esperienza come risultanti dai relativi curricula e dalla disponibilita' all'assunzione dell'incarico preventivamente acquisita, al fine di garantire una tempestiva ed efficace assunzione di funzioni da parte del professionista prescelto, funzionale alle specificita' della procedura come sopra illustrata;
Visto il parere favorevole espresso all'unanimita' dal Comitato centrale per le cooperative in data 20 dicembre 2018;
Considerati gli specifici requisiti professionali come risultanti dal curriculum vitae della dott.ssa Rosa Camarda;

Decreta:

Art. 1

Il consiglio di amministrazione della societa' cooperativa «Anacogia 83 societa' cooperativa», con sede in San Cipriano Picentino (SA), (C.F. 95008650657), costituita in data 6 aprile 1983, e' revocato.
 
Art. 2

La dott.ssa Rosa Camarda, nata a Salerno il 9 aprile 1966 (C.F. CMRRSO66D49H703W), ed ivi domiciliata in via Generale Gonzaga, n. 12 e' nominato commissario governativo della suddetta cooperativa per un periodo di sei mesi a decorrere dalla data del presente decreto.
 
Art. 3

Al nominato commissario governativo sono attribuiti i poteri del consiglio di amministrazione; lo stesso commissario dovra' provvedere alla regolarizzazione dell'ente attraverso la risoluzione delle problematiche evidenziate in sede di revisione, cui si rinvia.
 
Art. 4

Il compenso spettante al commissario governativo sara' determinato in base ai criteri di cui al decreto ministeriale 13 marzo 2018.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale.

Roma, 31 dicembre 2018

p. Il direttore generale: Scarponi