Gazzetta n. 110 del 13 maggio 2019 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 6 maggio 2019
Revoca del consiglio di amministrazione della «Rivabianca cooperativa allevatori di bufale Piana di Paestum societa' agricola», in Capaccio e nomina del commissario governativo.


IL DIRETTORE GENERALE
per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo
e le gestioni commissariali

Visto l'art. 2545-sexiesdecies del codice civile;
Vista la legge n. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista l'art. 1, comma 936 della legge n. 205 del 27 dicembre 2017;
Visto il decreto legislativo n. 165/2001, con particolare riferimento all'art. 4, secondo comma;
Visto l'art. 12 del decreto legislativo 2 agosto 2002, n. 220;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 158 del 5 dicembre 2013, «Regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico»;
Viste le risultanze del verbale di ispezione straordinaria disposta nei confronti della societa' cooperativa «Rivabianca cooperativa allevatori di bufale Piana di Paestum societa' agricola» con sede in Capaccio (SA), codice fiscale 02887740658, conclusa in data in data 7 marzo 2018 con la proposta di adozione del provvedimento di gestione commissariale di cui all'art. 2545-sexiesdecies del codice civile;
Considerato che la cooperativa era stata diffidata a sanare entro il termine di sessanta giorni le irregolarita' riscontrate in sede di rilevazione, conclusa in data 27 settembre 2017, e che in sede di accertamento concluso in data 7 marzo 2018 le citate irregolarita' non risultavano sanate;
Considerato che dalle citate risultanze ispettive risultavano permanere le seguenti irregolarita': 1. la sussistenza, all'interno del sodalizio, di una grave conflittualita' interna tra i soci rilevante ai fini della approvazione dei bilanci di esercizio, con l'aggravante della non trasparente tenuta delle scritture contabili; 2. irregolarita' e/o scarsa trasparenza nella procedura di ammissione e/o esclusione dei soci;
Preso atto che le suddette irregolarita' esprimono i fondati indizi di crisi che, a norma dell'art. 2545-sexiesdecies del codice civile, giustificano l'adozione del decreto di gestione commissariale da parte di questa Autorita' di vigilanza;
Vista la nota n. 127115 trasmessa via Pec in data 29 marzo 2018 con la quale e' stato comunicato alla cooperativa, ai sensi dell'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'avvio del procedimento per l'adozione del provvedimento di gestione commissariale ex art. 2545-sexiesdecies del codice civile;
Viste le controdeduzioni della cooperativa, da ultimo con le note n. 65907 del 22 marzo 2019 e n. 76698 del 4 aprile 2019 che, all'esito di una accurata e complessa istruttoria svoltasi in contraddittorio con i soggetti interessati, non evidenziano il pieno superamento delle suddette irregolarita', come risultante anche dai verbali relativi alle riunioni del 5 giugno 2018 e del 20 dicembre 2018 del Comitato centrale per le cooperative;
Considerato che con le predette controdeduzioni, infatti, l'ente si limita a dare atto esclusivamente di avere provveduto a ripianare la perdita d'esercizio 2017 che aveva comportato valori negativi del patrimonio netto (che avrebbe comportato lo scioglimento d'ufficio dell'ente), mediante una procedura di ricapitalizzazione che ha peraltro portato alla drastica riduzione della compagine sociale a soli tre soci, e non gia' di avere provveduto a sanare le contestate irregolarita' gestionali espressive dei fondati indizi di crisi rilevanti ai sensi dell'art. 2545-sexiesdecies del codice civile;
Considerato, altresi', che questo ufficio ritiene non sanate le irregolarita' consistenti nella non trasparente tenuta delle scritture contabili e nella non trasparente gestione delle procedure di ammissione e/o esclusione dei soci della cooperativa che, attualmente, in esito alla procedura di ricapitalizzazione per ripianare il patrimonio netto negativo dell'ente, risulterebbe essere composta da soli tre soci (a fronte degli originari dodici);
Ritenuto assolto l'obbligo di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 e garantita la piena partecipazione al procedimento amministrativo alla rappresentante legale dell'ente ed ai soggetti interessati;
Ritenuti sussistenti i presupposti per l'adozione del provvedimento di gestione commissariale ai sensi dell'art. 2545-sexiesdecies del codice civile;
Considerata la specifica peculiarita' della procedura di gestione commissariale, disposta ai sensi dell'art. 2545-sexiesdecies del codice civile che prevede che l'Autorita' di vigilanza, in caso di irregolare funzionamento dell'ente, ne revochi gli amministratori e ne affidi la gestione ad un commissario, determinando poteri e durata dell'incarico;
Tenuto conto che trattasi di provvedimento sanzionatorio che incide sul principio di autodeterminazione della cooperativa, che viene disposto di prassi per un periodo di sei mesi, salvo eccezionali motivi di proroga;
Tenuto conto, altresi', che tali ragioni rendono necessaria la massima tempestivita' nel subentro nella gestione affinche' il professionista incaricato prenda immediatamente in consegna l'ente e proceda rapidamente alla sua regolarizzazione;
Ritenuto opportuno, quindi, scegliere il nominativo del commissario governativo nell'ambito dei soggetti iscritti nella banca dati del Ministero, articolata su base regionale, sulla base delle attitudini professionali e dell'esperienza come risultanti dai relativi curricula e dalla disponibilita' all'assunzione dell'incarico preventivamente acquisita, al fine di garantire una tempestiva ed efficace assunzione di funzioni da parte del professionista prescelto, funzionale alle specificita' della procedura come sopra illustrata;
Visto il parere favorevole espresso all'unanimita' dal Comitato centrale per le cooperative in data 17 aprile 2019;
Considerati gli specifici requisiti professionali come risultanti dal curriculum vitae della dott.ssa Rosa Camarda;

Decreta:

Art. 1

Il consiglio di amministrazione della societa' cooperativa «Rivabianca cooperativa allevatori di bufale Piana di Paestum societa' agricola», con sede in Capaccio (SA), codice fiscale 02887740658, costituita in data 6 maggio 1993, e' revocato.
 
Art. 2

La dott.ssa Rosa Camarda, nata a Salerno il 9 aprile 1966 (codice fiscale CMRRSO66D49H703W), ed ivi domiciliata in via Generale Gonzaga, n. 12 e' nominato commissario governativo della suddetta cooperativa per un periodo di sei mesi a decorrere dalla data del presente decreto.
 
Art. 3

Al nominato commissario governativo sono attribuiti i poteri del consiglio di amministrazione; lo stesso commissario dovra' provvedere alla regolarizzazione dell'ente attraverso la risoluzione delle problematiche evidenziate in sede di revisione, cui si rinvia.
 
Art. 4

Il compenso spettante al commissario governativo sara' determinato in base ai criteri di cui al decreto ministeriale 13 marzo 2018.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale ovvero straordinario al Presidente della Repubblica nei termini e presupposti di legge.

Roma, 6 maggio 2019

Il direttore generale: Celi