Gazzetta n. 182 del 5 agosto 2019 (vai al sommario)
DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 giugno 2019
Nomina del commissario straordinario per la realizzazione di tutti gli interventi necessari all'adeguamento alla vigente normativa della discarica abusiva nel Comune di Ascoli Piceno.


IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
nella riunione dell'11 giugno 2019

Visti gli articoli 117, quinto comma e 120, secondo comma della Costituzione, relativi all'esercizio del potere sostitutivo del Governo;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto l'art. 8, commi 1 e 2 della legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente la disciplina generale dell'esercizio del potere sostitutivo da parte del Consiglio dei ministri, ai sensi del citato art. 120 della Costituzione;
Visto l'art. 41 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, relativo all'esercizio del potere sostitutivo dello Stato nei casi di mancata attuazione di atti dell'Unione europea;
Visti gli articoli 196 e 199 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, concernenti, rispettivamente, le competenze delle regioni in materia ambientale e i piani regionali;
Visto, altresi', l'art. 250 del citato decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il quale prevede, tra l'altro, che «Qualora i soggetti responsabili della contaminazione non provvedano direttamente agli adempimenti disposti dal presente titolo ovvero non siano individuabili e non provvedano ne' il proprietario del sito ne' altri soggetti interessati, le procedure e gli interventi di cui all'art. 242 sono realizzati d'ufficio dal comune territorialmente competente e, ove questo non provveda, dalla regione, secondo l'ordine di priorita' fissato dal piano regionale per la bonifica delle aree inquinate, avvalendosi anche di altri soggetti pubblici o privati, individuati ad esito di apposite procedure ad evidenza pubblica»;
Vista la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 26 aprile 2007, nella causa C-135/05, che ha condannato la Repubblica italiana per esser venuta meno agli obblighi ad essa incombenti ai sensi degli articoli 4, 8 e 9 della direttiva n. 75/442/CEE del Consiglio delle comunita' europee, come modificata dalla direttiva n. 91/156/CEE, nonche' dell'art. 2, paragrafo 1, della direttiva n. 91/689/CEE, relativa ai rifiuti pericolosi, e dell'art. 14, lettere dalla a) alla c), della direttiva n. 1999/31/CE, relativa alle discariche di rifiuti;
Vista la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 2 dicembre 2014, nella causa C-196/13, con la quale la Repubblica italiana, non avendo adottato tutte le misure necessarie a dare esecuzione alla sentenza del 26 aprile 2007 nella richiamata causa C-135/05 e venendo meno agli obblighi di cui all'art. 260, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e' stata condannata a versare alla Commissione europea, a partire dal giorno della pronuncia e fino alla data di esecuzione della citata sentenza C-135/05, una penalita' semestrale calcolata, per il primo semestre, in un importo iniziale fissato in euro 42.800.000, dal quale saranno detratti euro 400.000 per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi, ed euro 200.000 per ogni altra discarica contenente rifiuti non pericolosi, messe a norma conformemente alla medesima sentenza;
Visto il decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2016, n. 160 recante misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio, ed in particolare l'art. 22, il quale prevede che, al fine di garantire la dotazione finanziaria necessaria per la realizzazione degli interventi attuativi della richiamata sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 2 dicembre 2014, tutte le risorse finanziarie statali destinate, a qualsiasi titolo, alla messa a norma delle discariche abusive oggetto della predetta sentenza di condanna, e non impegnate alla data di entrata in vigore del citato art. 22, ancorche' gia' trasferite alle amministrazioni locali e regionali o a contabilita' speciali, sono revocate e assegnate al commissario straordinario nominato ai sensi del comma 2-bis dell'art. 41 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, su specifico conto di contabilita' speciale, intestato al commissario medesimo, presso la Sezione di tesoreria provinciale dello Stato di Roma, ai sensi degli articoli 8 e 10 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367;
Vista la delibera del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 24 marzo 2017, con la quale il generale B. CC. Giuseppe Vadala', dell'Arma dei carabinieri, e' stato nominato, ai sensi dell'art. 41, comma 2-bis della legge 24 dicembre 2012, n. 234, commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all'adeguamento, alla vigente normativa sulle discariche, di cinquantotto siti gia' oggetto delle citate sentenze di condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea del 2 dicembre 2014;
Vista la delibera del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 22 novembre 2017, con la quale il mandato commissariale del generale B. CC. Vadala' e' stato esteso, ai sensi dell'art. 41, comma 2-bis della legge 24 dicembre 2012, n. 234, ad altre ventidue discariche abusive oggetto delle citate sentenze di condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea del 26 aprile 2007 e del 2 dicembre 2014;
Vista la delibera del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 16 marzo 2018, con la quale sono state apportate modifiche ed integrazioni alle suddette delibere del 24 marzo 2017 e 22 novembre 2017;
Vista la diffida emanata in data 21 dicembre 2015, ai sensi dell'art. 8, commi 1 e 2, della legge 5 giugno 2003, n. 131, e dell'art. 41 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, con la quale il Presidente del Consiglio dei ministri ha stabilito, per il sindaco pro-tempore del Comune di Ascoli Piceno e per il Presidente pro-tempore della Regione Marche, un cronoprogramma entro il quale realizzare gli interventi necessari ad adeguare alla vigente normativa la discarica abusiva nel Comune di Ascoli Piceno, sito SGL Carbon oggetto della sentenza di condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea del 2 dicembre 2014, in ordine all'applicazione delle direttive n. 75/442/CEE e n. 91/689/CEE;
Vista la nota prot. n. 9113 dell'11 aprile 2019, con la quale il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha rappresentato, con riguardo alla discarica denominata SGL Carbon, sita nel Comune di Ascoli Piceno, non ancora inserita nei siti commissariati, in considerazione dei ripetuti solleciti verso gli enti territoriali responsabili, infruttuosamente esperiti, non piu' procrastinabile il commissariamento con l'estensione, al generale B. CC. Giuseppe Vadala', del mandato commissariale per l'attuazione dei relativi interventi;
Considerato che il mancato, ritardato o non completo adeguamento alla normativa vigente della menzionata discarica determina un grave pregiudizio agli interessi nazionali, nonche' il pagamento di una ingente sanzione pecuniaria a carico della Repubblica italiana;
Ritenuto necessario realizzare tempestivamente il predetto intervento;
Ritenuto, pertanto, opportuno, al fine di un miglior coordinamento delle azioni da intraprendere per la bonifica della discarica SGL Carbon di Ascoli Piceno e attesa l'esperienza gestionale e amministrativa maturata, attribuire al generale Giuseppe Vadala' l'incarico di commissario straordinario per la realizzazione della messa in sicurezza anche di tale discarica;
Visto il curriculum vitae del generale B. CC. Giuseppe Vadala', dell'Arma dei carabinieri;
Vista la dichiarazione rilasciata dal generale B. CC. Giuseppe Vadala' in ordine alla insussistenza di cause di inconferibilita' e di incompatibilita', ai sensi dell'art. 20 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, nonche' di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse per lo svolgimento dell'incarico in parola;
Sentiti i soggetti interessati, ai sensi del comma 2-bis del richiamato art. 41 della legge 24 dicembre 2012, n. 234;
Vista la nota di invito rivolta al Presidente della giunta regionale delle Marche;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

Delibera:

Art. 1

1. In considerazione di quanto esposto in premessa, il generale B. CC. Giuseppe Vadala', dell'Arma dei carabinieri, a decorrere dalla data del presente provvedimento, e' nominato, ai sensi dell'articolo 41, comma 2-bis della legge 24 dicembre 2012, n. 234, commissario straordinario con il compito di realizzare tutti gli interventi necessari all'adeguamento alla vigente normativa della discarica abusiva nel Comune di Ascoli Piceno, sito SGL Carbon, oggetto della sentenza di condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea del 2 dicembre 2014, in ordine all'applicazione delle direttive n. 75/442/CEE e n. 91/689/CEE.
2. Ai sensi dell'art. 41, comma 2-ter della legge 24 dicembre 2012, n. 234, per tutta la durata del mandato il commissario straordinario e' autorizzato ad esercitare i poteri di cui ai commi 4, 5 e 6 dell'art. 10 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116.
3. Per lo svolgimento delle attivita' di cui al presente articolo, il commissario straordinario si avvale del conto di contabilita' speciale istituito ai sensi dell'art. 22 del decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2016, n. 160.
4. Ai sensi dell'art. 1, comma 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 marzo 2018, il commissario straordinario svolge direttamente le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.
 
Art. 2

1. Restano ferme le previsioni di cui all'art. 1 della delibera del Consiglio dei ministri 16 marzo 2018.
La presente delibera sara' trasmessa ai competenti organi per il controllo e sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 11 giugno 2019

Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Conte

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Costa
Registrato alla Corte dei conti il 18 luglio 2019 Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri della giustizia e degli affari esteri e della cooperazione internazionale, reg.ne succ. n. 1534