Gazzetta n. 23 del 29 gennaio 2020 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 1 agosto 2019
Itinerario Ragusa-Catania. Collegamento viario con caratteristiche autostradali della strada statale (s.s.) n. 514 «di Chiaramonte» e della s.s. n. 194 «Ragusana», dallo svincolo con la s.s. n. 115 allo svincolo con la s.s. n. 114: modifica del modello attuativo della concessione (CUP: F12C03000000001). (Delibera n. 58/2019).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, concernente «Attribuzioni e ordinamento del ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e visto, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, concernente «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, concernente «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»;
Vista la legge 23 dicembre 1992, n. 498, che, all'art. 11, ha demandato a questo Comitato l'emanazione di direttive per la concessione della garanzia dello Stato, per la revisione degli strumenti convenzionali e, a decorrere dall'anno 1994, per la revisione delle tariffe autostradali;
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, che, all'art. 10 ha dettato, tra l'altro, ulteriori disposizioni in tema di concessioni autostradali;
Vista la direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri in data 27 gennaio 1994, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 43 del 1994, recante «Principi sull'erogazione dei servizi pubblici»;
Vista la delibera di questo Comitato 24 aprile 1996, n. 65, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del 1996, recante linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilita' non gia' diversamente regolamentati ed in materia di determinazione delle tariffe, che ha previsto l'istituzione, presso questo stesso Comitato, del Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilita' (NARS), istituzione poi disposta con la delibera 8 maggio 1996, n. 81, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 1996;
Vista la delibera 20 dicembre 1996, n. 319, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 305 del 1996, con la quale questo Comitato ha definito lo schema regolatorio complessivo del settore autostradale e in particolare viene indicata la metodologia del price-cap quale sistema di determinazione delle tariffe, nonche' stabilita in cinque anni la durata del periodo regolatorio;
Visto il decreto del Ministro dei lavori pubblici 15 aprile 1997, n. 125, emanato di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e relativo allo schema di piano economico-finanziario (PEF) da adottare da parte delle societa' concessionarie autostradali;
Visto il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430, che ha confermato a questo Comitato la funzione di definire le linee guida e i principi comuni per le amministrazioni che esercitano funzioni in materia di regolazione dei servizi di pubblica utilita', ferme restando le competenze delle Autorita' di settore;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, e successive modificazioni, che, all'art. 11, stabilisce ulteriori principi in tema di qualita' dei servizi pubblici e successive modificazioni;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5, istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto (CUP) e, in particolare:
1. la delibera del 27 dicembre 2002, n. 143 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003, e la relativa errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, nonche' la delibera 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP;
3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
Visto il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) da ultimo modificato dall'art. 2 del trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007 e ratificato dall'Italia con legge 2 agosto 2008, n. 130, e visti in particolare gli articoli 3, 14, 108 e 170;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002, supplemento ordinario, con la quale questo Comitato ha approvato il primo Programma delle infrastrutture strategiche, che include, nell'Allegato 1 nell'ambito del «Corridoio plurimodale tirrenico - nord Europa», alla voce «Sistema stradale e autostradale» - l'intervento «Ragusa-Catania»;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 novembre 2008 e successive modificazioni, con il quale si e' proceduto alla riorganizzazione del NARS, che all'art. 1, comma 1, prevede che, su richiesta di questo Comitato o dei Ministri interessati, lo stesso Nucleo esprima parere in materia tariffaria e di regolamentazione economica dei settori di pubblica utilita', tra cui il settore autostradale;
Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, cosiddetto «Codice Antimafia» e successive modificazioni;
Visto il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, che all'art. 37 «Liberalizzazione del settore dei trasporti» istituisce l'Autorita' di regolazione dei trasporti (ART) con specifiche competenze in materia di concessioni autostradali, ed in particolare relativamente alle nuove concessioni;
Visto l'art. 37, comma 2, lettera g) del citato decreto-legge n. 201 del 2011, in merito all'individuazione dei sistemi tariffari;
Visto l'art. 43, comma 1, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, che prevede che gli aggiornamenti o le revisioni delle convenzioni autostradali, laddove comportino variazioni o modificazioni al piano degli investimenti ovvero ad aspetti di carattere regolatorio a tutela della finanza pubblica, siano sottoposti al parere di questo Comitato, sentito il NARS;
Visto il decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14 e successive modificazioni e in particolare l'art. 11 ai sensi del quale il MIT e' subentrato ad Anas S.p.a. nella gestione delle autostrade in concessione;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, concernente il ruolo assegnato a questo Comitato in materia di programmazione pluriennale;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»;
Visto il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, (c.d. decreto «Cresci Italia»), convertito dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, recante disposizioni per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita', che, all'art. 36, comma 6-ter, in particolare conferma le competenze di questo Comitato in materia di atti convenzionali, con particolare riferimento ai profili di finanza pubblica;
Visto il decreto 1° ottobre 2012, n. 341, con il quale il MIT ha istituito, nell'ambito del Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali e il personale, la Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali (DGVCA) con il compito di svolgere le funzioni di cui all'art. 36, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (PCM) 11 febbraio 2014, n. 72, recante il regolamento di organizzazione del MIT e visto in particolare l'art. 5, comma 5, che prevede che le funzioni di concedente della rete autostradale in concessione siano svolte dalla Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali;
Visto il decreto MIT 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con il quale e' stata soppressa la Struttura tecnica di missione, istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e successive modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e 4 del medesimo decreto sono stati trasferiti alle competenti Direzioni generali del Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto;
Visto il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito dalla legge n. 55 del 14 giugno 2019 «Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici» (c.d. decreto «Sblocca cantieri»);
Viste le delibere aventi ad oggetto il collegamento viario con caratteristiche autostradali - itinerario Ragusa-Catania:
1. delibera 29 marzo 2006, n. 79, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 2006;
2. delibera 20 luglio 2007, n. 51, pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 252 del 2007;
3. delibera 22 gennaio 2010, n. 3, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 182 del 2010;
4. delibera 22 luglio 2010, n. 71, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 2011;
5. delibera 3 agosto 2011, n. 53, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 2011;
6. delibera 22 dicembre 2017, n. 90, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 2018;
Vista la delibera 7 agosto 2017, n. 65, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 2017, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Contratto di programma 2016-2020 tra MIT e ANAS, che non include fra gli interventi previsti l'itinerario Ragusa-Catania;
Vista la delibera 24 luglio 2019, n. 36, in corso di perfezionamento, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Contratto di programma 2016-2020 - Aggiornamento 2018-2019 tra MIT e ANAS, che non prevede fra gli interventi previsti l'itinerario Ragusa-Catania;
Considerato che la Societa' Autostrada Ragusa-Catania S.r.l. (SARC) e' attualmente concessionaria per la progettazione, la realizzazione e la gestione dell'intervento in esame e che la stessa detiene un progetto definitivo, ancora non approvato, che ha raccolto i pareri e le autorizzazioni previste dalla normativa vigente;
Vista la nota 6 agosto 2018, n. 25450, con la quale il Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto al NARS, ai sensi del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 novembre 2008, di esprimersi sulla documentazione trasmessa dalla Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali inerente il Piano economico finanziario (PEF) relativo al collegamento viario con caratteristiche autostradali compreso tra la svincolo della s.s. 514 «di Chiaramonte» con la s.s. 115 e lo svincolo della s.s. 194 «Ragusana», in considerazione delle osservazioni che la predetta Direzione generale aveva formulato al riguardo;
Visto il parere 29 ottobre 2018, n. 1, con il quale il NARS ha formulato le seguenti osservazioni:
1. per quanto riguarda le somme a disposizione, chiarire le singole voci di spesa;
2. valutare le modalita' di rifinanziamento dell'opera all'esito della gara per l'approvvigionamento del capitale di debito;
3. tenere conto di quanto stabilito dalle deliberazioni regolatorie di questo Comitato, oltre che di quanto previsto dalla convenzione, eventualmente, aggiornando le previsioni della medesima con l'indicazione delle piu' recenti delibere regolatorie successivamente adottate da questo stesso Comitato;
4. verificare gli eventuali maggiori oneri connessi alle considerazioni espresse sul progetto definitivo dal Consiglio superiore dei lavori pubblici;
5. valutare - tenuto conto dell'attuale livello tariffario esposto nel Piano finanziario regolatorio (PFR) e dell'interesse pubblico sotteso alla necessita' di realizzare l'opera e la necessita' di garantire ai cittadini il piu' ampio accesso all'infrastruttura - in tempi coerenti con le successive fasi procedurali, alla luce del rapporto concessorio in essere e della normativa di riferimento, possibili soluzioni per ridurre gli oneri all'utenza;
Vista la nota 11 dicembre 2018, n. 42724 con la quale il Capo di Gabinetto del MIT, nel richiedere l'iscrizione all'ordine del giorno di questo Comitato dell'esame dell'argomento relativo all'approvazione del progetto definitivo «Itinerario Ragusa-Catania». Ammodernamento a quattro corsie della s.s. 514 «di Chiaramonte» e della s.s. 194 «Ragusana», dallo svincolo con la s.s. 115 allo svincolo con la s.s. 114, ha trasmesso la nota 6 dicembre 2018, n. 27804 con la quale Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali ha confermato le valutazioni «in ordine all'utilita' sociale dell'intervento e alla possibilita' di adottare misure di agevolazione all'utenza finalizzate a contenere i livelli tariffari»;
Vista la nota 20 dicembre 2018, n. 259702, con la quale la Ragioneria generale dello Stato (RGS) ha evidenziato alcune criticita' in merito alla modalita' di realizzazione dell'intervento di cui trattasi, rappresentando l'opportunita' di disporre:
1. della valutazione sulla sostenibilita' finanziaria e bancabilita' dell'intervento da parte di un istituto finanziatore, quale potrebbe essere Cassa depositi e prestiti;
2. dei termini e delle condizioni in cui si concretizzerebbe la disponibilita' rappresentata dalla Regione Siciliana, con nota del 4 dicembre scorso, a contribuire finanziariamente a sostegno della riduzione tariffaria per l'utenza e degli impatti sulle condizioni di equilibrio economico e finanziario del concessionario, nonche' del connesso formale impegno da parte della Regione Siciliana prima della data di convocazione del CIPE;
3. della valutazione in merito all'attuazione di soluzioni alternative per la realizzazione dell'intervento, quale potrebbe essere l'affidamento dei lavori ad ANAS a valere sulle risorse finanziarie rese disponibili da parte della Regione Siciliana, considerato che il costo complessivo dell'intervento ammonta a circa 700 milioni. In tal caso, andrebbero individuate le modalita' di gestione ed il livello della tariffa che dovrebbe essere ridotto in misura tale da coprire i soli costi operativi;
Considerato che questo Comitato in data 17 gennaio 2019 ha avviato l'esame del progetto definitivo del collegamento Ragusa-Catania;
Vista la delibera 28 novembre 2018, n. 82, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 3 aprile 2019, con la quale e' stato modificato il «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica» di cui alla delibera 30 aprile 2012, n. 62;
Vista la nota consegnata nel corso della seduta del CIPE del 4 aprile 2019 (protocollo DIPE n. 1978 del 2019) a firma congiunta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministro dell'economia e delle finanze MEF), con la quale i due Ministri, valutate e considerate le numerose criticita' presenti nella proposta dell'attuale concessionario, hanno ritenuto in particolare, che il progetto fosse strategico e che il modello della attuale concessione in project financing, nei termini proposti, non risultasse allo stato sostenibile e quindi economicamente percorribile;
Considerato che nella seduta di questo Comitato del 15-20 maggio 2019 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha reso un'informativa sulla Ragusa-Catania, indicando che erano in corso interlocuzioni tra SARC e ANAS per la ricerca di soluzioni idonee al superamento delle criticita' rilevate;
Vista la proposta di cui alla nota MIT-GAB 23 luglio 2019, n. 29735, con cui il MIT ha chiesto l'iscrizione del collegamento viario con caratteristiche autostradali della strada statale (S.S.) n. 514 «di Chiaramonte» e della s.s. n. 194 «Ragusana», dallo svincolo con la s.s. n. 115 allo svincolo con la s.s. n. 114, all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato e ha inviato la relativa documentazione istruttoria, evidenziando criticita' e ipotizzando la cessione del progetto di SARC ad ANAS;
Considerato altresi' che nel corso della seduta di questo Comitato del 24 luglio 2019 il medesimo Ministero si e' riservato di fornire una completa informativa sul collegamento viario Ragusa-Catania nella seduta successiva;
Vista la nota MIT 31 luglio 2019, n. 31119, con la quale e' stata trasmessa ulteriore documentazione istruttoria, tra cui il testo di un accordo sottoscritto per la cessione del progetto da parte di SARC ad ANAS;
Preso atto della documentazione inviata dal MIT dalla quale e' emerso che questo Comitato e' chiamato a:
1. ribadire la rilevanza strategica e l'esigenza di assicurare il celere avvio dell'opera;
2. prendere atto della non sostenibilita' del modello concessorio attuale, alla luce delle informative rese nelle precedenti riunioni di questo Comitato, sulla base delle osservazioni di cui alla citata nota comune MIT-MEF presentata in occasione della seduta di questo Comitato del 4 aprile 2019, consistenti prevalentemente nell'insostenibilita' dell'elevato livello tariffario e nel rilevante rischio operativo;
3. prendere atto che si sono svolte interlocuzioni con il concessionario e ANAS, con l'ipotesi di superamento dello schema operativo di convenzione e di realizzazione dell'opera a totale carico della finanza pubblica, e dell'avvenuto accordo fra SARC e ANAS per la cessione del progetto dell'opera;
4. autorizzare il cambio del soggetto aggiudicatore per la realizzazione delle opere e la futura gestione dell'autostrada, previa acquisizione dell'attuale progetto definitivo gia' disponibile con tutte le relative autorizzazioni e pareri, da parte di un soggetto interamente pubblico (ivi inclusa la possibilita' di istituire una societa' di scopo), nel quale lo Stato partecipi tramite ANAS e la Regione Siciliana partecipi direttamente o tramite societa' pubblica da essa individuata.
Vista la nota 1° agosto 2019, n. 4287, predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica e dal MEF e posta a base dell'odierna seduta di questo Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Visto il documento di seduta che il MEF ha presentato al DIPE prima dell'inizio dell'odierna seduta per condividere la proposta di modifica della nota congiunta riguardante il solo punto 1C dell'Ordine del giorno avente ad oggetto l'itinerario Ragusa-Catania, e che lo stesso documento, una volta condiviso dal DIPE, e' stato acquisito con protocollo DIPE n. 4310 del 1° agosto 2019, e posto a base della medesima seduta quale allegato alla sopra citata nota congiunta DIPE-MEF prot. DIPE 1° agosto 2019, n. 4287, gia' stampata;
Considerato altresi' che il summenzionato documento del MEF, e' stato condiviso dal DIPE, nella parte del testo seguente riportato gia' tra virgolette nella proposta del MEF:
«Nella delibera di approvazione del progetto definitivo dell'intervento denominato Ragusa-Catania - Collegamento viario con caratteristiche autostradali compreso tra lo svincolo della s.s. n. 514 di Chiaramonte con la s.s. 115 e lo svincolo della s.s. n. 194 "Ragusana" il MIT e l'ANAS individueranno le risorse da destinare allo scopo nell'ambito del Contratto di programma ANAS. Al successivo aggiornamento verra' recepita tale finalizzazione e i necessari adeguamenti. Pertanto il successivo decreto interministeriale di approvazione dovra' tenere conto anche di tale inserimento», previa verifica dell'itinerario;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Considerato il dibattito svoltosi nel corso della seduta odierna ed in particolare che:
1. ANAS e SARC hanno sottoscritto un accordo per la cessione del progetto da parte di SARC ad ANAS con tutti i pareri e le autorizzazioni gia' acquisite;
2. l'accordo sottoscritto, per come trasmesso nella documentazione istruttoria, presenta due clausole sospensive e uno specifico rimando al cambio di soggetto aggiudicatore, necessario per poter far subentrare di diritto un nuovo soggetto alla societa' SARC nella titolarita' del progetto;
2. la Regione Siciliana ha manifestato concretamente l'intenzione di partecipare alla societa' pubblica (societa' di scopo) che realizzera' l'opera, direttamente o tramite il CAS (Consorzio autostrade siciliane), anche mediante una partecipazione di ulteriori fondi proporzionata alla quota di partecipazione che la Regione Siciliana decidera' di avere nella societa' pubblica allo scopo istituita;
3. il Comitato non ritiene maturo al momento approvare il cambio di soggetto aggiudicatore, anche in considerazione della richiesta della Regione Siciliana di partecipare alla societa' pubblica (societa' di scopo), e che, pertanto, non essendo possibile oerare ora una scelta definitiva, viene rimandata al primo CIPE utile la decisione sul cambio di soggetto aggiudicatore, al fine di poter verificare concretamente la possibilita' di creare in tempi brevi la societa' di scopo (fra ANAS e Regione Siciliana o CAS), ipotesi preferita dalla Regione Siciliana, oppure di effettuare il cambio del soggetto aggiudicatore in favore della sola ANAS, come previsto dall'attuale accordo SARC-ANAS, al fine di permettere a quest'ultima di acquisire il progetto con tutti i suoi pareri ed autorizzazioni velocizzando l'iter approvativo del progetto definitivo e rimandando ad un secondo momento la costituzione della societa' di scopo;
4. in particolare, la prescrizione presente in nota congiunta come modificata dal MEF prima della seduta, con documento protocollo DIPE 1° agosto 2019, n. 4310, e' condivisa ma, non essendo stato approvato il cambio del soggetto aggiudicatore, tale prescrizione non puo' in questa fase essere inserita a modifica della delibera n. 36 del 2019, e pertanto deve essere necessariamente rinviata ad un futuro aggiornamento del Contratto di programma di ANAS;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

Prende atto

della proposta presentata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nella seduta odierna di questo Comitato riguardante in particolare:
1. la rilevanza strategica dell'intervento e l'esigenza di assicurare il celere avvio dell'opera;
2. la non sostenibilita' del modello concessorio attuale, alla luce delle informative rese nelle precedenti riunioni di questo Comitato e della nota comune tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze presentata in occasione della seduta del Comitato del 4 aprile 2019, in particolare per l'insostenibilita' dell'elevato livello tariffario ed il rilevante rischio operativo;
3. le interlocuzioni fra il concessionario Societa' autostradale Ragusa-Catania e ANAS S.p.a., con l'ipotesi di superamento dello schema operativo di convenzione e di realizzazione dell'opera a totale carico della finanza pubblica ed il relativo accordo fra la medesima Societa' autostradale Ragusa-Catania S.p.a. e ANAS S.p.a., riguardante la cessione del progetto dell'opera;

Delibera:

1. La modifica del modello attuativo della concessione autostradale relativa all'itinerario Ragusa-Catania - Collegamento viario con caratteristiche autostradali della s.s. n. 514 di Chiaramonte e della s.s. n. 194 «Ragusana», dallo svincolo con la s.s. n. 115 allo svincolo con la s.s. n. 114, con la realizzazione dell'opera a totale carico della finanza pubblica.
2. Il rinvio dell'autorizzazione al cambio del soggetto aggiudicatore per la realizzazione delle opere e la futura gestione dell'autostrada, previa acquisizione dell'attuale progetto definitivo gia' disponibile con tutte le relative autorizzazioni e pareri, da parte di un soggetto interamente pubblico (ivi inclusa la possibilita' di istituire una societa' di scopo), nel quale lo Stato partecipa tramite ANAS S.p.a. e la Regione Siciliana partecipa direttamente o tramite societa' pubblica da essa individuata.
3. Tutti i soci della futura societa' di scopo dovranno partecipare anche finanziariamente, pro quota, alla realizzazione dell'opera.
4. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' presentare in occasione della prima riunione utile di questo Comitato l'approvazione del cambio del soggetto aggiudicatore una volta concluso l'accordo fra SARC e ANAS, in considerazione delle richieste della Regione Siciliana di costituire una societa' di scopo.
5. Inoltre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' proporre a questo Comitato l'approvazione del progetto definitivo, secondo il nuovo modello interamente pubblico, avendo avuto cura di rispettare i tempi e le procedure relativi alle pubblicazioni degli avvisi di avvio delle procedure relative agli espropri e/o alla pubblica utilita' e specificando l'esito dell'accordo fra SARC e ANAS, con l'esatta quantificazione del prezzo di acquisto del progetto definitivo ceduto da SARC, come congruito dall'ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, e la quantificazione del costo dell'opera con l'esatta ripartizione delle relative coperture finanziarie.
6. In mancanza della formalizzazione in tempi rapidi della costituzione della societa' di scopo o di assenza di tale societa' al momento di presentazione della delibera per il cambio del soggetto aggiudicatore, al fine di velocizzare le procedure, si precisa che il cambio del soggetto aggiudicatore potra' essere effettuato a favore di ANAS, essendo quest'ultima societa' ad aver sottoscritto l'accordo con SARC, di cui alle premesse, per la cessione del progetto definitivo a titolo oneroso.
7. Con la futura delibera di approvazione del progetto definitivo dell'intervento denominato itinerario Ragusa-Catania - Collegamento viario con caratteristiche autostradali compreso dalla s.s. n. 514 di Chiaramonte e dalla s.s. n. 194 «Ragusana», dallo svincolo della s.s. n. 115 allo svincolo della s.s. n. 114 - il MIT e l'ANAS individueranno le risorse da destinare alla realizzazione dell'opera nell'ambito del Contratto di programma ANAS, salvo ulteriori finanziamenti da parte della Regione Siciliana. Tale finalizzazione ed i necessari adeguamenti verranno recepiti nel successivo aggiornamento del Contratto di programma ANAS.
8. In ogni caso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in occasione della prima riunione utile di questo Comitato trasmettera' una informativa riguardante gli sviluppi e lo stato di avanzamento degli accordi fra ANAS e SARC e di quelli riguardanti l'intesa raggiunta con la Regione Siciliana sulla costituzione della societa' di scopo di cui alle premesse.
9. Il CIPE raccomanda al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di:
a. svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere e degli accordi ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa;
b. evidenziare in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento il CUP assegnato all'opera, ai sensi della delibera n. 24 del 2004;
c. provvedere ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti.

Roma, 1° agosto 2019

Il Presidente: Conte
Il segretario: Giorgetti

Registrato alla Corte dei conti il 20 gennaio 2020 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, reg. n. 33