Gazzetta n. 65 del 12 marzo 2020 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 21 novembre 2019
Accordo di partenariato - strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Modifica dei termini per la sottoscrizione degli accordi di programma quadro. (Delibera n. 72/2019).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visti i regolamenti (UE) n. 1301/2013, n. 1303/2013, n. 1304/2013 e n. 1311/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativi alla disciplina e alla quantificazione dei Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) 2014/2020;
Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, che, agli articoli 2 e 3, specifica le competenze del CIPE in tema di coordinamento delle politiche comunitarie, demandando, tra l'altro, al Comitato stesso, nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo, l'elaborazione degli indirizzi generali da adottare per l'azione italiana in sede comunitaria per il coordinamento delle iniziative delle Amministrazioni a essa interessate e l'adozione di direttive generali per il proficuo utilizzo dei flussi finanziari, comunitari e nazionali;
Visti inoltre gli articoli 5 e seguenti della predetta legge n. 183 del 1987 che istituiscono, nell'ambito del Ministero del tesoro - Ragioneria generale dello Stato, il Fondo di rotazione e ne disciplinano le relative erogazioni e l'informazione finanziaria;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1988, n. 568 recante «Approvazione del regolamento per l'organizzazione e le procedure amministrative del Fondo di rotazione per la attuazione delle politiche comunitarie, in esecuzione dell'art. 8 della legge 16 aprile 1987, n. 183», e sue successive modificazioni e integrazioni;
Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o al Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni;
Visto l'art. 55-bis del decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 1, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27;
Visto l'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, che istituisce l'Agenzia per la coesione territoriale (di seguito «Agenzia»), la sottopone alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 dicembre 2014 che istituisce, tra le strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri, in attuazione del citato art. 10 del decreto-legge del 31 agosto 2013, n. 101, il Dipartimento per le politiche di coesione (di seguito DPCoe);
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2014), che all'art. 1, commi da 13 a 17, destina l'importo complessivo di 90 milioni di euro per la realizzazione degli interventi finalizzati all'attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese ponendolo a carico delle disponibilita' del Fondo di rotazione ex legge n. 183 del 1987, secondo i criteri e le modalita' attuative previste dall'Accordo di partenariato;
Visto, in particolare, il comma 245, dell'art. 1 della sopracitata legge n. 147 del 2013 come modificato dall'art. 1, comma 670, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, (legge di stabilita' 2015) il quale ha previsto che il monitoraggio degli interventi complementari previsti nell'ambito dell'Accordo di partenariato finanziati dal citato Fondo di rotazione sia assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (MEF/RGS), attraverso le specifiche funzionalita' del proprio sistema informativo, come successivamente specificate dalla circolare MEF/RGS del 30 aprile 2015, n. 18;
Considerato che l'art. 1 della citata legge di stabilita' 2014 individua, quale strumento attuativo di cooperazione interistituzionale, l'accordo di programma quadro (di seguito APQ), di cui all'art. 2 comma 203 lettera c) della legge 23 dicembre 1996, n. 662;
Vista la citata legge di stabilita' 2015, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, e in particolare l'art. 1, comma 674, che destina al rafforzamento della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015-2017;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208 recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2016); e, in particolare, l'art. 1, comma 811, che destina un'ulteriore quota di 10 milioni di euro, per il rafforzamento della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese;
Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205 recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di bilancio 2018), e, in particolare, l'art. 1, comma 895, che stanzia ulteriori risorse, per un importo pari a 91,18 milioni di euro per il triennio 2019-2021, per interventi a favore dello sviluppo delle aree interne del Paese;
Vista la delibera di questo Comitato n. 8 del 2015, recante la presa d'atto - ai sensi di quanto previsto al punto 2 della propria delibera n. 18 del 2014 - dell'Accordo di partenariato Italia 2014-2020 adottato con decisione esecutiva in data 29 ottobre 2014 dalla Commissione europea e relativo alla programmazione dei Fondi SIE per il periodo 2014-2020;
Viste le delibere di questo Comitato n. 9 del 2015 e n. 43 del 2016 con le quali sono stati rispettivamente approvati gli indirizzi operativi e disposto il riparto finanziario di 90 milioni euro stanziati dalla legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita' 2014) nonche' il riparto finanziario di 90 milioni euro stanziati dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilita' 2015), per il rafforzamento della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese;
Vista la successiva delibera di questo Comitato n. 80 del 2017 con la quale e' stato disposto il riparto finanziario dell'ulteriore quota di 10 milioni di euro per il rafforzamento della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese stanziati dalla citata legge di stabilita' 2016 e adottate alcune semplificazioni del metodo «Aree Interne»;
Vista la successiva delibera di questo Comitato n. 52 del 2018 con la quale e' stato disposto il riparto finanziario dell'ulteriore quota di 91,18 milioni di euro, per il triennio 2019-2021, per il rafforzamento della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese stanziati dalla citata legge di bilancio 2018; sono state adottate alcune semplificazioni del metodo «Aree Interne» e sono stati prorogati i termini di scadenza fissati dalle delibere CIPE n. 43 del 2016 e n. 80 del 2017;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2019 con il quale, tra l'altro, e' stato nominato Ministro senza portafoglio il dottor Giuseppe Luciano Calogero Provenzano;
Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 settembre 2019 con il quale allo stesso Ministro e' stato conferito l'incarico relativo al Sud e alla coesione territoriale e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 settembre 2019 recante la delega di funzioni al Ministro stesso, tra le quali quelle di promuovere e coordinare le politiche e gli interventi finalizzati allo sviluppo economico dei territori ivi comprese le aree interne;
Vista la nota prot. n. 147-P del 14 ottobre 2019 del Ministro per il Sud e la coesione territoriale e l'allegata nota informativa predisposta dal competente Dipartimento per le politiche di coesione, con la quale viene proposta a questo Comitato la modifica dei termini per la sottoscrizione degli APQ finalizzati all'attuazione della Strategia nazionale per le aree interne del Paese, fissando il nuovo termine alla data del 31 dicembre 2020;
Considerato che, come risulta dalla proposta e dalla documentazione trasmessa in allegato alla stessa, il lavoro istruttorio, basato su di un metodo operativo innovativo con una governance complessa, e' stato molto intenso, comportando ritardi che non consentono di rispettare i termini di sottoscrizione degli APQ a suo tempo fissati dalle delibere di questo Comitato;
Considerato altresi' che, al fine di non vanificare il lavoro fin qui svolto, appare opportuno individuare un nuovo termine di scadenza per completare la sottoscrizione di tutti gli APQ;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3 della delibera 28 novembre 2018, n. 82, recante il regolamento di questo Comitato;
Vista la nota prot. n. 5982-P del 21 novembre 2019, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, posta a base della odierna seduta del Comitato;
Sulla proposta del competente Ministro per il Sud e la coesione territoriale

Delibera:

1. Modifica dei termini di scadenza.
1.1 I termini di scadenza per la sottoscrizione degli Accordi di Programma Quadro (di seguito APQ) fissati con le delibere di questo Comitato n. 9 del 2015, n. 43 del 2016, n. 80 del 2017 e n. 52 del 2018, sono prorogati al 31 dicembre 2020;
1.2 Il Dipartimento per le politiche di coesione presentera' a questo Comitato, entro il 30 giugno 2020, una relazione circa le cause che hanno ritardato la sottoscrizione degli APQ ovvero, in alcuni casi, l'approvazione della Strategia d'area, nonche' le azioni in essere per rimuoverle.
2. Norma finale.
Per tutto quanto non specificamente indicato nella presente delibera, si applicano le disposizioni normative e le procedure previste dalla delibera CIPE n. 9 del 2015 e successive modifiche e integrazioni.

Roma, 21 novembre 2019

Il Presidente: Conte Il segretario: Fraccaro

Registrato alla Corte dei conti il 28 febbraio 2020 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 165