IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e visto, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi» e successive modificazioni; Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5, ha istituito presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato; Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» sul quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con delibera 1° febbraio 2001, n. 1 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 2001, e che e' stato approvato con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002 - supplemento ordinario, con la quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre 2001, n. 443, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che nell'allegato 1 include, nell'ambito dei «Sistemi urbani», alcuni interventi che riguardano la citta' di Roma, tra i quali la Metropolitana C; Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto (CUP) e, in particolare: 1. la delibera 27 dicembre 2002, n. 143, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003 e con relativa errata-corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, e la delibera 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP stesso dev'essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici relativi a progetti di investimento pubblico, e dev'essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, ha disposto che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP; 3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, ha definito le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»; Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»; Vista la normativa vigente in tema di controllo dei flussi finanziari e, in particolare: 1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, concernente il «Codice dei contratti pubblici», e successive modifiche; 2. la delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che, ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014, aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e con relativa errata-corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 2015 - supplemento ordinario, con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'XI Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza - DEF 2013, che include, nella tabella 0 «Programma infrastrutture strategiche», nell'ambito dei «Sistemi urbani», nell'infrastruttura «Roma Metro C/Metro B1 e Grande Raccordo Anulare», l'intervento «Metropolitana linea C: tratta T3»; Visto il citato decreto legislativo n. 50 del 2016, e successive modificazioni, e visti in particolare: 1. l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 2. l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 3. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto; 4. l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006; 5. l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono rispettivamente che: 5.1 lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore; 5.2 per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione d'impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente; 5.3 le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle grandi opere, avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti; Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma 11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163 del 2006; Visto il decreto del Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo 12 gennaio 2017, n. 15, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 58 del 2017, con il quale, tra l'altro, e' stato istituito il Parco archeologico del Colosseo, quale «ufficio dirigenziale di livello generale periferico del Ministero» dei beni e delle attivita' culturali e del turismo; Viste le delibere 1° agosto 2003, n. 65, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 258 del 2003; 20 dicembre 2004, n. 105, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 2005; 27 maggio 2005, n. 39, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del 2005; 29 marzo 2006, n. 78, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 210 del 2006; 17 novembre 2006, n. 144, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 2006; 28 giugno 2007, n. 46, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 5 del 2008; 3 agosto 2007, n. 71, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 41 del 2008 - supplemento ordinario; 9 novembre 2007, n. 112, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 2008 - supplemento ordinario; 31 luglio 2009, n. 64, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 5 del 2010; 22 luglio 2010, n. 60, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2011; 20 gennaio 2012, n. 6, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 2012; 11 luglio 2012, n. 84, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 2012; 11 dicembre 2012, n. 127 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 145 del 2013; 21 dicembre 2012, n. 137 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 121 del 2013; 26 aprile 2018, n. 35, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 153 del 2018, e 26 aprile 2018, n. 36, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 2018, con le quali questo Comitato ha assunto determinazioni in ordine alla Metropolitana di Roma - linea C - tracciato fondamentale da T2 a T7 (Clodio/Mazzini-Pantano/Monte Compatri); Vista, in particolare, la richiamata delibera n. 60 del 2010, con la quale questo Comitato: 1. ha preso atto che al «completamento della quota statale della copertura finanziaria» del progetto definitivo della tratta T3 Colosseo-San Giovanni concorrevano 42.000.000 di euro, imputati sulle risorse destinate ad interventi per la tutela e dei beni e delle attivita' culturali ai sensi dell'art. 60, comma 4, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), c.d. «fondi ARCUS»; 2. ha approvato il progetto definitivo della tratta T3 Colosseo-San Giovanni, nel cui quadro economico era incluso, fra le somme a disposizione, l'importo di 10 milioni di euro, al netto di IVA, indicato alla voce «accantonamento M.B.A.C. per opere da realizzare»; Vista inoltre la delibera n. 35 del 2018 sopra citata, con la quale questo Comitato: 1. ha preso atto che nel quadro economico del progetto definitivo della tratta T3, approvato con la suddetta delibera n. 60 del 2010, figuravano circa 11 milioni di euro, IVA inclusa, destinati alla realizzazione delle seguenti opere di competenza del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo: ===================================================================== | Voci | Importo | +=============================================+=====================+ |Messa in sicurezza attico del Colosseo | 3.043.299,47| +---------------------------------------------+---------------------+ |Alleggerimento delle colonnacce del Foro di | | |Nerva | 76.488,28| +---------------------------------------------+---------------------+ |Interventi tutela di Piazza del Colosseo | 1.995.600,52| +---------------------------------------------+---------------------+ |Deposito e restauro dei reperti archeologici | 5.969.131,67| +---------------------------------------------+---------------------+ | Totale | 11.084.519,94| +---------------------------------------------+---------------------+
2. ha disposto il subentro del «Parco archeologico del Colosseo» quale soggetto aggiudicatore dei soli interventi di «messa in sicurezza dell'attico del Colosseo», ricompresi tra gli «interventi M.B.A.C.» del citato progetto definitivo della tratta T3 rispetto a Roma Metropolitane S.r.l., soggetto aggiudicatore per l'intera linea C; 3. ha individuato in 3.043.299,47 di euro, IVA inclusa, il limite di spesa degli interventi di cui al precedente punto 2, precisando che il relativo finanziamento era integralmente imputato sulle risorse statali «destinate ad interventi per la tutela e dei beni e delle attivita' culturali» ai sensi del citato art. 60, comma 4, della legge n. 289 del 2002, «annualita' 2018»; 4. ha stabilito che per l'attuazione dei suddetti interventi di messa in sicurezza avrebbe dovuto «essere stipulata un'apposita convenzione», da trasmettere a questo Comitato, con la quale avrebbe dovuto essere definito «un diretto iter di finanziamento degli interventi» stessi «per velocizzare la tempistica dei finanziamenti e garantire la conclusione dei lavori... in tempi adeguati allo stato di avanzamento della Linea C»; Vista la nota 23 ottobre 2019, n. 28528, con la quale il Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo (MIBACT) ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima riunione utile di questo Comitato della proposta d'individuazione del nuovo soggetto aggiudicatore per gli «Interventi di tutela di Piazza del Colosseo» di cui alla citata delibera n. 35 del 2018 e ha trasmesso la relativa documentazione istruttoria; Vista la nota 31 ottobre 2019, n. 29366, con la quale il suddetto Ministero ha trasmesso documentazione integrativa; Preso atto dell'attivita' istruttoria svolta dal MIBACT e, in particolare, che: 1. dopo la variazione del soggetto aggiudicatore relativo all'intervento di «messa in sicurezza dell'attico del Colosseo» di cui alla richiamata delibera di questo Comitato n. 35 del 2018, con nota 11 giugno 2019, n. 2733, il Parco archeologico del Colosseo ha presentato al Segretario generale del Ministero per i beni e le attivita' culturali la richiesta di analoga variazione anche per gli «interventi di tutela di Piazza del Colosseo», chiedendo l'attribuzione dei fondi per il relativo finanziamento e comunicando che la progettazione di tali interventi sarebbe stata eseguita dal medesimo Parco e «condivisa con Roma Capitale»; 2. gli «interventi di tutela di Piazza del Colosseo» hanno l'obiettivo di ricomporre l'originario perimetro dell'Anfiteatro Flavio, con riproposizione dell'anello mancante sul fronte meridionale, e di migliorare le condizioni di sicurezza dell'Anfiteatro stesso e dei visitatori, ridefinendo e migliorando gli accessi; 3. con nota 26 agosto 2019, n. 6526, Roma Metropolitane S.r.l., soggetto aggiudicatore dell'intera linea C ad eccezione delle opere di «messa in sicurezza dell'attico del Colosseo», ha formulato il proprio assenso all'individuazione del Parco archeologico del Colosseo quale soggetto aggiudicatore dei richiamati «interventi di tutela di Piazza del Colosseo»; 4. analogo assenso e' stato formulato dal Dipartimento mobilita' e trasporti di Roma Capitale con nota 8 agosto 2019, n. 31017, e dalla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali, che si e' espressa con nota 24 ottobre 2019, n. 29604, condizionando il proprio parere positivo all'effettuazione degli interventi nell'ambito del «perimetro originario» del Colosseo e alla stipula di una «convenzione preliminare che assicuri, fra l'altro, la progettazione condivisa [con la stessa Sovrintendenza] in tutte le fasi, cosi' da assicurare nel modo migliore il conseguimento degli obiettivi comuni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e riordino dei flussi turistici»; 5. come previsto dalla citata delibera n. 35 del 2018, per gli interventi di «messa in sicurezza dell'attico del Colosseo» il 28 gennaio 2019 e' stata sottoscritta, tra Parco archeologico del Colosseo, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Roma Capitale e Roma Metropolitane S.r.l., la convenzione che regola «le modalita' di attuazione dell'intervento... e le modalita' di erogazione del relativo finanziamento»; 6. per gli «interventi di tutela di Piazza del Colosseo» dovra' essere sottoscritta un'analoga convenzione ovvero un'integrazione della convenzione richiamata al punto precedente, in quanto i soggetti interessati sono i medesimi; 7. il finanziamento degli «interventi di tutela di Piazza del Colosseo», il cui costo e' stato confermato in 1.995.600,52 euro, e' previsto «nell'ambito delle risorse statali disponibili per la linea C» (1.907,04 milioni di euro complessivi), come ribadito dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con nota 11 ottobre 2019, n. 7114; 8. in particolare, come per le altre opere di competenza del MIBACT previste nel progetto definitivo della tratta T3, il finanziamento e' interamente a carico delle risorse statali destinate ad interventi per la tutela e dei beni e delle attivita' culturali ai sensi dell'art. 60, comma 4, della legge n. 289 del 2002; 9. il Parco archeologico del Colosseo ha fornito aggiornamenti in merito allo stato di attuazione degli interventi di «messa in sicurezza dell'attico del Colosseo» e ha trasmesso il relativo cronoprogramma; Considerato che la realizzazione delle opere compensative sopra descritte non determina una variazione del limite di spesa dell'intera linea C della metropolitana di Roma, ne' richiede finanziamenti non previsti; Considerato che l'Assemblea Capitolina, con deliberazione n. 79 del 2019, verbale n. 67, seduta pubblica del 18-21 ottobre 2019, ha deliberato di procedere alla messa in liquidazione di Roma Metropolitane S.r.l., ai sensi degli articoli 2484 e seguenti del codice civile, e alla nomina di un liquidatore o di un Collegio dei liquidatori, fornendo indirizzo affinche' l'organo liquidatorio ponga in essere tra l'altro «la prosecuzione dell'esercizio provvisorio dell'impresa, per il completamento delle importanti opere e attivita' gia' affidate con particolare attenzione ai lavori della tratta T3 della Metro C»; Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3 del vigente regolamento di questo Comitato di cui alla delibera 28 novembre 2018, n. 82, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 2019; Vista la nota 7 novembre 2019, n. 240526, con la quale il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha precisato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' provvedere al disimpegno della suddetta somma di 1.995.600,52 euro (annualita' 2020), in quanto impegnata a favore di Roma Metropolitane S.r.l., e al successivo impegno a favore del nuovo soggetto aggiudicatore; Vista la nota 21 novembre 2019, n. 5982, predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta di questo Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Su proposta del Ministro per i beni e le attivita' culturali e per il turismo, condivisa dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Delibera:
Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, e del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, da cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016. 1. Modifica del soggetto aggiudicatore.
1.1 Il «Parco archeologico del Colosseo» subentra a Roma Metropolitane S.r.l. in liquidazione quale soggetto aggiudicatore degli «interventi di tutela di Piazza del Colosseo», ricompresi tra gli «interventi MBAC» del progetto definitivo della linea C della metropolitana di Roma, tratta T3 Colosseo/Fori Imperiali-San Giovanni, approvato con la delibera di questo Comitato n. 60 del 2010, citata in premesse. 2. Aspetti finanziari.
2.1 Il limite di spesa degli interventi di cui al precedente punto 1 e' pari a 1.995.600,52 euro, IVA inclusa. 2.2 Il finanziamento del suddetto importo e' interamente a carico delle risorse statali destinate alla linea C della metropolitana di Roma e in particolare a carico delle risorse destinate ad interventi per la tutela e dei beni e delle attivita' culturali ai sensi dell'art. 60, comma 4, della legge n. 289 del 2002, (c.d. fondi ARCUS) - annualita' 2020. 2.3 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' provvedere al disimpegno della suddetta somma di 1.995.600,52 euro (annualita' 2020), impegnata a favore di Roma Metropolitane S.r.l., e al successivo impegno a favore del nuovo soggetto aggiudicatore. 3. Altre disposizioni.
3.1 Ai fini della attuazione degli interventi di cui al punto 1 dovranno essere stipulate una o piu' convenzioni, che disciplinino: 3.1.1 la progettazione condivisa con la Sovrintendenza capitolina, in tutte le fasi previste, si' da assicurare, nella migliore maniera possibile, il conseguimento degli obiettivi comuni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e riordino dei flussi turistici; 3.1.2 l'attuazione degli «Interventi di tutela di Piazza del Colosseo», analogamente alla convenzione 28 gennaio 2019, sottoscritta a seguito della precedente modifica del soggetto aggiudicatore, o, in alternativa, un addendum alla predetta convenzione, nel caso i soggetti coinvolti fossero gli stessi. 3.2 La convenzione da sottoscrivere per l'attuazione degli «Interventi di tutela di Piazza del Colosseo» dovra' essere trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE, dopo la sua sottoscrizione. 3.3 Il Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti relativi agli interventi di cui al predetto punto 1. 3.4 Ai sensi della delibera n. 24 del 2004, il CUP assegnato all'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa.
Roma, 21 novembre 2019
Il Presidente: Conte Il segretario: Fraccaro Registrato alla Corte dei conti il 4 marzo 2020 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 185 |