Gazzetta n. 103 del 20 aprile 2020 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA |
DECRETO 2 aprile 2020 |
Adeguamento dell'ordinamento didattico della classe di laurea magistrale LM/41 - Medicina e chirurgia, di cui al decreto del 16 marzo 2007. (Decreto n. 8/2020). |
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IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, e in particolare l'art. 1, che istituisce il Ministero dell'istruzione e il Ministero dell'universita' e della ricerca, con conseguente soppressione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», come da ultimo modificato dal predetto decreto-legge n. 1 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, e in particolare gli articoli 2, comma 1, n. 12), 51-bis, 51-ter e 51-quater, concernenti l'istituzione del Ministero dell'universita' e della ricerca «al quale sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di istruzione universitaria, di ricerca scientifica e tecnologica e di alta formazione artistica musicale e coreutica», nonche' la determinazione delle aree funzionali e l'ordinamento del Ministero; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 2020, registrato alla Corte dei conti in data 14 gennaio 2020 di nomina del prof. Gaetano Manfredi quale Ministro dell'universita' e della ricerca; Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 16 marzo 2007 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 6 luglio 2007, n. 155), recante «Determinazione delle classi di laurea magistrale», il quale nella tabella delle classi di laurea magistrale prevede la classe di laurea magistrale LM-41 - Medicina e chirurgia; Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58 «Regolamento recante gli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo», e in particolare le disposizioni relative all'organizzazione, alla modalita' di svolgimento, di valutazione e di certificazione del tirocinio pratico-valutativo ivi disciplinato; Visto il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante «Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19», e in particolare l'art. 102, comma 1, a tenore del quale: 1° per.: «Il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia - classe LM/41 abilita all'esercizio della professione di medico-chirurgo, previa acquisizione del giudizio di idoneita' di cui all'art. 3 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58»; 2° per.: «Con decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca, adottato in deroga alle procedure di cui all'art. 17, comma 95 della legge 15 maggio 1997, n. 127, e' adeguato l'ordinamento didattico della classe LM/41 - Medicina e chirurgia, di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 16 marzo 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 6 luglio 2007, n. 155, Supplemento ordinario»; 3° per.: «Con decreto rettorale, in deroga alle procedure di cui all'art. 11, commi 1 e 2 della legge 19 novembre 1990, n. 341, gli atenei dispongono l'adeguamento dei regolamenti didattici di ateneo disciplinanti gli ordinamenti dei corsi di studio della classe LM/41 - Medicina e chirurgia»; Ritenuto di adeguare l'ordinamento didattico della classe LM/41 alle sopracitate disposizioni normative;
Decreta:
Art. 1
Obiettivi formativi della classe LM/41
1. Gli obiettivi formativi qualificanti LM-41 classe delle lauree magistrali in medicina e chirurgia di cui alle tabelle allegate al decreto ministeriale 16 marzo 2007 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 6 luglio 2007, n. 155), sono cosi' integrati: ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020, la prova finale dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico afferente alla classe LM-41 in medicina e chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di medico chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo di seguito indicato come disciplinato dal decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58. I laureati della classe devono raggiungere le competenze previste dallo specifico profilo professionale. Specifico rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attivita' formativa professionalizzante di tirocinio prodromico al conseguimento del titolo accademico abilitante. Nell'ambito dei 60 C.F.U. da conseguire nell'intero percorso formativo, e destinati alla richiamata attivita' formativa professionalizzante, 15 C.F.U. devono, infatti, essere destinati allo svolgimento del tirocinio trimestrale pratico-valutativo interno al corso di studio di cui all'art. 3 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni, finalizzato al conseguimento dell'abilitazione professionale. Il suddetto tirocinio si svolge per un numero di ore corrispondenti ad almeno 5 C.F.U. per ciascuna mensilita' e si articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in area chirurgica; un mese in area medica; un mese, da svolgersi, non prima del sesto anno di corso, nello specifico ambito della medicina generale. Ad ogni singolo C.F.U. riservato al tirocinio pratico-valutativo, devono corrispondere almeno 20 ore di attivita' didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale. 2. Conseguentemente la tabella allegata al richiamato decreto ministeriale 16 marzo 2007 per la parte relativa agli Obiettivi formativi qualificanti della classe LM-41 classe delle lauree magistrali in medicina e chirurgia e' cosi' sostituita: Obiettivi formativi qualificanti. Ai sensi dell'art. 102, comma 1 del decreto-legge n. 18/2020, la prova finale dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico afferente alla classe LM-41 in medicina e chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di medico chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo di seguito indicato come disciplinato dal decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58. I laureati della classe devono raggiungere le competenze previste dallo specifico profilo professionale. I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia dovranno essere dotati: delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie ai sensi della direttiva 75/363/CEE all'esercizio della professione medica e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonche' di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute, delle persone sane o malate anche in relazione all'ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda. A tali fini il corso di laurea magistrale prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attivita' formative volte alla maturazione di specifiche capacita' professionali; delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; della capacita' di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale e di genere, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato; delle abilita' e dell'esperienza, unite alla capacita' di autovalutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo; della conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche ed etiche della medicina; della capacita' di comunicare con chiarezza ed umanita' con il paziente e con i familiari; della capacita' di collaborare con le diverse figure professionali nelle diverse attivita' sanitarie di gruppo; della capacita' di applicare, nelle decisioni mediche, anche i principi dell'economia sanitaria; della capacita' di riconoscere i problemi sanitari della comunita' e di intervenire in modo competente. Il profilo professionale dei laureati magistrali dovra' comprendere la conoscenza di: comportamenti ed attitudini comportamentali del sapere essere medico; nozioni fondamentali e metodologia di fisica e statistica utili per identificare, comprendere ed interpretare i fenomeni biomedici; organizzazione biologica fondamentale e processi biochimici e cellulari di base degli organismi viventi; processi di base dei comportamenti individuali e di gruppo; meccanismi di trasmissione e di espressione dell'informazione genetica a livello cellulare e molecolare; organizzazione strutturale del corpo umano, con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, dal livello macroscopico a quello microscopico sino ai principali aspetti ultrastrutturali e i meccanismi attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dello sviluppo embrionale e del differenziamento; caratteristiche morfologiche essenziali dei sistemi, degli apparati, degli organi, dei tessuti, delle cellule e delle strutture subcellulari dell'organismo umano, nonche' i loro principali correlati morfo-funzionali; meccanismi biochimici, molecolari e cellulari che stanno alla base dei processi fisiopatologici; fondamenti delle principali metodiche di laboratorio applicabili allo studio qualitativo e quantitativo dei determinanti patogenetici e dei processi biologici significativi in medicina; modalita' di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni normali; principali reperti funzionali nell'uomo sano; fondamenti delle principali metodologie della diagnostica per immagini e dell'uso delle radiazioni, principi delle applicazioni alla medicina delle tecnologie biomediche. I laureati magistrali dovranno inoltre: avere acquisito ed approfondito le interrelazioni esistenti tra i contenuti delle scienze di base e quelli delle scienze cliniche, nella dimensione della complessita' che e' propria dello stato di salute della persona sana o malata, avendo particolare riguardo alla inter-disciplinarieta' della medicina; ed avere sviluppato e maturato un approccio fortemente integrato al paziente, valutandone criticamente non solo tutti gli aspetti clinici, ma anche dedicando una particolare attenzione agli aspetti relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia, nonche' nella riabilitazione e nel recupero del piu' alto grado di benessere psicofisico possibile. I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia svolgeranno l'attivita' di medico chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici. Ai fini indicati i laureati della classe dovranno avere acquisito: la conoscenza della organizzazione, della struttura e del funzionamento normale del corpo umano, ai fini del mantenimento dello stato di salute della persona sana e della comprensione delle modificazioni patologiche; la conoscenza delle cause delle malattie nell'uomo, interpretandone i meccanismi patogenetici molecolari, cellulari e fisiopatologici fondamentali; la conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra microrganismi ed ospite nelle infezioni umane, nonche' i relativi meccanismi di difesa; la capacita' di applicare correttamente le metodologie atte a rilevare i reperti clinici, funzionali e di laboratorio, interpretandoli criticamente anche sotto il profilo fisiopatologico, ai fini della diagnosi e della prognosi e la capacita' di valutare i rapporti costi/benefici nella scelta delle procedure diagnostiche, avendo attenzione alle esigenze sia della corretta metodologia che dei principi della medicina basata sull'evidenza; una adeguata conoscenza sistematica delle malattie piu' rilevanti dei diversi apparati, sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana e la capacita' di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici, le alterazioni funzionali rilevate nell'uomo con le lesioni anatomopatologiche, interpretandone i meccanismi di produzione e approfondendone il significato clinico; la capacita' di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i piu' comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse medico che chirurgico e la capacita' di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l'impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunita'; la conoscenza dei principi su cui si fonda l'analisi del comportamento della persona e una adeguata esperienza, maturata attraverso approfondite e continue esperienze di didattica interattiva nel campo della relazione e della comunicazione medico-paziente, nella importanza, qualita' ed adeguatezza della comunicazione con il paziente ed i suoi familiari, nonche' con gli altri operatori sanitari, nella consapevolezza dei valori propri ed altrui nonche' la capacita' di utilizzare in modo appropriato le metodologie orientate all'informazione, all'istruzione e all'educazione sanitaria e la capacita' di riconoscere le principali alterazioni del comportamento e dei vissuti soggettivi, indicandone gli indirizzi terapeutici preventivi e riabilitativi; la conoscenza dei quadri anatomopatologici nonche' delle lesioni cellulari, tessutali e d'organo e della loro evoluzione in rapporto alle malattie piu' rilevanti dei diversi apparati e la conoscenza, maturata anche mediante la partecipazione a conferenze anatomo-cliniche, dell'apporto dell'anatomopatologo al processo decisionale clinico, con riferimento alla utilizzazione della diagnostica istopatologica e citopatologica (compresa quella colpo- ed onco-citologica) anche con tecniche biomolecolari, nella diagnosi, prevenzione, prognosi e terapia della malattie del singolo paziente, nonche' la capacita' di interpretare i referti anatomopatologici; la capacita' di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica per immagine, valutandone rischi, costi e benefici e la capacita' di interpretare i referti della diagnostica per immagini nonche' la conoscenza delle indicazioni e delle metodologie per l'uso di traccianti radioattivi ed inoltre la capacita' di proporre in maniera corretta valutandone i rischi e benefici, l'uso terapeutico delle radiazioni e la conoscenza dei principi di radioprotezione; la conoscenza delle principali e piu' aggiornate metodologie di diagnostica laboratoristica in patologia clinica, cellulare e molecolare, nonche' la capacita' di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica di laboratorio, valutandone i costi e benefici e la capacita' di interpretazione razionale del dato laboratoristico; la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, anatomopatologiche, preventive e cliniche riguardanti il sistema bronco-pneumologico, cardio-vascolare, gastro-enterologico, ematopoietico, endocrino-metabolico, immunologico e uro-nefrologico fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici ed individuando le condizioni che, nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello specialista; la capacita' di riconoscere le piu' frequenti malattie otorinolaringoiatriche, odontostomatologiche e del cavo orale, dell'apparato locomotore e dell'apparato visivo e delle malattie cutanee e veneree indicandone i principali indirizzi di prevenzione, diagnosi e terapia e la capacita' di individuare le condizioni che, nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello specialista; la capacita' di riconoscere, mediante lo studio fisiopatologico, anatomopatologico e clinico, le principali alterazioni del sistema nervoso e le patologie psichiatriche e di contesto sociale fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici; la capacita' e la sensibilita' per inserire le problematiche specialistiche in una visione piu' ampia dello stato di salute generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere e la capacita' di integrare in una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo i sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali dei singoli organi ed apparati, aggregandoli sotto il profilo preventivo, diagnostico, terapeutico e riabilitativo; la capacita' di analizzare l'utilita' di metodologie preventive e terapeutiche basate sull'attivita' motoria, sull'uso della medicina termale e delle altre forme di intervento legate alla cosiddetta medicina del benessere; la conoscenza delle modificazioni fisiologiche dell'invecchiamento e delle problematiche dello stato di malattia nell'anziano e la capacita' di pianificare gli interventi medici e di assistenza sanitaria nel paziente geriatrico; la capacita' di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine internistico, chirurgico e specialistico, valutando i rapporti tra benefici, rischi e costi alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza e dell'appropriatezza diagnostico-terapeutica; la capacita' di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine oncologico affrontando l'iter diagnostico terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza, nonche' la conoscenza della terapia del dolore e delle cure palliative; l'abilita' e la sensibilita' per applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure diagnostiche e terapeutiche, della continuita' terapeutica ospedale-territorio e dell'appropriatezza organizzativa; la conoscenza dei concetti fondamentali delle scienze umane per quanto concerne l'evoluzione storica dei valori della medicina, compresi quelli epistemologici ed etici; la abilita' e la sensibilita' per valutare criticamente gli atti medici all'interno della equipe sanitaria; la conoscenza delle diverse classi dei farmaci, dei meccanismi molecolari e cellulari della loro azione, dei principi fondamentali della farmacodinamica e della farmacocinetica e la conoscenza degli impieghi terapeutici dei farmaci, la variabilita' di risposta in rapporto a fattori di genere, genetici e fisiopatologici, le interazioni farmacologiche ed i criteri di definizione degli schemi terapeutici, nonche' la conoscenza dei principi e dei metodi della farmacologia clinica, compresa la farmacosorveglianza e la farmacoepidemiologia, degli effetti collaterali e della tossicita' dei farmaci e delle sostanze d'abuso; la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, diagnostico e riabilitativo, delle problematiche relative allo stato di salute e di malattia nell'eta' neonatale, nell'infanzia e nell'adolescenza, per quanto di competenza del medico non specialista e la capacita' di individuare le condizioni che necessitano dell'apporto professionale dello specialista e di pianificare gli interventi medici essenziali nei confronti dei principali problemi sanitari, per frequenza e per rischio, inerenti la patologia specialistica pediatrica; la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche, riguardanti la fertilita' e la sessualita' femminile e le sue disfunzioni dal punto di vista sessuologico medico, la procreazione naturale ed assistita dal punto di vista endocrino-ginecologico, la gravidanza, la morbilita' prenatale ed il parto e la capacita' di riconoscere le forme piu' frequenti di patologia ginecologica, indicandone le misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell'apporto professionale dello specialista; la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche, riguardanti la fertilita' maschile e la valutazione del gamete maschile, la sessualita' maschile e le sue disfunzioni dal punto di vista sessuologico medico, la procreazione naturale ed assistita da punto di vista endocrino-andrologico, la capacita' di riconoscere le forme piu' frequenti di patologia andrologica, indicandone le misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell'apporto professionale dello specialista; la capacita' di riconoscere, nell'immediatezza dell'evento, le situazioni cliniche di emergenza ed urgenza, ponendo in atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita e la conoscenza delle modalita' di intervento nelle situazioni di catastrofe; la conoscenza delle norme fondamentali per conservare e promuovere la salute del singolo e delle comunita' e la conoscenza delle norme e delle pratiche atte a mantenere e promuovere la salute negli ambienti di lavoro, individuando le situazioni di competenza specialistica nonche' la conoscenza delle principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria e la capacita' di indicare i principi e le applicazioni della medicina preventiva nelle diverse ed articolate comunita'; la conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse alla elevata responsabilita' professionale, valutando criticamente i principi etici che sottendono le diverse possibili scelte professionali e la capacita' di sviluppare un approccio mentale di tipo interdisciplinare e transculturale, anche e soprattutto in collaborazione con altre figure dell'equipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche che caratterizzano il lavoro di gruppo nonche' una adeguata esperienza nella organizzazione generale del lavoro, connessa ad una sensibilita' alle sue caratteristiche, alla bioetica e storia ed epistemologia della medicina, alla relazione con il paziente, nonche' verso le tematiche della medicina di comunita', acquisite anche attraverso esperienze dirette sul campo; la conoscenza degli aspetti caratterizzanti della societa' multietnica, con specifico riferimento alla varieta' e diversificazione degli aspetti valoriali e culturali; una approfondita conoscenza dello sviluppo tecnologico e biotecnologico della moderna biomedicina, comprensivo della conoscenza dei principi della ricerca scientifica all'ambito biomedico ed alle aree clinico-specialistiche, della capacita' di ricercare, leggere ed interpretare la letteratura internazionale ai fini di pianificare ricerche su specifici argomenti e di sviluppare una mentalita' di interpretazione critica del dato scientifico; una adeguata esperienza nello studio indipendente e nella organizzazione della propria formazione permanente e la capacita' di effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento, la capacita' di effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici derivante dalla conoscenza dell'inglese scientifico che consenta loro la comprensione della letteratura internazionale e l'aggiornamento; la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione europea, oltre all'italiano; la competenza informatica utile alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione; una adeguata conoscenza della medicina della famiglia e del territorio, acquisita anche mediante esperienze pratiche di formazione sul campo. In particolare, specifiche professionalita' nel campo della medicina interna, chirurgia generale, pediatria, ostetricia e ginecologia, nonche' di specialita' medico-chirurgiche, acquisite svolgendo attivita' formative professionalizzanti per una durata non inferiore ad almeno 60 CFU da svolgersi in modo integrato con le altre attivita' formative del corso presso strutture assistenziali universitarie. Specifico rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attivita' formativa professionalizzante di tirocinio prodromico al conseguimento del titolo accademico abilitante. Nell'ambito dei 60 C.F.U. da conseguire nell'intero percorso formativo, e destinati alla richiamata attivita' formativa professionalizzante, 15 C.F.U. devono, infatti, essere destinati allo svolgimento del tirocinio trimestrale pratico-valutativo interno al corso di studio di cui all'art. 3 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni, finalizzato al conseguimento dell'abilitazione professionale. Il suddetto tirocinio si svolge per un numero di ore corrispondenti ad almeno 5 C.F.U. per ciascuna mensilita' e si articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in area chirurgica; un mese in area medica; un mese, da svolgersi, non prima del sesto anno di corso, nello specifico ambito della medicina generale. Ad ogni singolo C.F.U. riservato al tirocinio pratico-valutativo, devono corrispondere almeno 20 ore di attivita' didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale. La durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in medicina e chirurgia e' di 6 anni. Relativamente alla definizione di curricula preordinati alla esecuzione delle attivita' previste dalla direttiva 75/363/CEE, i regolamenti didattici di ateneo si conformano alle prescrizioni del presente decreto e dell'art. 6, comma 3, del decreto ministeriale n. 270/2004. |
| Art. 2
Adeguamento dei regolamenti didattici di ateneo
1. L'adeguamento da parte delle universita' dei regolamenti didattici di ateneo ai sensi dell'art. 102, comma 1, terzo periodo del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, entra in vigore a decorrere dalla data dell'adozione con decreto rettorale e, fermo restando quanto disposto dal medesimo art. 102, comma 1, primo periodo, trova applicazione anche alle lauree magistrali della classe LM-41 anno accademico 2018/2019 i cui esami finali devono essere ancora eventualmente sostenuti, nonche' alle lauree magistrali della classe LM-41 per le sessioni d'esame finale dell' anno accademico 2019/2020. Il presente decreto e' inviato ai competenti organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 2 aprile 2020
Il Ministro: Manfredi Registrato alla Corte dei conti il 7 aprile 2020 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, del Ministero dei beni e delle attivita' culturali, del Ministero della salute, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, reg. n. 630 |
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