Gazzetta n. 161 del 27 giugno 2020 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 17 marzo 2020
Itinerario Ragusa-Catania. Collegamento viario con caratteristiche autostradali della strada statale (S.S.) n. 514 «di Chiaramonte» e della S.S. n. 194 «Ragusana», dallo svincolo con la S.S. n. 115 allo svincolo con la S.S. n. 114. Modifica del soggetto aggiudicatore e approvazione del progetto definitivo (CUP: F12C03000000001). (Delibera n. 1/2020).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, concernente «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e visto, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, concernente «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, concernente «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni;
Vista la delibera 28 novembre 2018, n. 82, con la quale e' stato modificato il «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica» di cui alla delibera 30 aprile 2012, n. 62;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5, istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto (CUP) e, in particolare:
1) la delibera del 27 dicembre 2002, n. 143, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003, e la relativa errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, nonche' la delibera 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
2) la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP;
3) la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002, supplemento ordinario, con la quale questo Comitato ha approvato il primo Programma delle infrastrutture strategiche, che include, nell'allegato 1 nell'ambito del «Corridoio plurimodale tirrenico - nord Europa», alla voce «Sistema stradale e autostradale» - l'intervento «Ragusa-Catania»;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese;
Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, cosiddetto «Codice antimafia» e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»;
Visto il decreto 1° ottobre 2012, n. 341, con il quale MIT ha istituito, nell'ambito del Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali e il personale, la Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali (DGVCA) con il compito di svolgere le funzioni di cui all'art. 36, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, n. 72, recante il regolamento di organizzazione del MIT e visto in particolare l'art. 5, comma 5, che prevede che le funzioni di concedente della rete autostradale in concessione siano svolte dalla Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali;
Visto il decreto MIT 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con il quale e' stata soppressa la Struttura tecnica di missione, istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e successive modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e 4 del medesimo decreto sono stati trasferiti alle competenti Direzioni generali del Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto;
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e successive modificazioni, e visti in particolare:
1) l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
2) l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;
3) l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il MIT provvede alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto;
4) l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti e i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
5) l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono rispettivamente che:
5.1) lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o gli avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore;
5.2) per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente;
5.3) le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle grandi opere, avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti;
Visto l'art. 4 del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, che prevede:
1) al comma 1, che «per gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari, individuati con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, dispone la nomina di uno o piu' commissari straordinari. Con uno o piu' decreti successivi, da adottare con le modalita' di cui al primo periodo entro il 31 dicembre 2020, il Presidente del Consiglio dei ministri puo' individuare ulteriori interventi prioritari per i quali disporre la nomina di commissari straordinari.»;
2) al comma 6 che «al fine di fronteggiare la situazione di grave degrado in cui versa la rete viaria provinciale della Regione siciliana, ancor piu' acuitasi in conseguenza dei recenti eventi meteorologici che hanno interessato vaste aree del territorio, ed allo scopo di programmare immediati interventi di riqualificazione, miglioramento e rifunzionalizzazione della stessa rete viaria provinciale al fine di conseguire idonei standard di sicurezza stradale e adeguata mobilita', con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il presidente della giunta Regionale siciliana, da adottarsi entro il 28 febbraio 2020, e' nominato apposito commissario straordinario, il quale, con i medesimi poteri di cui ai commi 2 e 3, e' incaricato di realizzare la progettazione, l'affidamento e l'esecuzione di interventi sulla rete viaria provinciale della Regione siciliana, anche mediante apposite convenzioni da stipulare con le amministrazioni competenti. Con il medesimo decreto di cui al primo periodo, sono stabiliti i termini, le modalita', le tempistiche, il supporto tecnico, le attivita' connesse alla realizzazione dell'opera, il compenso del commissario, i cui oneri sono posti a carico del quadro economico degli interventi da realizzare o completare. Il commissario straordinario per la realizzazione degli interventi puo' avvalersi, sulla base di apposite convenzioni, di ANAS S.p.a., delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e degli enti pubblici dotati di specifica competenza tecnica nell'ambito delle aree di intervento, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica»;
Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO), costituito con decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che, istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari - CCASIIP, ha assorbito ed ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO;
Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e, in particolare:
1) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016;
2) la delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che aggiorna - ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011;
Vista la delibera 7 agosto 2017, n. 65, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 2017, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Contratto di programma 2016-2020 tra MIT e ANAS S.p.a. (ANAS), che non include fra gli interventi previsti l'itinerario Ragusa-Catania;
Vista la delibera 24 luglio 2019, n. 36, con la quale questo Comitato ha approvato l'Aggiornamento 2018-2019 del Contratto di programma 2016-2020 tra MIT e ANAS, che non prevede fra gli interventi previsti l'itinerario Ragusa-Catania;
Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma 11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163 del 2006;
Considerato che la Societa' autostrada Ragusa-Catania S.r.l. (SARC) e' attualmente concessionaria per la progettazione, la realizzazione e la gestione dell'intervento in esame e che la stessa detiene un progetto definitivo, ancora non approvato, che ha raccolto i pareri e le autorizzazioni previste dalla normativa vigente;
Viste le delibere aventi ad oggetto il collegamento viario con caratteristiche autostradali - itinerario Ragusa-Catania:
1) delibera 29 marzo 2006, n. 79, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 2006, con la quale e' stato approvato il progetto preliminare dell'intervento;
2) delibera 20 luglio 2007, n. 51, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 252 del 2007, di integrazione di prescrizioni della citata delibera n.79 del 2006;
3) delibera 22 gennaio 2010, n. 3, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 182 del 2010, con la quale e' stata valutata favorevolmente la proposta del promotore relativa all'intervento;
4) delibera 22 luglio 2010, n. 71, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 2011, con la quale e' stato espresso parere favorevole sullo schema di convenzione relativo alla realizzazione dell'opera;
5) delibera 3 agosto 2011, n. 53, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 2011 di integrazione della precedente delibera n. 71 del 2010;
6) delibera 22 dicembre 2017, n. 90, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 2018 con la quale e' stata disposta la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio, apposto con la delibera n. 3 del 2010, sulle aree e gli immobili interessati dalla realizzazione dell'intervento;
Vista la nota 11 dicembre 2018, n. 42724, con la quale il Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, nel richiedere l'iscrizione all'ordine del giorno di questo Comitato dell'esame dell'argomento relativo all'approvazione del progetto definitivo itinerario «Ragusa-Catania». Ammodernamento a quattro corsie della S.S. 514 «di Chiaromonte» e della S.S. 194 «Ragusana», dallo svincolo con la S.S. 115 allo svincolo con la S.S. 114, ha trasmesso la nota 6 dicembre 2018, n. 27804, con la quale la Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali ha confermato le valutazioni «in ordine all'utilita' sociale dell'intervento e alla possibilita' di adottare misure di agevolazione all'utenza finalizzate a contenere i livelli tariffari»;
Considerato che la predetta nota n. 27804, ha precisato che le suddette valutazioni «sono state formalmente confermate nei seguenti atti:
1) nota SARC S.r.l. del 3 dicembre 2018, contenente la sintesi dell'analisi socio-economiche e di sostenibilita' tariffaria del territorio ricadente nel corridoio di intervento;
2) nota prot. n. 1254 del 4 dicembre 2018 della Regione siciliana con la quale viene confermata la disponibilita' ad un intervento finanziario connesso al trasferimento della sede legale della societa' concessionaria nella Regione siciliana, rivolto al sostegno dei livelli tariffari per predeterminate categorie di utenti;
3) atto di impegno di SARC S.r.l. del 5 dicembre 2018;
Viste le note 14 dicembre 2018, n. 6443, 20 dicembre 2018, n. 6564, 8 gennaio 2019, n. 80, e 25 marzo 2019, n. 1710, con le quali la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) ha richiesto l'integrazione della documentazione istruttoria;
Viste le note 3 gennaio 2019, n. 49 e 14 gennaio 2019, n.776, con la quale il MIT ha fornito alcuni chiarimenti ed integrato la documentazione istruttoria;
Viste le informative presentate nelle precedenti riunioni del Comitato ed in particolare:
1) nella seduta del 4 aprile 2019 il Comitato sulla base della nota comune tra MIT e MEF (prot. DIPE 1978 del 2019), ha confermato la rilevanza strategica della realizzazione dell'opera e, nello stesso tempo, le criticita' sulla sostenibilita' del Piano economico finanziario della concessione, demandando le amministrazioni competenti a porre in essere le loro determinazioni;
2) nella seduta del 15 e 20 maggio 2019 il Comitato ha preso atto della nota informativa del MIT nella quale veniva prospettata l'ipotesi di cessione ad ANAS da parte di SARC della progettazione e delle attivita' connesse al collegamento viario Ragusa-Catania, superando lo schema operativo della concessione e conseguente realizzazione dell'opera con finanze pubbliche;
Vista la nota MIT 1° agosto 2019, n. 31119, con la quale e' stato, tra l'altro, trasmesso il testo di un accordo sottoscritto il 25 luglio 2019 per la cessione del progetto da parte di SARC ad ANAS;
Considerato che il testo di accordo trasmesso prevede il trasferimento a titolo oneroso del progetto con tutte le sue necessarie autorizzazioni da SARC ad ANAS al verificarsi entro il 30 aprile 2020 delle seguenti condizioni:
1) registrazione della Corte dei conti della delibera del Comitato che autorizza la sostituzione di ANAS a SARC nella realizzazione dell'opera;
2) registrazione della Corte dei conti del decreto MIT-MEF riguardante l'inserimento dell'opera nella programmazione di cui al contratto di programma ANAS S.p.a. 2016-2020, al fine della necessaria copertura finanziaria pubblica;
Vista la nota 25 luglio 2019, n. 30293, allegata alla nota MIT 1° agosto 2019, n. 31119, con la quale ANAS ha aggiornato il MIT sullo stato di avanzamento delle intese per l'acquisto del progetto relativo al collegamento autostradale oggetto di concessione;
Vista la delibera 1° agosto 2019, n. 58, con la quale questo Comitato ha:
1) ribadito la rilevanza strategica e l'esigenza di assicurare il celere avvio dell'opera;
2) preso atto della non sostenibilita' del modello concessorio attuale, alla luce delle informative effettuate nelle precedenti riunioni del Comitato, sulla base della nota comune tra MIT e MEF presentata in occasione della seduta del Comitato del 4 aprile 2019, consistenti prevalentemente nell'insostenibilita' dell'elevato livello tariffario e nel rilevante rischio operativo;
3) preso atto delle interlocuzioni con il concessionario SARC e la societa' ANAS al fine del superamento dello schema operativo di convenzione e la realizzazione dell'opera a totale carico delle finanze pubbliche e dell'avvenuto accordo fra SARC e ANAS per la cessione del progetto dell'opera;
4) autorizzato il cambio del soggetto aggiudicatore per la realizzazione delle opere e la futura gestione dell'autostrada, per l'acquisizione dell'attuale progetto definitivo gia' disponibile con tutte le relative autorizzazioni e pareri, da parte di ANAS o di un soggetto interamente pubblico (ivi inclusa la possibilita' di istituire una societa' di scopo), nel quale lo Stato avrebbe partecipato tramite ANAS e la Regione siciliana direttamente o tramite societa' pubblica da essa individuata;
5) deliberato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti avrebbe dovuto proporre a questo Comitato l'approvazione del progetto definitivo, secondo il nuovo modello interamente pubblico, avendo avuto cura di rispettare i tempi e le procedure relativi alle pubblicazioni degli avvisi di avvio delle procedure relative agli espropri e/o alla pubblica utilita' e specificando l'esito dell'accordo fra SARC e ANAS, con l'esatta quantificazione del prezzo di acquisto del progetto definitivo ceduto da SARC, come calcolato dall'Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, e la quantificazione del costo dell'opera con l'esatta ripartizione delle relative coperture finanziarie;
6) preso atto che il MIT e ANAS avrebbero individuato le risorse da destinare alla realizzazione dell'opera nell'ambito del Contratto di programma ANAS, salvo ulteriori finanziamenti da parte della Regione siciliana e che tale finalizzazione ed i necessari adeguamenti sarebbero stati recepiti nel successivo aggiornamento del Contratto di programma ANAS;
Vista l'informativa presentata nella seduta del Comitato del 15 ottobre 2019 trasmessa al DIPE con la nota MIT in pari data, n. 39619 con la quale si e' sottolineata ancora la rilevanza strategica dell'intervento, l'esigenza di assicurare il celere avvio dell'opera, e si e' prospettata la realizzazione e la gestione dell'autostrada da parte di un soggetto interamente pubblico, nel presupposto che tale soluzione avrebbe consentito un livello tariffario notevolmente piu' basso e quindi sostenibile per il territorio e compatibile con l'esigenza di sviluppo, nonche' la possibilita' della cessione del progetto ad ANAS S.p.a. prevedendo la definizione del corrispettivo da parte dell'Ordine degli ingegneri di Roma;
Vista la nota ANAS del 21 novembre 2019, n. 28192, trasmessa dal MIT il 27 novembre 2019, n. 28603, con la quale ANAS invia la relazione di stima dell'Ordine degli ingegneri di Roma, facendo presente che il contratto di acquisto e' subordinato alle citate condizioni sospensive da attuarsi entro il termine del 30 aprile 2020;
Vista la stima, effettuata in data 6 novembre 2019 da parte dell'Ordine degli ingegneri di Roma, che in merito alla «determinazione del valore e del prezzo delle prestazioni» del progetto definitivo elaborato da SARC, comprensivo di tutte le autorizzazioni ed i pareri ottenuti, indica in 32.212.621,80 euro i «costi primi», cui aggiungere il 13 per cento di «spese generali», per passare «dai costi elementari al valore della prestazione come risultante dall'insieme della documentazione componenti i progetti», per un totale del valore della prestazione di 36.400.262,63 euro, cui aggiunge una «aliquota di 10 per cento di utile» che porterebbe il «valore del prezzo» a 40.040.288,90 euro;
Visto l'atto di rinuncia al contenzioso da parte della SARC sottoscritto il 6 dicembre 2019, inviato con nota MIT 2 gennaio 2020, n. 46, e, in seguito l'atto di integrazione alla rinuncia al contenzioso, sottoscritto in data 16 gennaio 2020, inviato con nota MIT 17 gennaio 2020, n. 310;
Visto il decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, cd. Milleproroghe, convertito dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8 e in particolare l'art. 35, a norma del quale «In caso di revoca, di decadenza o di risoluzione di concessioni di strade o di autostrade, ivi incluse quelle sottoposte a pedaggio, nelle more dello svolgimento delle procedure di gara per l'affidamento a nuovo concessionario, per il tempo strettamente necessario alla sua individuazione, ANAS S.p.a., in attuazione dell'art. 36, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, puo' assumere la gestione delle medesime, nonche' svolgere le attivita' di manutenzione ordinaria e straordinaria e quelle di investimento finalizzate alla loro riqualificazione o adeguamento. Sono fatte salve le eventuali disposizioni convenzionali che escludano il riconoscimento di indennizzi in caso di estinzione anticipata del rapporto concessorio, ed e' fatta salva la possibilita' per ANAS S.p.a., ai fini dello svolgimento delle attivita' di cui al primo periodo, di acquistare gli eventuali progetti elaborati dal concessionario previo pagamento di un corrispettivo determinato avendo riguardo ai soli costi di progettazione e ai diritti sulle opere dell'ingegno di cui all'art. 2578 del codice civile. Con decreto adottato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono disciplinati l'oggetto e le modalita' di svolgimento della gestione provvisoria assegnata ad ANAS S.p.a. Qualora l'estinzione della concessione derivi da inadempimento del concessionario si applica l'art. 176, comma 4, lettera a) del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, anche in sostituzione delle eventuali clausole convenzionali, sostanziali e procedurali, difformi, anche se approvate per legge, da intendersi come nulle ai sensi dell'art. 1419, secondo comma, del codice civile, senza che possa operare, per effetto della presente disposizione, alcuna risoluzione di diritto. L'efficacia del provvedimento di revoca, decadenza o risoluzione della concessione non e' sottoposta alla condizione del pagamento da parte dell'amministrazione concedente delle somme previste dal citato art. 176, comma 4, lettera a)»;
Visto il rilievo-avviso del 20 gennaio 2020 con il quale la Corte dei conti ha ammesso a registrazione la summenzionata delibera n. 58 del 2019, tra l'altro con la seguente osservazione: «atteso che l'esecuzione dell'opera secondo la nuova modalita' individuata dal CIPE deve intendersi sostitutiva rispetto all'istituto concessorio allo stato degli atti ancora vigente, del quale dovra' essere formalmente dichiarata la cessazione degli effetti prima dell'autorizzazione al cambio del soggetto aggiudicatore per la realizzazione delle opere e la futura gestione dell'autostrada, si prende atto dell'«Atto confermativo di rinuncia al contenzioso», sottoscritto il 6 dicembre 2019 dal presidente della Societa' SARC S.r.l., ribadito con l'ulteriore integrazione del 16 gennaio 2020 con la quale il concessionario specifica che rinuncia a qualsiasi azione nei confronti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per le ipotesi di revoca, risoluzione o qualsiasi atto risolutivo del rapporto comunque denominato, connessi al contratto di concessione.»;
Vista la nota SARC 3 febbraio 2020, n. 3069 con la quale si sollecita il DIPE a verificare lo stato di avanzamento dell'iter volto a definire le modalita' di esecuzione del progetto;
Considerate le conclusioni della riunione tenutasi presso il DIPE il 3 febbraio 2020, alla quale hanno partecipato il MIT e il MEF, nella quale e' emerso che:
1) la decisione sulla rimodulazione delle risorse FSC relative alla Regione siciliana necessarie a finanziare l'intervento per circa 387,3 milioni di euro venga adottata formalmente in sede di cabina di regia FSC;
2) sia necessaria una condivisione sul prezzo di acquisto del progetto che dovrebbe includere solo i costi sostenuti;
3) il progetto definitivo dell'opera da approvare sara' quello originario senza modifiche;
4) sulla base del rilievo avviso della Corte dei conti sulla delibera 58/2020, sarebbe opportuno che il MIT e il MEF adottino un decreto interministeriale di risoluzione del contratto di concessione tra MIT e SARC, in vista dell'acquisto del contratto da parte di ANAS;
Vista la nota DIPE 19 febbraio 2020, n. 971, con la quale il Dipartimento, in vista della riunione del Tavolo tecnico del 26 febbraio 2020, riepiloga alle amministrazioni coinvolte le conclusioni emerse nella riunione del 3 febbraio 2020 presso il DIPE;
Viste le note MIT 12 dicembre 2019, n. 13648 e la seguente nota di sollecito 25 febbraio 2020, n. 1904, con le quali il MIT chiede all'ANAS l'attestazione di ulteriori elementi informativi volti a confermare la convenienza, la sostenibilita' e la congruita' dell'intervento e che lo stesso sia fruibile nella sua interezza ed idoneo al soddisfacimento di pubblico interesse, nonche' sia idoneo a dare seguito alle successive fasi dell'iter realizzativo;
Vista la nota 26 febbraio 2020, inviata per posta elettronica certificata, prot. DIPE1090, con la quale ANAS attesta, tra l'altro, che l'infrastruttura risulta di pubblico interesse, che sussistono i presupposti tecnico/economici per l'inserimento dello stesso nel prossimo Contratto di programma MIT-ANAS S.p.a., che il progetto sara' immediatamente fruibile nella sua interezza ed idoneo in ogni suo elemento e che il progetto definitivo e' idoneo a dare seguito allo sviluppo della successiva fase di progettazione esecutiva con seguente gara d'appalto per la realizzazione dell'opera;
Viste le conclusioni della Cabina di regia del Fondo sviluppo e coesione (FSC) nella seduta del 2 marzo 2020, che ha approvato la rimodulazione delle risorse del piano operativo infrastrutture FSC 2014-2020 e relativi addendum per la Regione siciliana, che ha in particolare introdotto tra gli interventi stradali dell'asse A un finanziamento di 387,257 milioni di euro a favore dell'intervento in esame;
Vista la nota 6 marzo 2020, n. 10068, con la quale il Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sottopone al Comitato la relazione tecnica, presentata con nota MIT 5 marzo 2020, n. 6524;
Vista la nota 6 marzo 2020, n. 143632, con la quale ANAS nel trasmettere la lettera dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma del 3 marzo 2020, n. 1984, chiarisce che le «spese generali» devono considerarsi costituenti la valorizzazione forfettaria delle attivita' di coordinamento, amministrative e gestionali e come tali sono da riconoscere a SARC;
Vista la nota 9 marzo 2020, n. 6980, con la quale il MIT ha integrato la relazione istruttoria e fornito alcuni chiarimenti in merito al quadro economico relativo all'intervento in esame, precisando che la spesa complessiva al lordo del ribasso d'asta del 14,68% circa e' pari a 754.163.876 euro;
Vista la nota 9 marzo 2020, acquisita al prot. DIPE n. 1374 con la quale SARC comunica l'accettazione delle condizioni di cui all'unito accordo con ANAS ai fini della compravendita da parte di ANAS del progetto definitivo dell'intervento di cui trattasi, dichiarando l'accettazione della decurtazione della quota di utile a seguito di norma sopravvenuta;
Vista la nota 10 marzo 2020, n. 7149, trasmessa dal Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti con nota 11 marzo 2020, 10817, con la quale il MIT ha integrato e parzialmente modificato i chiarimenti forniti, facendo presente, tra l'altro, che:
1) per quanto riguarda la quantificazione del prezzo che ANAS dovra' corrispondere a SARC per la cessione del progetto, sulla base di quanto rappresentato dall'Ordine degli ingegneri ed ai sensi dell'art. 35 del suddetto decreto-legge n. 162 del 2019, corrisponde complessivamente a 36.400.262,63 euro, composto da 32.212.621,80 euro di «costi primi» del progetto a cui aggiungere la valutazione forfettaria del 13% delle spese generali (pari al valore minimo della forchetta prevista dall'art. 32, comma 2, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica del 5 ottobre 2010, n. 207 - Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163), escludendo l'utile del concessionario ai sensi dell'art. 35 del decreto-legge n. 162 del 2019;
2) in conseguenza della disponibilita' di SARC ad accettare in via transattiva la decurtazione dal prezzo di vendita dell'utile del 10%, il corrispettivo per la cessione del progetto non e' piu' definito nella misura massima di 40.040.288,90 euro, bensi' in 36.400.262,63 euro;
3) e' inoltrata la disamina dei pareri che sostituisce il precedente documento, al fine di tener conto delle prescrizioni formulate dal Ministero per i beni e le attivita' culturali nonche' la riformulazione della prescrizione n. 49, come da indicazioni delle amministrazioni competenti;
Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e in particolare che: sotto l'aspetto procedurale:
1) la societa' di progetto Ragusa-Catania S.r.l, e' concessionaria per la progettazione realizzazione e gestione dell'omonimo collegamento stradale ai sensi della convenzione sottoscritta in data 7 novembre 2014 come integrata dalla Scrittura interpretativa sottoscritta in data 18 febbraio 2016 e dalla Scrittura di impegno sottoscritta in data 25 maggio 2016. La convenzione e' divenuta efficace con decreto interministeriale n. 228 del 30 giugno 2016 registrato alla Corte dei conti il 10 agosto 2016;
2) il progetto prevede l'adeguamento, il piu' possibile in sede, della S.S. 514 «di Chiaromonte» e della S.S. 194 «Ragusana», dallo svincolo con la S.S. 115 allo svincolo con la S.S. 114, per circa 68,66 km;
2.1) l'intervento prevede la realizzazione di una strada a carreggiate separate con due corsie per senso di marcia e piattaforma pari a 22 m in accordo con la sezione tipo B (strada extraurbana principale), previsto dalla normativa vigente;
2.2) il progetto prevede, tra l'altro, la realizzazione di 10 svincoli, in parte di nuova realizzazione ed in parte in adeguamento di opere gia' esistenti, di un'area di servizio in posizione quasi baricentrica rispetto all'intero tracciato stradale e di una galleria;
2.3) tra ciascuna coppia di svincoli e' prevista l'installazione di portali, interconnessi tra loro, che consentiranno l'esazione del pedaggio con il sistema a «flusso libero» (multilane free flow), privo di barriere e caselli tradizionali, che consente l'abbattimento del costo di realizzazione delle opere, minori costi operativi, minore consumo di suolo, riduzione delle emissioni, riduzione dei consumi energetici e assenza di perturbazioni del traffico;
3) in data 5 giugno 2017, si e' tenuta la prima seduta della conferenza dei servizi nell'ambito della quale sono stati rappresentati, tra gli altri:
3.1) il parere espresso con nota n. 6428 dalla Soprintendenza per i beni e le attivita' culturali di Siracusa che evidenziava che il tracciato (per quanto riguarda i lotti 7 e 8) risultava in contrasto con le previsioni del Piano paesaggistico di Siracusa;
3.2) il parere sfavorevole della Soprintendenza di Ragusa in quanto l'infrastruttura di progetto risultava non conforme con il Piano paesaggistico di Ragusa;
3.3) alcune problematiche sollevate dal Comune di Lentini e dal Comune di Francofonte;
3.4) in conseguenza delle suddette circostanze, veniva svolta una approfondita analisi del Piano paesaggistico di Siracusa e di quello di Ragusa al fine di individuare, analizzare e risolvere ogni elemento progettuale contenente criticita' o difformita', come dettagliatamente illustrato negli elaborati progettuali denominati «Risposte alle note presentate dalla Soprintendenza della Provincia di Ragusa» (D01T100GE0001RG0040A) e «Risposte alle osservazioni rese dalla Soprintendenza di Siracusa» (D01T100GE0001RG0050A);
3.5) in conseguenza delle problematiche sollevate dei comuni sono stati prodotti degli elaborati progettuali, inviati a tutti gli enti interessati all'intervento;
3.6) in data 10 luglio 2017 si e' svolta la seconda ed ultima seduta della conferenza dei servizi;
3.7) con nota 31 luglio 2017, n. 22215, il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo ha trasmesso il proprio parere favorevole con prescrizioni, integrandolo con nota 9 agosto 2017, n. 23183;
3.8) in data 20 novembre 2017 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha adottato il provvedimento relativo alla procedura di verifica di ottemperanza e al piano di utilizzo terre, recante il parere n. 2550 del 10 novembre 2017;
3.9) dal piano particellare degli espropri del 2017, incluso negli elaborati di progetto, si evince che, facendo seguito agli accordi intercorsi con i comuni interessati, intervenuti in sede di conferenza dei servizi, si e' proceduto a contattare i privati proprietari dalle nuove particelle individuate al fine di acquisire tramite la sottoscrizione di accordi bonari per la cessione volontaria il consenso alla futura espropriazione delle aree oggetto di integrazione. Tale attivita' e' stata portata a termine per i Comuni di Francofonte e Vizzini, mentre per quanto riguarda i Comuni di Lentini e Carlentini le attivita' saranno esperite tramite sottoscrizione di accordi bonari ovvero tramite pubblicazione delle ditte interessate. L'ottemperanza alle richieste formulate dal Comune di Lentini (e che interessano in maniera importante anche il territorio di Carlentini) sara' conseguita in fase di redazione del progetto esecutivo;
3.10) in data 20 aprile 2018, il Consiglio superiore dei lavori pubblici (CSLP) ha emesso il parere n. 13, con il quale ha ritenuto che: «... dalla analisi tecnico-economica effettuata emergono profili di particolare criticita' nel ricorso allo strumento di partenariato pubblico privato nei termini utilizzati, che impongono a tutte le amministrazioni a cio' competenti una nuova approfondita valutazione dell'intero progetto ai fini della sua realizzazione e gestione compreso l'ipotesi di un diverso equilibrio.»;
3.11) in data 25 giugno 2018 il concessionario ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le proprie controdeduzioni al parere reso dal CSLP e la conferma del permanere delle condizioni di equilibrio del piano economico finanziario dell'opera;
3.12) con nota 6 agosto 2018, n. 25450, il Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto al NARS, ai sensi del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 novembre 2008, di esprimersi sulla documentazione trasmessa dalla Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali inerente il Piano economico finanziario (PEF) relativo al collegamento viario con caratteristiche autostradali compreso tra la svincolo della S.S. 514 «di Chiaramonte» con la S.S. 115 e lo svincolo della S.S. 194 «Ragusana», in considerazione delle osservazioni che la predetta Direzione generale aveva formulato al riguardo;
3.13) il parere 29 ottobre 2018, n. 1, con il quale il NARS ha formulato le seguenti osservazioni:
3.13.1) chiarire le singole voci di spesa per quanto riguarda le somme a disposizione;
3.13.2) valutare le modalita' di rifinanziamento dell'opera all'esito della gara per l'approvvigionamento del capitale di debito;
3.13.3) tenere conto di quanto stabilito dalle deliberazioni regolatorie del CIPE, oltre che di quanto previsto dalla convenzione, eventualmente, aggiornando le previsioni della medesima con l'indicazione delle piu' recenti delibere regolatorie successivamente adottate dal Comitato;
3.13.4) verificare gli eventuali maggiori oneri connessi alle considerazioni espresse sul progetto definitivo dal Consiglio superiore dei lavori pubblici;
3.13.5) valutare - tenuto conto dell'attuale livello tariffario esposto nel PFR e dell'interesse pubblico sotteso alla necessita' di realizzare l'opera e di garantire ai cittadini il piu' ampio accesso all'infrastruttura - in tempi coerenti con le successive fasi procedurali, alla luce del rapporto concessorio in essere e della normativa di riferimento, possibili soluzioni per ridurre gli oneri all'utenza;
4) il MIT ha fornito alcuni chiarimenti ed integrato la documentazione istruttoria con nota 3 gennaio 2019, n. 49;
5) con le informative presentate nelle sedute del 4 aprile 2019 e del 15 e 20 maggio 2019 si e' ribadita la rilevanza strategica della realizzazione dell'opera, le criticita' sulla sostenibilita' del Piano economico finanziario della concessione, nonche' l'ipotesi di cessione ad ANAS da parte di SARC della progettazione e delle attivita' connesse al collegamento viario Ragusa-Catania, superando lo schema operativo della concessione di costruzione e gestione con conseguente realizzazione dell'opera a carico delle finanze pubbliche;
6) di conseguenza, ANAS e SARC hanno sottoscritto il 25 luglio 2019 un accordo per la cessione del progetto da parte di SARC ad ANAS ivi inclusi tutti i pareri e le autorizzazioni gia' acquisite;
7) l'accordo sottoscritto presenta due clausole sospensive quali l'autorizzazione del CIPE in merito alla sostituzione di ANAS a SARC quale soggetto aggiudicatore e il reperimento del finanziamento con conseguente inserimento dell'opera nella programmazione di cui al contratto di programma ANAS 2016-2020, entro il 30 aprile 2020;
8) la valutazione di stima del valore e del prezzo di compravendita da parte dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma prevede quale «costi primi» 32.212.621,80 euro, piu' 13 per cento di «spese generali», con un totale di costo del progetto di 36.400.262,63 euro;
9) nella seduta del 20 dicembre 2019 il MIT ha informato questo Comitato, sugli sviluppi procedurali indicando che fossero necessari ulteriori approfondimenti di carattere finanziario e giuridico;
10) il MIT con le note 5 marzo 2020, n. 6524, e 9 marzo 2020, n. 6980, nel confermare la validita' del progetto e della documentazione progettuale a suo tempo inviata, sottopone a questo Comitato una relazione tecnica che integra la precedente relazione dell'11 dicembre 2018, con il quadro economico aggiornato dell'intervento;
11) con nota 10 marzo 2020, n. 7149, il MIT ha fornito ulteriori chiarimenti e inviato il documento «Disamina dei pareri» che sostituisce il precedente; sotto l'aspetto finanziario:
1) il costo dell'opera, considerato al lordo del ribasso d'asta del 14,6804 per cento, e' di 754.163.876 euro (comprensivo del prezzo di acquisto del progetto da parte di ANAS) di cui:
587.286.843 euro per lavori;
23.491.473 euro per oneri per la sicurezza;
143.385.560 euro per somme a disposizione;
2) le risorse a copertura del costo per la realizzazione dell'opera sono cosi' ripartite:
49,207 milioni di euro - Fondi ANAS di cui alla legge n. 144/1999, art. 11;
100,00 milioni di euro - Fondi ANAS rimodulazione APQ/2009;
217,700 milioni di euro - PAR FAS 2007/2013 Regione siciliana;
387,257 milioni di euro - P.O. «Infrastrutture» FSC 2014/2020 (mediante riprogrammazione di risorse relative alla Regione siciliana approvata dalla cabina di regia nella seduta del 2 marzo 2020);
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti adottato, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, in data 18 marzo 2020, che risolve la Convenzione di concessione tra il MIT la SARC, sottoscritta in data 7 novembre 2014 e divenuta efficace con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze del 30 giugno 2016, n. 228, disciplinante l'affidamento in concessione delle attivita' di progettazione, realizzazione e successiva gestione del collegamento viario «Ragusana», determinando la cessazione della Convenzione di concessione e di tutti gli atti, anche successivi, che ne costituiscono parte integrante, senza che la Societa' S.A.R.C. possa avanzare qualsiasi pretesa ai sensi degli atti confermativi di rinuncia al contenzioso in data 6 dicembre 2019 e 16 gennaio 2020, a decorrere dalla registrazione del suddetto decreto da parte della Corte dei conti;
Considerato che risulta opportuno, per assicurare il celere avvio dell'opera, approvare, contestualmente, il cambio del soggetto aggiudicatore e il progetto definitivo dell'opera denominata: «Itinerario Ragusa-Catania collegamento viario con caratteristiche autostradali della strada statale (S.S.) n. 514 "di Chiaramonte" e della S.S. n. 194 "Ragusana" dallo svincolo con la S.S. 115 allo svincolo con la S.S. 114»;
Vista la nota 17 marzo 2020, n. 1549 P, predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Considerato il dibattito svoltosi nel corso della seduta odierna del Comitato, nel corso della quale quest'ultimo ha condiviso l'intenzione manifestata dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per tramite del suo Viceministro, di commissariare l'opera in quanto intervento infrastrutturale ritenuto prioritario ai sensi dall'art. 4 della legge n. 32 del 2019, e di nominare quale commissario il presidente della Regione siciliana, e nel corso della quale lo stesso Comitato ha, altresi', condiviso quanto confermato dal Ministro per il sud e la coesione territoriale, come gia' indicato in sede di cabina di regia FSC, ossia l'impegno a reintegrare le risorse FSC destinate al trasporto in Sicilia e definanziate per completare la copertura finanziaria per la Ragusa-Catania, facendo ricorso alla nuova programmazione FSC 2021-27, oppure in alternativa, qualora possibile, con ulteriori rimodulazioni del FSC 2014-20;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

Delibera:
1. Modifica soggetto aggiudicatore.
1.1. Ai sensi del punto 2 della delibera 1° agosto 2019, n. 58, di questo Comitato, e' approvata la modifica del soggetto aggiudicatore dell'intervento: «Itinerario Ragusa-Catania. Collegamento viario con caratteristiche autostradali della strada statale (S.S.) n. 514 "di Chiaramonte" e della S.S. n. 194 "Ragusana", dallo svincolo con la S.S. n. 115 allo svincolo con la S.S. n. 114»; pertanto ANAS S.P.A., che ha espresso il proprio positivo assenso a tale modifica, subentra quale soggetto aggiudicatore dell'intervento, anche in continuita' con le attivita' inerenti i procedimenti espropriativi e le pubblicazioni disposte gia' a tal fine, quale nuova autorita' espropriante, alla SARC, che ha espresso la propria rinuncia senza pretese nei confronti di ANAS e dello Stato. 2. Approvazione progetto definitivo.
2.1. Ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi 1, 1-bis e 27 del decreto legislativo n. 50 del 2016, e del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, da cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016, e' approvato il progetto definitivo dell'intervento «Itinerario Ragusa-Catania. Collegamento viario con caratteristiche autostradali della strada statale (S.S.) n. 514 "di Chiaramonte" e della S.S. n. 194 "Ragusana", dallo svincolo con la S.S. n. 115 allo svincolo con la S.S. n. 114», con le prescrizioni e raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', ai sensi e per gli effetti dell'art. 166 del legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, nonche' ai sensi dell'art. 12 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001, e successive modificazioni.
2.2. L'importo di 754.163.876 euro, di cui alla precedente presa d'atto, costituisce il limite di spesa dell'intervento, che include la somma di 36.400.262,63 euro necessaria per l'acquisizione del progetto redatto a cura della SARC per la realizzazione dell'opera.
2.3. Il CdP ANAS - Aggiornamento 2018-2019, che non ha ancora concluso il suo iter di approvazione, dovra' recepire l'inserimento dell'opera ed il relativo finanziamento, tenendo conto delle decisioni della cabina di regia del Fondo sviluppo e coesione del 2 marzo 2020 in ordine alla riprogrammazione allo scopo del Piano operativo «Infrastrutture» del FSC 2014-2020.
2.4. La copertura finanziaria dell'intervento, da assicurare anche nell'ambito del CdP ANAS - Aggiornamento 2018-2019, e' costituita dalle seguenti fonti di finanziamento:
49,207 milioni di euro - Fondi ANAS di cui alla legge n. 144/1999, art. 11;
100,000 milioni di euro - Fondi ANAS rimodulazione APQ/2009;
217,700 milioni di euro - PAR FAS 2007/2013 Regione siciliana;
387,257 milioni di euro - P.O. «Infrastrutture» FSC 2014/2020 (mediante riprogrammazione di risorse relative alla Regione siciliana approvata dalla cabina di regia nella seduta del 2 marzo 2020).
2.5. Le prescrizioni citate al precedente punto 2.1, cui resta subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera, mentre le raccomandazioni sono riportate nella seconda parte del medesimo allegato. L'ottemperanza alle suddette prescrizioni non potra' comunque comportare incrementi del limite di spesa di cui al precedente punto 2.2. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dare seguito a qualcuna di dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione, in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
2.6. E' altresi' approvato, ai sensi dell'art. 170, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, il programma di risoluzione delle interferenze di cui agli elaborati progettuali indicati nella documentazione istruttoria trasmessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
2.7. Gli elaborati di progetto relativi agli espropri, sono ugualmente indicati nella documentazione istruttoria trasmessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 3. Ulteriori disposizioni.
3.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto.
3.2. Il soggetto aggiudicatore dell'opera assicura il monitoraggio ai sensi del decreto legislativo del 29 dicembre 2011, n. 229, ed in particolare dell'aggiornamento della BDAP.
3.3. Ai sensi della delibera n. 24 del 2004, il CUP assegnato all'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa.
Roma, 17 marzo 2020

Il Presidente: Conte Il segretario: Fraccaro

Registrato alla Corte dei conti il 23 giugno 2020 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze - reg. n. 831
 
Allegato

PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI

Parte di provvedimento in formato grafico