Gazzetta n. 55 del 5 marzo 2021 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 26 novembre 2020
Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001). Linea ferroviaria alta velocita'/alta capacita(AV/AC) Verona-Padova. 2° lotto funzionale «attraversamento di Vicenza» approvazione del progetto preliminare (CUP J41E91000000009). (Delibera n. 64/2020).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica», e successive modificazioni, e, in particolare, l'art. 16, concernente la costituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, di seguito CIPE, nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri», e successive modificazioni;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi», e successive modificazioni;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5, istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici», di seguito MIP, con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato;
Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica», approvato con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001 e sul quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con delibera 1° febbraio 2001, n. 1;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', e successive modificazioni»;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 con la quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre 2001, n. 443, recante «Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attivita' produttive», ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che include nell'allegato 1, nell'ambito del «Corridoio plurimodale padano», l'infrastruttura «Asse ferroviario sull'itinerario del Corridoio 5 Lione-Kiev» ora denominato «Mediterraneo» che collega Tarragona-Barcellona-Perpignan-Marsiglia/Lione-Torino-Novara-Milano-V erona-Padova-Venezia-Trieste/Capodistria-Lubiana-Budapest;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto, di seguito CUP, e, in particolare:
1. la delibera 27 dicembre 2002, n. 143, come successivamente integrata e modificata dalla delibera 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei e informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», come modificata dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, che, all'art. 11, dispone che ogni progetto d'investimento pubblico deve essere dotato di un CUP e, in particolare, prevede l'istituto della nullita' per gli «atti amministrativi adottati da parte delle Amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzazione l'esecuzione di progetti di investimento pubblico» in assenza dei corrispondenti codici che costituiscono, dunque, un elemento essenziale dell'atto stesso;
3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, e successive modificazioni, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
4. il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. «decreto semplificazioni»), recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120 e, in particolare, l'art. 41, comma 1;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT, e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche, di seguito PIS;
Vista la sentenza del 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare la legge n. 443 del 2001 e i decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola Regione ai fini dell'attuabilita' del PIS interessante il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva a un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni e, in particolare, gli articoli 165, 183, comma 6 e 185, comma 2;
Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 191, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010)» e, in particolare, l'art. 2, commi 232 e seguenti, concernenti la realizzazione per lotti costruttivi non funzionali di «specifici progetti prioritari ricompresi nei corridoi europei TEN-T e inseriti nel programma delle infrastrutture strategiche, aventi costi e tempi di realizzazione superiori, rispettivamente, a 2 miliardi di euro e a quattro anni dall'approvazione del progetto definitivo e non suddivisibili in lotti funzionali di importo inferiore a 1 miliardo di euro»;
Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante «Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonche' nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136», e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti», e successive modificazioni;
Visto regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti e che abroga la decisione n. 661/2010/UE;
Visto regolamento (UE) n. 1316/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, che istituisce il meccanismo per collegare l'Europa e che modifica il regolamento (UE) n. 913/2010 e che abroga i regolamenti (CE) n. 680/2007 e (CE) n. 67/2010;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2014)», che all'art. 1, comma 76, stabilisce che:
1. la tratta Brescia-Verona-Padova della linea ferroviaria AV/AC Milano-Venezia, la tratta Apice-Orsara e la tratta Frasso Telesino-Vitulano della linea ferroviaria AV/AC Napoli-Bari sono realizzate con le modalita' previste dalle lettere b) e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234 dell'art. 2 della citata legge n. 191 del 2013;
2. questo Comitato puo' approvare i progetti preliminari delle opere indicate al primo periodo anche nelle more del finanziamento della fase realizzativa e i relativi progetti definitivi a condizione che sussistano disponibilita' finanziarie sufficienti per il finanziamento di un primo lotto costruttivo di valore non inferiore al 10 per cento del costo complessivo delle opere;
3. a tal fine e' autorizzata la spesa mediante erogazione diretta di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2029;
4. a valere sui predetti contributi non sono consentite operazioni finanziarie con oneri a carico dello Stato;
Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e, in particolare:
1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del codice dei contratti pubblici;
2. la delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15 che aggiorna - ai sensi dell'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014 - le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45;
Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, con la quale questo Comitato ha espresso parere favorevole sull'11° Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza 2013, che include, nella tabella 0 - avanzamento Programma infrastrutture strategiche - nell'ambito del «Corridoio plurimodale padano», nella infrastruttura «Asse ferroviario Corridoio 5 Lione-Kiev», l'intervento «Tratta AV/AC Verona-Padova»;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con il quale e' stata soppressa la Struttura tecnica di missione, istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e successive modificazioni, e sono stati trasferiti i compiti di cui agli articoli 3 e 4 del medesimo decreto alle competenti direzioni generali del Ministero, alle quali e' stata demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto;
Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di seguito CCASGO, costituito con decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e in particolare:
1. l'art. 59, comma 1-bis, che prevede che le stazioni appaltanti possano «ricorrere all'affidamento della progettazione esecutiva e dell'esecuzione di lavori sulla base del progetto definitivo dell'amministrazione aggiudicatrice nei casi in cui l'elemento tecnologico o innovativo delle opere oggetto dell'appalto sia nettamente prevalente rispetto all'importo complessivo dei lavori»;
2. l'art. 200, comma 3, prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di pianificazione degli investimenti, di seguito DPP, di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
3. l'art. 201, comma 9, prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;
4. l'art. 203 che, istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari, di seguito CCASIIP, ha assorbito e ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO;
5. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il MIT provvede alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto;
6. l'art. 214, comma 11, prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti e i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
7. l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono, rispettivamente, che:
7.1. lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore;
7.2. per gli interventi ricompresi tra le grandi opere gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente;
7.3. le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle infrastrutture strategiche, avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti;
Considerato che al progetto «linea ferroviaria AV/AC Verona-Padova», della piu' ampia linea ferroviaria AV/AC Torino-Milano-Venezia, alla luce delle sopracitate disposizioni e, in particolare, di quanto previsto al citato art. 216, commi 1, 1-bis e 27, del predetto decreto legislativo n. 50 del 2016, risultano applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163 del 2006;
Considerato che con la convenzione 15 ottobre 1991 la societa' Treno alta velocita' S.p.a., di seguito TAV - successivamente fusa per incorporazione in Rete ferroviaria italiana S.p.a., di seguito RFI, ha affidato al Consorzio Iricav Due la progettazione e la realizzazione della linea AV/AC Verona-Venezia, successivamente ridotta alla tratta Verona-Padova;
Considerato che il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, all'art. 12, ha abrogato la revoca delle convenzioni tra TAV e i contraenti generali disposta con il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, trasferendone la titolarita', originariamente prevista in capo a TAV, a RFI;
Viste le delibere 29 marzo 2006, n. 94, 10 novembre 2014, n. 45, 22 dicembre 2017, n. 84 e 1° agosto 2019, n. 61, concernenti l'infrastruttura «Tratta AV/AC Verona-Padova», il cui contenuto si intende qui interamente richiamato;
Considerato che con la delibera 7 agosto 2017, n. 66, questo Comitato ha espresso parere sul Contratto di programma - parte investimenti 2017-2021 tra MIT, e RFI;
Vista la delibera 28 novembre 2018, n. 82, con la quale e' stato modificato il «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica» di cui alla delibera 30 aprile 2012, n. 62;
Considerato che con la delibera 24 luglio 2019, n. 37, questo Comitato ha espresso parere favorevole sull'Aggiornamento 2018-2019 del Contratto di programma - parte investimenti 2017-2021 tra MIT e RFI, che, nella tabella B - Investimenti realizzati per lotti costruttivi, include l'intervento «Linea AV/AC Verona-Padova: Attraversamento di Vicenza (2° lotto funzionale)» contrassegnato dal codice 0362B e articolato in due lotti costruttivi, con un costo complessivo di 805 milioni di euro;
Considerato che il costo del primo dei due lotti costruttivi e' di 150 milioni di euro, tutti attualmente disponibili, e che tale valore supera il 10 per cento del costo complessivo delle opere dell'«Attraversamento di Vicenza»;
Vista la nota prot. n. 42112 del 28 ottobre 2020, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Gabinetto del Ministro ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della prima seduta utile dell'argomento «Linea ferroviaria alta velocita'/alta capacita' (AV/AC) Verona-Padova. Progetto preliminare del 2° lotto funzionale Attraversamento di Vicenza (CUP J41E91000000009)»;
Visto il messaggio di posta elettronica del Ministero delle infrastrutture - Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie, acquisito con protocollo n. 5888 del 29 ottobre 2020 del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri, di seguito DIPE, con il quale si fornivano chiarimenti in merito al CUP dell'opera e alla rappresentazione della medesima nella Banca dati delle amministrazioni pubbliche, di seguito BDAP;
Considerato che il CUP J41E91000000009 attualmente comprende il primo ed il secondo lotto funzionale della linea ferroviaria AV/AC Verona-Padova, rispettivamente Verona-Bivio Vicenza e attraversamento di Vicenza, ma non il terzo lotto funzionale (Vicenza-Padova), di cui pure e' composta la linea ferroviaria AV/AC Verona-Padova;
Vista la nota prot. n. 42889 del 2 novembre 2020, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Gabinetto del Ministro ha trasmesso la documentazione istruttoria predisposta dalla competente Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie e relativa all'opera in esame,
Vista la nota prot. n. 488075 del 16 novembre 2020, con la quale la Regione del Veneto - Giunta regionale, nel trasmettere la delibera n. 1198 del 18 agosto 2020, richiede che la somma destinata alle opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale strettamente correlate alla funzionalita' dell'opera sia garantita nella misura massima prevista dalla specifica normativa di settore;
Visto il messaggio di posta elettronica del Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo, di seguito MIBACT, Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, servizio tutela del paesaggio, acquisito con protocollo n. 6414 del 23 novembre 2020 del DIPE, con il quale, si fornivano chiarimenti in merito al processo di modifica e condivisione con il MIT delle prescrizioni di cui al parere dello stesso Ministero n. 15142 del 18 giugno 2020;
Vista la nota prot. n. 8466 del 25 novembre 2020, con la quale il MIT - Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie, ha fornito chiarimenti in merito alle richieste istruttorie formulate dal DIPE con nota prot. n. 6426 del 23 novembre 2020;
Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal MIT e in particolare che:
sotto l'aspetto tecnico:
1. la tratta ferroviaria AV/AC Verona-Padova costituisce parte della linea ferroviaria AV/AC Torino-Venezia, nell'ambito dei progetti individuati per il Corridoio «Mediterraneo» delle Reti TEN-T (ex Corridoio n. 5) Tarragona-Barcellona-Perpignan-Marsiglia/Lione-Torino-Novara-Milano-V erona-Padova-Venezia-Ravenna/Trieste/Capodistria-Lubiana-Budapest;
2. il Corridoio «Mediterraneo», in territorio italiano, si connette con il Corridoio «Reno Alpi», mediante i nodi di Milano e Novara, con il Corridoio «Scandinavo-Mediterraneo», mediante il nodo di Verona, e con il Corridoio «Baltico-Adriatico», mediante i nodi di Padova e Cervignano del Friuli, e pertanto rappresenta il principale collegamento per l'interconnessione dei quattro Corridoi TEN-T che interessano l'Italia;
3. con la delibera n. 94 del 2006 questo Comitato ha approvato il progetto preliminare del «collegamento ferroviario AV/AC Verona-Padova», limitatamente alle tratte di 1a fase tra Verona e Montebello e tra Grisignano di Zocco e Padova;
4. la stessa delibera n. 94 del 2006 prevedeva, nell'Allegato «prescrizioni e raccomandazioni», che in generale l'intervento dovesse essere realizzato in due fasi funzionali, di cui la prima consistente nella realizzazione del tracciato della nuova linea AV/AC tra Verona e Montebello Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova, come previsto nel progetto preliminare approvato;
5. le medesime prescrizioni disponevano che la prima fase funzionale prevedesse, tra l'altro, anche la realizzazione della tratta AV/AC tra Montebello Vicentino e Vicenza, variante sostitutiva della cosi' detta «interconnessione di Vicenza ovest», prevista nel progetto preliminare presentato dal soggetto aggiudicatore e che il tracciato di detta tratta AV/AC dovesse correre, per una prima porzione, in affiancamento all'Autostrada A4 Milano-Venezia e, nel prosieguo, dovesse affiancarsi all'attuale linea ferroviaria esistente Verona-Padova, ottenendo un quadruplicamento della stessa fino all'esistente impianto della stazione di Vicenza;
6. per quanto concerne la seconda fase funzionale dell'opera, all'epoca e' stato solo indicato il corridoio nell'ambito del quale collocare il tracciato della nuova tratta AV/AC, senza procedere alla formale localizzazione urbanistica ed alla valutazione della compatibilita' ambientale e alla conseguente approvazione da parte di questo Comitato, che fu rimandata ad un momento successivo;
7. nell'ambito del corridoio individuato la soluzione preferita consisteva nella realizzazione di un nuovo tracciato che sotto-attraversasse in galleria la stazione di Vicenza fino a Setteca', in prossimita' dell'attuale fermata di Lerino, e proseguisse in affiancamento alla ferrovia esistente per Lerino e Grisignano di Zocco e che detta soluzione e' stata tradotta in una prescrizione della citata delibera n. 94 del 2006;
8. in esito ai lavori di un tavolo tecnico istituito nel 2012 dal MIT, anche a seguito della sottoscrizione dell'Intesa generale quadro del 16 giugno 2011, e' stato sottoscritto il Protocollo di intesa del 29 luglio 2014 tra il MIT, la Regione del Veneto, RFI, il Comune di Vicenza e la Camera di commercio industria artigianato agricoltura di Vicenza, di seguito CCIAA di Vicenza, con il quale le parti hanno convenuto, al fine di ridurre i costi di realizzazione dell'opera, di adottare una diversa soluzione di tracciato rispetto a quanto previsto, su richiesta del MIT, dalla delibera di questo comitato n. 94 del 2006 per la tratta Montebello Vicentino-Vicenza, che prevedesse:
8.1. l'attraversamento del territorio vicentino in affiancamento all'esistente linea storica Milano-Venezia;
8.2. l'eliminazione della galleria Altavilla Vicentina (ad ovest di Vicenza) e della galleria di sotto-attraversamento di Vicenza;
8.3. la realizzazione delle nuove stazioni «Vicenza Fiera» e «Vicenza Tribunale»;
8.4. l'interramento della linea storica e della linea AV/AC in «zona Ferrovieri», quale intervento di ricucitura urbana;
8.5. la realizzazione di una nuova linea urbana di trasporto rapido di massa a trazione elettrica e di una nuova viabilita' denominata «gronda sud»;
9. successivamente, con l'Addendum del 30 ottobre 2015 al suddetto Protocollo di intesa del 2014, la linea AV/AC Verona-Padova e' stata articolata nei seguenti tre lotti funzionali, con limitazione del 1° lotto funzionale a monte dell'attraversamento di Vicenza (bivio a raso a 4,4 km ad ovest della stazione di Vicenza):
9.1. 1° lotto funzionale «Verona-bivio Vicenza», dalla stazione Porta Vescovo (progressiva chilometrica, di seguito «pk», 0+000) al bivio Vicenza (pk 44+250);
9.2. 2° lotto funzionale «Attraversamento di Vicenza» (dalla pk 44+250 alla pk 50+457);
9.3. 3° lotto funzionale «Vicenza-Padova» da Vicenza alla stazione di Padova;
10. RFI, con nota prot. n. 2905 del 30 ottobre 2015, ha trasmesso al MIT il progetto definitivo del 1° lotto funzionale, nel rispetto dei termini previsti dall'art. 3, comma 2, lettera b), del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, accompagnato dall'analisi comparativa dei seguenti tracciati:
10.1. «soluzione 1»: interramento della linea AV/AC e della linea storica presso la stazione di Vicenza, dismissione della stessa stazione di viale Roma e realizzazione delle stazioni «Vicenza Fiera» e «Vicenza Tribunale»;
10.2. «soluzione 2»: tracciato AV/AC in superficie in affiancamento alla linea esistente con unica stazione in via Roma;
10.3. «soluzione 3»: tracciato AV/AC in superficie in affiancamento alla linea esistente con stazione in via Roma e fermata «Vicenza Fiera»;
11. il Comune di Vicenza, con delibera n. 30 del 30 giugno 2016, ha individuato nella «soluzione 3» la soluzione progettuale da sviluppare per la realizzazione del 2° lotto funzionale «Attraversamento di Vicenza»;
12. con successivo secondo Addendum al Protocollo di intesa del 29 luglio 2014, sottoscritto il 30 giugno del 2016, e' stata confermata la «soluzione 3» come progetto da sviluppare;
13. il centro storico di Vicenza e la relativa zona di rispetto sono inseriti nella Lista mondiale dei beni culturali protetti dell'Organizzazione delle Nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura, di seguito UNESCO, riconosciuta nella Sessione n. 18 del 15 dicembre 1994;
14. il progetto e' stato interessato dalla Valutazione di impatto sul patrimonio, essendo il sito iscritto al patrimonio mondiale UNESCO con la denominazione «Citta' di Vicenza e Ville del Palladio nel Veneto» e dalla Missione consultiva dell'International council on monuments and sites, di seguito ICOMOS/UNESCO;
15. in particolare, la relazione del marzo 2017 sulla Valutazione di impatto sul patrimonio (HIA - Heritage impact assessment), di seguito Relazione HIA, redatta dagli ispettori ICOMOS, ha raccomandato che:
15.1. «la progettazione della nuova Linea ferroviaria di collegamento AV/AC Milano-Venezia dovrebbe continuare con la soluzione basata sull'allineamento della linea AV/AC con la linea storica esistente, sulla stessa altitudine dei binari e la stessa misura dello scartamento cosi' come sulla conservazione dell'attuale stazione ferroviaria di Vicenza. Per non interrompere la continuita' del paesaggio e per ridurre al minimo l'impatto, si dovrebbe prestare una particolare attenzione a tutte le costruzioni ingegneristiche, in particolare ai cavalcavia e agli elementi di protezione del rumore.» (Raccomandazione n. 7);
15.2. «dovrebbero essere sviluppate soluzioni alternative per evitare il ponte alto e lungo sopra i binari a ovest della stazione ferroviaria e il cavalcavia pedonale vicino alla stazione ferroviaria e presentare i progetti al centro per il Patrimonio dell'Umanita' per avere una consulenza.» (Raccomandazione n. 8);
16. con la delibera n. 45 del 2014 questo Comitato ha disposto la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio, apposto con la delibera n. 94 del 2006, sugli immobili interessati dalla realizzazione dell'intervento «Collegamento ferroviario AV/AC Verona-Padova», limitatamente alle tratte di prima fase, tra Verona e Montebello Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova;
17. con la delibera n. 84 del 2017 questo Comitato
17.1. ha approvato il progetto definitivo del 1° lotto funzionale «Verona-bivio Vicenza» della tratta AV/AC Verona-Padova;
17.2. ha autorizzato l'avvio della realizzazione per lotti costruttivi non funzionali delle opere di competenza del Contraente generale del 1° lotto funzionale «Verona-bivio Vicenza» della Linea ferroviaria AV/AC Verona-Padova, il cui costo a vita intera e' pari a 2.713 milioni di euro;
17.3. ha autorizzato la realizzazione delle opere di competenza del Contraente generale del 1° lotto costruttivo del suddetto 1° lotto funzionale «Verona-bivio Vicenza (escluso il nodo di Verona est)», entro un limite di spesa di 984 milioni di euro, con l'impegno programmatico a finanziare l'intera opera, entro il limite di spesa cui sopra;
18. nell'aggiornamento 2018-2019 del Contratto di programma 2017-2021 - parte investimenti tra MIT e RFI - la linea ferroviaria AV/AC Verona-Padova e' confermata nella sua articolazione in tre distinti lotti funzionali:
18.1. 1° lotto funzionale: «Verona-bivio Vicenza», di cui con la delibera n. 84 del 2017 e' stato approvato il progetto definitivo ed e' stata autorizzata la realizzazione del 1° lotto costruttivo;
18.2. 2° lotto funzionale «Attraversamento di Vicenza»;
18.3. 3° lotto funzionale: Vicenza-Padova, di cui con la delibera n. 94 del 2006 e' stato approvato, limitatamente alla tratta Grisignano di Zocco-Padova, il progetto preliminare;
19. e' ora sottoposto all'approvazione di questo Comitato il progetto preliminare del 2° lotto funzionale «Attraversamento di Vicenza»;
20. il progetto costituisce il proseguimento del 1° lotto funzionale «Verona-bivio Vicenza» verso est ed e' stato sviluppato con riferimento alla «soluzione 3» dell'analisi comparativa trasmessa da RFI, al Comune di Vicenza;
21. gli interventi principali inclusi nel progetto sono i seguenti:
21.1. realizzazione della nuova linea AV/AC in superficie ed in affiancamento a sud della linea storica per 6,2 km;
21.2. adeguamento della stazione di Vicenza via Roma (piano regolatore generale relativo alla stazione di Vicenza) con inserimento dei binari AV/AC e separazione delle funzioni dedicate al trasporto viaggiatori regionale metropolitano da quelle relative all'alta velocita' e alta capacita' merci;
21.3. realizzazione della nuova fermata in zona Fiera (sulla linea storica per servizio metropolitano regionale e sulla linea AV/AC per eventi fieristici);
21.4. risoluzione delle interferenze con la viabilita' esistente e realizzazione di viabilita' connesse;
21.5. interventi idraulici funzionali alla realizzazione della linea ferroviaria nell'area della nuova fermata in zona Fiera;
21.6. realizzazione della nuova linea urbana di trasporto rapido di massa a trazione elettrica, di seguito nuova linea TPL, che attraversa il territorio cittadino da ovest a est con capolinea ovest in corrispondenza della fermata in zona Fiera e capolinea est in viale della Serenissima;
21.7. altri interventi a sostegno dell'intermodalita', tra i quali il ridisegno complessivo dell'area della stazione di Vicenza con ampliamento del fabbricato viaggiatori esistente, la realizzazione di nuovi sottopassi, la realizzazione di un nuovo parcheggio auto interrato a servizio esclusivo della clientela ferroviaria;
21.8. realizzazione della sottostazione elettrica di Lerino;
22. il progetto, procedendo da ovest verso est, ha inizio dal lato ovest alla pk 43+780 della Linea AV/AC Verona-Padova, nel territorio di Altavilla Vicentina, e termina alla pk 49+827, per quanto riguarda le opere civili e alla pk 50+457 della stessa Linea AV/AC Verona-Padova per i soli lavori di tipo tecnologico (armamento, luce, forza motrice e segnalamento), rimanendo invariata la sede ferroviaria, in quel tratto gia' a quattro binari;
23. con riferimento alle opere ferroviarie della stazione di Vicenza di via Roma, il progetto ne modifica l'assetto con la realizzazione di diverse stazioni connesse tra loro divise in base al tipo di servizio ferroviario interessato (AV oppure regionale o lunga percorrenza su linea storica);
24. con riferimento alle opere civili il progetto preliminare prevede la realizzazione delle seguenti opere d'arte principali: ponti sul Retrone e sulla Dioma, cavalcavia del Sole, cavalcaferrovia degli Scaligeri, ponte stradale sulla roggia Dioma, cavalcaferrovia Maganza, cavalcaferrovia Camisano, cavalcaferrovia Serenissima;
25. con riferimento alla salvaguardia dell'eccezionale valore universale tutelato dall'UNESCO e, in particolare, nell'ambito degli interventi da effettuare nell'area della stazione di viale Roma, il progetto, coniugando la visione trasportistica e la visione urbanistica, propone interventi orientati sia a favorire continuita' tra gli spazi della stazione e il tessuto urbano, strutturando percorsi capaci di ricucire le zone della citta' con gli spazi della stazione, sia a limitare gli impatti visivi;
26. in riferimento ai principali interventi di ricucitura della viabilita' interferita dalla nuova linea ferroviaria AV/AC, questi ultimi riguardano il nodo di via dell'Olmo, il nodo degli Scaligeri/viale dell'Oreficeria, il nodo via Arsenale/stazione di Vicenza centrale, il nodo viale Camisano/viale Serenissima/via Martiri delle Foibe, inoltre si segnala anche l'intervento ulteriore relativo ad una nuova linea di trasporto pubblico locale, di seguito TPL;
27. in riferimento alle opere idrauliche, la realizzazione in zona Fiera di una fermata dedicata al servizio viaggiatori con le relative aree connesse, ha portato alla necessita' di prevedere interventi atti a mitigare il rischio delle aree interessate dalle suddette opere, senza per altro aumentare la pericolosita' idraulica in altre porzioni del territorio;
28. gli interventi previsti, a valle di uno «studio idraulico bidimensionale» dell'area, sono i seguenti:
28.1. realizzazione dell'innalzamento dell'argine in sinistra idraulica del fiume Retrone (circa 1 m), immediatamente a monte del ponte ferroviario;
28.2. realizzazione di una cassa di espansione sul torrente Onte nel territorio del Comune di Sovizzo, quale quota parte di quella gia' prevista dalla Regione del Veneto nell'ambito di un sistema di tre casse di espansione;
29. a seguito dell'approvazione del progetto definitivo dell'«Attraversamento di Vicenza», in coerenza con i futuri sviluppi tecnologici dei sistemi di trasporto pubblico locale a trazione elettrica, si procedera' alla sottoscrizione di uno specifico accordo/protocollo d'intesa tra RFI, Comune di Vicenza, Regione del Veneto ed Iricav Due, volto a disciplinare gli impegni e gli obblighi tra le parti in merito al finanziamento e alla realizzazione della nuova linea TPL, nei limiti di spesa individuati nel Quadro economico;
30. la realizzazione delle opere del progetto preliminare e' basata su un'organizzazione dei lavori che prevede l'impiego di un cantiere base, cinque cantieri operativi insieme alle aree di stoccaggio dei materiali, tre aree tecniche, due aree di stoccaggio per le terre da scavo da caratterizzare e/o reimpiegare nell'ambito dei lavori, un cantiere di armamento ed attrezzaggio tecnologico;
31. il progetto include lo studio della gestione dei materiali (produzione, fabbisogni, riutilizzo interno, approvvigionamenti, esuberi);
32. con riferimento alla componente rumore e vibrazioni, dove i livelli sonori post-operam a seguito di simulazioni acustiche appaiono superiori rispetto ai limiti acustici di norma, sono previsti interventi di mitigazione sull'infrastruttura (barriere antirumore di altezza variabile da 4,5 m. a 7,5 m. sul piano del ferro) per una lunghezza complessiva di circa 9.500 m.;
33. il progetto preliminare include il piano degli espropri, delle occupazioni temporanee e degli asservimenti;
34. il progetto preliminare include, altresi', lo studio di impatto ambientale e uno specifico studio archeologico redatto in coerenza con quanto previsto dall'art. 25 del decreto legislativo n. 50 del 2016, contenente gli esiti dei dati di archivio e bibliografici, l'esito delle ricognizioni volte all'osservazione dei terreni e gli esiti della lettura geomorfologica del territorio;
35. il progetto preliminare interessa i territori del Comune di Altavilla Vicentina, del Comune di Vicenza, del Comune di Torri di Quartesolo (sede di una nuova sottostazione elettrica a Lerino) e del Comune di Sovizzo (dove e' prevista una cassa di espansione sul torrente Onte);
sotto l'aspetto procedurale:
1. il soggetto aggiudicatore, ai sensi dell'art. 165 del decreto legislativo n. 163 del 2006, in ragione del periodo transitorio previsto dall'art. 216 del decreto legislativo n. 50 del 2016, con nota 11 ottobre 2017, n. 1684, ha trasmesso al MIT il progetto preliminare del 2° lotto funzionale «Attraversamento di Vicenza» della Linea AV/AC Verona-Padova ed il relativo studio di impatto ambientale;
2. con successive note prot. n. 824 e n. 822 del 13 ottobre 2017, RFI ha trasmesso il progetto preliminare, rispettivamente, alle amministrazioni interessate ed ai gestori delle opere interferenti;
3. con nota prot. n. 823 del 13 ottobre 2017, RFI ha poi trasmesso la documentazione relativa alla progettazione preliminare ai soggetti competenti, ai fini dell'avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale, di seguito VIA, di cui agli articoli 165 e 183 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
4. il progetto preliminare e lo Studio di impatto ambientale, sono stati pubblicati il 26 ottobre 2017 sul Portale delle valutazioni ambientali VAS-VIA, a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di seguito MATTM;
5. con nota prot. n. 858 del 3 novembre 2017, RFI ha trasmesso al MIT la relazione prevista dall'art. 168, comma 2, del decreto legislativo n. 163 del 2006, completa delle note d'inoltro del progetto preliminare a tutte le amministrazioni, enti o societa', tenute a pronunciarsi sul progetto dell'opera ferroviaria;
6. il MIT - Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie, con nota prot. n. 7130 del 27 novembre 2017, ha convocato la conferenza di servizi istruttoria per il giorno 13 dicembre 2017, ai sensi degli articoli 165 e 168 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
7. la Regione del Veneto, con nota prot. n. 519455 del 12 dicembre 2017, ha espresso parere favorevole all'approvazione del progetto preliminare dell'intervento, con esclusione del giudizio di compatibilita' ambientale, da rilasciare nell'ambito del procedimento statale di VIA, subordinandolo al rispetto delle prescrizioni e delle osservazioni di cui alle note della Direzione regionale difesa del suolo (nota prot. n. 509424 del 5 dicembre 2017), della Direzione regionale pianificazione territoriale (nota n. 513744 del 7 dicembre 2017) e della Direzione regionale operativa U.O. Genio civile di Vicenza (nota prot. n. 518682 del 12 dicembre 2017);
8. con riferimento alla procedura di VIA, con nota prot. n. 490838 del 3 dicembre 2018, la Regione del Veneto ha comunicato che, nella seduta del 12 settembre 2018, il Comitato tecnico VIA regionale ha espresso il proprio parere favorevole di compatibilita' ambientale sul progetto preliminare a condizione che fossero rispettate le «condizioni ambientali» citate nella medesima nota;
9. il Consiglio superiore dei lavori pubblici, di seguito CSLP, nella seduta del 25 gennaio 2019, con parere n. 71 del 2017, ha formulato varie prescrizioni, osservazioni e raccomandazioni in merito agli aspetti economici e amministrativi, geologici e geotecnici, idrologici e idraulici, impiantistici, strutturali e viari relativi al progetto, concludendo che per il progetto preliminare in esame si potesse proseguire «con la puntuale osservanza delle prescrizioni, tenuto conto delle raccomandazioni e indicazioni di cui ai considerato del parere stesso, e comunque prima della sottoscrizione dell'impegno con il contraente generale dell'importo per la realizzazione delle opere»;
10. in particolare, con riferimento agli aspetti economici ed amministrativi il CSLP ha osservato che «Il costo presunto dell'intervento risulta pari a 805 milioni di euro, suddivisi in 682,6 milioni euro per lavori (di cui 12,4 milioni di euro per oneri di sicurezza) e 122,4 milioni di euro per somme a disposizione della Stazione appaltante [...]» rilevando inoltre che «[...] l'incidenza delle opere accessorie di compensazione e' pari ad oltre il 23% della spesa per lavori e che l'importo per espropri e' pari a circa il 19%[...]» e che «[...] questi importi appaiono particolarmente elevati»;
11. il MIT, con riferimento all'incidenza delle opere accessorie, ha rappresentato che quelle a cui il CSLP fa riferimento in realta' sono parte integrante della c.d. «Soluzione 3» dell'analisi comparativa tra le soluzioni progettuali per l'«Attraversamento di Vicenza» che il MIT, la Regione del Veneto, il Comune di Vicenza, la CCIAA di Vicenza e RFI, con la sottoscrizione del citato secondo Addendum al Protocollo di Intesa per l'attraversamento di Vicenza del 2014, hanno convenuto di adottare quale soluzione da prendere a riferimento per lo sviluppo del progetto preliminare dell'Attraversamento di Vicenza e che gli interventi di viabilita', il parcheggio a servizio della stazione ferroviaria di Vicenza e la nuova linea TPL (per i quali il CSLP osserva un'incidenza del 23% della spesa per lavori), costituiscono input progettuali e parte integrante del progetto in quanto risultano funzionali a garantire una migliore accessibilita' con le diverse modalita' di trasporto alla stazione di Vicenza, sia dalla parte est che dalla parte ovest della citta', nonche' a favorire lo scambio modale verso la modalita' ferroviaria;
12. la Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS (di seguito CTVIA) del MATTM, in data 1° marzo 2019, relativamente alla compatibilita' ambientale dell'intervento in esame, con parere n. 2964 si e' espressa positivamente, «fatte salve tutte le autorizzazioni e gli adempimenti previsti dalla norma vigente, anche in sede europea, all'atto della presentazione della nuova fase progettuale, condizionato all'ottemperanza delle prescrizioni (...), con la precisazione che, qualora gli esiti degli approfondimenti prescritti dovessero evidenziare significative modifiche del quadro conoscitivo posto a base di tale parere, si dovra' procedere alla ripubblicazione delle parti del progetto interessate dalle suddette variazioni»;
13. in particolare, la CTVIA nel suddetto parere ha preso atto che il progetto preliminare esaminato «costituisce il 2° lotto funzionale della tratta AV/AC Verona-Padova e si configura come una variante al progetto preliminare della tratta stessa, gia' oggetto di specifica procedura di VIA», approvato da questo Comitato con la delibera n. 94 del 2006, nonche' «naturale prosecuzione» del 1° lotto funzionale;
14. con riferimento al Piano di utilizzo, la CTVIA ha ritenuto allo stato soddisfatta la sussistenza dei requisiti di cui all'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2017, n. 120;
15. il MIBACT, con nota prot. n. 15142 del 18 giugno 2020, ha espresso, relativamente alla compatibilita' ambientale del progetto preliminare in esame, parere favorevole, a condizione che siano ottemperate le prescrizioni riportate nella suddetta nota, nei termini di cui al parere tecnico-istruttorio, della Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, n. 16547 del 29 maggio 2020;
16. il suddetto parere prevede, inoltre, la facolta' da parte dello stesso MIBACT di intervenire con ulteriori prescrizioni ed indicazioni, nelle successive fasi progettuali, sulla scorta dei dati che emergeranno dagli esiti delle indagini archeologiche e delle altre verifiche richieste, con riguardo anche ad eventuali comunicazioni del Centro del Patrimonio dell'Umanita' circa le soluzioni progettuali dei ponti e dei cavalcavia, di cui alla raccomandazione n. 7 e raccomandazione n. 8 della Relazione del marzo 2017 redatta dagli ispettori ICOMOS ed a seguito dei quali il progetto potra' subire modificazioni a salvaguardia del patrimonio culturale;
17. il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha trasmesso il sopra citato parere della CTVIA n. 2964 al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti con nota prot. n. 13515 del 24 luglio 2020;
18. la Regione del Veneto, con delibera di Giunta 18 agosto 2020, n. 1198, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni ai fini dell'intesa Stato-Regione sulla localizzazione dell'opera, sentiti i comuni interessati nonche' fatto proprio il parere espresso dal Comitato tecnico regionale VIA nella citata seduta del 12 settembre 2018;
19. il MIT-Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali, ha espresso parere favorevole con prescrizioni con nota prot. n. 24825 dell'8 ottobre 2020, per quanto di competenza;
20. hanno, inoltre, espresso parere nell'ambito della procedura di approvazione e limitatamente alle loro competenze la Provincia di Vicenza, il Comune di Vicenza, il Comune di Altavilla Vicentina, il Comune di Creazzo, il Comune di Sovizzo, il Comune di Torri di Quartesolo, il Ministero della difesa, il Consorzio Alta Pianura Veneta, Acque Vicentine S.p.a., Snam Rete Gas S.p.a., Acegas S.p.a., Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.a., Terna Rete Italia S.p.a., Servizi a Rete S.r.l.;
21. il MIT ha esposto le proprie valutazioni, in apposito allegato alla relazione istruttoria, in merito alle prescrizioni richieste dagli Enti istituzionali e proposto le prescrizioni e le raccomandazioni da formulare in sede di approvazione del progetto preliminare e da allegare alla delibera, esponendo i motivi in caso di mancato recepimento o di recepimento parziale delle prescrizioni come sopra avanzate;
sotto l'aspetto attuativo:
1. il soggetto aggiudicatore dell'opera, ai sensi del decreto legislativo n. 163 del 2006, e' individuato nella societa' Rete ferroviaria italiana S.p.a.;
2. la progettazione e realizzazione del 2° lotto funzionale, «Attraversamento di Vicenza» della Linea AV/AC Verona-Padova, sono state affidate al General Contractor Iricav Due, con Convenzione sottoscritta il 15 ottobre 1991 dalla societa' Treno alta velocita' S.p.a. (oggi RFI);
3. il CUP indicato per l'intervento e' J41E91000000009;
4. il cronoprogramma di realizzazione dell'intervento allegato alla documentazione istruttoria e' limitato alla sola fase di esecuzione (dalla consegna dei lavori all'attivazione dei nuovi binari AV e linea merci) e riporta anche la durata delle singole sotto-fasi;
5. in particolare, nel cronoprogramma sono previsti 2.340 giorni naturali e consecutivi (pari a circa sei anni e sei mesi) per la durata dei lavori, di cui 120 giorni naturali e consecutivi per le attivita' propedeutiche e 2.220 giorni naturali e consecutivi per le attivita' di costruzione;
sotto l'aspetto finanziario:
1. il costo del progetto preliminare, presentato in conferenza di servizi, era pari a 804,99 milioni di euro, di cui 682,57 milioni di euro per la valutazione tecnica dei lavori e 122,42 milioni di euro per oneri per le somme a disposizione;
2. in particolare, l'importo complessivo stimato per l'acquisizione delle aree, espropri, occupazioni temporanee e asservimenti, compreso nella voce «opere civili», e' pari a 124,75 milioni di euro;
3. detto importo risulta particolarmente elevato (pari al 15 per cento circa del costo complessivo) in quanto la nuova linea AV/AC si inserisce in affiancamento alla linea ferroviaria esistente con attraversamento di un contesto fortemente urbanizzato e con la presenza di diverse attivita' industriali e commerciali;
4. la valorizzazione delle prescrizioni dell'elaborato «disamina dei pareri» restituisce un valore di 46,45 milioni di euro con un incremento del costo complessivo dell'intervento rispetto alla fase precedente la conferenza dei servizi di 44,16 milioni di euro, determinato come segue:
4.1. il costo stimato dal MIT e da RFI per il recepimento delle prescrizioni presentate a valle della conferenza di servizi e' pari a 38,95 milioni di euro;
4.2. l'importo destinato a «opere di ristoro socio-ambientale», nel quadro economico precedente la conferenza di servizi, e' pari a 2,20 milioni di euro (pari allo 0,27 per cento del costo complessivo);
4.3. la valorizzazione delle richieste di opere e misure compensative ritenute accoglibili, a valle della medesima conferenza di servizi, e' aumentata di 5,21 milioni di euro per un totale portato a 7,41 milioni di euro, importo superiore a quello indicato nel quadro economico precedente la conferenza di servizi di 2,2 milioni di euro ma, essendo di circa 0,87 per cento del costo dell'opera, risulta comunque inferiore all'importo massimo attribuibile per legge alle opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale strettamente correlate alla funzionalita' dell'opera, che e' pari al 2 per cento ai sensi dell'art. 165, comma 3, del decreto legislativo n. 163 del 2006;
4.4. il Ministero istruttore, ritenendo che il limite del 2 per cento del costo dell'opera debba intendersi come limite massimo fissato dal legislatore ma non da raggiungere necessariamente, ha ritenuto accoglibile l'innalzamento dell'importo per opere e misure compensative a 7,41 milioni di euro;
4.5. la definizione compiuta e definitiva delle opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale, strettamente correlate alla funzionalita' dell'opera, e' stata comunque rinviata alla fase della progettazione definitiva, fermo restando il limite di spesa individuato in 7,41 milioni di euro;
5. il costo complessivo dell'intervento, a seguito della valorizzazione delle prescrizioni e delle ulteriori opere e misure compensative, risulta quindi incrementato di 44,16 milioni di euro rispetto alla fase precedente la conferenza di servizi, ed e' cosi' articolato:

Tabella 1
(importi in milioni di euro)

===================================================================== | | Importo ante | Importo post | | | | iter | iter | Differenza | | Voce | autorizzativo | autorizzativo | su totali | +====================+================+================+============+ |Opere civili | | | | |(inclusa | | | | |acquisizione aree) | 542,13 (1)| 391,83| | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Sovrastruttura | | | | |ferroviaria | 31,13| 31,13| | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Acquisizione aree e | | | | |asservimenti | | 124,75| | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Nuova linea TPL | | 25,55| | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Impianti tecnologici| 89,31| 89,31|  | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Adeguamento | | | | |monetario e garanzie| | | | |a rimborso | 20,00| 20,00|  | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Sub-totale | | | | |valutazione tecnica | | | | |dei lavori (2) | 682,57| 682,57| 0,00| +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Imprevisti | 59,10| 59,10|  | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Ingegneria | 36,70| 36,70|  | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Costi interni di RFI| | | | |ed altri oneri | | | | |(collaudi, VIA, | | | | |Inarcassa) (3) | 24,42| 24,42|  | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Opere ristoro socio | | | | |ambientali | 2,20| 7,41|  | +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Sub-totale somme a | | | | |disposizione | 122,42| 127,63| +5,21| +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Prescrizioni di Enti| | | | |e Amministrazioni in| | | | |Conferenza di | | | | |servizi | | 38,95| +38,95| +--------------------+----------------+----------------+------------+ |Totale: Limite di | | | | |spesa tratta AV/AC | | | | |«Attraversamento di | | | | |Vicenza» | 804,99| 849,15| +44,16| +--------------------+----------------+----------------+------------+
Note:
(1) di cui acquisizione aree ed asservimenti 124,75 milioni di euro;
(2) di cui oneri per la sicurezza 12,40 milioni di euro;
(3) di cui per Inarcassa 1,47 milioni di euro.
6. la copertura finanziaria dell'intervento e' prevista a carico delle risorse del Contratto di programma - parte investimenti 2017-2021 tra MIT e RFI, dove, nel progetto di investimento «Linea AV/AC Verona-Padova» e' riportato il sotto-progetto «2° lotto funzionale Attraversamento di Vicenza», con il costo arrotondato di 805 milioni di euro, di cui 150 milioni di euro quali risorse disponibili;
7. con riferimento all'intera Linea AV/AC Verona-Padova, l'Aggiornamento 2018-2019 del suddetto Contratto di programma 2017-2021, sul quale questo Comitato si e' espresso con la sopra richiamata delibera n. 37 del 2019, nella tabella B Investimenti realizzati per lotti costruttivi - Direttrice trasversale, riporta i seguenti dati:

Tabella 2
(milioni di euro)

===================================================================== | Linea AV/AC | | | | | Verona-Padova | Costo | Disponibilita' | Fabbisogno | +=====================+============+==================+=============+ |1° lotto funzionale | | | | |Verona, bivio | | | | |Vicenza, di cui: | 3.093,00| 1.364,00| 1.729,00| +---------------------+------------+------------------+-------------+ |  1° lotto | | | | |costruttivo | 984,00| 984,00| 0,00| +---------------------+------------+------------------+-------------+ |  2° lotto | | | | |costruttivo | 1.729,00| 0,00| 1.729,00| +---------------------+------------+------------------+-------------+ |  Nodo AV/AC di | | | | |Verona Est | 380,00| 380,00| 0,00| +---------------------+------------+------------------+-------------+ |2° lotto funzionale | | | | |Attraversamento | | | | |Vicenza, di cui: | 805,00| 150,00| 655,00| +---------------------+------------+------------------+-------------+ |  1° lotto | | | | |costruttivo | 150,00| 150,00| 0,00| +---------------------+------------+------------------+-------------+ |  2° lotto | | | | |costruttivo | 655,00| 0,00| 655,00| +---------------------+------------+------------------+-------------+ |3° lotto funzionale | | | | |Vicenza-Padova | 1.316,00| 0,00| 1.316,00| +---------------------+------------+------------------+-------------+ |Totale dei 3 lotti | | | | |funzionali | 5.214,00| 1.514,00| 3.700,00| +---------------------+------------+------------------+-------------+

Considerato che la relazione istruttoria del MIT, il parere del CSLP e il parere della CTVIA, hanno considerato che l'intervento si configuri come una variante al progetto preliminare della tratta AV/AC Verona-Padova, gia' oggetto di specifica procedura di valutazione di impatto ambientale nella fase approvativa del progetto preliminare, approvato dal CIPE con delibera n. 94 del 2006, e che poiche' la relativa procedura di valutazione di impatto ambientale era stata gia' avviata prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 50 del 2016, si continui ad applicare al progetto preliminare in esame la disciplina prevista dal decreto legislativo n. 163 del 2006, ai sensi del comma 27 dell'art. 216 del medesimo decreto legislativo n. 50 del 2016;
Considerato, altresi', che l'attuale progetto preliminare e' uno «sviluppo progettuale», a seguito di una prescrizione della delibera n. 94 del 2006, di un progetto preliminare poi non condiviso e, quindi, variato sul quale comunque e' stata attivata in modo corretto la procedura VIA precedentemente l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 50 del 2016;
Considerato che la Regione del Veneto, con la citata delibera di Giunta 18 agosto 2020, n. 1198, ha richiesto tra l'altro che la somma destinata alle «opere compensative», ovvero le opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale strettamente correlate alla funzionalita' dell'opera, venga garantita nella misura massima prevista dalla specifica normativa di settore, ovvero pari al 2 per cento del costo complessivo dell'intervento;
Tenuto conto che, come osservato dalla Corte dei conti in sede di registrazione della delibera n. 69 del 2019, le opere e le misure compensative dell'impatto territoriale e sociale strettamente correlate alla funzionalita' dell'opera, di seguito opere e misure compensative, incidendo sul costo complessivo dell'opera, rappresentano un onere a carico della collettivita' e, dunque, la percentuale del 2 per cento del costo dell'intervento deve intendersi quale limite massimo fissato dal legislatore e non un limite al quale tendere obbligatoriamente per cui, conseguentemente, l'ammontare di tale percentuale deve essere determinata in modo ragionevole, in base all'entita' dell'incidenza, concretamente dimostrabile, dell'infrastruttura in costruzione, sull'economia e sul territorio;
Tenuto conto anche dell'elevata incidenza delle opere accessorie e degli espropri sul progetto, che rendono inopportuno incrementare ulteriormente il costo delle opere e misure compensative, gia' innalzato da 2,2 milioni a 7,41 milioni di euro;
Ritenuto, pertanto, che in sede di progettazione definitiva le eventuali opere e misure compensative debbano essere definite ed eventualmente aggiornate avendo come riferimento l'elenco di opere e misure compensative richieste dagli Enti locali in conferenza di servizi e ritenute accoglibili dal MIT e che ogni variazione dovra' essere posta in accordo con quanto indicato nella prescrizione n. 38 dell'Allegato 1 «Prescrizioni e raccomandazioni»;
Considerato che il MIBACT, con riferimento al proprio parere n. 15142 del 18 giugno 2020, nella seduta preparatoria del 17 novembre 2020, ha formulato le seguenti richieste:
1. Prescrizione n. 2 MIBACT [Prescrizione n. 44 Allegato 1 della presente delibera]:
aggiungere dopo le parole «in prossimita' di beni culturali di cui alla parte II del Codice» e prima della parentesi il seguente testo: «cosi' come individuati nel parere MIBACT».
2. Prescrizione n. 3 [45]: modificare il terzo punto della prescrizione come segue (integrazioni in corsivo;):
«la razionalizzazione dello sviluppo plano altimetrico del prolungamento di via Martiri delle Foibe, da strada dei Pizzolati verso est, studiando una soluzione ulteriormente migliorativa rispetto all'elaborato C.11.2, al fine di allontanarlo da Villa Trissino-Muttoni detta Ca' Impenta (ambito tutelato) e avvicinarlo il piu' possibile in parallelo al tratto SE di Strada degli Alidosi, alla ferrovia e al Viale Camisano (con opportune sistemazioni a verde dello spazio residuale intercluso, da ridurre al minimo possibile), eventualmente intervenendo anche mediante realizzazione di un tratto in trincea o con cortine arboree e arginature in terra, e comunque concordando le soluzioni progettuali con la competente Soprintendenza prima dell'avvio della progettazione definitiva.»
3. Prescrizione n. 5 [47]: reinserire la parte iniziale:
«All'esito dei risultati concernenti la prima fase di indagini preliminari, da eseguirsi cosi' come piu' specificamente individuate dalla competente Soprintendenza nella nota prot. n. 23709 del 1° ottobre 2019 riportata nelle premesse del presente provvedimento, e ...».
4. Prescrizione n. 7 [49]: la prescrizione viene integrata aggiungendo dopo «fino al», la frase:
«completamento sistematico delle indagini ivi compreso il trattamento dei materiali (lavaggio, siglatura e corretto stoccaggio in contenitori a norma)».
5. Si aggiunge, inoltre, la seguente raccomandazione in conseguenza del fatto che Vicenza e' iscritta al Patrimonio dell'Umanita' dall'UNESCO:
«Si tenga conto, nelle successive fasi di progettazione, delle eventuali comunicazioni del Centro del Patrimonio dell'Umanita', con particolare riguardo alle soluzioni progettuali dei ponti e dei cavalcavia di cui alle Raccomandazioni n. 7 e n. 8 della Relazione HIA del marzo 2017 redatta dagli ispettori ICOMOS».
Considerato che l'infrastruttura di cui sopra e' ricompresa nell'Intesa generale quadro tra Governo e Regione del Veneto, sottoscritta il 24 ottobre 2003;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della citata delibera n. 82 del 2018);
Vista la nota predisposta congiuntamente dal DIPE e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Considerato il dibattito svolto in seduta e, in particolare, le precisazioni effettuate sulle prescrizioni MIBACT riportate nel considerato;

Delibera:

Le presenti disposizioni sono adottate ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, e del decreto legislativo n. 163 del 2006, da cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016.
1. Approvazione del Progetto preliminare
1.1 Ai sensi e per gli effetti degli articoli 165 e 183, comma 6, del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni nonche' ai sensi del combinato disposto dell'art. 1, comma 76, della legge n. 147 del 2013 e dell'art. 2, commi 232 e seguenti, della legge n. 191 del 2009 ed ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001, e successive modificazioni, e' approvato, con le prescrizioni e le raccomandazioni riportate nell'Allegato 1 meglio descritto al successivo punto 1.8, anche ai fini dell'attestazione della compatibilita' ambientale, della localizzazione urbanistica e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, il progetto preliminare della Linea ferroviaria alta velocita'/alta capacita' (AV/AC) Verona-Padova: 2° lotto funzionale «Attraversamento di Vicenza».
1.2 E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico e edilizio, l'intesa sulla localizzazione dell'opera, comportando l'automatica variazione degli strumenti urbanistici vigenti ed adottati.
1.3 Ai sensi dell'art. 165, comma 3, del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, l'importo di 849,15 milioni di euro (al netto di IVA), come riportato nella precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'opera di cui al punto 1.1, comprensivo dell'importo delle opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale, pari a 7,41 milioni di euro.
1.4 La copertura finanziaria del progetto preliminare di cui al punto 1.1, suddiviso in due lotti costruttivi, e' attualmente pari a 150 milioni di euro ed e' assicurata dalle risorse del Contratto di programma - parte Investimenti 2017-2021, sottoscritto tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana S.p.a., dove e' riportato il progetto «Linea AV/AC Verona-Padova: Attraversamento di Vicenza (2° lotto funzionale)».
1.5 L'attuale copertura permette di finanziare ed approvare il 1° lotto costruttivo del progetto preliminare di cui al punto 1.1, ai sensi dell'art. 1, comma 76, della legge n. 147 del 2013, citata in premessa;
1.6 Il prossimo aggiornamento del Contratto di programma - parte investimenti tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana S.p.a., dovra' riportare gli eventuali nuovi finanziamenti e gli importi adeguati, con particolare riguardo al limite di spesa del progetto preliminare che andra' aggiornato dagli attuali 805 milioni di euro, riportati per l'intervento 0362B «Linea AV/AC Verona-Padova: Attraversamento di Vicenza (2° lotto funzionale)», agli 849,15 milioni di euro di cui al precedente punto 1.3;
1.7 La copertura finanziaria del fabbisogno residuo dovra' essere reperita con nuovi finanziamenti da introdurre nel Contratto di programma - parte investimenti tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana S.p.a., anche ai sensi della legge n. 191 del 2009, art. 2, commi da 232 a 234.
1.8 Le prescrizioni citate al precedente punto 1.1, cui resta subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nella prima parte dell'Allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera, mentre le raccomandazioni sempre citate al precedente punto 1.1, sono riportate nella seconda parte del medesimo Allegato 1.
1.9 Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dare seguito a qualcuna delle prescrizioni e delle raccomandazioni di cui al punto precedente, fornira' al riguardo puntuale motivazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in modo da consentire a quest'ultimo di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
2. Altre disposizioni
2.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sottoporra', tempestivamente, a questo Comitato il progetto definitivo del 2° lotto funzionale «Attraversamento di Vicenza» della Linea AV/AC Verona-Padova, aggiornando contestualmente il cronoprogramma dei lavori della linea AV/AC Verona-Padova ed avendo cura di coordinarsi preventivamente, per gli aspetti di rispettiva competenza, con il Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo e con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
2.2 In sede di redazione del progetto definitivo, il soggetto attuatore trasmette un'accurata informativa al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per attestare di aver tenuto debito conto del potenziale impatto sulle falde idriche inquinate da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS), interessate dai lavori di realizzazione dell'opera tra Montecchio Maggiore (VI) e Vicenza (per la parte di competenza). In fase di verifica di ottemperanza da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la progettazione definitiva, conseguentemente redatta, individuera' le eventuali necessarie misure per l'eliminazione dell'impatto ulteriore, rispetto all'esistente, eventualmente dovuto ai lavori per l'intervento ferroviario, coerentemente con quanto previsto con la prescrizione n. 28 dell'Allegato 1, come riprese dalla prescrizione n. 29 del parere VIA del 1° marzo 2019, ferme restando le competenze del Commissario delegato per le emergenze PFAS delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova.
2.3 In sede di progettazione definitiva dovranno essere definite le opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale strettamente correlate alla funzionalita' dell'opera ritenute accoglibili dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per un importo stimato di 7,41 milioni di euro. Ogni variazione dovra' essere definita in accordo con quanto indicato nella prescrizione n. 38 dell'Allegato 1 «Prescrizioni e raccomandazioni».
2.4 In sede di progettazione definitiva, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' trasmettere una relazione concernente i criteri per la determinazione del costo per l'acquisizione delle aree con riferimento, in particolare, all'individuazione dell'importo relativo agli «oneri per la gestione delle attivita' espropriative», posto che questi ultimi risultano ora calcolati nella misura forfettaria del 17,3 per cento delle relative stime per l'acquisizione dei terreni e dei fabbricati, per la mitigazione diretta dei ricettori e per le indennita' ex art. 44 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001.
2.5 Con riferimento alle prescrizioni del parere n. 15142 del 18 giugno 2020 del Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo, su richiesta dello stesso Ministero d'intesa, con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'Allegato 1 «Prescrizioni e raccomandazioni», di cui al precedente punto 1.8, e' cosi' integrato:
2.5.1 prescrizione n. 44 dell'Allegato 1 «Prescrizioni e raccomandazioni» (corrispondente alla prescrizione n. 2 del parere n. 15142): e' aggiunta dopo le parole «in prossimita' di beni culturali di cui alla parte II del Codice» e prima della parentesi, la frase: «cosi' come individuati nel parere MIBACT», nel quale ci si riferisce ai seguenti beni culturali: «Chiesa di Santa Caterina, Ex Convento di Ognissanti, Oratorio delle Zitelle, Area di rispetto dell' Oratorio delle Zitelle, Arco delle Scalette, Convento e Chiesta di San Silvestro, Villa Bonollo Anti, Villa Tornieri Mosconi, Villa Bonin Longare, Chiesa di San Giorgio, Seminario Vescovile, Chiesa di San Felice e Fortunato, Resti della chiesetta dell'ex ospedale di San Felice con sedime, Manicomio provinciale di San Felice, Edificio neoclassico a due piani del XIX secolo, Edifici in corso SS. Felice e Fortunato 140, 144, 148, 152, Ex chiesetta di San Valentino, Ex Caserma della Guardia di Finanzia, Ex Chiesa di San Bovo, Accademia cinematografo Palladio, Villa Volpe, Casa Mater Amabilis, Villa Trissino Muttoni detta Ca' Impenta»;
2.5.2 prescrizione n. 45 dell'Allegato 1 «Prescrizioni e raccomandazioni (corrispondente alla prescrizione n. 3 del parere n. 15142): e' modificato il terzo punto della prescrizione come segue:
la razionalizzazione dello sviluppo plano altimetrico del prolungamento di via Martiri delle Foibe, da strada dei Pizzolati verso est, studiando una soluzione da concordare preventivamente con la competente Soprintendenza, finalizzata ad allontanarla da Villa Trissino-Muttoni detta Ca' Impenta (ambito tutelato) a ridurre il consumo di suolo e a rispettare le trame agrarie avvicinandole il piu' possibile agli ambiti urbanizzati e alle infrastrutture esistenti, anche mediante l'eventuale realizzazione di un tratto in trincea o con cortine arboree e arginature in terra.
2.5.3 prescrizione n. 47 dell'Allegato 1 «Prescrizioni e raccomandazioni (corrispondente alla prescrizione n. 5 del parere n. 15142): e' reinserita la parte iniziale:
«All'esito dei risultati concernenti la prima fase di indagini preliminari, da eseguirsi cosi' come piu' specificamente individuate dalla competente Soprintendenza nella nota prot. n. 23709 del 1° ottobre 2019 riportata nelle premesse del presente provvedimento, e ...»;
2.5.4 prescrizione n. 49 dell'Allegato 1 «Prescrizioni e raccomandazioni» (corrispondente alla prescrizione n. 7 del parere n. 15142): la prescrizione viene integrata aggiungendo dopo «fino al» la frase:
«completamento sistematico delle indagini ivi compreso il trattamento dei materiali (lavaggio, siglatura e corretto stoccaggio in contenitori a norma)»;
2.5.5 si aggiunge, inoltre, la seguente raccomandazione in quanto Vicenza e' iscritta tra i siti Patrimonio dell'Umanita' dall'UNESCO:
«Si tenga conto, nelle successive fasi di progettazione, delle eventuali comunicazioni del Centro del Patrimonio dell'Umanita', con particolare riguardo alle soluzioni progettuali dei ponti e dei cavalcavia di cui alle Raccomandazioni n. 7 e n. 8 della Relazione HIA del marzo 2017 redatta dagli ispettori ICOMOS».
2.6 Nell'ambito delle disposizioni contrattuali vigenti, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti chiedera' a Rete ferroviaria italiana S.p.a. di valutare l'applicazione di eventuali penali relative ai ritardi maturati nel corso della procedura di realizzazione e costruzione dell'opera.
2.7 Prima dell'avvio dei lavori per la realizzazione del progetto in esame, dovra' essere stipulato apposito Protocollo di legalita' tra la Prefettura territorialmente competente e l'impresa appaltatrice, ai sensi della normativa vigente.
2.8 Rete ferroviaria italiana S.p.a. dovra' aggiornare le informazioni presenti sul MOP e nel CUP, al fine di fornire un quadro coerente dell'opera.
3. Disposizioni finali
3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare approvato con la presente delibera.
3.2 Il suddetto Ministero, in sede di approvazione della progettazione definitiva, provvedera' alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni che debbono essere recepite in tale fase, ferme restando le verifiche di competenza della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo.
3.3 Il medesimo Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera', altresi', a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa.
Roma, 26 novembre 2020

Il Ministro dello sviluppo economico
con funzioni di presidente
Patuanelli Il Segretario: Fraccaro

Registrato alla Corte dei conti il 23 febbraio 2021 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, reg. n. 158
 
Allegato 1

Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001). Linea ferroviaria Alta Velocita'/Alta Capacita' (AV/AC)
Verona-Padova.
2° lotto funzionale «Attraversamento di Vicenza».
Approvazione del progetto preliminare
CUP (J41E91000000009)

PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI
PARTE PRIMA
Prescrizioni per la progettazione definitiva
Prescrizioni di carattere generale PARTE SECONDA
Raccomandazioni

PARTE PRIMA
Progettazioni per la progettazione definitiva
1. In accordo con gli enti locali e le autorita' competenti si richiede di elaborare la risoluzione delle interferenze del progetto con gli elementi preesistenti. (A.001 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
2. Descrivere in modo dettagliato tutti gli accorgimenti e le mitigazioni che devono essere adottati durante la fase di cantiere al fine di contenere gli impatti sulle componenti ambientali tenendo conto che l'opera e' inserita nell'ambito urbano della citta' di Vicenza (A.002 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019). Componente atmosfera
3. Prevedere l'utilizzo di mezzi di trasporto dotati di tutti gli accorgimenti tecnici atti a minimizzare le emissioni nocive (gas di combustione, polveri, rumori, etc.), disponibili sul mercato durante l'esecuzione dei lavori (A.003 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
4. In considerazione del fatto che i lavori saranno eseguiti in massima parte all'interno del tessuto urbano, interessato da flussi di traffico elevati, nella fase di modellazione dovranno essere prese in considerazione anche le emissioni di inquinanti e di polveri generate durante le attivita' di preparazione delle aree di cantiere (A.004 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
5. Specificare il calcolo dei fattori di emissione al secondo per gli NOX e il pubblico ministero 10 e la potenziale attribuzione a sorgenti puntuali e/o lineari (A.005 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019). Componente vegetazione
6. Nei limiti della fattibilita' tecnico-economica, gli interventi di messa a dimora delle piante dovranno essere realizzati preferibilmente nel periodo piu' favorevole all'attecchimento delle specie, facendo uso di ecotipi locali di tutte le specie sopra indicate. A tal fine, sara' preferita la raccolta in loco di materiale per la propagazione (sementi, talee, etc.) e la produzione di materiale vivaistico presso vivai specializzati, cosi' da assicurare il rispetto della diversita' biologica locale e l'idoneita' delle piante impiegate all'uso nelle condizioni ambientali in essere (A.006 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019; J.004 - Comune di Sovizzo - nota prot. n. 13963 dell'8 novembre 2017). Componente ambiente idrico - acque superficiali
7. Verificare ed eventualmente aggiornare i dati e le informazioni cartografiche utilizzati per l'analisi idrologica-idraulica dell'area (massimi annuali di precipitazione, idrogrammi di riferimento, rilievi topografici, condizioni al contorno, ecc.) in cui si inseriscono il progetto ferroviario, i diversi progetti stradali nonche' il progetto della nuova linea TPL e nello sviluppo del modello di calcolo bidimensionale adottato, in modo tale da avere una caratterizzazione dell'area piu' dettagliata in linea con la pianificazione e programmazione degli Enti competenti in materia (Autorita' di distretto idrografico, Regione, enti locali), attualmente vigente sul territorio in cui si inseriscono le opere ferroviarie e stradali. I risultati dovranno essere utilizzati per i dimensionamenti e le verifiche idrauliche delle infrastrutture necessarie per superare le interferenze opera - ambiente idrico superficiale (A.008 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
8. Approfondire il dimensionamento e le verifiche idrauliche di tutte le infrastrutture previste per superare le interferenze con i corpi idrici superficiali impattati (ponti, tombini, deviazioni, sistemazioni ecc.) non solo dal tracciato ferroviario ma anche dagli interventi stradali in progetto (evidenziando, ad esempio, i franchi di sicurezza, il grado di riempimento, ecc.) (A.009 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
9. Considerato che il progetto prevede delle variazioni plano-altimetriche del tracciato ferroviario esistente e l'attraversamento in ambito urbano con conseguenti importanti interventi di risoluzione delle interferenze con la viabilita' esistente per il ripristino della continuita' stradale e ciclo-pedonale, devono essere forniti maggiori approfondimenti sugli impatti che tali variazioni e modifiche hanno sulla circolazione delle acque meteoriche. In particolare, dovra' essere eseguito il dimensionamento e la verifica di tutte le strutture previste per la raccolta e l'allontanamento delle acque meteoriche sia per il tracciato ferroviario che per gli interventi stradali connessi, oltre l'individuazione dei recapiti finali di queste acque. Per quest'ultimo punto, dovra' essere valutata l'esigenza di eventuali punti di campionamento per il rispetto dei limiti allo scarico previsti dalla normativa di settore vigente (A.010 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
10. Per stabilire la qualita' delle acque superficiali, il calcolo dell'indice LIM (Livello di inquinamento dai macrodescrittori per lo stato ecologico) deve essere calcolato secondo quanto previsto dal decreto ministeriale n. 260 del 2010 (A.011 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019). Componente suolo e sottosuolo - acque sotterranee
11. In fase di progettazione definitiva deve essere definita un'apposita cartografia idrogeologica di dettaglio per l'area d'interesse, corredata da una specifica relazione idrogeologica e da un numero adeguato di sezioni litologiche e di sezioni idrogeologiche, che consentano una ricostruzione attendibile delle caratteristiche litostratigrafiche e idrodinamiche dei terreni attraversati, la geometria degli acquiferi superficiali e profondi ed una migliore definizione del limite tra l'acquifero superficiale e quello profondo, al fine di una piu' corretta individuazione degli interventi di mitigazione dei rischi e degli impatti attesi sulla risorsa idrica sotterranea durante le operazioni di cantiere (A.012 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
12. Nelle tratte all'aperto in aree sensibili a elevata vulnerabilita' idraulica per la presenza di terreni permeabili, sede di acquiferi con livello della falda freatica che si attestano a pochi metri di profondita' dal piano campagna, dove sono previste le principali opere d'arte e/o modifiche al tracciato (rettificazione, cavalcaferrovia, viadotti, elettrificazione ecc.) sono possibili alterazioni del livello piezometrico e della qualita' delle acque di falda dovuti alle attivita' di cantiere per la realizzazione delle opere. Per tali motivi, anche se il potenziale impatto atteso sulla componente ambientale delle opere in progetto sara' prevenuto mediante l'adozione di adeguate pratiche gestionale e di misure di protezione e prevenzione di tali rischi, si ritiene necessario:
a) porre particolare attenzione, laddove sono previste attivita' di perforazione e di esecuzione di fondazioni profonde delle spalle dei cavalcaferrovia o di altre opere d'arte, nel prevenire il possibile rischio di diffusione di sostanze pericolose veicolate dai fluidi di perforazione e di conseguente contaminazione delle componenti ambientali acque sotterranee/suolo e sottosuolo (A.0013 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019; G.002 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G.n. 172034;
b) prevedere misure per evitare che l'utilizzo dei fanghi di perforazione in corrispondenza di terreni a granulometria piu' grossolana possano alterare la trasmissivita' dei terreni (A.014 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019;).
13. Le attivita' di cantiere e, in minor misura, anche la fase d'esercizio, possono arrecare impatti negativi sulla qualita' fisico-chimiche e biologiche delle acque di falda, legate principalmente allo sversamento di sostanze inquinanti e/o all'infiltrazione nei terreni permeabili sensibili di acque meteoriche, provenienti dai rilevati stradali dei cavalcaferrovia e, anche, possibili dai rilevati ferroviari d'esercizio, dalle aree di cantiere e, anche dai fluidi di perforazione. Al fine, quindi, di tutelare la qualita' della risorsa idrica, sia superficiale sia sotterranea e del suolo e sottosuolo, si ritiene necessario:
a) predisporre un adeguato Piano di gestione ambientale che descriva le attivita' gestionali ed organizzative nonche' le attivita' operative dell'insieme delle operazioni di monitoraggio nelle aree dei cantieri per quanto riguardano le interazioni delle opere e delle attivita' lavorative sulla componente ambientale acque sotterranee, acque superficiale e suolo e sottosuolo e i possibili impatti e le azioni da attuare in caso di emergenza (A.015 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019);
b) sempre in merito alla tutela delle acque (sia superficiali sia sotterranee) e del suolo e sottosuolo, i cantieri come anche eventuali aree di deposito di sostanze pericolose per l'ambiente e la salute dovranno essere dotati di idonei sistemi tecnologici e di adeguate procedure di pronto intervento per fare fronte al verificarsi di un'emergenza (A.016 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019);
c) con riferimento alla gestione delle acque di cantiere e ai sistemi di raccolta e smaltimento delle acque di piattaforma ferroviaria e stradale, si richiede di approfondire le modalita' di gestione, raccolta e allontanamento degli scarichi idrici nei cantieri e delle acque di piattaforma stradale e ferroviaria, indicando su apposita planimetria, a scala adeguata, il sistema di raccolta e allontanamento delle acque, l'ubicazione degli impianti di depurazione e trattamento, e la localizzazione dei punti di scarico nei corpi recettori finali (A.017 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019; F.015 - Provincia di Vicenza - deliberazione del Consiglio provinciale n. 42 del 12 dicembre 2017; G.005, G.033 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
14. Relativamente ai possibili fenomeni di liquefazione e/o di cedimenti differenziali, deve essere prodotto uno studio piu' approfondito per la valutazione delle condizioni di stabilita' nei confronti della liquefazione per il settore interessato dal tracciato e per le aree dei cantieri da riportare in una specifica Relazione del rischio sismico con annessa cartografia del rischio sismico (redatta in scala 1:25.000) e con l'elaborazione di cartografie di dettaglio (scala minima 1:10.000) redatte secondo gli «Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica» (ICMS) approvati il 13 novembre 2008 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dai successivi aggiornamenti (A.018 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
15. In fase di costruzione delle opere, i potenziali impatti sul suolo individuati potranno essere legati principalmente alla compattazione causata dai macchinari, al rischio di contaminazione dei terreni per sversamenti accidentali di sostanze e liquidi e al rischio di alterazione delle caratteristiche pedologiche dei suoli derivanti dallo scotico. Si ritiene necessario, rispetto a quanto sinteticamente indicato nella documentazione presentata:
a) approfondire le azioni e gli interventi previsti in corso d'opera e in esercizio, per garantire la protezione del terreno asportato e accumulato da fenomeni d'erosione e/o di alterazione qualitativa dei suoli nelle aree di deposito temporaneo e per il ripristino delle condizioni iniziali delle aree (A.019 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019);
b) approfondire le attivita' di controllo e monitoraggio pedologico previste nelle varie fasi della realizzazione dell'opera (ante operam, corso d'opera e a fine lavori) (A.020 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019). Componente rumore e vibrazioni
16. In relazione al «Censimento dei ricettori», in fase di progettazione definitiva:
a) deve essere estesa l'area di studio oltre le fasce di pertinenza (Area di influenza - UNI 11143-1:2005), sia per i ricettori sensibili, al fine di individuare gli eventuali ricettori prossimi ai limiti delle fasce stesse eventualmente impattati dalle attivita' di cantiere e/o dall'infrastruttura in fase di esercizio, sia per quella ferroviaria che quella stradale (a seguito del riassetto del reticolo viario). I limiti al di fuori delle fasce di pertinenza devono essere confrontati con i limiti delle zonizzazioni acustiche dei comuni interessati dall'opera (A.021 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019);
b) siano integrati gli elaborati, per l'intero tracciato dell'opera, con l'indicazione e la numerazione di tutti i ricettori, sia quelli ubicati all'interno della fascia di pertinenza sia quelli piu' prossimi ai limiti delle fasce stesse (per la verifica del rispetto dei valori stabiliti dalla tabella C del decreto Presidente del Consiglio dei ministri 14 novembre 1997 - art. 3 e/o, in assenza di zonizzazione comunale, dei valori definiti dall'art. 6 del decreto Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 1991), (A.022 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
17. In relazione alla «Concorsualita'» con altre infrastrutture che interessano l'opera di cui in oggetto, e' necessario:
a) in considerazione del dimensionamento massimo degli interventi di mitigazione acustica previsti in progetto, ricalcolare, per ciascuna sorgente (anche nel caso in cui la linea ferroviaria ed un'altra infrastruttura concorrente insistono su fronti opposti di un fabbricato), i valori limite di immissione facendo riferimento al caso 1 della nota tecnica ISPRA «Nota tecnica in merito alle problematiche dei progetti di infrastrutture di trasporto lineari soggetti a VIA al fine di valutare l'opportunita' di ulteriori interventi diretti sui ricettori. (A.023 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019)»;
b) valutare le eventuali concorsualita' in merito al «Riassetto del reticolo viario Comunale» (A.024 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019);
c) devono essere redatte apposite mappe che evidenzino le concorsualita' rilevate con l'indicazione delle tipologie di infrastrutture interessate. I dati relativi alle fasce di pertinenza ed i rispettivi valori acustici di riferimento, nonche' quelli ricalcolati per ciascuna sorgente, devono essere descritti e tabellati per ogni ricettore interessato (A.025 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
18. In relazione alla «Fase di cantiere del tracciato ferroviario», e' necessario:
a) riportare, per tutte le macchine (mezzi e attrezzature) di cantiere utilizzate e menzionate nella documentazione allegata al progetto, i relativi valori di potenza sonora, i dati di input del modello previsionale utilizzato, dando evidenza della taratura del modello (A.026 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019);
b) completare gli elaborati inerenti l'impatto acustico in fase di cantiere (per tutti i cantieri fissi e mobili) con l'integrazione della seguente documentazione:
i. mappe acustiche ante operam;
ii. mappe acustiche in corso d'opera (rumorosita' prodotta dai cantieri lungo il tracciato, fissi e mobili anche se temporanei ubicazione dei cantieri fissi e aeree d'occupazione)
iii. eventuali mappe acustiche di mitigazione;
iv. mappe con individuazione del percorso dei mezzi pesanti per il trasporto materiali e valutazione dell'incidenza acustica dovuta all'incremento di traffico veicolare su eventuali ricettori presenti anche in zone acustiche diverse da quella del cantiere stesso.
(A.026 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
19. In relazione alla «Fase di cantiere della nuova viabilita' comunale e impianti tecnologici» che interessa il riassetto del reticolo viario Comunale, limitrofo alla ferrovia, l'adeguamento della Cabina TE di Vicenza, nonche' quella prodotta per tutti gli altri interventi (adeguamento, modifica e nuova realizzazione), inerenti gli impianti tecnologici a servizio dell'opera, e' necessario:
a) riportare, per tutte le macchine (mezzi e attrezzature) di cantiere utilizzate e menzionate nella documentazione allegata al progetto, i relativi valori di potenza sonora, i dati di input del modello previsionale utilizzato, dando evidenza della taratura del modello;
b) completare gli elaborati inerenti l'impatto acustico in fase di cantiere con l'integrazione della seguente documentazione:
i. mappe acustiche ante operam;
ii. mappe acustiche in corso d'opera (rumorosita' prodotta dai cantieri lungo il tracciato, fissi e mobili anche se temporanei ubicazione dei cantieri fissi e aeree d'occupazione);
iii. eventuali mappe acustiche di mitigazione;
iv. mappe con individuazione del percorso dei mezzi pesanti per il trasporto materiali e valutazione dell'incidenza acustica dovuta all'incremento di traffico veicolare su eventuali ricettori presenti anche in zone acustiche diverse da quella del cantiere stesso.
(A.027 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
20. In relazione alla «Fase di esercizio del tracciato ferroviario», relativa soprattutto al «nuovo modello (scenario) di esercizio», e' necessario in fase di progettazione definitiva:
a) estendere l'area di studio oltre le fasce di pertinenza, non solo per i ricettori sensibili (come dall'art. 4 del decreto Presidente della Repubblica 18 novembre 1998, n. 459), al fine di individuare gli eventuali ricettori prossimi ai limiti delle fasce stesse, eventualmente impattati dall'infrastruttura in fase di esercizio (Area di influenza - UNI 11143-1:2005) (A.028 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019);
b) integrare gli elaborati, per l'intero tracciato dell'opera con l'indicazione e la numerazione di tutti i ricettori, sia quelli ubicati all'interno della fascia di pertinenza (per la verifica valori limite assoluti di immissione di cui al decreto Presidente della Repubblica 18 novembre 1998, n. 459), sia quelli piu' prossimi ai limiti delle fasce stesse (per la verifica del rispetto dei limiti della zonizzazione acustica comunale, in assenza della quale si applicano i valori limite definiti dall'art. 6 del decreto Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 1991), sulle seguenti mappe: i. mappe acustiche ante operam ii. mappe acustiche post operam e iii. mappe acustiche post mitigazione (A.029 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
21. In relazione alla «Fase di esercizio della nuova viabilita' comunale», e' necessario produrre uno studio di impatto acustico al fine di confrontare i livelli acustici (ante e post operam) presso i ricettori interessati e potenzialmente impattati dalla rumorosita' relativa alla realizzazione degli interventi (di ripristino e/o di nuova realizzazione) e, quindi, per il riassetto della rete del reticolo viario comunale, limitrofo alla ferrovia. I flussi di traffico per lo studio acustico dovranno essere resi disponibili dall'ente gestore della strada (A.030- parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
22. Relativamente alla «Fase di cantiere» che interessa l'impatto da vibrazioni prodotto per la realizzazione del tracciato ferroviario il riassetto del reticolo viario comunale, limitrofo alla ferrovia l'adeguamento della Cabina TE di Vicenza, nonche' quella prodotta per tutti gli altri interventi (adeguamento, modifica e nuova realizzazione), inerenti gli impianti tecnologici a servizio dell'opera, e' necessario:
a) integrare lo Studio previsionale delle vibrazioni inerenti la fase realizzativa (cantierizzazione) del tracciato ferroviario (ante operam e corso d'opera), finalizzato anche alla valutazione degli effetti sugli edifici (UNI 9916), con particolare riferimento ai ricettori che si trovano ad una distanza limite (20 m) dai cantieri per la fase di movimentazione e scavo ed ai ricettori che si trovano ad una distanza limite (30 m) dai cantieri per la fase di palificazione e perforazione;
b) effettuare uno studio della componente vibrazioni finalizzato alla valutazione degli effetti sugli edifici (UNI 9916), ed anche alla valutazione degli effetti sulla popolazione (UNI 9614), per le attivita' di cantiere (ante operam e fase di cantiere) connesse al riassetto del reticolo viario limitrofo alla ferrovia e per tutti gli interventi (adeguamento, modifica e nuova realizzazione), inerenti gli impianti tecnologici a servizio dell'opera stessa;
c) effettuare una valutazione di impatto sulle vibrazioni (ante operam e fase di cantiere) con particolare riferimento ad eventuali ricettori di tipo industriale-artigianale dotati di macchinari di precisione, il cui corretto funzionamento puo' essere pregiudicato dalle vibrazioni indotte dai convogli;
d) integrare il Piano di monitoraggio (ante operam e fase di cantiere), con adeguati rilievi di accelerazione nelle tre direzioni fondamentali e con caratterizzazione in termini di analisi settoriale ed occorrenza temporale secondo le modalita' previste dalla normativa, per la verifica delle modifiche dei livelli vibrazionali presso i ricettori potenzialmente impattati, affinche' venga garantito il rispetto dei limiti di legge (A.031 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019; B.007 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot 490838).
23. In relazione alla «Fase di esercizio del tracciato ferroviario», che interessa l'impatto da vibrazioni prodotto dal «nuovo modello (scenario) di esercizio», e' necessario:
a) integrare lo studio previsionale della componente vibrazioni in fase di post operam (Fase di esercizio), finalizzato alla valutazione degli effetti sugli edifici (UNI 9916), ed anche alla valutazione degli effetti sulla popolazione (UNI 9614), per i ricettori interessati e potenzialmente impattati (A.032 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS nota prot. n. 2964 del 1° marzo 2019);
b) effettuare una valutazione di impatto sulle vibrazioni (fase di esercizio) con particolare riferimento ad eventuali ricettori di tipo industriale-artigianale dotati di macchinari di precisione, il cui corretto funzionamento puo' essere pregiudicato dalle vibrazioni indotte dai convogli (A.033 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019). Salute pubblica
24. Allegare alla progettazione definitiva uno specifico elaborato di analisi della componente Salute pubblica in cui esplicitare:
a) la caratterizzazione dello stato attuale della salute della popolazione afferente all'area interessata dall'opera in oggetto, correlato ed integrato con l'analisi condotta per le altre componenti maggiormente collegate alla Salute pubblica (Atmosfera, Rumore e Vibrazioni, Campi elettromagnetici, Acque superficiali) utilizzando i dati il piu' possibile aggiornati sullo stato demografico;
b) le informazioni utili e le stime degli eventuali impatti riportati nelle altre componenti, caratterizzandole in relazione al benessere ed alla salute umana ed integrandole con le informazioni ricavate dalla caratterizzazione dello stato attuale della salute della popolazione interessata, verificando la compatibilita' delle conseguenze dirette ed indirette (sia in positivo che in negativo) della costruzione dell'opera e del suo esercizio nel breve, medio e lungo periodo (A.034 - parere commissione tecnica di Verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019). PMA
25. Redigere il PMA prevedendo una rete di rilevamento, per tutte le componenti ambientali, da attuarsi nelle fasi ante operam, in itinere e post operam, scegliendo i ricettori, le modalita' di rilevamento e di restituzione dati, nonche' la durata e la frequenza delle attivita' di rilevamento, in accordo e sotto la supervisione di ARPA Veneto, redigendo un unico documento, al fine di verificare l'efficacia delle misure di mitigazione previste. (A.035 - parere commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019; G.032 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034). In merito alla componente atmosfera, integrare la «relazione generale» di progetto con i riferimenti al Piano regionale di tutela e risanamento dell'atmosfera, di seguito PRTRA, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 90 del 18 aprile 2016 e all'accordo di Bacino Padano, sottoscritto dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e del Veneto per il contenimento dell'inquinamento atmosferico (G.029 e G.030 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
26. Il monitoraggio ambientale per la componente ambientale atmosfera dovra' essere effettuato anche post operam (A.036 - parere commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
27. Aggiornare il progetto di monitoraggio dell'ambiente idrico per la componente «acque superficiali», con i parametri relativi alla qualita' biologica, come previsti dal decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni, definendo le opportune misure di mitigazione qualora vengano raggiunte e superate determinate soglie di significativita' degli impatti; il monitoraggio dello stato ecologico e chimico delle acque superficiali ambiente-idrico post operam deve essere effettuato anche dopo l'esercizio della linea, con la tempistica e le modalita' indicate nel decreto ministeriale n. 260 del 2010 e con quanto previsto alla sezione 6.2.1.4. frequenza e durata dei monitoraggi del documento del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, inerente le «Linee guida per la predisposizione del progetto di monitoraggio ambientale (PMA) delle opere soggette a proceduta VIA», Rev. 1 del 17 giugno 2015 indirizzi metodologici: Ambiente idrico (A.037 - parere commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019 - B.010 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot. 490838).
28. Verificare, aggiornare ed eventualmente implementare, in accordo con ARPAV, il PMA nella parte relativa alle componenti acque superficiali in fase di ante operam, corso d'opera e post operam. Particolare attenzione dovra' essere posta alla problematica connessa alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) (A.038 - parere commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
29. Il monitoraggio ante operam e post operam su ciascun corso d'acqua deve essere effettuato sia a monte sia a valle del tracciato ferroviario (A.039 - parere commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
30. Con riferimento al progetto di monitoraggio della componente ambientale «Acque sotterranee»:
a) predisporre in corso d'opera, in esercizio e dopo la dismissione dell'opera, uno specifico allegato tecnico che comprenda sia il sistema di monitoraggio qualitativo/quantitativo sia il sistema di gestione delle acque di piattaforma, acque di scarico, acque reflue, ecc. e le misure di mitigazione dei possibili impatti dovuti alle attivita' di cantiere e d'esercizio;
b) il sistema di monitoraggio definitivo da mettere a punto dovra' recepire sia le eventuali indicazioni e prescrizioni CIPE, sia le ulteriori osservazioni fatte dagli Enti competenti (quali Regione del Veneto, ARPAV, Autorita' di bacino, Comunita' locali) nelle relazioni d'istruttoria e nelle riunioni tecniche, sia per le attivita' di monitoraggio ante operam che in quelle in corso d'opera e post operam, riportando in maniera piu' dettagliata gli scopi specifici del monitoraggio, i criteri seguiti per la selezione dei punti di monitoraggio, definiti di concerto con gli Enti competenti, i parametri chimico-fisici, da misurare in sito, i prelievi di campioni per analisi di laboratorio, la frequenza di monitoraggio, il set dei parametri oggetto dei controlli e le modalita' di restituzione dei dati;
(A.040- parere commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019; G.034-Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
31. I monitoraggi geotecnici devono essere considerati in modo univoco e trattati alla pari dei monitoraggi di tipo ambientale, come sistema di archiviazione, pubblicazione e controllo; a tal proposito si deve redigere in fase di progettazione definitiva uno specifico documento sul sistema di raccolta e archiviazione dei dati geotecnici e sulla distribuzione, utilizzo, pubblicazione e trattamento dei dati derivanti dai monitoraggi geotecnici (sistema informativo di gestione dati dei monitoraggi geologico-tecnici, con esempi delle schede e dei grafici di output per le indagini proposte) (A.041 - parere commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
32. Nelle fasi ante operam, di cantiere, post operam e post mitigazioni, e' necessario integrare il Piano di monitoraggio ambientale della componente rumore, per la verifica dei limiti previsti dalla normativa, con una campagna di monitoraggio (ante operam e fase di cantiere), con uno studio acustico per la verifica dei livelli di rumore presso tutti i ricettori a ridosso delle aree dei cantieri (fissi e mobili anche se temporanei) e relativo confronto dei valori prodotti dall'attivita' di cantiere stessa, con i valori limite di emissione di cui alla Tabella B del decreto Presidente del Consiglio dei ministri 14 novembre 1997; per un corretto confronto con i valori limiti di immissione di cui alla Tabella C del decreto Presidente del Consiglio dei ministri 14 novembre 1997, deve essere valutato il clima acustico ante operam, considerabile come il contributo di tutte le sorgenti presenti sul territorio, a cui va sommato il contributo specifico del cantiere, per la realizzazione del nuovo tracciato ferroviario, il riassetto del reticolo viario comunale, limitrofo alla ferrovia e gli interventi (adeguamento, modifica e nuova realizzazione), inerenti gli impianti tecnologici a servizio dell'opera stessa (A.042 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
33. Nelle fasi ante operam, di cantiere, post operam e post mitigazioni, integrare il Piano di monitoraggio ambientale della componente vibrazioni, per la verifica dei limiti previsti dalla normativa, con:
a) campagna di monitoraggio (ante operam e fase di cantiere), con adeguati rilievi di accelerazione nelle tre direzioni fondamentali e con caratterizzazione in termini di analisi settoriale ed occorrenza temporale secondo le modalita' previste dalla normativa (ISO 2631/UNI 9614 e UNI 9916/DIN 4150, parte 3), per la verifica delle modifiche dei livelli vibrazionali, presso i ricettori potenzialmente impattati, affinche' venga garantito il rispetto dei limiti di legge, con particolare riferimento ai ricettori potenzialmente interessati ed impattati dagli interventi inerenti la realizzazione del nuovo tracciato ferroviario, dagli interventi inerenti il riassetto del reticolo viario limitrofo alla ferrovia e dagli interventi (adeguamento, modifica e nuova realizzazione), inerenti gli impianti tecnologici a servizio dell'opera stessa;
b) campagna di monitoraggio (ante operam e post operam), per il «nuovo modello (scenario) di esercizio della tratta ferroviaria», con adeguati rilievi di accelerazione nelle tre direzioni fondamentali e con caratterizzazione in termini di analisi settoriale ed occorrenza temporale secondo le modalita' previste dalla Normativa (ISO 2631/UNI 9614 e UNI 9916/DIN 4150, parte 3), per la verifica delle modifiche dei livelli vibrazionali presso i ricettori potenzialmente impattati, affinche' venga garantito il rispetto dei limiti di legge;
c) campagna di monitoraggio (ante operam, fase di cantiere e post operam), con adeguati rilievi di accelerazione nelle tre direzioni fondamentali e con caratterizzazione in termini di analisi settoriale ed occorrenza temporale secondo le modalita' previste dalla normativa (ISO 2631/UNI 9614 e UNI 9916/DIN 4 1 50, parte 3), per la verifica delle modifiche dei livelli vibrazionali laddove siano presenti ricettori di tipo industriale-artigianale, potenzialmente impattati, dotati di macchinari di precisione, il cui corretto funzionamento puo' essere pregiudicato dalle vibrazioni indotte dai convogli.
(A.043 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019 G.040 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
34. Nella fase di progettazione definitiva in relazione alla sottostazione elettrica, di seguito SSE, e all'elettrodotto di alimentazione della stessa verificare per la componente «Campi elettromagnetici» i limiti di legge. In ambito internazionale esistono le linee guida dell'ICNIRP e per il caso in oggetto si potrebbe far riferimento alle «linee guida sui limiti dl esposizione a campi magnetici statici (2009). In tale linea guida il limite di esposizione a campi magnetici statici per il pubblico in generale e' fissato a 400mT. A causa di potenziali effetti indiretti avversi, l'ICNIRP riconosce anche che si debbano adottare provvedimenti pratici per impedire pericolose esposizioni inconsapevoli di persone con dispositivi medici elettronici impiantati o con impianti contenenti materiale ferromagnetico, nonche' pericoli dovuti a oggetti volanti, che possono portare a restrizioni a livelli molto piu' bassi, come 0,5mT. All'esterno della sede ferroviaria i valori dei campi magnetici sono sempre abbondantemente inferiori valori limite della suddetta normativa (A.044 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019). Cantieri
35. Nel progetto definitivo i piani di cantierizzazione, dovranno essere dettagliati con i seguenti dati progettuali:
a) la localizzazione esatta dei cantieri, i loro confini, le eventuali interferenze con altri cantieri in zona, etc.;
b) i macchinari che saranno utilizzati nei diversi cantieri e nelle diverse fasi di lavorazione, con le relative specifiche a livello di emissioni inquinanti, di potenza acustica etc., e le relative specifiche per la manutenzione di tutta la strumentazione necessaria; ogni macchinario sara' selezionato nel rispetto delle piu' recenti direttive europee;
c) i layout definitivi di cantiere, con indicazioni sulle zone operative, sulle zone di deposito macchinari, sulle zone di manutenzione, sulle zone di deposito temporaneo dei materiali;
d) una accurata progettazione degli impianti di gestione delle acque per ogni singolo sito/cantiere, specificando le superfici di riferimento di ogni impianto, le modalita' di gestione, trattamento e allontanamento delle acque di prima e seconda pioggia, i recapiti finali etc.;
e) un piano di gestione delle eventuali emergenze per ogni singolo cantiere, con l'individuazione dei meccanismi di attivazione del piano, la definizione delle responsabilita' e la descrizione delle risorse specificamente dedicate (A.045 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019; B.003 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota prot. n. 4908383 dicembre 2018).
36. Prima dell'avvio dei cantieri si dovra' procedere all'effettuazione di apposite campagne di monitoraggio delle polveri prodotte dalle attivita' di cantiere (piste etc.) in fase ante operam, di durata pari a trenta giorni in accordo con ARPAV. ln merito alle precauzioni generali da attuare per ridurre la produzione e il sollevamento delle polveri, si prescrive:
a) la bagnatura periodica delle aree di movimentazione materiale e dei cumuli;
b) la periodica pulizia delle strade pubbliche interessate dalla viabilita' di cantiere da valutare in accordo con le amministrazioni locali;
c) la copertura dei mezzi pesanti adibiti al trasporto di inerti;
d) la limitazione della velocita' dei mezzi all'interno dei cantieri: tale velocita' non dovra' superare i 30km/h;
e) lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dal cantiere;
f) l'installazione di dispositivi anti particolato sui mezzi operanti all'interno del cantiere e l'uso di veicoli omologati Euro 4/ Stage IIIB;
g) la bagnatura delle piste di cantiere, con frequenza funzione delle condizioni operative e meteorologiche;
h) informazione e formazione delle maestranze sulle prescrizioni impartite al fine di ridurre al minimo le dispersioni di polveri.
(A.046 e A.047 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019; B.015, B.013 e B.019 parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota prot. n. 490838 del 3 dicembre 2018; G.007 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034; G.030 e G.031- Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G.n. 172034; H.004 Comune di Altavilla Vicentina - nota prot. n. 18275 del 22 novembre 2017).
37. Dettagliare le modalita' di esecuzione delle protezioni in jet-grouting e dei pali di fondazione, relativamente alle opere civili potenzialmente impattanti con la falda superficiale come viadotti, cavalcaferrovia e strutture degli elettrodotti, definendo un iter operativo tipico che impedisca l'inquinamento delle falde impattate sia nella fase di esecuzione delle fondazioni, sia nella fase di esecuzione delle protezioni ad esse propedeutiche (A.048 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019). Mitigazioni e compensazioni
38. Nel rispetto dei caratteri fondamentali del progetto e dei suoi presupposti tecnici ed economici, per le opere di mitigazione ambientali gia' previste nel progetto, di concerto con la Regione e i Comuni interessati, fermo restando il limite per opere di ristoro socio-ambientale definito nel quadro economico del progetto preliminare approvato, affrontare gli effetti e/o le criticita' ambientali indotte dalla nuova infrastruttura relativamente alle sensibilita' paesaggistiche, territoriali, sociali e alle aree vincolate a diverso titolo, come segue:
a) garantendo, oltre a quanto gia' proposto, la permanenza e la tutela delle matrici ambientali ed ecosistemiche che hanno determinato il riconoscimento e l'istituzione delle aree vincolate ai sensi della direttiva 92/43/CEE e delle aree tutelate a diverso titolo, attraverso:
i. l'analisi degli impatti sulla fauna presente nell'area di studio, anche in seguito alla possibile alterazione degli habitat di specie;
ii. la stesura di Piani d'azione per specie di interesse conservazionistico in accordo con gli enti gestori delle aree tutelate;
b) sviluppando, lungo tutta la tratta e per una fascia da definire a seconda delle specificita' dei luoghi, progetti di:
i. implementazione e deframmentazione della connettivita' ecologica, ponendo particolare cura nella scelta dei punti dove inserire i passaggi faunistici, indispensabili per mitigare l'effetto barriera prodotto dall'infrastruttura, e alla loro progettazione e realizzazione;
ii. rafforzamento e inserimento di elementi vegetali (siepi e filari campestri, aree boscate, aree umide, ecc.) volti alla valorizzazione del paesaggio rurale e delle coltivazioni di pregio (IGP, DOC, DOCGP, ecc.) al fine di preservare i valori storico-culturali, produttivi, commerciali, ecologici e della biodiversita' del tessuto agricolo e di contribuire a mitigare i cambiamenti climatici e l'adattamento ad essi; i progetti dovranno essere volti alla tutela e al miglioramento dell'ambiente, del paesaggio e delle sue caratteristiche, delle risorse naturali, del suolo e della diversita' genetica, in accordo con le politiche comunitarie della PAC 2014-2020;
c) sviluppando adeguati interventi d'inserimento paesaggistico della viabilita' locale interessata e delle opere d'arte principali e secondarie dell'infrastruttura, ponendo particolare attenzione alla qualita' architettonica dei manufatti, comprese le barriere acustiche e tutte le opere d'arte;
d) sviluppando gli interventi di mitigazione degli impatti cumulativi su tutte le componenti ambientali dovuti alla realizzazione della nuova infrastruttura, alla viabilita' esistente e pianificata a livello regionale;
e) utilizzando la rappresentazione dei progetti proposti attraverso l'elaborazione di foto simulazioni;
f) prevedendo, per quanto riguarda il ripristino della vegetazione:
i. l'impiego di specie appartenenti alle serie autoctone, la raccolta in loco di materiale per la propagazione (sementi, talee, ecc., al fine di rispettare la diversita' biologica) e l'acquisto di materiale vivaistico proveniente da vivai specializzati che ne assicurino l'idoneita' all'uso;
ii. uno specifico «Piano di monitoraggio e manutenzione degli interventi a verde» che preveda idonee cure colturali che dovranno essere effettuate fino al completo attecchimento della vegetazione e un monitoraggio quinquennale sull'efficacia degli interventi successivamente all'ultimazione dei lavori;
iii. uno specifico progetto degli impianti d'irrigazione, con particolare riferimento alle scarpate verdi, che illustri le modalita' di realizzazione dell'impianto, il funzionamento, la sua distribuzione e le fonti di approvvigionamento;
iv. il cronoprogramma delle opere di riambientalizzazione che consideri le tempistiche e le modalita' di realizzazione, nonche' l'efficacia di tali interventi, in coerenza con le fasi di realizzazione dell'opera;
(A.049 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019; B.016 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot. n. 490838; G.039- Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
39. dovranno essere rispettate le prescrizioni imposte dal Comitato tecnico VIA della Regione del Veneto con nota acquisita al prot. DVA-27238 del 3 dicembre 2018 (A.050 - parere Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2964 del 1° marzo 2019).
40. a titolo di misura di compensazione ambientale ed idraulica, date le ingenti opere previste all'interno del territorio, il proponente dovra' prevedere, all'interno del progetto definitivo, la realizzazione dell'intera cassa di espansione sul torrente Onte con un volume di massima regolazione di 550.000 m³ (superiore ai 334.000 m³ previsti nella relazione idraulica dell'attuale proposta progettuale) cosi' come prevista dal progetto della Regione del Veneto approvato dalla Commissione regionale VIA con parere favorevole n. 171 del 10 ottobre 2007 (B.012 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota prot. n. 490838 del 3 dicembre 2018; D.002 - Autorita' di bacino distrettuale delle Alpi Orientali - nota del 17 ottobre 2019 prot: AGCN. VP.0072037.19.E; L.002 - Consorzio APV - nota prot. n. 14149 del 24 novembre 2017; S.016 - Consiglio superiore dei lavori pubblici, di seguito CSLP nota prot. n. 71/2017 Seduta del 25 gennaio 2019; G.046 e G.053- Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
41. modificare la soluzione oggi prevista in progetto preliminare prevedendo, per il sottopasso via Olmo e delle relative connessioni con le viabilita' afferenti, una differente soluzione in grado di migliorare le attuali seguenti criticita' di viabilita' stradale:
l'intersezione a raso di via Vicenza con la S.P. n. 34 rappresenta un nodo difficile e pericoloso, considerato il volume di traffico veicolare;
l'intersezione a «T» della strada che sostituisce la S.P. n. 34-bis con la S.R. n. 11 rappresenta un nodo particolarmente problematico visto il considerevole flusso di traffico veicolare previsto anche per i mezzi pesanti;
l'importante opera infrastrutturale presentata deve rispondere ad una valutazione della domanda di mobilita' ben ragionata, al fine di giustificare la necessita' di realizzare un nuovo sottopasso cosi' costoso e impattante;
il principale collegamento viario tra i Comuni di Altavilla Vicentina e Creazzo, appartenenti all'Unione dei Comuni Terre del Retrone, viene allungato di quasi 1 km, raddoppiando i nodi stradali da percorrere (da 2 a 4); tutto cio' porterebbe ad aggravare la situazione gia' compromessa dalle altre importanti infrastrutture viarie (S.P. n. 34, S.R. n. 11) (H.001 - Comune di Altavilla Vicentina - nota prot. n. 18275 del 22 novembre 2017; B.018 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota prot. n. 490838 del 3 dicembre 2018; G.051 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034; I.001 - Comune di Creazzo - nota prot. n. 24524/2017/ATLLPP/gb del 27 novembre 2017; F.002 - Provincia di Vicenza - deliberazione del Consiglio provinciale n. 42 del 12 dicembre 2017).
Si dovra' inoltre prevedere una soluzione ciclabile per il superamento della ferrovia sia in direzione di Altavilla Vicentina, ma anche di Vicenza, in coerenza con le previsioni del Piano urbano della mobilita' (rif. ciclovia 1-bis) (G.052 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
42. rispettare le indicazioni dell'Unita' organizzativa Commissioni VAS VINCA NUVV prot. n. 537276 del 22 dicembre 2017, e segnatamente:
approfondire i temi gia' individuati all'interno della Societa' intercomunale ambientale (SIA) a conferma della non interferenza diretta e/o indiretta, degli interventi per la realizzazione dell'intervento in argomento (comprese le opere accessorie e complementari) e la relativa fase di esercizio, con gli habitat: habitat di specie e specie tutelate dalle Direttive comunitarie n. 92/43/CEE e 09/147/CE (B.020 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot. 490838);
dimensionare, nello sviluppo del progetto ambientale della cantierizzazione, le barriere antirumore eventualmente ritenute necessarie, nonche', nella medesima fase, approfondire i temi legati alla presenza dell'erpetofauna (B.021 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA, nota 3 dicembre 2018 prot. 490838);
di impiegare sistemi di illuminazione in grado di attenuare la dispersione luminosa e la modulazione dell'intensita' in funzione dell'orario e della fruizione degli spazi e altresi' rispondenti ai seguenti criteri: flusso luminoso modulabile, bassa dispersione e con lampade a ridotto effetto attrattivo (con una componente spettrale dell'UV ridotta o nulla) in particolar modo nei confronti di lepidotteri, coleotteri, ditteri, emitteri, neurotteri, tricotteri, imenotteri e ortotteri (B.022 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot. 490838);
di dotare la viabilita', laddove non sia garantita la permeabilita' a causa di opera in grado di generare barriera infrastrutturale, di idonei e sufficienti passaggi per la fauna (nel rispetto dei criteri per la sicurezza stradale) anche mediante passaggi per la fauna minore (tunnel per anfibi e rettili) preferibilmente con sezione quadrata o rettangolare (delle dimensioni minime 50 cm x 50 cm, da adeguare in funzione delle specie), con pendenza di almeno l'1% (in modo da evitare ristagni d'acqua o allagamenti e dotati di aperture sul lato superiore, tramite griglie di aerazione, o sul lato inferiore a diretto contatto con il suolo) e unitamente alle recinzioni di invito e ai dissuasori per l'accesso alla carreggiata. A tal fine possono essere adeguati anche gli attuali manufatti idraulici di attraversamento eventualmente interessati dal tracciato, nel rispetto dei criteri di sicurezza idraulica previsti, alla funzione di passaggio faunistico (B.023 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot. 490838);
di attuare idonee misure in materia di limitazione della torbidita' per tutti gli interventi che prevedono un coinvolgimento della locale rete idrografica, anche minore, garantendo, altresi', per scarichi soluzioni progettuali in grado di non pregiudicare la qualita' del corpo idrico per l'intera durata dei lavori e per la fase di esercizio (B.024 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot. 490838);
di consentire l'attuazione degli interventi identificabili con «mitigazioni» solamente qualora rispettino gli obblighi fissati dall'art. 6 (4) della Direttiva 92/43/CEE e, altresi', gli stessi interventi non derivino dall'applicazione dei medesimi obblighi per altri piani, progetti e interventi precedentemente autorizzati (B.025 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot. 490838);
di rispettare i divieti e gli obblighi fissati dal decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 184 del 2007 e successive modificazioni, dalla legge regionale n. 112007 (allegato E) e dalle delibere di Giunta regionale n. 786 del 2016, n. 13311/2017, n. 1709 del 2017 (misure di conservazione) e, ai sensi dell'art. 12, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997 e successive modificazioni, per gli impianti in natura delle specie autoctone e ecologicamente coerenti con la flora locale e non si utilizzino miscugli commerciali contenenti specie alloctone (B.026 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot. 490838);
di informare l'Autorita' regionale per la valutazione di incidenza in merito alla fase attuativa dell'opera (comunicandone il crono programma, e relativi aggiornamenti, e l'avvio e conclusione delle singole fasi operative) e in merito agli esiti del monitoraggio ambientale s.l. (B.027 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota prot. n. 490838 del 3 dicembre 2018);
di estendere il monitoraggio anche agli habitat: habitat di specie e specie tutelate dalle Direttive comunitarie 92/43/CEE e 09/147/CE, al fine di misurarne la variazione del grado di conservazione secondo i sottocriteri definiti con Decisione 2011/484/UE, in tutte le aree interessate dagli interventi in argomento (individuando opportunamente le unita' ambientali omogenee per ciascun habitat e specie entro cui provvedere alla stima dei parametri corrispondenti alla condizione non soggetta alle interferenze - c.d. «bianca») (B.028 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota prot. n. 490838 del 3 dicembre 2018).
43. Dovra' essere preventivamente espletata la procedura per la verifica dell'interesse culturale per gli immobili sottoposti alle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio - Parte II del decreto legislativo n. 42 del 2004, per i quali il progetto proposto prevede la demolizione (C.001 - parere Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo, di seguito MiBACT - prot. n. 15142 del 18 giugno 2020).
44. Poiche' il livello di dettaglio della progettazione preliminare risulta ad una scala inadeguata e non consente di esprimere un parere definitivo, per consentire la verifica delle interferenze in fase di cantiere e di esercizio dovranno essere ulteriormente approfonditi e presentati per le valutazioni del MiBACT gli elaborati (contenenti planimetrie e sezioni ad una scala di maggior dettaglio rispetto alle planimetrie 1:2000 e 1:1000 gia' trasmesse) relativi al tracciato, alle opere complementari ed alla linea TPL in prossimita' di beni culturali di cui alla Parte II del Codice (C.002 - parere MiBACT - prot. n. 15142 del 18 giugno 2020).
45. In coerenza con quanto rappresentato dal Comune di Vicenza nella delibera del Consiglio comunale del 14 dicembre 2017 n. 51, al fine di consentire la piena funzionalita' dell'adduzione da est verso la stazione ferroviaria, rappresentata dal completamento di via Martiri delle Foibe, la progettazione definitiva dovra' prevedere:
una rotatoria all'intersezione tra la stessa via Martiri delle Foibe e viale dello Stadio, da rendere coerente con la sezione stradale del tratto esistente prevedendo per tutto il nuovo tratto anche il percorso ciclopedonale in affiancamento;
la possibilita' di realizzare il prolungamento stradale in argomento con il maggior anticipo possibile rispetto alla complessiva programmazione temporale dei lavori, al fine di consentire la riduzione di carico veicolare interessante viale della Pace;
la razionalizzazione dello sviluppo plano altimetrico del prolungamento di via Martiri delle Foibe, da strada dei Pizzolati verso est, al fine di allontanarlo da Villa Trissino Muttoni, detta Ca' Impenta (ambito tutelato), anche mediante l'eventuale realizzazione di un tratto in trincea o con cortine arboree e arginature in terra (C.003 - MiBACT - nota prot. n. 15142 del 18 giugno 2020; G.079 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
46. Con riferimento alla linea TPL, dovranno essere approfonditi ad una scala piu' di dettaglio, e presentati alle valutazioni MiBACT, gli elaborati delle nuove banchine, in relazione alle attuali quote dei marciapiedi e delle strade, e per la tipologia di pensiline e degli arredi urbani a corredo delle singole fermate, al fine di valutare possibili interferenze con gli edifici tutelati prospicienti e lo specifico contesto di inserimento (C.004 - MiBACT - nota prot. n. 15142 del 18 giugno 2020).
47. A seguito della possibile emersione di elementi archeologicamente significativi eseguire le eventuali ulteriori attivita' archeologiche che saranno indicate dall'Ufficio territoriale del MiBACT (C.005 - MiBACT - nota prot. n. 15142 del 18 giugno 2020).
48. Dovra' essere assicurata l'assistenza in corso d'opera per le aree attualmente non accessibili e non indagabili in fase preliminare tramite indagini preventive (C.006 -MiBACT- nota prot. n. 15142 del 18 giugno 2020).
49. Dovranno essere garantite a conclusione delle indagini, le operazioni di post-scavo secondo gli standard ormai consolidati e in coerenza con le direttive della competente Soprintendenza, unitamente ad una prima schedatura dei reperti mobili rinvenuti, nonche' l'esecuzione di eventuali interventi finalizzati alla conservazione, alla analisi e alla valorizzazione dei beni rinvenuti. Nel caso sia ipotizzabile il rinvenimento di grandi quantita' di reperti, dovra' essere garantito il loro ricovero temporaneo in locali idonei dal punto di vista della conservazione e della sicurezza. Tali locali dovranno essere accessibili al personale della competente Soprintendenza e ai soggetti incaricati delle attivita' di indagine e della schedatura dei reperti che dovranno essere mantenuti disponibili fino al termine delle attivita' di indagine. Oltre tale durata i reperti dovranno essere presi in carico dalla Soprintendenza al fine della loro conservazione in altra sede (C.007 - MiBACT - nota prot. n. 15142 del 18 giugno 2020).
50. Tutti gli interventi strutturali e\o non strutturali dovranno essere identificati e dimensionati per il rispetto di quanto previsto dalle norme tecniche di attuazione, di seguito NTA, del Piano stralcio per l'assetto Idrogeologico, di seguito PAI, dei bacini dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta-Bacchiglione (PAI, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 novembre 2013 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 28 aprile 2014) (D.001 - Autorita' di bacino distrettuale delle Alpi Orientali - nota prot. AGCN. VP.0072037.19.E del 17 ottobre 2019).
51. I rilevati arginali di progetto dovranno essere verificati agli stati limite, come previsto dalle Norme tecniche per le costruzioni, di seguito NTC, (NTC18, approvate con decreto ministeriale 17 gennaio 2018 e pubblicate nelle Gazzette Ufficiali della Repubblica italiana del 20 febbraio 2018 o quelle all'epoca vigenti), tenendo conto anche di possibili fenomeni di filtrazione (D.003 - Autorita' di bacino distrettuale delle Alpi Orientali - nota prot. AGCN. VP.0072037.19.E del 17 ottobre 2019).
52. La progettazione dei ponti dovra' essere conforme alle indicazioni riportate al capitolo 5.1.2.4 (compatibilita' idraulica) delle NTC18 (o quelle all'epoca vigenti), in particolare per quanto riguarda i franchi di sicurezza idraulici (D.004 - Autorita' di bacino distrettuale delle Alpi Orientali - nota prot. AGCN. VP.0072037.19.E del 17 ottobre 2019).
53. Al fine di garantire una corretta funzionalita' nell'area destinata al TPL nei pressi della stazione di viale Roma, gli attuali stalli «in linea» dovranno essere sostituiti con stalli a spina di pesce, compatibili con autobus snodati da 18 m, con piattaforme di fermata larghe almeno 2,5 m e relative pensiline. L'abbattimento degli immobili interferiti oggi destinati alla gestione dei servizi di TPL, dovra' prevedere il ripristino dei piazzali secondo le esigenze del gestore del servizio al fine di garantire la costante funzionalita' del servizio stesso (G.076 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034; F.005 - Provincia di Vicenza - deliberazione del Consiglio provinciale n. 42 del 12 dicembre 2017).
54. Eseguire ulteriori analisi ed approfondimenti volti a valutare le interferenze delle aree di progetto con i siti contaminati o potenzialmente contaminati censiti dagli Enti competenti, nonche' al fine della corretta gestione dei materiali di risulta delle opere in progetto (F.009).
Provincia di Vicenza - deliberazione del Consiglio provinciale n. 42 del 12 dicembre 2017; G.045 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
55. Valutare nelle successive fasi progettuali e/o realizzative, sulla base delle risultanze analitiche integrative da eseguirsi in linea con il maggior livello di dettaglio della progettazione e ai sensi della normativa ambientale vigente, eventuali differenti modalita' di gestione dei volumi dei materiali di scavo (in esclusione dal regime dei rifiuti e/o in qualita' di sottoprodotti) rispetto a quelle previste nel progetto preliminare. Definire, inoltre, un opportuno piano del traffico veicolare nell'ambito del quale, individuare le viabilita' interessate dal trasporto dei materiali da conferire agli impianti/sito di conferimento finale nonche' proporre eventuali soluzioni mitigative (B.004 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot. 490838; F.010 e F.011 - Provincia di Vicenza - deliberazione del Consiglio provinciale n. 42 del 12 dicembre 2017).
56. predisporre un abaco delle tipologie di barriere acustiche, in relazione all'ambito di installazione ed ai vincoli di esercizio della linea, prevedendo, ad esempio, in prossimita' della buffer-zone UNESCO e nei pressi delle abitazioni, la possibilita' di adottare barriere di tipo trasparente o comunque in armonia con l'ambiente interessato (F.013 - Provincia di Vicenza - deliberazione del Consiglio provinciale n. 42 del 12 dicembre 2017; G.038 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034). Dovra' essere, altresi', prodotta una tavola di simulazione «3D» dell'impatto delle barriere sull'edificato e, in particolare, nelle aree adiacenti la buffer zone individuata per i siti sottoposti a tutela UNESCO (G.037 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
57. con riferimento alla linea TPL:
assicurare la perfetta connessione tra l'infrastruttura oggetto del progetto dell'Attraversamento di Vicenza e i veicoli secondo la tipologia che verra' indicata dal Comune di Vicenza rimanendo a carico di quest'ultimo il loro approvvigionamento (G.008 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
in viale Margherita, verificare, anche in base allo sviluppo della progettazione urbanistica, la preferenza per un tracciato rettilineo in direzione ovest, senza la necessita' di percorrere la strada in ansa del fiume Retrone (G.014 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
in viale Giuriolo, verificare, anche in base alle scelte di regolazione della circolazione, la preferenza per le corsie di transito TPL in centro strada, con marciapiedi ai lati, anziche' la sezione prevista in progetto (G.015 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
a titolo di misura di compensazione, nel nodo Quadri-Pace-Padova-Trissino, realizzare un tracciato rettilineo in direzione est, parallelo a quello garantito in direzione ovest, attraverso una rivisitazione dell'intersezione stradale esistente (G.016 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
in zona Stanga, verificare la possibilita' di adottare una soluzione progettuale che elimini la doppia stretta curva tra viale della Pace e via della Stanga (G.017 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034;
porre particolare attenzione architettonico-compositiva alle fermate che si collocano in ambiti monumentali e all'interno della buffer-zone UNESCO, come ad es. la F11-Leva' degli Angeli (G.021 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
garantire, per tutte le fermate la totale eliminazione di barriere architettoniche sia in banchina sia intorno, in modo da consentire il raggiungimento della banchina (attraversamenti pedonali e relativi marciapiedi). L'accessibilita' universale deve garantire condizioni EBA per tutte le disabilita' (motorie e visive) (G.022 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
verificare, la possibilita' di prevedere banchine di fermata tali da assicurare il servizio in fermata anche da parte dei veicoli TPL non filoviari attualmente in uso sulla rete di Vicenza (G.025 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
58. Prevedere, lo spostamento del capolinea ad ovest all'interno dell'area interclusa in prossimita' del sottopasso tra via dell'Oreficeria e S.R. n. 11, con prolungamento di uno dei due sottopassi di fermata fiera per consentire la connessione del capolinea cosi' strutturato con la zona industriale ed il quartiere fieristico. Valutare, inoltre, la possibilita' di realizzare anche un'area di sosta e prevedere, infine, la realizzazione degli interventi puntuali di protezione idraulica che si rendessero necessari per l'attuazione dello spostamento del suddetto capolinea (G.026 G.048 G.055- Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n .172034; U.002 - nota prot. n. 0060317/17 del 12 dicembre 2017) quale opera di compensazione, al fine di consentire la piena funzionalita' dell'itinerario tra la S.R. n. 11 e via dell'Oreficeria, attraverso il nuovo sottopasso e con funzioni sostitutive del viadotto di Ponte Alto durante le fasi di demolizione e rifacimento di quest'ultimo, prevedere la realizzazione di una rotatoria dal diametro di almeno 50 m, all'intersezione tra viale della Scienza e via dell'Oreficeria (G.054 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
59. In relazione alla nuova rotatoria tra via dell'Industria e via dell'Arsenale procedere con una piu' attenta verifica progettuale degli spazi necessari, anche per limitare l'impatto sulle attivita' produttive limitrofe, prevedendo in alternativa la regolazione semaforica dell'intersezione (G.059 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
60. Relativamente alla pista ciclabile del nodo Ferretto de' Ferretti, da e per la stazione, prevedere una leggera variazione del percorso della medesima attraverso la realizzazione di una rampa di collegamento tra la pista ciclabile da/per la stazione e la pista ciclabile Ferreto de' Ferretti, al fine di limitare il tratto completamente interrato previsto in progetto preliminare ed eliminare l'attraversamento ciclabile sulla nuova viabilita'. La sezione deve essere portata ad almeno 4 m di larghezza utile e 3 m di altezza utili (G.061- Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
61. Relativamente al Cavalcavia Maganza valutare, a seguito di approfondimenti strutturali, la possibilita' di ridurre lo spessore dell'impalcato e, quindi, della pendenza delle rampe lato via Maganza (G.066 - Comune di Vicenza - Delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n .172034). Valutare, inoltre, la possibilita' di ridurre le pendenze del percorso ciclo-pedonale affiancato e l'inserimento di marciapiedi affiancati alla pista ciclabile (G.065 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
62. Relativamente al Nodo di Viale Roma:
approfondire le soluzioni progettuali relative gli attraversamenti pedonali e ciclabili delle viabilita' compresa tra rotatoria Parcheggio FS e rotatoria Milano in modo da garantire l'accessibilita' alla stazione anche in provenienza dai quadranti ovest e nord-ovest della citta' (G.067 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
valutare per il nuovo sottopasso realizzato fronte l'attuale fabbricato viaggiatori, un diverso percorso della connessione ciclabile per evitare che le relazioni tra il sottopasso di viale Roma e il piazzale della Stazione siano eccessivamente allungate e, quindi, poco appetibili (G.068 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
valutare il possibile miglioramento dell'accessibilita' al parcheggio per biciclette in relazione alla connessione rappresentata dal sottopassaggio ciclopedonale su viale Roma (G.069 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
risolvere i conflitti tra pedoni e biciclette in ambito di sottopasso viale Roma, incrementando la sezione a 4 m in modo da consentire la ripartizione del flusso pedonale da quello ciclabile (G.070 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034);
concordare con l'Amministrazione comunale i necessari approfondimenti da effettuare, anche con l'ausilio di microsimulazioni, per la verifica funzionale del sistema della mobilita' tra rotatoria Parcheggio FS e viale Venezia (G.071 - Comune di Vicenza - Delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
63. La progettazione architettonica della stazione di viale Roma e degli spazi esterni di pertinenza, compresi il parcheggio delle auto e le fermate del TPL, dovra' essere oggetto di particolari attenzioni in quanto, oltre a garantire la funzionalita' ed il comfort per tutti gli utilizzatori del luogo, dovra' garantire un inserimento architettonico-paesaggistico coerente e in armonia con i valori tutelati dall'UNESCO, anche attraverso un processo di coinvolgimento del Comune di Vicenza (G.075 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
64. Relativamente alla Pista ciclabile viale Roma rampa lato Campo marzo, prevedere un ampliamento della larghezza prevista in progetto preliminare, anche a discapito della rimanente sezione di marciapiede che puo' essere posta al minimo di 1,50 m (G.077 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
65. Quale opera di compensazione, prevedere la rettifica della doppia curva del tracciato del filobus attraverso l'attuale campo da calcio della Stanga e prevedere il suo contestuale spostamento e rifacimento (inclusi gli spogliatoi) nell'area che risulterebbe interclusa posta a sud della linea ferroviaria e a nord del nuovo tratto di via Martiri delle Foibe. Inoltre, sempre quale opera di compensazione dovra' essere prevista, in luogo del campo da calcio esistente, la realizzazione di un parcheggio a servizio della fermata filobus gia' prevista in progetto preliminare (G.080 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
66. Quale opera di compensazione, in prossimita' del capolinea TPL di Vicenza est, dovra' essere realizzato un collegamento ciclopedonale tra l'area del capolinea TPL/parcheggio interscambio con l'area commerciale posta a est di viale della Serenissima (G.082 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017P.G. n. 172034).
67. Relativamente alla realizzazione della Cassa di Espansione in Comune di Sovizzo, prevedere l'innalzamento di via Vigo mediante una variazione plano-altimetrica del suo attuale tracciato al fine di portarla alla medesima quota prevista in progetto per l'adiacente argine. Prevedere, inoltre, le conseguenti modifiche plano-altimetriche ai tratti di strada provinciale su cui via Vigo si innesta. (J.001 - Comune di Sovizzo - nota prot. n. 13963 dell'8 novembre 2017).
68. Prevedere, differentemente dalla soluzione del progetto preliminare, la localizzazione della SSE nell'area individuata dal Comune di Torri di Quartesolo posta nelle immediate vicinanze del cavalcaferrovia di via Borsellino. Tale diversa localizzazione comporta tuttavia una revisione del tracciato dell'elettrodotto di alimentazione della SSE con una nuova soluzione di connessione AT che dovra' essere sviluppata in coerenza con quella indicata dal Comune di Torri di Quartesolo, previo concordamento ed approvazione da parte di Terna S.p.a. (K.001 - Comune Di Torri di Quartesolo - delibera n. 67 del 16 novembre 2017).
69. La nuova linea ferroviaria dovra' mantenere la continuita' dello scolo Ferrovia attraverso la conservazione della sezione esistente o, in caso di tombinamento, la realizzazione di dimensioni adeguate (L.001 - Consorzio APV - nota prot. n. 14149 del 24 novembre 2017).
70. Prevedere un rivestimento con pietrame delle sponde in destra Roggia Dioma nei tratti immediatamente a monte e a valle dell'attraversamento ferroviario (L.003 - Consorzio APV - nota prot. n. 14149 del 24 novembre 2017).
71. Procedere alla progettazione delle risoluzioni delle interferenze riscontrate mediante il coinvolgimento degli Enti gestori dei servizi (Viaqua - Nota n. 2077 del 16 febbraio 2018; Snam Rete Gas - note prott. 1586 del 14 dicembre 2017 e 1580 del 12 dicembre 2017; Acegas Aps Amga S.p.a. - nota prot. n. 0139265 del 12 dicembre 2017; SAR Servizi A Rete - Nota prot. AIM prec. del 22 novembre 2017; Terna Rete Italia nota prot. n. 0006362 del 12 dicembre 2017; Ministero Difesa Comando C4 Difesa - nota prot. n. 21095 del 1 dicembre 2017; Ministero Difesa Comando Forze Operative nord nota prot. n. 19774 del 7 marzo 2018). Progettazioni di carattere generale
72. Considerato che il progetto si colloca all'interno degli interventi di realizzazione della piu' estesa linea ferroviaria AV/AC Torino-Venezia, dovra' essere attivato per l'Attraversamento di Vicenza, un Tavolo tecnico di coordinamento diretto dalla Regione del Veneto e finalizzato a:
condividere i contenuti del Piano di monitoraggio e verificarne i risultati;
verificare il piano delle compensazioni.
Il suddetto Tavolo tecnico di coordinamento, i cui costi di funzionamento saranno a valere sulle somme per opere compensative previste nel Quadro economico di progetto, dovra' prevedere la partecipazione degli enti locali interessati dall'opera e dei soggetti con competenza su temi paesaggistici e sanitari che non rientrano tra le competenze dell'Agenzia per la prevenzione e la protezione ambientale, ma che sono oggetto di monitoraggio periodico da parte del proponente (B.017 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota prot. n. 490838 del 3 dicembre 2018).
73. In coerenza con i futuri sviluppi tecnologici dei sistemi TPL a trazione elettrica, a seguito dell'approvazione del progetto definitivo dell'Attraversamento di Vicenza, procedere con la sottoscrizione di uno specifico accordo/protocollo d'intesa tra RFI, Comune di Vicenza, Regione del Veneto, ed il Consorzio Iricav Due, volto a disciplinare gli impegni e gli obblighi tra le parti in merito al finanziamento ed attuazione della nuova linea TPL. Nello specifico, la convenzione disciplinera', inoltre, che la realizzazione della parte infrastrutturale della nuova linea TPL prevista nel progetto preliminare dell'Attraversamento di Vicenza, per i soli tratti non interferenti con le opere ferroviarie, sara' realizzata a cura del Comune di Vicenza con contributo economico omnicomprensivo da parte di RFI nel rispetto delle somme disponibili nel quadro economico per tale intervento TPL. La realizzazione delle parti infrastrutturali interferenti con la realizzazione della linea AV/AC rimarranno in capo al soggetto realizzatore del progetto ferroviario con limiti di intervento che saranno definiti in dettaglio nell'ambito della suddetta convenzione (G.008 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n .172034).
74. Stipulare, tra la concessionaria autostradale e il soggetto aggiudicatore, prima dell'avvio dei lavori, un'apposita convenzione, che dovra' essere approvata dal concedente Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - DGVCA, per regolamentare:
a. tutti gli interventi per la collocazione/spostamento di sopraservizi (elettrodotti) e sottoservizi previsti in attraversamento dell'infrastruttura autostradale e/o in parallelismo all'interno della fascia di rispetto;
b. i progetti degli interventi di spostamento e adeguamento dei sottoservizi in corrispondenza delle pertinenze autostradali;
c. le occupazioni provvisorie di aree di Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.a. (A4 Autostrada BS-VR-VI-PD) e gli aspetti patrimoniali definitivi;
d. le opere afferenti i manufatti posti nella fascia di rispetto autostrada/e ovvero, se successive, mediante atto istruttorio presso l'ente concedente;
e. il sistema di monitoraggio per le lavorazioni dalle quali derivi il rischio di indurre cedimenti alla piattaforma, alle strade e ai relativi manufatti in gestione alla concessionaria autostradale;
f. la realizzazione delle linee telematiche di protezione al fine di evitare qualsiasi disservizio conseguente a guasti dei collegamenti telematici a servizio degli impianti autostradali, che possano accidentalmente verificarsi durante le lavorazioni;
g. le fasi esecutive che prevedono chiusure e/o limitazioni al traffico in transito lungo la viabilita' interferita dei raccordi esterni;
(Q.001, Q.002, Q.003, Q.004, Q.005, Q.006, Q.007, Q.008, Q.009, Q.021, Q.024, Q.025, Q.042 - A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. 17737/17 del 7 dicembre 2017; Z.001 - Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Direzione generale per la vigilanza concessioni autostradali - nota prot. n. 24825 dell'8 ottobre 2020).
75. Nella fase di progettazione definitiva e, in generale, nella realizzazione dell'opera:
le tecniche costruttive, le lavorazioni eseguite ed i materiali utilizzati devono contemplare ogni predisposizione ed accorgimento necessario a garantire l'assenza di sollevamenti e/o cedimenti dei rilevati stradali, delle opere d'arte e dei manufatti in genere (Q.010 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del dicembre 2017). Inoltre, per tutte le lavorazioni dalle quali derivi il rischio di indurre cedimenti alla piattaforma stradale ed ai relativi manufatti in gestione ad Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.a., deve essere previsto un sistema di monitoraggio da concordare con la concessionaria ed il Concedente autostradale (Q.011 A4 Autostrada BS-VR-VI- PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017);
all'interno della proprieta' Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.a. deve essere prevista la rimozione delle opere provvisionali necessarie per la costruzione della linea ferroviaria affinche' le stesse non costituiscano limitazione o impedimento per eventuali successivi interventi sui sedimi stradali (Q.012 Q.017 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017);
ogni intervento deve essere corredato da tutte le opere di completamento e finitura stradale necessarie, quali sicurvia, reti di protezione sull'intera lunghezza di viadotti e sovrappassi, alloggiamenti per cavidotti e sottoservizi esistenti, segnaletica orizzontale e verticale, secondo la normativa vigente e preventivamente valutate dagli uffici competenti della concessionaria autostradale (Q.013 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017);
tutte le nuove opere d'arte sovrapassanti la viabilita' in gestione e relative aree di pertinenza di Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.a. dovranno essere dotate di reti di protezione laterale di altezza complessiva pari a 3,50 m comprensiva dell'aggetto in sommita' e maglia della rete non superiore a 3x3 cm. La fascia di base dovra' essere cieca nel caso di reti di protezione su competenze della linea AV/AC (Q.014 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017);
andranno garantite dimensioni dei cordoli laterali delle opere d'arte tali da permettere il posizionamento delle reti di protezione ad una distanza non inferiore alla distanza di lavoro dei dispositivi di ritenuta, tenendo anche conto della larghezza di intrusione del veicolo, inoltre, tali da consentire il passaggio pedonale tra rete di protezione e barriera di sicurezza (Q.015 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017);
e' necessario il mantenimento dei canali di scolo, dei tombini e di tutti gli elementi costituenti il sistema di raccolta e smaltimento delle acque di piattaforma esistenti (Q.018 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017);
va garantito l'accesso ed il passaggio per provvedere alla manutenzione delle aree verdi di pertinenza (Q.019 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017);
dovra' essere sempre consentito il transito dei veicoli da e per i caselli autostradali di Vicenza ovest e di Vicenza est avendo cura di non ridurre l'attuale livello di servizio dell'infrastruttura viaria (Q.020 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017);
al fine di ridurre il disagio dell'utenza autostradale diretta o proveniente dalla Autostrada A4, verificare la possibilita' di evitare la contemporaneita' degli interventi previsti nei due nodi viari di Vicenza ovest e Vicenza est (Q.021 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017);
la segnaletica dei cantieri eventualmente previsti nei tratti di competenza di Autostrada BS-PD S.p.a. dovra' essere conforme al manuale «Norme di sicurezza per l'esecuzione di lavori sull'autostrada in presenza di traffico» (M.O. 01 S.M. rev. 05) edizione febbraio 2014 e successive modificazioni (Q.023 A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017).
76. I progetti di risoluzione delle seguenti interferenze censite dal Concessionario A4 Autostrada BS-VR-VI-PD, dovranno tenere conto di quanto rappresentato dal medesimo (da Q.026 a Q.040 - A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017):
interferenza n. 1.1 - NV05 - Asse viario del Sole - Viale degli scaligeri. Cavalcaferrovia Scaligeri IV01B e relative rampe di approccio;
interferenza n. 1.2 - NV05 - Asse viario via del Sole - viale degli Scaligeri. Ponte sulla Dioma IV02 lungo il ramo di svincolo di collegamento verso l'asse viario S.R.11 - viale San Lorenzo;
interferenza n. 1.3 - NV05 - Asse viario via del Sole - viale degli Scaligeri. Svincolo di collegamento (MCL) da viale degli Scaligeri verso l'asse viario S.R.11 - viale San Lazzaro;
interferenza n. 1.4 - NV05 - Asse viario via del Sole - viale degli Scaligeri. Svincolo di collegamento (MCJ) dall'asse viario S.R. n. 11 - viale San Lazzaro verso viale degli Scaligeri viale San Lazzaro;
interferenza n. 1.6 - Rotatoria di interconnessione (MCC) dell'asse viario S.R.11 - viale San Lazzaro (NV06) con l'asse viario viale dell'Oreficeria (NV02).

PARTE SECONDA
Raccomandazioni
a) Valutare la possibilita' di anticipare la realizzazione delle opere di mitigazione ambientale rispetto alla realizzazione delle opere in argomento (B.014 - parere Regione del Veneto - Unita' operativa VIA nota 3 dicembre 2018 prot.490838).
b) Durante le fasi di cantierizzazione dei lavori ferroviari, stradali e filoviari dovra' essere garantita la continuita' del servizio di trasporto pubblico di linea, senza pregiudizio per l'accessibilita' alle fermate da parte del pubblico e senza peggioramento dei tempi di viaggio. Eventuali deviazioni dovranno sempre essere concordate, sia con l'amministrazione provinciale che con SVT (F.003 - Provincia di Vicenza - deliberazione del Consiglio provinciale n. 42 del 12 dicembre 2017).
c) Prevedere che in sede di progettazione e attuazione degli interventi sulle infrastrutture stradali sia considerata, laddove possibile e coerente con la programmazione della mobilita', la realizzazione di misure regolatrici e sistemi di regolazione del traffico che privilegino il movimento dei veicoli adibiti al trasporto pubblico di linea (F.004 - Provincia di Vicenza - deliberazione del Consiglio provinciale n. 42 del 12 dicembre 2017).
d) Nello sviluppo del progetto dovra' essere data particolare rilevanza alla perfetta funzionalita' dei percorsi ciclabili di accesso ai servizi ferroviari. Tutte le nuove opere infrastrutturali riguardanti la mobilita' urbana, nonche' tutte le modifiche indotte sulla viabilita' esistente, dovranno sempre risolvere anche il tema della permeabilita' pedonale e ciclabile; e' quindi necessaria una particolare attenzione nello sviluppo del progetto definitivo (G.001 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
e) In merito al servizio TPL, nella fase realizzativa, sviluppare una fasizzazione degli interventi tale da garantire la costante funzionalita' del servizio (G.076 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
f) Relativamente al tracciato TPL su viale della Pace, prevedere una progettazione complessiva della sede stradale per dare priorita' al trasporto pubblico, con attenzione per le aree di sosta, le attivita' commerciali e gli accessi alle laterali (G.078 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
g) Relativamente al Nodo Ca' Balbi, il profilo del viadotto nonche' la geometria e localizzazione degli svincoli, in particolare, le rotatorie, devono essere approfonditi, nel corso del progetto definitivo, al fine di ottimizzare l'uso del suolo e ridurre le interferenze con lo stato di fatto. Inoltre, prevedere che la realizzazione delle opere avvenga con fasi che consentano la minimizzazione degli impatti viari e che il coordinamento e la programmazione degli interventi sia effettuata di concerto con l'amministrazione comunale (G.081 - Comune di Vicenza - delibera n. 51 del 14 dicembre 2017 P.G. n. 172034).
h) In merito all'interferenza «n. 2.1 - NV12 - Asse viario viale Camisano / viale Serenissima», censita dal Concessionario A4 Autostrada BS-VR-VI-PD, valutare la possibilita' di coordinare gli interventi previsti nell'ambito del progetto dell'Attraversamento di Vicenza in corrispondenza dei «nodo di Vicenza est» e «nodo di Vicenza ovest», al fine di evitare la sovrapposizione di lavorazioni che causerebbe la contemporanea congestione di entrambi nodi/caselli autostradali (Q.043 - A4 Autostrada BS-VR-VI-PD - nota prot. n. 17737/17 del 7 dicembre 2017).
i) Per tutte le infrastrutture stradali, interessate da interventi modificativi, si ritiene necessario dettagliare per mezzo di appropriati elaborati grafici, lo stato attuale della viabilita' in esercizio. Cio', potra' consentire di riconoscere l'appropriatezza delle caratteristiche di classifica indicate nelle previsioni di progetto, nonche' di effettuare e documentare le valutazioni e le verifiche richieste dalla normativa vigente (S.001 -CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
j) Per le sezioni stradali modificate, si ritiene opportuno esaminare e risolvere il problema della canalizzazione delle acque di piattaforma che, a causa delle variazioni introdotte, potrebbe presentare specifici problemi riguardo a quote, pendenze e opere di recapito (S.002 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
k) Per quanto attiene all'infrastruttura per il TPL, si ritiene indispensabile integrare la documentazione tecnica di progetto, con elaborati specifici che ne rappresentino il tracciamento plano-altimetrico, i profili e le sezioni. Cio', anche al fine di valutare in maniera attendibile la compatibilita' dell'infrastruttura con le preesistenze e la sua fattibilita' alla luce della normativa (S.005 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
l) In merito all'infrastruttura per il TPL, si deve evitare la soluzione progettuale in cui le corsie riservate sono state collocate al centro della carreggiata, in quanto tale soluzione non risulta conforme a quanto disposto dal punto 3.4.2 del decreto ministeriale n. 6792 del 5 novembre 2001 (norma cogente) (S.006 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
m) Relativamente al parcheggio a servizio della stazione si ritiene venga integrata la documentazione progettuale con elaborati grafici opportuni e dettagliati, con particolare riferimento alle rampe per l'accesso e l'uscita dal piano interrato, alle esigenze di compartimentazione antincendio e alle relative predisposizioni di sicurezza. Cio', infatti, risulta necessario anche al fine di valutare in maniera attendibile la fattibilita' e compatibilita' dell'opera con le norme tecniche applicabili (S.007 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
n) E' opportuno che, durante le successive fasi progettuali, il livello di falda venga monitorato con continuita' nel tempo per valutarne l'oscillazione stagionale (S.008, S.013 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
o) Si ritiene opportuno che nella successiva fase progettuale venga meglio approfondita la caratterizzazione sismica della zona, con particolare riferimento ai pericoli di liquefazione dei terreni di fondazione (S.010 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
p) In relazione alla realizzazione dei nuovi rilevati in affiancamento e per l'ampliamento di quelli esistenti, si ritiene opportuno prevedere il monitoraggio dei cedimenti dei rilevati, delle opere e dei manufatti in adiacenza (S.011 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
q) Nella successiva fase progettuale si ritiene opportuno approfondire la scelta relativa alla tipologia di fondazione da adottare per le opere principali anche in considerazione della presenza di falde in pressione nella zona di intervento (S.012 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
r) A tergo delle spalle dei ponti in progetto, per ovviare alla mancanza di continuita' delle piste di accesso, si ritiene opportuno prevedere la realizzazione di scatolari di dimensioni adeguate alle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria (S.014 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
s) Ad esclusione degli impianti strettamente «ferroviari», con particolare riferimento al parcheggio interrato a servizio della stazione ferroviaria dovra' essere svolta una verifica preliminare di rispondenza alla normativa antincendio (S.019 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).
t) Nella successiva fase, laddove sia coerente con l'affidamento a General Contractor, produrre uno specifico disciplinare descrittivo e prestazionale relativamente ad eventuali lavorazioni particolari previste nel progetto in esame (S.020 - CSLP nota prot. n. 71/2017 - Seduta del 25 gennaio 2019).