Gazzetta n. 132 del 4 giugno 2021 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 aprile 2021 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Scanzano Jonico. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto in data 27 dicembre 2019, registrato alla Corte dei conti il 14 gennaio 2020, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo del 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Scanzano Jonico (Matera) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott.ssa Rosalia Ermelinda Camerini, dal viceprefetto dott.ssa Maria Luisa Ruocco e dal dirigente di II fascia dott.ssa Rosa Maria Simone; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnata dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e della tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita', e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 24 aprile 2021;
Decreta:
la durata dello scioglimento del consiglio comunale di Scanzano Jonico (Matera), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 26 aprile 2021
MATTARELLA
Draghi, Presidente del Consiglio dei ministri
Lamorgese, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 28 aprile 2021, foglio n. 1074 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Scanzano Jonico (Matera) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 27 dicembre 2019, registrato alla Corte dei conti il 14 gennaio 2020, per la durata di diciotto mesi, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata a una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente difficile per la radicata presenza della criminalita' organizzata. Il prefetto di Matera, con relazione del 15 aprile 2021, ha riferito sull'attivita' svolta e sui risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, rappresentando tuttavia che l'avviata azione di riorganizzazione e riconduzione alla legalita' dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa e, pertanto, ha proposto la proroga della gestione commissariale. Sintomatica della perdurante presenza della criminalita' organizzata sul territorio e' l'adozione di un decreto del 1° dicembre 2020 con il quale il Tribunale di Potenza ha sottoposto un locale capo cosca alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per quattro anni formulando, nei confronti dello stesso, un giudizio di elevatissima pericolosita' sociale alla luce della ragionevole probabilita' di colpevolezza per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. Inoltre, una recente misura di fermo di indiziato di delitto emessa dalla direzione distrettuale antimafia di Potenza nei confronti di tre persone, tra le quali un dipendente comunale che svolge anche attivita' imprenditoriale, ha evidenziato come sia ancora alto il rischio di condizionamento mafioso dell'amministrazione comunale. Il menzionato dipendente infatti e' ritenuto responsabile dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata e illecito trasferimento fraudolento di valori in quanto, sfruttando il potere di intimidazione derivante dal vincolo associativo, traeva ingiusti vantaggi acquisendo il monopolio in alcuni settori dell'economia locale quali quelli della fornitura di beni e servizi ai cantieri, edilizia pubblica e privata, servizi presso strutture turistico - ricettive. Peraltro al fine di eludere i provvedimenti interdittivi di esclusione dalle «white list» emessi dalla prefettura di Potenza nei confronti di tre societa' a lui riconducibili, trasferiva fittiziamente la titolarita' di una quarta societa' ad altro soggetto coindagato. La situazione generale del Comune di Scanzano Jonico e le attivita' fin qui avviate dall'organo commissariale sono state oggetto di approfondimento da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi il 14 aprile 2021, integrato per l'occasione con la partecipazione del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza - coordinatore della direzione distrettuale antimafia, a conclusione del quale e' stata auspicata l'adozione della proroga per ulteriori sei mesi della gestione commissariale, ai sensi dell'art. 143 TUOEL. La relazione del prefetto segnala come l'attivita' della Commissione straordinaria sia stata da subito improntata alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali sulla forte presenza dello Stato, con azioni rivolte a ripristinare la legalita' dell'azione amministrativa, interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita dell'ente e ricostruire il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale e le istituzioni. L'organo commissariale e' prioritariamente intervenuto sulle criticita' segnalate in sede ispettiva dalla commissione di indagine, in particolare adottando provvedimenti in materia di abusivismo edilizio e di assetto urbanistico del territorio comunale, con l'obiettivo primario di ricondurre l'azione amministrativa dell'ente al rispetto dei principi di legalita' e trasparenza. Per quanto attiene all'abusivismo edilizio diffuso sul territorio comunale, la commissione straordinaria ha constatato che tutti gli accertamenti relativi agli illeciti e le relative ordinanze di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi disposti in passato dagli uffici comunali competenti, di fatto, non erano mai stati portati ad esecuzione. Viene infatti evidenziato che sin dal 1974, anno di istituzione del Comune di Scanzano Jonico, nessuna ordinanza di demolizione e' stata eseguita. Per porre rimedio a tale stato di inerzia, la commissione ha stanziato nell'apposito capitolo di bilancio le risorse necessarie per procedere speditamente all'abbattimento dei manufatti abusivi. Il ripristino della legalita' e' iniziato con il dare esecuzione alle ordinanze di demolizione, rimaste ineseguite dall'anno 2011, di due immobili abusivi di proprieta' di un esponente del locale clan mafioso, provvedimenti che sono stati finalmente eseguiti nonostante i tentativi di ostacolare le operazioni di abbattimento alle quali alcune ditte del posto non hanno, emblematicamente, voluto partecipare. L'azione posta in essere dall'organo commissariale, favorevolmente accolta dalla cittadinanza, ha rappresentato un forte segnale di discontinuita' rispetto alle gestioni passate e contrassegnato la presenza dello Stato sul territorio con effetti positivi e diretti a contrastare il fenomeno dell'abusivismo edilizio; infatti, in conseguenza delle predette operazioni altri illeciti gia' accertati sono stati eliminati direttamente e spontaneamente dagli stessi trasgressori. Peculiare attenzione e' stata posta dalla terna commissariale all'assetto urbanistico del territorio comunale in particolare per quanto riguarda gli aspetti amministrativi attinenti alle numerose lottizzazioni private che hanno interessato, negli anni, il territorio di Scanzano Jonico, buona parte delle quali non sono state attuate nei termini e nel rispetto delle prescrizioni contrattuali stabilite. A questo riguardo la commissione ha avviato una generale ricognizione delle diverse procedure, con l'obiettivo finale di definire con i soggetti interessati le singole modalita' di completamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria connesse alle lottizzazioni che saranno poi acquisite al patrimonio comunale. La conclusione positiva di tale attivita' potra' consentire un reale arricchimento infrastrutturale del territorio comunale con un diretto beneficio della collettivita', oltre all'affermazione dei principi di buon andamento e legalita'. Tale obiettivo finale necessita' naturalmente di un'adeguata continuita' dell'azione intrapresa e di adeguate linee di indirizzo da parte dell'organo commissariale, ragioni per le quali e' essenziale estendere temporalmente il periodo di commissariamento dell'ente. Numerose sono le procedure relative ad opere pubbliche programmate dalla commissione straordinaria, tra le quali, per l'entita' degli importi richiesti per i singoli interventi, si segnalano i lavori di riqualificazione dell'area PIP, la costruzione del centro comunale di raccolta differenziata dei rifiuti, la realizzazione del centro diurno socio-educativo polivalente per minori, i lavori di infrastrutturazione della nuova area artigianale, la riqualificazione del lungomare di lido Torre, la realizzazione della ciclovia del golfo di Taranto nel tratto lucano Bernalda - Nova Siri, per la quale il Comune capofila e' Scanzano Jonico. A tal riguardo la terna commissariale, al fine di ovviare ai ritardi accumulati in passato proprio nelle procedure relative ai predetti interventi ed in considerazione dei ristretti termini ancora disponibili per non perdere i finanziamenti delle opere sopraelencate, ha concordato con la Regione Basilicata un rigoroso cronoprogramma che prevede l'ultimazione dei lavori entro il 31 dicembre 2021. Viene inoltre segnalato il progetto di implementazione dei sistemi di videosorveglianza promosso in collaborazione con la prefettura di Matera nell'ambito del «PON legalita'», piano in fase di avanzata definizione che interessa il territorio di sette comuni del Metapontino ove il Comune di Scanzano Jonico e' indicato anche in questo caso come ente capofila. Le iniziative intraprese nei diversi settori dell'ente e le numerose opere in programma, alcune delle quali in fase di esecuzione, rendono opportuno che le relative procedure continuino ad essere attentamente seguite e vigilate dall'organo straordinario, trattandosi di lavori pubblici su cui notoriamente gravitano gli interessi della criminalita' organizzata, conseguentemente il prefetto di Matera ha chiesto di prorogare per altri sei mesi l'attivita' della commissione straordinaria. Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, necessario che la commissione straordinaria disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso, scongiurare condizionamenti o forme di ostruzionismo e perseguire, inoltre, una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata. Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che ricorrano le condizioni per prorogare di ulteriori sei mesi lo scioglimento del consiglio comunale di Scanzano Jonico (Matera), ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 20 aprile 2021
Il Ministro dell'interno: Lamorgese |
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