Gazzetta n. 159 del 5 luglio 2021 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 giugno 2021
Proroga dell'affidamento della gestione del consiglio comunale di Sant'Antimo.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 18 marzo 2020, registrato alla Corte dei conti il 7 aprile 2020, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la gestione del Comune di Sant'Antimo (Napoli) e' stata affidata, per la durata di mesi diciotto, ad una commissione straordinaria composta dal viceprefetto dottoressa Maura Nicolina Perrotta, dal viceprefetto dottoressa Simonetta Calcaterra e dal funzionario economico finanziario dottor Salvatore Carli;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 10 giugno 2021;

Decreta:

La durata della gestione del Comune di Sant'Antimo (Napoli), affidata ad una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 14 giugno 2021

MATTARELLA

Draghi, Presidente del Consiglio
dei ministri

Lamorgese, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 17 giugno 2021 Foglio n. 1992
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Con decreto del Presidente della Repubblica in data 18 marzo 2020, registrato alla Corte dei conti il 7 aprile 2020, la gestione del Comune di Sant'Antimo (Napoli) e' stata affidata, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ad una commissione straordinaria, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
La commissione ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un contesto gestionale connotato da forti criticita' nei diversi settori dell'amministrazione ed in presenza di un ambiente reso estremamente difficile per la presenza della criminalita' organizzata.
Come rilevato dal prefetto di Napoli nella relazione del 20 maggio 2021 con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione cornmissariale, l'avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalita', nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo straordinario, non puo' ritenersi conclusa.
La situazione generale del comune e la necessita' di completare gli interventi gia' intrapresi sono stati anche oggetto di approfondimento nell'ambito della riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenuta il 19 maggio c.a., integrato con la partecipazione del procuratore distrettuale antimafia di Napoli e del procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, a conclusione della quale e' emersa la necessita' che la gestione commissariale sia prorogata per l'ulteriore termine previsto dalla legge.
L'attivita' della commissione straordinaria e' stata improntata alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa del comune, con il prioritario obiettivo di ripristinare il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale e le istituzioni.
L'azione della commissione straordinaria e' stata incentrata prioritariamente verso i settori amministrativi nei quali sono emerse le criticita' che hanno dato luogo allo scioglimento dell'ente.
E' stata avviata una complessiva riorganizzazione dell'apparato amministrativo burocratico comunale per ricondurre l'attivita' degli uffici nell'alveo della legalita' e per migliorarne l'efficienza e la regolarita'. nella gestione delle competenze attribuite. Tale intervento si e' reso necessario ed urgente anche a seguito di un'operazione giudiziaria all'esito della quale il funzionario responsabile del settore lavori pubblici e' stato tratto in arresto per numerosi reati associativi di stampo mafioso, nonche' per reati contro la pubblica amministrazione commessi con l'aggravarne di cui all'art. 416-bis del codice penale. Nei confronti di quest'ultimo e di un altro dipendente anch'egli coinvolto nella vicenda giudiziaria il competente ufficio, su disposizione dell'organo straordinario, ha avviato i relativi procedimenti disciplinari.
Il prefetto di Napoli evidenzia che il disposto processo di risanamento della struttura amministrativa e burocratica prevede anche l'avvio di procedure per assunzioni di personale, adempimenti che, una volta perfezionati, garantiranno un aumento della produttiva' ed un maggior grado di efficienza dei servizi.
Particolare attenzione e' stata posta dalla commissione alla complessa e gravosa situazione economico-finanziaria dell'ente causata da un disavanzo «storico» della cassa comunale e dalle rilevanti criticita' rilevate nelle procedure di riscossione delle entrate. Al fine di adottare concrete misure per fronteggiare tale situazione deficitaria l'organo commissariale ha adottato alcuni provvedimenti quali la riduzione delle spese dell'ente, limitandole ai soli servizi essenziali, e l'avvio alle procedure di riscossione coattivo dell'elevato numero di inevase durante le precedenti amministrazioni, che costituiscono un segnale inequivocabile di discontinuita' rispetto al passato. Nella medesima prospettiva e' stato avviato un procedimento di esternalizzazione del servizio per l'individuazione degli utenti morosi con contestuale attivazione delle relative ingiunzioni di pagamento. Inoltre, attesi i recenti ed ingenti pignoramenti che hanno interessato il fondo cassa della tesoreria comunale per un importo di oltre quindici milioni di euro, conseguenti a vicende riconducibili alle precedenti gestioni, e' stato interessato il collegio dei revisori per verificare se le attuali condizioni finanziarie dell'ente possano determinare le condizioni per la dichiarazione del dissesto ovvero sia possibile procedere con un piano di riequilibrio finanziario.
Per tali delicate valutazioni e' necessario che la commissione straordinaria possa disporre di un ulteriore lasso di tempo finalizzato ad intraprendere le azioni piu' corrette per garantire la salvaguardia della stabilita' e della continuita' dei servizi erogati ai cittadini.
Per quanto attiene al settore dei lavori pubblici, la commissione straordinaria, operando ai sensi dell'art. 145, comma 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha attivato le procedure di revoca di otto appalti di lavori e servizi affidati dalle precedenti amministrazioni a ditte risultate contigue con la criminalita' organizzata; tre delle suddette procedure sono gia' state portate a termine dall'organo straordinario, mentre per le restanti cinque procedure - che e' opportuno siano portate a termine dalla commissione straordinaria affinche' sia evitato il rischio di interrompere il percorso avviato - e' necessario un periodo di tempo piu' lungo per la definizione dei relativi procedimenti.
Sono, inoltre, in corso le opere di adeguamento di un immobile, sito all'interno di un complesso sportivo, sottratto ai concessionari a seguito di interdittiva prefettizia, bene che, una volta ultimati i relativi lavori sara' destinato ad ospitare la locale caserma dei carabinieri attualmente ospitata in un immobile di proprieta' di una famiglia i cui componenti sono stati raggiunti da provvedimenti di custodia cautelare in carcere per reati associativi di stampo mafioso. Il completamento di tale progetto da parte dell'organo di gestione straordinaria favorira' il recupero di credibilita' delle istituzioni, dimostrando al contempo come un'amministrazione efficiente ed il rispetto delle regole possano tradursi in benefici per la popolazione.
Tra gli interventi in itinere vengono segnalati, per la loro rilevanza, quelli volti alla bonifica ambientale di alcune aree del territorio che, nel tempo, sono state oggetto di illeciti sversamenti di rifiuti tossici e nocivi nonche' quelli per la messa in sicurezza di una via cittadina interessata da un'ampia voragine la cui pericolosita' ha determinato l'allontanamento dei residenti; a questo riguardo sono in fase conclusiva le attivita' di studio del sottosuolo alle quali seguira' l'affidamento dei lavori per la demolizione di parte dei fabbricati ritenuti pericolanti e la successiva messa in sicurezza dell'area mediante il riempimento della cavita' che ha generato i crolli.
Il prefetto di Napoli segnala a tal riguardo che i menzionati lavori, di rilevante valore economico, potrebbero essere oggetto di interesse di soggetti appartenenti alla criminalita' organizzata ed e' quindi auspicabile che gli stessi, per tutto l'iter necessario al loro completamento, siano seguiti dall'organo straordinario.
E' inoltre in programma l'avvio di alcune gare per l'affidamento di opere e servizi pubblici, tra i quali il servizio di igiene urbana, la gestione degli impianti sportivi acquisiti al patrimonio comunale in seguito a provvedimenti interdittivi antimafia emessi nei confronti dei gestori degli stessi, nonche' il project financing relativo alla pubblica illuminazione.
Per quanto concerne il settore urbanistico e' stato impresso un forte impulso all'attivita' di vigilanza e tutela del territorio con l'avvio di procedure finalizzata alla rimozione delle criticita' emerse in relazione ai permessi a costruire, sia con riferimento a quelli gia' rilasciati che a quelli ancora in istruttoria con l'annullamento di numerosi atti illegittimi privi dei requisiti previsti dalla normativa di settore.
Particolare attenzione e' stata posta dall'organo di gestione straordinaria in ordine al corretto utilizzo dei beni immobili di proprieta' comunale, attraverso un attento monitoraggio che consentira' di accertare e sanzionare le occupazioni sine titulo, procedere allo sgombero degli stessi ed avviare una nuova procedura di assegnazione degli alloggi come previsto dai regolamenti regionali, finora disattesi dalle precedenti amministrazioni.
La commissione straordinaria ha inoltre provveduto a revocare il bando e la relativa graduatoria di assegnazione dei beni confiscati alla criminalita' organizzata, provvedimenti disposti dalla precedente consiliatura, in quanto affetti da gravi illegittimita' ai quali seguira' a breve un nuovo bando ed una nuova graduatoria, in linea con i principi di trasparenza e legalita', assicurando in tal modo la corretta assegnazione ai fini del legittimo utilizzo.
Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, necessario che l'organo straordinario disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso, scongiurare condizionamenti o forme di ostruzionismo e perseguire, inoltre, una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata.
Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che ricorrano le condizioni per prorogare di ulteriori sei mesi l'affidamento della gestione del Comune di Sant'Antimo (Napoli) alla commissione straordinaria, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 31 maggio 2021

Il Ministro dell'interno: Lamorgese