Gazzetta n. 175 del 23 luglio 2021 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 luglio 2021
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Pizzo.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 28 febbraio 2020, registrato alla Corte dei conti il 6 marzo 2020, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Pizzo (Vibo Valentia) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal prefetto a riposo dottor Antonio Reppucci, dal viceprefetto dottor Giuseppe Di Martino e dal funzionario economico finanziario dottor Antonio Corvo;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 30 giugno 2021;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Pizzo (Vibo Valentia), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 1° luglio 2021

MATTARELLA

Draghi, Presidente del Consiglio
dei ministri

Lamorgese, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 7 luglio 2021 Ministero dell'interno, foglio n. 2157
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Pizzo (Vibo Valentia) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica del 28 febbraio 2020, registrato alla Corte dei conti il 6 marzo 2020, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente difficile per la presenza della criminalita' organizzata.
Il prefetto di Vibo Valentia, nella relazione dell'11 giugno 2021, ha evidenziato come l'avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalita', nonostante i positivi risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, non puo' ritenersi conclusa, proponendo pertanto la proroga della gestione commissariale.
Le motivazioni addotte a sostegno della richiesta di proroga sono state condivise nella riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica di Vibo Valentia e del rappresentante della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
L'organo di gestione straordinaria ha perseguito, sin dal suo insediamento, l'obiettivo di ripristinare la legalita' all'interno dell'ente pur operando in un contesto gestionale connotato dalla generale disapplicazione dei principi di buon andamento e imparzialita' dell'azione amministrativa.
Le iniziative promosse dalla commissione sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nell'attivita' del comune, con il prioritario obiettivo di ripristinare il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale e le istituzioni.
L'organo commissariale, riscontrato un diffuso disordine amministrativo ed una carenza delle figure apicali indispensabili per il corretto espletamento delle competenze gestionali dell'ente, ha disposto una generale riorganizzazione degli uffici e dei servizi comunali, avvalendosi anche dell'ausilio di unita' di personale in posizione di sovraordinazione ex art. 145 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, posto a presidio dei settori piu' nevralgici dell'ente quali l'area tecnica e l'area amministrativa.
Il riassetto organizzativo dell'ente ha comportato anche la sostituzione del segretario comunale ed ha reso necessaria l'adozione di atti regolamentari di cui l'ente era privo e l'adeguamento alle normative vigenti di quelli in essere, a garanzia del corretto funzionamento degli uffici comunali.
L'azione amministrativa e' stata improntata al rispetto del codice degli appalti e, in linea generale, delle disposizioni vigenti avendo cura di implementare l'informatizzazione degli uffici comunali.
Il settore sul quale l'organo di gestione straordinaria, sin dal suo insediamento, ha rivolto particolare attenzione e' quello dei lavori pubblici.
In tale ambito e' stato predisposto il piano di priorita' degli interventi ex art. 145, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sulla base del quale, avvalendosi di fondi gestiti dal Ministero dell'interno in favore degli enti sciolti per infiltrazione mafiosa e di quelli dissestati, sono stati avviati lavori di manutenzione straordinaria delle reti idriche e fognarie, di un palazzo di proprieta' comunale e del comando di polizia municipale; inoltre, al fine di superare pregresse criticita' che ne avevano impedito la realizzazione, e' stata disposta una nuova programmazione di alcuni interventi tra i quali quelli per il completamento del centro di raccolta differenziata dei rifiuti, la funzionalizzazione dell'impianto di depurazione comunale, la riqualificazione del cimitero comunale, il miglioramento della rete di illuminazione pubblica del centro storico, la realizzazione di un pozzo a servizio del serbatoio di accumulo della rete idrica, oltre a lavori concernenti l'edilizia scolastica e la messa in sicurezza di alcune strade comunali. Sono in corso di completamento anche le procedure di affidamento ad evidenza pubblica per lavori urgenti relativi alla chiesa di Piedigrotta e al molo «Pizzapundi», opere danneggiate dalle mareggiate invernali. L'organo di gestione straordinaria ha al riguardo riferito che sta cercando di affrontare alcune di tali criticita' anche attraverso la richiesta di finanziamenti alla Regione Calabria, in corso di attribuzione.
Nell'ambito del settore tecnico, sono state diramate direttive agli uffici e avviate verifiche sulle concessioni demaniali e, in generale, per il contrasto all'abusivismo.
Gli interventi sopradescritti necessitano di essere portati a compimento dalla stessa commissione straordinaria, in considerazione del fatto che i lavori programmati o in fase di esecuzione riguardano settori di attivita' sui quali notoriamente gravitano gli interessi della criminalita' organizzata.
La terna commissariale ha, altresi', avviato la ricognizione del patrimonio comunale attesa la mancanza di un inventario generale esaustivo ed aggiornato; da tali accertamenti e' stato possibile rilevare situazioni edilizie rimaste incompiute, tra le quali il programma di recupero urbano (PRU) avviato nel 2004 e per il quale la Regione Calabria ha chiesto la rendicontazione pena la revoca di un finanziamento pari a circa cinque milioni di euro.
Nel settore economico-finanziario l'organo straordinario ha attivato, in collaborazione con il revisore dei conti, una serie di misure volte a razionalizzare le spese per beni e servizi ed a recuperare i canoni per l'utilizzo dei beni comunali, al fine di una corretta e regolare applicazione delle norme e dei principi della contabilita' pubblica, nonche' a limitare il contenzioso amministrativo-tributario.
Nella medesima prospettiva di miglioramento delle condizioni finanziarie dell'ente, la commissione straordinaria si e' posta l'obiettivo di ridurre la consistente area di evasione dei tributi comunali che per i ruoli del consumo idrico e dei rifiuti raggiunge la quota del 50% dei contribuenti; a tal fine, e' stata avviata una gara ad evidenza pubblica per esternalizzare il servizio di accertamento, di riscossione ordinaria e coattiva dei tributi comunali e di altre entrate.
Le descritte iniziative, una volta perfezionate, consentiranno al comune di Pizzo di proseguire il percorso di risanamento finanziario conseguente al pregresso dissesto deliberato nell'anno 2017.
Significative iniziative sono state avviate anche in ambito sociale, in particolare sono stati adottati i decreti di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, finalizzati alla consegna degli alloggi prevista subito dopo la definizione di un contenzioso pendente tra la ditta costruttrice e l'azienda territoriale edilizia residenziale pubblica della Calabria (ATERP), per la cui risoluzione la commissione sta svolgendo una importante opera di mediazione.
E' inoltre stata disposta la stabilizzazione di quarantuno ex lavoratori socialmente utili, per i quali, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, sono in corso approfondimenti anche con le organizzazioni sindacali per un aumento dell'orario di lavoro allo scopo di adeguare le capacita' del personale alla complessa attivita' burocratica dell'ente.
Va evidenziato, altresi', che sin dalle prime fasi dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 l'organo commissariale,in affiancamento alle notizie riportate sul sito istituzionale del comune, ha aperto un nuovo canale di comunicazione con la cittadinanza, attraverso un social network che ha contribuito a migliorare e velocizzare sensibilmente l'informazione diretta all'utenza sulle principali disposizioni emanate a seguito dell'emergenza sanitaria e di coordinarsi con le diverse associazioni locali volontarie impegnate nell'attivita' di assistenza alla popolazione.
Le numerose iniziate poste in essere necessitano, senz'altro, di una continuita' amministrativa, per cui il prefetto di Vibo Valentia ha chiesto di prorogare di sei mesi la gestione commissariale per consentire il consolidamento dei risultati raggiunti e seguire le attivita' ancora in corso, e cio' a beneficio della collettivita'.
Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, necessario che la commissione straordinaria disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso, scongiurare condizionamenti o forme di ostruzionismo e perseguire, inoltre, una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata.
Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che ricorrano le condizioni per prorogare di ulteriori sei mesi lo scioglimento del consiglio comunale di Pizzo (Vibo Valentia), ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 24 giugno 2021

Il Ministro dell'interno: Lamorgese