Gazzetta n. 26 del 1 febbraio 2022 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
DECRETO 3 novembre 2021 |
Modifica all'articolo 4 del decreto 7 agosto 2020, concernente il Piano voucher sulle famiglie a basso reddito. |
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IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Vista la Strategia italiana per la banda ultra larga, approvata dal Consiglio dei ministri il 3 marzo 2015 in coerenza con l'Agenda europea 2020, la quale definisce i principi posti a base delle iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo della banda ultra larga per gli anni 2014-2020, affidando al Ministero dello sviluppo economico l'attuazione delle misure previste e prevedendo, altresi', un Comitato interistituzionale con le funzioni di definire le linee di indirizzo per coordinare e monitorare l'attuazione della strategia italiana per la banda ultra larga; Visto l'Accordo di programma stipulato il 20 ottobre 2015 tra Ministero dello sviluppo economico, Invitalia S.p.a. e Infratel Italia S.p.a., «che definisce le modalita' di collaborazione per la realizzazione delle attivita' inerenti il potenziamento della rete infrastrutturale pubblica per la banda larga ed ultra larga in tutte le zone sottoutilizzate del Paese»; Vista la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 65 del 6 agosto 2015, recante «Fondo sviluppo e coesione 2014-2020: piano di investimenti per la diffusione della banda ultra larga», come integrata dalla delibera CIPE n. 6 del 1° maggio 2016, recante «Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 - modifica della delibera CIPE n. 65/2015 (Piano diffusione banda ultra larga)»; Visto l'accordo quadro dell'11 febbraio 2016 redatto ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 e della delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 65 tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020; Visto l'aiuto di Stato SA.41647 (2016/N) «Strategia banda ultra larga» approvato con decisione del 30 giugno 2016 C(2016)3931 con la quale la Commissione europea ha ritenuto l'aiuto compatibile con la normativa europea sugli aiuti di Stato; Vista la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 6 del 1° maggio 2016; Vista la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 71 del 7 agosto 2017 con la quale, tra l'altro, in attuazione del punto 4.3 della delibera n. 65/2015, vengono assegnati, a valere sulle risorse FSC relative al periodo di programmazione 2014-2020, 1,3 miliardi di euro al Ministero dello sviluppo economico per interventi a sostegno della domanda; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 novembre 2019 registrato dal competente organo di controllo il 20 novembre 2019, ricostitutivo del Comitato banda ultra larga; Visti gli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea; Visto il regolamento (UE) 283/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 marzo 2014 sugli orientamenti per le reti transeuropee nel settore dell'infrastruttura di telecomunicazioni; Visto il regolamento (UE) 2017/1953 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2017 recante modifica dei regolamenti (UE) 1316/2013 e (UE) 283/2014 sulla promozione della connettivita' internet nelle comunita' locali; Vista la comunicazione della Commissione europea recante orientamenti dell'Unione europea per l'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga (2013/C 25/01), del 26 gennaio 2013; Vista la comunicazione del 14 settembre 2016, «Connettivita' per un mercato unico digitale competitivo: verso una societa' dei Gigabit europea», della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni; Vista l'indagine conoscitiva dell'8 novembre 2014 su «Concorrenza statica e dinamica nel mercato dei servizi di accesso e sulle prospettive di investimento nelle reti di telecomunicazioni a banda larga e ultra-larga», svolta congiuntamente da Autorita' garante della concorrenza e del mercato e Autorita' per le comunicazioni; Considerato che, nel contesto dell'emergenza sanitaria determinata da COVID-19, i collegamenti internet a banda ultra-larga costituiscono il presupposto per l'esercizio di diritti essenziali, costituzionalmente garantiti, quali il diritto allo studio, al lavoro, nonche' di assicurare la stessa sopravvivenza delle imprese; Ravvisato che, nel suddetto contesto di emergenza sanitaria, al fine di garantire l'accesso ad internet in banda ultra larga alle famiglie meno abbienti e' emersa l'esigenza di garantire loro, oltre ai servizi di connettivita' ad almeno 30 Mbit/s, anche i dispositivi necessari per fruire di tali servizi, quali tablet o personal computer; Visti i verbali delle riunioni del 5 maggio 2020 e del 24 giugno 2020 nell'ambito delle quali il Comitato per la banda ultra larga - CoBUL ha approvato un intervento (di seguito denominato «Piano voucher per famiglie meno abbienti») di sostegno alla domanda finalizzato a favorire la disponibilita' di connessione a internet ad almeno 30 Mbit/s da parte di famiglie con ISEE inferiore ai 20.000 euro; Vista la comunicazione inoltrata dal Ministro Stefano Patuanelli al Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager in data 8 maggio 2020 e il piano di interventi ad essa allegato; Vista la segnalazione dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, del 1° luglio 2020, relativa allo «Sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione fissa e mobile a banda ultra larga in un'ottica di promozione degli investimenti e tutela di un necessario gioco concorrenziale», inviata al Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell'art. 21 della legge 10 ottobre 1990, n. 287; Vista la decisione n. C (2020) 5269 final, del 4 agosto 2020, con la quale la Commissione europea ha ritenuto la misura a sostegno della connettivita' per le famiglie meno abbienti compatibile con la normativa europea sugli aiuti di Stato; Ritenuto che alle attivita' funzionali al raggiungimento degli obiettivi oggetto del presente decreto possa provvedere Infratel Italia S.p.a., societa' in house del Ministero dello sviluppo economico; Rilevata la necessita', da parte degli operatori, di poter dare seguito alle richieste dei beneficiari arrivate entro la data di chiusura dell'intervento;
Decreta:
Art. 1
1. L'art. 4 del decreto del Ministero dello sviluppo economico del 7 agosto 2020 e' sostituito dal seguente: «Il Piano voucher per famiglie meno abbienti avra' durata fino ad esaurimento delle risorse e comunque non oltre un anno dalla data di avvio dell'intervento, ferma restando la possibilita' per gli operatori di cui all'art. 3 comma 8 di raccogliere le richieste fino alla medesima data ed inserirle sul portale telematico messo a disposizione da Infratel Italia S.p.a. entro e non oltre quindici giorni dalla stessa data.». Il presente decreto e' trasmesso ai competenti organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 3 novembre 2021
Il Ministro: Giorgetti
Registrato alla Corte dei conti il 17 gennaio 2022 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo, reg. n. 41 |
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