Gazzetta n. 50 del 1 marzo 2022 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
DECRETO 30 dicembre 2021
Costituzione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno, istituiti dalla legge n. 178/2020 e sostenuti dal Fondo sviluppo e coesione, ai sensi della deliberazione CIPESS n. 48/2021. (Decreto n. 1371/2021).


IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA'
E DELLA RICERCA

di concerto con

IL MINISTRO PER IL SUD
E LA COESIONE TERRITORIALE

Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito con modificazioni dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, che ha istituito il Ministero dell'istruzione e il Ministero dell'universita' e della ricerca, con conseguente soppressione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 164 del 30 settembre 2020 (Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 309 del 14 dicembre 2020), recante il regolamento di organizzazione del Ministero dell'universita' e della ricerca (di seguito, anche solo MUR) ed il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 165 del 30 settembre 2020 (Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 309 del 14 dicembre 2020), «Regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell'universita' e della ricerca»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 2021 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 38 del 15 febbraio 2021) con cui la prof.ssa Maria Cristina Messa e' stata nominata Ministro dell'universita' e della ricerca;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», come da ultimo modificato dal predetto decreto-legge n. 1 del 2020, e in particolare gli articoli 2, comma 1, n. 12), 51-bis, 51-ter e 51-quater, concernenti l'istituzione del Ministero dell'universita' e della ricerca, «al quale sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di istruzione universitaria, di ricerca scientifica, tecnologica e artistica e di alta formazione artistica musicale e coreutica», nonche' la determinazione delle aree funzionali e l'ordinamento del Ministero;
Visto la legge 30 dicembre 2020, n. 178 recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023», e in particolare l'art. 1, comma 177, il quale dispone una prima assegnazione di dotazione aggiuntiva a favore del FSC per il periodo di programmazione 2021-2027, nella misura di 50.000 milioni di euro, e l'art. 1, comma 178 concernente il vincolo di destinazione territoriale del complesso delle risorse FSC, secondo la chiave di riparto 80 per cento nelle aree del Mezzogiorno e 20 per cento nelle aree del centro-nord, con la seguente articolazione annuale: 4.000 milioni di euro per l'anno 2021, 5.000 milioni di euro annui dal 2022 al 2029 e 6.000 milioni di euro per l'anno 2030;
Visto, altresi', l'art. 1, comma 178 della summenzionata legge n. 178/2020, il quale prevede:
lettera a), che la dotazione finanziaria del FSC sia impiegata per obiettivi strategici relativi ad aree tematiche per la convergenza e la coesione economica, sociale e territoriale, sulla base delle missioni previste nel «Piano Sud 2030» nonche' in coerenza con gli obiettivi e le strategie definiti per la programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali e di investimento europei, e con le politiche settoriali, di investimento e di riforma previste nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), secondo principi di complementarita' e addizionalita' delle risorse;
lettera b), che il Ministro per il sud e la coesione territoriale, in collaborazione con le amministrazioni interessate, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, individui le aree tematiche e gli obiettivi strategici per ciascuna area e li comunichi alle competenti commissioni parlamentari, e che il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, con propria deliberazione, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, ripartisca tra le diverse aree tematiche la dotazione finanziaria del FSC iscritta nel bilancio, nonche' provveda ad eventuali variazioni della ripartizione della citata dotazione, su proposta della cabina di regia;
lettera c), che gli interventi del FSC 2021-2027 siano attuati nell'ambito di «Piani di sviluppo e coesione» attribuiti alla titolarita' delle amministrazioni centrali, regionali, delle citta' metropolitane e di altre amministrazioni pubbliche individuate con deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale;
lettera d), che «nelle more della definizione dei piani di sviluppo e coesione per il periodo di programmazione 2021-2027, il Ministro per il sud e la coesione territoriale puo' sottoporre all'approvazione del CIPE l'assegnazione di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per la realizzazione di interventi di immediato avvio dei lavori, nel limite degli stanziamenti iscritti in bilancio. Tali interventi confluiscono nei Piani di sviluppo e coesione, in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono»;
Visto altresi', l'art. 1, comma 188, della citata legge n. 178 del 2020 il quale, al fine di favorire, nell'ambito dell'economia della conoscenza, il perseguimento di obiettivi di sviluppo, coesione e competitivita' dei territori nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, promuove la costituzione di ecosistemi dell'innovazione, attraverso la riqualificazione o la creazione di infrastrutture materiali e immateriali per lo svolgimento di attivita' di formazione, ricerca multidisciplinare e creazione di impresa, con la collaborazione di universita', enti di ricerca, imprese, pubbliche amministrazioni e organizzazioni del Terzo settore;
Considerato, inoltre, il citato art. 1, commi 189 e 190, della legge n. 178 del 2020, i quali dispongono l'assegnazione di risorse, con deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, nel limite massimo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, a valere sul FSC programmazione 2021-2027, per la costituzione dei citati ecosistemi dell'innovazione, al Ministero dell'universita' e della ricerca, il quale, entro sessanta giorni dalla suddetta deliberazione, di concerto con il Ministro per il sud e la coesione territoriale, stabilisce, con proprio decreto, i criteri per la ripartizione delle risorse, le modalita' di accesso al finanziamento e l'ammontare del contributo concedibile;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 2021 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 38 del 15 febbraio 2021) con il quale, tra l'altro, l'onorevole Maria Rosaria Carfagna e' stata nominata Ministro senza portafoglio;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 febbraio 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio, onorevole Maria Rosaria Carfagna, e' stato conferito l'incarico per il sud e la coesione territoriale;
Visto il decreto-legge n. 59 del 6 maggio 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101, recante «Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti» e, in particolare, l'art. 1, il quale prevede l'approvazione del «Piano nazionale per gli investimenti complementari» finalizzato ad integrare con risorse nazionali gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per complessivi 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026;
Visto, altresi', il comma 6 del citato art. 1 del decreto-legge n. 59 del 2021, il quale prevede che «Agli interventi ricompresi nel Piano [...] si applicano, in quanto compatibili, le procedure di semplificazione e accelerazione, le misure di trasparenza e conoscibilita' dello stato di avanzamento stabilite per il Piano nazionale di ripresa e resilienza»;
Visto, inoltre, l'art. 1, comma 2, lettera a), punto 4), del citato decreto-legge n. 59 del 2021 che prevede l'iscrizione delle risorse nei pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per il trasferimento al bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri destinati all'intervento «Ecosistemi per l'innovazione al sud in contesti urbani marginalizzati» pari a 70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026;
Considerato, che il Piano nazionale di ripresa e resilienza, approvato il 13 luglio 2021 dal Consiglio Ecofin dell'Unione europea ha individuato, nell'ambito della Missione 4C2 «Dalla ricerca all'impresa», la linea di investimento 1.5 dedicata alla creazione e al rafforzamento di «Ecosistemi dell'innovazione», da intendersi quali luoghi di contaminazione e collaborazione tra universita', centri di ricerca, societa' e istituzioni locali aventi la finalita' di realizzare formazione di alto livello e innovazione e ricerca applicata sulla base delle specifiche vocazioni territoriali, da concretizzarsi entro il 2026 attraverso il finanziamento di dodici «campioni territoriali di R&S», esistenti o nuovi, che verranno selezionati sulla base di apposite procedure competitive, con attenzione alla capacita' di promuovere progetti di sostenibilita' sociale;
Visto il Piano «SUD 2030», documento cardine per la programmazione del FSC 2021-2027 adottato dal Ministro per il sud e la coesione territoriale nel febbraio 2020 e in particolare il seguente passaggio: «Presso i poli universitari si sono sviluppati negli ultimi anni alcuni ecosistemi dell'innovazione, in cui si insediano grandi imprese e startup e i cui corsi di studio sono coordinati con le esigenze della trasformazione digitale. E' il caso del Polo universitario di San Giovanni a Teduccio (tra l'altro best practice della Commissione europea sul FESR) e del centro sull'intelligenza artificiale a Cosenza. A piu' di dieci anni dal sisma dell'Aquila del 2009, il Gran Sasso Science Institute si e' consolidato come centro di eccellenza scientifica e polo di attrazione internazionale, anche grazie a competenze specializzate presenti nel territorio, tra cui i laboratori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN). Questi esempi dimostrano come al sud sia possibile fare politiche per l'insediamento di imprese innovative, per l'attrazione dei talenti, per il trasferimento tecnologico. Tuttavia, la collaborazione tra imprese e universita' o centri di ricerca ancora non realizza appieno il suo potenziale di sviluppo economico-produttivo, ne' valorizza sufficientemente all'interno delle aziende il capitale umano qualificato, che pure il sistema educativo produce, a partire dai ricercatori»;
Vista la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile n. 48 del 27 luglio 2021 che assegna al Ministero dell'universita' e della ricerca risorse per la costituzione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027, con il seguente profilo finanziario:
a) anno 2021: 50,00 milioni di euro;
b) anno 2022: 50,00 milioni di euro;
c) anno 2023: 50,00 milioni di euro.
Considerato che l'art. 2 della citata delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile n. 48 del 27 luglio 2021 stabilisce che il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero dell'universita' e della ricerca, in raccordo con il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, provvederanno al coordinamento delle iniziative intraprese con quelle afferenti al PNRR, Missione 4C2 «Dalla ricerca all'impresa», linea di investimento 1.5 «Ecosistemi dell'innovazione», e quelle relative al «Piano nazionale per gli investimenti complementari», di cui al citato art. 1, comma 2, lettera a), punto 4) «Ecosistemi per l'innovazione al sud in contesti urbani marginalizzati» del decreto-legge n. 59 del 2021;
Considerato, inoltre, che il citato art. 2, comma 2 della delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile n. 48 del 27 luglio 2021 dispone che il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, presenti al Comitato un'apposita relazione annuale sulle attivita' di coordinamento e, nelle more dell'adozione dei Piani di sviluppo e coesione programmazione 2021-2027, anche sulla base dei dati forniti dal Ministero dell'universita' e della ricerca, sullo stato di avanzamento degli interventi;
Considerato che l'Agenzia per la coesione territoriale ha indetto una manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale finalizzata al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno mediante un Avviso pubblico, emanato con d.d. n. 204 del 29 settembre 2021, ai sensi del decreto-legge n. 59 del 6 maggio 2021 «Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 2021;
Atteso che il suddetto avviso pubblico dell'Agenzia per la coesione territoriale, di cui al d.d. n. 204 del 29 settembre 2021, definisce le modalita' di candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale (art. 1), le aree eleggibili (art. 5) e i soggetti ammissibili (art. 6) per la creazione di infrastrutture materiali o la rigenerazione di quelle abbandonate con lo scopo di promuovere lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, la ricerca multidisciplinare, la creazione e l'attrazione di imprese innovative negli ambiti individuati Programma nazionale della ricerca (PNR) 2021-2027 approvato con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile n. 74 del 25 dicembre 2020;
Tenuto conto dell'esigenza di garantire la necessaria coerenza e complementarita' tra le iniziative di sostegno alla creazione di Ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno ricadenti negli ambiti tematici del richiamato Programma nazionale della ricerca (PNR) 2021-2027 approvato con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 74/2020 del 15 dicembre 2020;
Esaminata la lettera del Capo del settore legislativo, d'intesa con il Capo di Gabinetto del Ministro per il sud e la coesione territoriale n. 2312-P del 27 dicembre 2021, acquisita al prot. Gabmur 19902 di pari data, con la quale si invita questo Ministero a valutare la possibilita' di prevedere quali soggetti beneficiari gli «Organismi di ricerca», pubblici e privati e non unicamente le universita' statali sostenute dal Fondo di finanziamento ordinario (FFO) e gli enti pubblici di ricerca interessati dal riparto del Fondo ordinario enti di ricerca (FOE);
Ritenuto pertanto, per un efficace raccordo tra le citate iniziative, nonche' al fine di ricercare sinergie con ulteriori leve d'intervento in corso di attuazione («Fondo PNR» anch'esso istituito dalla legge n. 178/2020 e disciplinato dal decreto ministeriale n. 737/2021), di dover individuare i soggetti attuatori nell'ambito dei soggetti proponenti dell'iniziativa «Ecosistemi per l'innovazione al sud in contesti urbani marginalizzati» di cui all'art. 3 del citato d.d. n. 204/2021, che risulteranno utilmente posizionati in graduatoria all'esito della procedura ad evidenza pubblica; in particolare, si ritiene di individuare quali beneficiari ai fini del presente decreto gli «Organismi di ricerca», cosi' come verranno individuati nella graduatoria stilata dall'Agenzia per la coesione territoriale in esito della procedura di evidenza pubblica di cui al medesimo d.d. n. 204/2021.
Ritenuto di dover favorire l'impiego di personale per esigenze di ricerca non ricomprese nell'attivita' ordinaria dei beneficiari ai fini del presente decreto, nonche' l'attivazione di percorsi di dottorato; in ambedue i casi, la focalizzazione e' inerente a tematiche riguardanti l'innovazione, la doppia transizione digitale e green, anche al fine di promuovere negli «Ecosistemi per l'innovazione al Sud in contesti urbani marginalizzati» la contaminazione reciproca tra la formazione universitaria tradizionale, la ricerca, l'innovazione per un maggior interscambio tra mondo produttivo, mondo della ricerca e terzo settore.
Acquisito il concerto del Ministro per il sud e la coesione territoriale;

Decreta:

Art. 1

Oggetto e finalita'

1. Ai sensi dell'art. 1, commi 189 e 190, della legge n. 178 del 2020, citato in premessa, il presente decreto definisce i criteri per la ripartizione delle risorse, le modalita' di accesso al finanziamento e l'ammontare del contributo concedibile per la costituzione degli «Ecosistemi dell'Innovazione» istituiti dall'art. 188 della medesima legge n. 178/2020 e destinati a fare parte integrante del Piano sviluppo e coesione (FSC) del Ministero dell'universita' e della ricerca, programmazione 2021-2027.
Entro sessanta giorni dalla pubblicazione della deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile n. 48/2021, di concerto con il Ministro per il sud e la coesione territoriale il MUR stabilisce, con proprio decreto, i criteri per la ripartizione delle risorse, le modalita' di accesso al finanziamento e l'ammontare del contributo concedibile.
2. L'obiettivo dell'intervento e' di contribuire all'avanzamento tecnologico e allo sviluppo socio-economico dei territori delle otto regioni del Mezzogiorno mediante la realizzazione di «ecosistemi dell'innovazione» da intendersi quali luoghi di contaminazione e collaborazione tra universita', centri di ricerca, societa' e istituzioni locali aventi la finalita' di realizzare formazione di alto livello e innovazione e ricerca applicata sulla base delle specifiche vocazioni territoriali.
3. Al fine di garantire la necessaria coerenza e complementarieta' tra le iniziative di sostegno alla creazione di «Ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno», gli ecosistemi dell'innovazione ammessi a finanziamento all'esito della procedura di evidenza pubblica, indetta dall'Agenzia per la coesione territoriale, in attuazione del d.d. n. 204 del 29 settembre 2021, potranno avvalersi delle risorse destinate al Ministero dell'universita' e della ricerca dalla delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile n. 48 del 27 luglio 2021 per sviluppare ulteriori interventi di rafforzamento del capitale umano e delle competenze di cui al successivo comma 4.
4. Le risorse FSC 2021-2027, assegnate con la citata delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile n. 48 del 27 luglio 2021 al Ministero dell'universita' e della ricerca, per la costituzione di «Ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno», di cui al presente decreto, sono finalizzate al rafforzamento del capitale umano e al potenziamento della dotazione di competenze degli organismi di ricerca mediante il sostegno all'attivazione di percorsi di dottorato, borse di ricerca, contratti di ricerca - ed esigenze di ricerca non ricomprese nell'attivita' ordinaria degli stessi - su tematiche riguardanti l'innovazione, la doppia transizione digitale e green, nonche' alla promozione di iniziative di Terza missione volte a favorire la contaminazione reciproca tra la formazione universitaria tradizionale, la ricerca, l'innovazione per un maggior interscambio tra mondo produttivo, mondo della ricerca e terzo settore.
 
Art. 2

Soggetti beneficiari

1. Nell'ambito dei soggetti definiti dall'art. 3 del citato d.d. n. 204 del 29 settembre 2021, si individuano quali beneficiari, ai fini del presente decreto gli organismi di ricerca, cosi' come risulteranno individuati nella graduatoria stilata dall'Agenzia per la coesione territoriale in esito della procedura di evidenza pubblica di cui al medesimo d.d. n. 204/2021.
Sono considerati organismi di ricerca:
a) universita' e istituti universitari;
b) enti di ricerca;
c) altri soggetti la cui finalita' principale, indipendentemente dallo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o dalla fonte di finanziamento, consista nello svolgere in maniera indipendente attivita' di ricerca fondamentale, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale o nel garantire un'ampia diffusione dei risultati di tali attivita', mediante l'insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di conoscenze. Qualora tale soggetto svolga anche attivita' economiche, il finanziamento, i costi e i ricavi di tali attivita' economiche devono formare oggetto di contabilita' separata. Le imprese in grado di esercitare un'influenza dominante su tale soggetto, ad esempio in qualita' di azionisti o di soci, non possono godere di alcun accesso preferenziale ai risultati generati.
 
Art. 3

Area territoriale eleggibile e ambiti tematici

1. Gli investimenti finanziati con le risorse del presente decreto devono essere realizzati nel territorio delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
2. Le attivita' che si prevede di sviluppare riguarderanno interventi di rafforzamento del capitale umano e delle competenze ricadenti in uno o piu' degli ambiti tematici del Programma nazionale della ricerca (PNR) 2021-2027.
 
Art. 4
Ripartizione delle risorse, ammontare del contributo concedibile e le
modalita' di accesso al finanziamento

1. Le risorse attribuite al Ministero dell'universita' e della ricerca dall'art. 1 della delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile 48 del 21 luglio 2021, pari a 50 Meuro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, vengono ripartite, con apposito decreto di attuazione, in rapporto al fabbisogno di rafforzamento del capitale umano e di potenziamento delle competenze cosi' come individuato dai soggetti beneficiari di cui al precedente art. 2 nella proposta progettuale, secondo le modalita' di cui al successivo comma 3.
2. Le agevolazioni di cui al presente decreto saranno in ogni caso concesse nel rispetto della vigente normativa europea e nazionale in materia di aiuti di Stato, ove applicabile.
3. Con un successivo e apposito decreto attuativo del Ministero dell'universita' e della ricerca saranno stabilite le modalita' e i termini di presentazione delle iniziative progettuali, l'illustrazione dei contenuti di queste ultime, le cause di inammissibilita', i criteri di valutazione, la tipologia di costi agevolabili e l'intensita' del finanziamento. Resta inteso che l'attuazione del presente decreto, a partire dagli effettivi fabbisogni, e' connessa all'esito della procedura di evidenza pubblica indetta dall'Agenzia per la coesione territoriale di cui al summenzionato d.d. n. 204 del 29 settembre 2021, in corso di svolgimento. Il Ministero si riserva pertanto di approntare, acquisiti gli esiti di tale procedura, gli opportuni correttivi e rideterminazioni.
4. I contributi pubblici concessi ai sensi del presente decreto non sono cumulabili con alcun'altra agevolazione contributiva o finanziaria pubblica prevista da norme regionali, statali, comunitarie o altre forme d'incentivazione in genere, per i medesimi costi ammissibili
 
Art. 5

Disposizioni finali

1. Il presente decreto e' trasmesso agli organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sui siti del Ministero dell'universita' e della ricerca e del Ministero per il sud e la coesione territoriale.
2. Tutti i dati personali, di cui il Ministero dell'universita' e della ricerca e il Ministero per il sud e la coesione territoriale vengano in possesso in occasione del presente procedimento, verranno trattati nel rispetto del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 e successive modificazioni ed integrazioni e art. 13 del regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.
Roma, 30 dicembre 2021

Il Ministro dell'universita'
e della ricerca
Messa
Il Ministro per il sud e la coesione territoriale
Carfagna

Registrato alla Corte dei conti il 2 febbraio 2022 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero dell'istruzione, del Ministero dell'universita' e della ricerca, del Ministero della cultura, del Ministero della salute, reg. n. 235