Gazzetta n. 66 del 19 marzo 2022 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 febbraio 2022 |
Disciplina di riduzione della partecipazione di RAI S.p.a. nella societa' RAI Way S.p.a. |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 21, comma 3, primo periodo, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito in legge con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, il quale prevede che, ai fini dell'efficientamento, della razionalizzazione e del riassetto industriale nell'ambito delle partecipazioni detenute dalla RAI S.p.a., la societa' puo' procedere alla cessione sul mercato, secondo modalita' trasparenti e non discriminatorie, di quote di RAI Way S.p.a., garantendo la continuita' del servizio erogato; Visto il secondo periodo del predetto art. 21, comma 3, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, il quale dispone che le modalita' di alienazione sono individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico; Visto il decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito in legge con modificazioni dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, e successive modificazioni e integrazioni, recante norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonche' per le attivita' di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, e i relativi regolamenti attuativi adottati ai sensi degli articoli 1 e 2; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014, adottato ai sensi del citato art. 21, comma 3, secondo periodo, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, con il quale sono stati individuati i criteri e le modalita' dell'alienazione di quote di partecipazione detenute da RAI S.p.a. in RAI Way S.p.a.; Visto in particolare che le premesse del predetto decreto indicano l'opportunita' di mantenere, allo stato, in capo a RAI, a garanzia della continuita' del servizio erogato da RAI Way S.p.a. a RAI S.p.a., una quota di partecipazione nel capitale di RAI Way S.p.a. non inferiore al 51 per cento; Considerato che, in attuazione del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, nel periodo compreso tra il 3 e l'11 novembre 2014 e' stata realizzata offerta pubblica di vendita finalizzata alla diffusione delle azioni di RAI Way S.p.a. presso il pubblico dei risparmiatori e presso gli investitori istituzionali e alla quotazione delle stesse, avvenuta al termine del periodo menzionato con inizio delle negoziazioni il 19 novembre 2014; Considerato che l'azionariato di RAI Way S.p.a. e' composto per il 64,97 per cento da azioni detenute da RAI S.p.a. - a sua volta controllata al 99,56 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze - per il 33,7 per cento da azioni flottanti sul mercato e per l'1,33 per cento da azioni proprie; Considerato che RAI Way S.p.a., in seguito all'apertura al mercato, ha accelerato la realizzazione del proprio piano di sviluppo, costruendo nel tempo una dotazione infrastrutturale e un patrimonio di conoscenze di eccellenza, che le consentono di garantire al servizio pubblico radiotelevisivo la diffusione di contenuti con i migliori standard di sicurezza e qualita' e, inoltre, di offrire ad aziende clienti terze servizi avanzati; Ritenuto che, nel contesto della transizione infrastrutturale, digitale e ambientale del Paese, RAI Way puo', attraverso un'ulteriore apertura al mercato da perseguire in particolare attraverso operazioni a contenuto industriale, rafforzare i propri piani di sviluppo e di sostenibilita', contribuendo allo sviluppo economico e sociale e al contrasto al cambiamento climatico; Considerato che RAI S.p.a., nel quadro della definizione del proprio piano industriale di sviluppo e innovazione e del nuovo contratto di servizio, puo' favorire il processo di crescita di RAI Way S.p.a. mediante la riduzione della propria partecipazione al capitale, allo stesso tempo mantenendo il controllo di un'infrastruttura strategica per il Paese e rafforzando la propria posizione finanziaria e patrimoniale; Ritenuto pertanto opportuno favorire i predetti piani di sviluppo di RAI S.p.a. e RAI Way S.p.a. attraverso un'ulteriore aperura al mercato di quest'ultima, da perseguire in particolare attraverso operazioni a contenuto industriale, conseguentemente consentendo a RAI S.p.a. di diminuire la propria partecipazione nel capitale di RAI Way S.p.a. nel quadro del mantenimento del controllo su un'infrastruttura strategica. Sulla proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico;
Decreta:
Art. 1
1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente decreto. 2. RAI S.p.a. puo' ridurre la propria quota di partecipazione nel capitale di RAI Way S.p.a. fino al limite del 30 per cento, come effetto di una o piu' operazioni straordinarie, incluse una o piu' operazioni di fusione, e di cessioni effettuate mediante modalita' e tecniche di vendita in uso sui mercati, incluso il ricorso, singolo o congiunto, ad un'offerta pubblica di vendita e ad una trattativa diretta. 3. In caso di operazioni straordinarie, RAI S.p.a. assicura la definizione di appropriati accordi di gestione e governance, e, al fine di garantire la massima diffusione dell'azionariato, dovra' essere assicurato, il mantenimento della quotazione delle azioni di RAI Way o della societa' risultante dall'operazione. 4. In caso di offerta pubblica di vendita, al fine di favorire la partecipazione all'offerta dei dipendenti del Gruppo RAI, potranno essere previste per gli stessi forme di incentivazione, tenuto conto anche della prassi di mercato e di precedenti operazioni di privatizzazione, in termini di quote dell'offerta riservate e/o di prezzo e/o di modalita' di finanziamento. 5. In caso di trattativa privata, RAI S.p.a. assicura procedure competitive trasparenti e non discriminatorie. |
| Art. 2
Il perfezionamento delle operazioni di cui all'art. 1 e' condizionato all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorita' di garanzia e di vigilanza, fermo restando quanto disposto dal decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, e dai relativi regolamenti attuativi. Roma, 17 febbraio 2022
Il Presidente del Consiglio dei ministri Draghi
Il Ministro dell'economia e delle finanze Franco
Il Ministro dello sviluppo economico Giorgetti |
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