Gazzetta n. 102 del 3 maggio 2022 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
DELIBERA 15 febbraio 2022
Attuazione del Programma Grandi Stazioni per la realizzazione delle infrastrutture complementari. Riprogrammazione delle risorse, rimodulazione dei quadri economici di Grandi Stazioni Rail S.p.a. e autorizzazione all'utilizzo di nuove risorse; Programma delle infrastrutture strategiche legge 21 dicembre 2001, n. 443 (legge obiettivo). (CUP B11H03000180008). (Delibera n. 4/2022).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, di seguito CIPE, nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato, ed in particolare il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga del termine di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, il quale all'art. 1-bis ha previsto che dal 1° gennaio 2021, per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche in vista del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile indicati dalla risoluzione A/70/L.I adottata dall'assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015», il CIPE assuma «la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile», di seguito CIPESS, e che «a decorrere dalla medesima data ... in ogni altra disposizione vigente, qualunque richiamo al CIPE deve intendersi riferito al CIPESS»;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri» e successive modificazioni;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi», e successive modificazioni;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, recante «Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonche' disposizioni per il riordino degli enti previdenziali», che all'art. 1, comma 5, ha istituito presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici», di seguito MIP, con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo, la cui attivita' e' funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito del CIPESS;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', e successive modificazioni;
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali previsti dallo stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma delle infrastrutture strategiche, di seguito PIS, entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all'art. 13, oltre ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel PIS approvato da questo Comitato, reca modifiche al menzionato art. 1 della legge 21 dicembre 2001, n. 443;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 20 marzo 2003, n. 5279, emanato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, con il quale, ai sensi del citato art. 13 della legge n. 166 del 2002, sono stati individuati i soggetti autorizzati a contrarre i mutui e ad effettuare altre operazioni finanziarie, sono state definite inoltre le modalita' di erogazione delle somme dovute dagli istituti finanziari ai mutuatari e sono state quantificate le quote da utilizzare per le attivita' di progettazione, istruttoria e monitoraggio;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto, di seguito CUP, e in particolare:
1. La delibera di questo Comitato 27 dicembre 2002, n. 143, come successivamente integrata e modificata dalla delibera CIPE 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo stesso Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP stesso deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
2. La legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», come modificata dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, il quale, all'art. 11, ha disposto che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP e, in particolare, ha previsto, tra l'altro, l'istituto della nullita' degli «atti amministrativi adottati da parte delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l'esecuzione di progetti di investimento pubblico» in assenza dei corrispondenti codici, che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso;
3. La legge 13 agosto 2010, n. 136, recante «Piano straordinario contro le mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia» e successive modificazioni, che all'art. 6 definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
4. Il citato decreto-legge n. 76 del 2020 e, in particolare, l'art. 41, comma 1;
Viste le delibere CIPE n. 10 del 14 marzo 2003, n. 44 del 29 settembre 2004, n. 129 del 6 aprile 2006, n. 61 del 22 luglio 2010, n. 2 del 20 gennaio 2012 e n. 20 del 23 marzo 2012, riguardanti il programma di Grandi Stazioni Rail S.p.a., di seguito GS Rail;
Vista la delibera CIPE 25 luglio 2003, n. 63, con la quale questo Comitato, tra l'altro, ha rideterminato quote limite di impegno per precedenti assegnazioni e ha fornito indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT, e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel PIS;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante «Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonche' nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136», e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti», e successive modificazioni;
Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e visti, in particolare:
1. L'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis, e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante «Codice dei contratti pubblici» e successive modificazioni;
2. La delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, che - ai sensi del comma 3 del richiamato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera di questo Comitato 5 maggio 2011, n. 45;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con il quale e' stata soppressa la struttura tecnica di missione istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e successive modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e 4 del medesimo decreto che sono stati trasferiti alle competenti Direzioni generali del MIT, alle quali e' stata demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto;
Vista la delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 62, di approvazione dello schema di protocollo di legalita' licenziato nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di seguito CCASGO, istituito con decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto il citato decreto legislativo n. 50 del 2016 e visti in particolare:
1. L'art. 200, comma 3, il quale prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di pianificazione, di seguito DPP, di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
2. L'art. 201, comma 9, il quale prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti, in materia di infrastrutture e trasporti, gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;
3. L'art. 203 che, istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari, di seguito CCASIIP, ha assorbito ed ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO;
4. L'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il MIT provvede, tra l'altro, alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo a questo stesso Comitato le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto;
5. L'art. 214, comma 11, il quale prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
6. L'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel medesimo decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono rispettivamente che:
6.1. Lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore;
6.2. Per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente;
6.3. Le procedure per la valutazione di impatto ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016, secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti;
Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma 11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, risulta ammissibile all'esame del CIPESS e ad essa sono applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163 del 2006;
Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019», che all'art. 1, comma 140, ha previsto l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di seguito MEF, di un Fondo da ripartire «per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, anche al fine di pervenire alla soluzione delle questioni oggetto di procedure di infrazione da parte dell'Unione europea», individuando la dotazione del Fondo stesso, per gli anni dal 2017 al 2032, e i settori di spesa finanziabili, prevedendo, tra l'altro, le modalita' di utilizzo del Fondo e l'individuazione degli interventi da finanziare;
Visto il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante «Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo», convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, il quale all'art. 47, comma 6, ha previsto che «Al fine di consentire il completamento del programma Grandi Stazioni, ovvero la realizzazione di ulteriori opere funzionali a rendere gli interventi piu' aderenti alle mutate esigenze dei contesti urbani nei quali si inseriscono, il CIPE, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, con apposita delibera, individua le risorse annuali disponibili, di cui alle delibere del CIPE, n. 10 del 14 marzo 2003, n. 63 del 25 luglio 2003, n. 129 del 6 aprile 2006, n. 61 del 22 luglio 2010, n. 2 del 20 gennaio 2012 e n. 20 del 23 marzo 2012, tenendo conto di eventuali obblighi giuridicamente vincolanti sorti in base alle predette delibere, provvede alla loro revoca e alla riprogrammazione del 50% delle risorse disponibili in favore di GS Rail, nonche' alla contestuale approvazione di nuovi progetti ovvero delle necessarie varianti progettuali»;
Visto il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 6 marzo 2018, n. 88, che ha disposto di attribuire alla societa' GS Rail le risorse stanziate per «Interventi in favore di Grandi Stazioni per la riqualificazione ed accessibilita' alle grandi stazioni ferroviarie» ed ha ripartito le risorse pari a 42 milioni di euro, assegnate al MIT, sul capitolo 7556 per gli interventi in favore di Grandi Stazioni, di cui 38 milioni di euro per le infrastrutture delle stazioni di Milano Centrale, Palermo Centrale e Roma Termini e 4 milioni di euro per la videosorveglianza e sistemi tecnologici per le stazioni di Bari Centrale, Napoli Centrale e Palermo Centrale;
Vista la delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile»;
Visto il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici», convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, il quale all'art. 1, comma 15, cosi' come confermato e prorogato dall'art. 42, comma 1, del citato decreto-legge n. 76 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 120 del 2020, ha previsto che «Per gli anni dal 2019 al 2023, per gli interventi di cui all'art. 216, comma 1-bis, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, le varianti da apportare al progetto definitivo approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, sia in sede di redazione del progetto esecutivo sia in fase di realizzazione delle opere, sono approvate esclusivamente dal soggetto aggiudicatore, anche ai fini della localizzazione e, ove occorrente, previa convocazione da parte di quest'ultimo della Conferenza di servizi, qualora non superino del 50 per cento il valore del progetto approvato; in caso contrario sono approvate dal CIPE. In caso di approvazione da parte del soggetto aggiudicatore, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rende una informativa al CIPE»;
Visti altresi' i commi 2 e 3 dell'art. 42 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale» convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120;
Visto il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, recante «Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia», convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126;
Visto il decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», convertito, con modificazioni, dalla legge 22 aprile 2021, n. 55, e in particolare l'art. 5, il quale ha previsto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sia ridenominato Ministero delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili, di seguito MIMS;
Vista la nota MIT del 26 febbraio 2013, n. 6136, con la quale sono stati accertati i quadri economici delle tredici grandi stazioni del programma Grandi Stazioni, per un totale, compresa videosorveglianza e spese tecniche, dei nuovi importi congruiti pari a 284.465.072,04 euro;
Vista la nota RFI-AD del 16 giugno 2021, n. 772, con la quale RFI, al fine di consentire il completamento delle opere in esame comunica il proprio assenso al trasferimento di 50 milioni di euro dal capitolo 7122 - piano gestionale 12 del MEF al nuovo piano gestionale da istituire nell'ambito del capitolo 7556 del MIMS, secondo la seguente articolazione di cassa:
9 milioni di euro nel 2022;
10 milioni di euro nel 2023;
11 milioni di euro nel 2024;
10 milioni di euro nel 2025;
10 milioni di euro nel 2026;
Considerato che, in seguito a tale assenso e alla legge del 30 dicembre 2021, n. 234, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024» (legge di bilancio 2022), e' stata effettuata la rimodulazione delle risorse dallo stato di previsione del MEF a favore di quello del MIMS, per gli importi e per le annualita' sopra indicate;
Vista la nota del 22 settembre 2021, n. 6853, con la quale la Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie del MIMS ha trasmesso la relazione istruttoria circa lo stato di attuazione degli interventi per la riqualificazione e la realizzazione delle infrastrutture complementari del programma Grandi Stazioni, all'Ufficio di Gabinetto del medesimo Ministero per il successivo inoltro al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, di seguito DIPE;
Vista la nota GS Rail del 1° ottobre 2021, n. 7522, con la quale e' stata trasmessa al MIMS una informativa sullo stato del programma;
Vista la nota del 4 ottobre 2021, n. 35909, con la quale il MIMS ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato della proposta di deliberazione concernente il «Primo programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001), sistemi urbani, di cui alla delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001. Programma di interventi per la riqualificazione e la realizzazione delle infrastrutture complementari alle Grandi Stazioni (delibere CIPE n. 10 del 14 marzo 2003, n. 129 del 6 aprile 2006 e n. 61 del 22 luglio 2010). Decreto interministeriale n. 5279 del 20 marzo 2003, CUP B11H03000180008. Rimodulazione dei quadri economici relativi ai diversi interventi del programma Grandi Stazioni, ai sensi dell'art. 47, comma 6, del citato decreto-legge n. 50 del 2017», con allegata la relativa documentazione;
Vista la nota del 14 ottobre 2021, n. 7419, con la quale il MIMS ha richiesto di iscrivere all'ordine del giorno della seduta del CIPESS solo una informativa sullo stato di attuazione del programma Grandi Stazioni, in attesa dell'assegnazione delle necessarie risorse per il completamento del medesimo programma Grandi Stazioni con la legge di bilancio 2022;
Vista l'informativa del MIMS resa al CIPESS nel corso della seduta del 3 novembre 2021 relativa allo «Stato di attuazione del Piano di interventi e finanziamenti previsti per Grandi Stazioni»;
Vista la nota DIPE del 17 gennaio 2022, n. 179 che, alla luce delle risorse della legge di bilancio 2022, con la quale e' stato richiesto al MIMS di inoltrare una nuova relazione istruttoria, al fine di poter sottoporre all'esame del CIPESS la proposta di rimodulazione delle risorse disponibili, che tenga conto della destinazione al programma Grandi Stazioni di 50 milioni di euro sul capitolo n. 7556, con corrispondente riduzione degli stanziamenti sul capitolo 7122 del MEF;
Vista la nota del 28 gennaio 2022, n. 641, con la quale il MIMS ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato della proposta concernente il «Primo programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001) sistemi urbani, di cui alla delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001. Programma di interventi per la riqualificazione e la realizzazione delle infrastrutture complementari alle grandi stazioni (delibere CIPE n. 10 del 14 marzo 2003, n. 129 del 6 aprile 2006 e n. 61 del 22 luglio 2010) e decreto interministeriale n. 5279 del 20 marzo 2003 (CUP B11H03000180008). Approvazione della rimodulazione dei quadri economici e dell'allocazione delle ulteriori risorse disponibili», e ha trasmesso la nuova documentazione istruttoria, che sostituisce integralmente quella inviata con le precedenti note;
Preso atto che, nella nota del 28 gennaio 2022, n. 641, il MIMS ha precisato che «il riferimento al decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, art. 47, comma 6, e' da considerarsi non piu' attuale», a seguito dell'emanazione della legge di bilancio 2022;
Vista la nota del 2 febbraio 2022, n. 809, con la quale il MIMS ha integrato la documentazione inviata con la nota del 28 gennaio 2022, n. 641, trasmettendo i dettagli relativi:
1. Ai quadri riepilogativi degli importi congruiti tra GS Rail e la struttura tecnica di missione, di cui alla nota MIT del 26 febbraio 2013;
2. Ai quadri economici dei capitoli n. 7060 e n. 7556 piano gestionale 1 e piano gestionale 2;
3. Alle somme destinate relativamente alle tredici stazioni, ai lavori, alle spese tecniche e al connesso impianto di videosorveglianza;
4. Alle schede riepilogative degli importi relativi agli interventi di videosorveglianza;
5. Al riparto delle somme assegnate con il sopra citato decreto del MIT del 6 marzo 2018, n. 88, e la recente legge di bilancio 2022;
Considerato l'elenco delle deliberazioni di questo Comitato relative al programma Grandi Stazioni, come di seguito dettagliato:

Parte di provvedimento in formato grafico

Preso atto della ricostruzione degli importi totali congruiti, effettuata dalla Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie del MIMS, per ognuna delle tredici grandi stazioni, come congruiti nel 2013 con la sopra citata nota n. 6136 della struttura tecnica di missione del MIT, e di seguito riportata:

Parte di provvedimento in formato grafico

Considerato che risultano completate otto Grandi Stazioni e non completate cinque Grandi Stazioni, come evidenziato dallo «Stato di avanzamento dei lavori per le tredici Grandi Stazioni, oggetto del programma di GS Rail», di seguito riportato:
1. Le opere ultimate riguardano le stazioni di Firenze Santa Maria Novella, Genova P. Principe, Genova Brignole, Milano Centrale, Venezia Mestre, Venezia Santa Lucia, Verona Porta Nuova, Palermo Centrale e gli impianti di videosorveglianza;
2. Le opere in corso di esecuzione riguardano le stazioni di:
2.1. Bari Centrale (completamento dei lavori dei sottopassi e fabbricati);
2.2. Napoli Centrale (i lavori relativi alla realizzazione dei servizi e del parcheggio multipiano fuori terra sono in corso di esecuzione e si prevede l'apertura del parcheggio entro il primo semestre del 2022);
2.3. Roma Termini (da completare una minima parte della piastra parcheggi sopra i binari);
3. Le opere da avviare riguardano:
3.1. Bologna Centrale;
3.2. Nuovo parcheggio bus extra urbani di Bari Centrale;
3.3. Sistemazione piazzale e portici della stazione lato via Nizza di Torino Porta Nuova;
Considerato che per le opere ultimate e in corso, oltre alle varianti sostanziali gia' approvate dal CIPESS, se ne sono rese necessarie altre, approvate da GS Rail in forza del sopra citato art. 1, comma 15, del decreto-legge n. 32 del 2019, legate all'attualizzazione dei prezzi per le opere appaltate, agli adeguamenti normativi e tecnologici intercorsi, all'incremento ed attualizzazione dei sistemi di controllo per la sicurezza, ai rinvenimenti e opere di bonifica, alle richieste di enti pubblici e al rispetto dei nuovi protocolli anti-COVID-19, per cui si e' reso necessario incrementare le attivita' e le procedure di controllo con adeguamento dei relativi costi;
Considerata la necessita' di rimodulare il quadro economico congruito nel 2013, in relazione allo stato dell'arte dei lavori nelle tredici stazioni;
Considerata la rimodulazione proposta dal MIMS secondo il seguente quadro riepilogativo:

Parte di provvedimento in formato grafico

Considerate le risorse assegnate sul capitolo 7556, piano gestionale 1, nello stato di previsione di spesa del MIMS per un importo di 42 milioni di euro, ripartite con il decreto del MIT del 6 marzo 2018, n. 88, come di seguito dettagliato:

Parte di provvedimento in formato grafico

Considerate le risorse pari a 50 milioni di euro assegnate, a seguito della rimodulazione di cui ai precedenti capoversi, sul capitolo 7556 del MIMS, piano gestionale 2, necessarie al completamento dell'intero programma Grandi Stazioni, che il MIMS propone di ripartire tra le stazioni di Bari Centrale, Bologna Centrale, Roma Termini e Torino Porta Nuova, come di seguito riportato:

Parte di provvedimento in formato grafico

Considerato che dalla relazione istruttoria del MIMS e' possibile ricavare il seguente quadro economico complessivo, riepilogativo delle fonti di finanziamento e del riparto delle voci relative ai costi per lavori, somme a disposizione e spese tecniche, oltre che per la videosorveglianza e sistemi tecnologici:

Parte di provvedimento in formato grafico

Tenuto conto dell'esame della proposta svolta ai sensi della delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»;
Vista la nota n. 769 del 15 febbraio 2022, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili;
Considerato il dibattito svolto in seduta;

Delibera:

Le presenti disposizioni sono adottate ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, e del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, da cui deriva la sostanziale applicabilita' di tale previgente disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016. 1. Autorizzazione all'utilizzo delle ulteriori risorse assegnate al programma Grandi Stazioni e approvazione del nuovo quadro economico complessivo.
1.1. Il Comitato autorizza l'utilizzo delle ulteriori risorse attribuite al programma Grandi Stazioni con le modalita' di cui alle premesse, pari a complessivi 50 milioni di euro, ed approva il nuovo quadro economico complessivo del programma Grandi Stazioni, di seguito riportato, comprensivo della rimodulazione degli importi gia' assegnati al medesimo con delibera del CIPE, per un valore complessivo di 284,465 milioni di euro, e delle risorse ripartite con decreto MIT 6 marzo 2018, n. 88, pari a complessivi 42 milioni di euro:

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2. Disposizioni finali.
2.1. Il Ministero delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti relativi al progetto in esame.
2.2. Grandi Stazioni Rail S.p.a. dovra' aggiornare costantemente i dati di monitoraggio nella Banca dati delle amministrazioni pubbliche (BDAP), nel sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP) e nel sistema di monitoraggio investimenti pubblici (MIP).
2.3. Il Ministero delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera di questo Comitato n. 63 del 2003, richiamata in premessa.
2.4. Ai sensi della delibera di questo Comitato n. 15 del 2015, prevista all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014, le modalita' di controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle previsioni della medesima delibera.
2.5. Ai sensi della delibera di questo Comitato n. 24 del 2004, richiamata in premessa, il CUP assegnato agli interventi del programma Grandi Stazioni dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante i singoli interventi.
2.6. Il Ministero delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili dovra' informare il CIPESS appena possibile circa la realizzabilita' e la finanziabilita' degli interventi per la stazione di Bologna.
2.7. Grandi Stazioni Rail S.p.a. velocizzera' i propri interventi e terra' costantemente aggiornato il MIMS che a sua volta presentera' annualmente, entro il 30 giugno di ogni anno, una informativa al CIPESS sul programma Grandi Stazioni.
Roma, 15 febbraio 2022

Il Presidente: Draghi Il Segretario: Tabacci

Registrato alla Corte dei conti il 21 aprile 2022 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 751