Gazzetta n. 121 del 25 maggio 2022 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE |
DELIBERA 14 aprile 2022 |
Approvazione dell'atto di indirizzo per le attivita' di cui all'articolo 64, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120. (Delibera n. 15/2022). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; Vista la legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022», e successive modificazioni, e, in particolare, l'art. 1, comma 86, il quale stabilisce che «A valere sulle disponibilita' del fondo di cui al comma 85, il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad intervenire attraverso la concessione di una o piu' garanzie, a titolo oneroso, anche con riferimento ad un portafoglio collettivo di operazioni e nella misura massima dell'80 per cento, al fine di sostenere programmi specifici di investimento e operazioni, anche in partenariato pubblico-privato, finalizzati a realizzare progetti economicamente sostenibili e che abbiano come obiettivo la decarbonizzazione dell'economia, l'economia circolare, il supporto all'imprenditoria giovanile e femminile, la riduzione dell'uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l'adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico e, in generale, programmi di investimento e progetti a carattere innovativo e ad elevata sostenibilita' ambientale e che tengano conto degli impatti sociali»; Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», e successive modificazioni e, in particolare, l'art. 34, comma 3, il quale stabilisce che il Governo, con apposita delibera del Comitato interministeriale per la transizione ecologica, su proposta del Ministro per la transizione ecologica, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, acquisito il parere delle associazioni ambientali munite di requisiti sostanziali, omologhi a quelli previsti dall'art. 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, recante «Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale» provvede, con cadenza almeno triennale, all'aggiornamento della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, di cui alla delibera di questo comitato 2 agosto 2002, n. 57; Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale» convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, e, in particolare, l'art. 64, ai sensi del quale le garanzie di cui al comma 1 del medesimo articolo sono assunte da SACE S.p.a., nel limite di 2.500 milioni di euro per l'anno 2020 e, per gli anni successivi, nel limite di impegni assumibili fissati annualmente dalla legge di bilancio dello Stato; Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023», e successive modificazioni, e in particolare il comma 231 il quale stabilisce che «Ai sensi e per gli effetti dell'art. 64, comma 2, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, per l'anno 2021, le risorse disponibili sul fondo di cui all'art. 1, comma 85, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, sono destinate alla copertura delle garanzie di cui al medesimo art. 64 nella misura di 470 milioni di euro, per un impegno massimo assumibile dalla SACE S.p.a. pari a 2.500 milioni di euro»; Vista la legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024», e successive modificazioni, e in particolare il comma 61, il quale stabilisce che «Ai sensi e per gli effetti dell'art. 64, comma 2, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, per l'anno 2022, le risorse disponibili sul fondo di cui all'art. 1, comma 85, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, sono destinate alla copertura delle garanzie di cui al medesimo art. 64 nella misura di 565 milioni di euro, per un impegno massimo assumibile dalla SACE S.p.a. pari a 3.000 milioni di euro»; Vista la delibera CIPE, n. 57 del 2002, con la quale e' stato approvato il documento recante «Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 2002-2010», proposto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e sono stati individuati i principali obiettivi articolati secondo le seguenti aree tematiche: clima e atmosfera, natura e biodiversita', qualita' dell'ambiente e della vita negli ambienti urbani, uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti, nonche' i principali strumenti per il loro raggiungimento; Vista la risoluzione adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015, recante «Trasformare il nostro mondo: l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile», che determina gli impegni da realizzare entro il 2030, individuando 17 obiettivi globali (Sustainable Development Goals - SDGs ) e 169 target, e che tocca diversi ambiti, tra loro interconnessi, fondamentali per assicurare il benessere dell'umanita' e del pianeta: dalla lotta alla fame all'eliminazione delle disuguaglianze, dalla tutela delle risorse naturali allo sviluppo urbano, dall'agricoltura ai modelli di consumo; Visto il documento «Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile» trasmesso, con nota n. 18809 del 31 luglio 2017, dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che, nel prendere come riferimento la precedente «Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 2002-2010», ne amplia la prospettiva, facendo proprio il messaggio e i contenuti della richiamata agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; Visto il parere favorevole, espresso nella seduta del 3 agosto 2017, repertorio n. 145 CSR, dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sull'aggiornamento della «Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile» con le osservazioni, consegnate in sede di seduta, relative all'esigenza di costituire: a) un tavolo interistituzionale composto dalle regioni e dai Ministeri che consenta nella fase dedicata all'affinamento dei contenuti del documento presentato, con particolare riferimento ai target e al loro adattamento alla realta' italiana, la consultazione e la condivisione delle integrazioni con il sistema delle regioni, le quali possono mettere a disposizione una conoscenza di dettaglio delle proprie realta' territoriali, nelle diverse aree di intervento della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, e permetta, inoltre, nella fase attuativa, l'identificazione delle azioni di coordinamento, per garantire l'allineamento degli strumenti di programmazione e attuazione regionale con la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile; b) una piattaforma informatica che possa favorire lo scambio e la condivisione di esperienze e costituisca il supporto informativo per il monitoraggio della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile cosi' da rendere tangibili e misurabili, in una fase intermedia o conclusiva, i macro-obiettivi di sviluppo sostenibile. In tal modo qualunque soggetto coinvolto - sia a livello nazionale che regionale - potra' concorrere a popolare gli indicatori e a dare evidenza dell'attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile; Considerato che, in linea con il dettato dell'art. 3, comma 2, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, concernente gli aspetti della crescita blu del contesto marino, la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile include, tra gli obiettivi strategici, il conseguimento di target finalizzati al mantenimento della vitalita' dei mari e alla prevenzione degli impatti sull'ambiente marino e costiero; Considerato che il lavoro istruttorio si e' concretizzato nell'adozione della delibera CIPE 22 dicembre 2017, n. 108, recante «Approvazione della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile»; Considerato quanto stabilito dall'art. 1-bis del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga del termine di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, che, tra l'altro, prevede la trasformazione della denominazione del CIPE in Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), a decorrere dal 1º gennaio 2021; Considerato quanto disposto dall'art. 64, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, il quale stabilisce che il CIPE puo' emanare, entro il 28 febbraio di ciascun anno, degli indirizzi in materia; Tenuto conto della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 16 marzo 2018, recante «Indirizzi per l'attuazione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile» che, tra l'altro, afferma: «Il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile rappresenta un obiettivo prioritario dell'azione del Governo italiano in virtu' sia degli impegni presi all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015, sia della necessita' di migliorare il benessere dei cittadini, l'equita' e la sostenibilita' dell'attuale modello di sviluppo. Pertanto, si rende necessaria una decisiva azione volta a dare concretezze agli impegni presi dal Governo attuando iniziative coordinate ed efficaci, in grado di consentire all'Italia di conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030»; Tenuto conto del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020, relativo all'istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088; Tenuto conto del regolamento delegato (UE) 2021/2139 della Commissione, del 4 giugno 2021, che integra il menzionato regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio fissando i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un'attivita' economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale; Tenuto conto del regolamento delegato (UE) 2021/2178 della Commissione, del 6 luglio 2021, che integra il menzionato regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, precisando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese soggette all'art. 19-bis o all'art. 29-bis della direttiva 2013/34/UE devono comunicare in merito alle attivita' economiche ecosostenibili, e specificando, altresi', la metodologia per conformarsi a tale obbligo di informativa; Tenuto conto anche della comunicazione della Commissione europea al Parlamento, al Consiglio, al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni n. 2019/640 dell'11 dicembre 2019 recante «Il Green Deal europeo» incluso l'allegato contenente la «tabella di marcia» e le «azioni chiave»; Considerato che l'art. 57-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, introdotto dal decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, concernente il riordino delle attribuzioni dei Ministeri, convertito, con modificazioni dalla legge 22 aprile 2021, n. 55, dispone l'approvazione da parte del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), del «Piano per la transizione ecologica», e al comma 3, include alla lettera f-bis la «bioeconomia circolare e fiscalita' ambientale, ivi compresi i sussidi ambientali e la finanza climatica e sostenibile»; Vista la delibera CIPE 29 settembre 2020, n. 55, con la quale e' stato approvato l'atto di indirizzo relativo al 2020 per le attivita' di cui all'art. 64, comma 1, del decreto-legge n. 76 del 2020; Vista la delibera CIPE 29 settembre 2020, n. 56, con la quale e' stata approvata la convenzione stipulata tra il Ministero dell'economia e delle finanze e S.A.C.E. S.p.a., ai sensi dell'art. 64, comma 2, del decreto-legge n. 76 del 2020; Vista la delibera CIPESS 29 aprile 2021, n. 37, con la quale e' stato confermato per l'anno 2021 l'atto di indirizzo relativo all'anno 2020 per le attivita' di cui all'art. 64, comma 1, del decreto-legge n. 76 del 2020, approvato con la richiamata delibera CIPE n. 55 del 2020; Considerato che il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento del Tesoro, ha trasmesso - con nota DT 10221 in data 11 febbraio 2022 - la relazione predisposta da S.A.C.E. S.p.a. ai sensi dell'art. 5.2. della convenzione di cui all'art. 64, comma 2, del decreto-legge n. 76, approvata con la richiamata delibera CIPE n. 56 del 2020; Considerato che la convenzione tra il Ministero dell'economia e delle finanze e SACE S.p.a., approvata con la citata delibera CIPE n. 56 del 2020, stabilisce che nell'istruttoria dei progetti SACE S.p.a. considerera' il contributo che gli stessi progetti danno al perseguimento di uno o piu' obiettivi ambientali come definiti nella convenzione stessa; Tenuto conto che, in adempimento dei predetti obblighi informativi, S.A.C.E. S.p.a. ha rappresentato di aver deliberato, nel 2021, il rilascio di n. 83 garanzie, per un finanziamento totale pari a euro 4.154 milioni ed un impegno garantito pari a euro 2.225 milioni; Valutata, pertanto, la necessita' di non intervenire con un nuovo atto di indirizzo a modifica di quello approvato con la richiamata delibera CIPE n. 55 del 2020, gia' confermato per il 2021, auspicando, piuttosto, una stabilita' ed un consolidamento di quest'ultimo, quanto mai opportuni per consentire a tutti gli operatori coinvolti di effettuare la propria programmazione, considerata la complessita' e la tempistica dei processi di sviluppo e gestione dei progetti che possono essere assistiti dalla garanzia di cui all'art. 1, comma 86, della citata legge n. 160 del 2019; Valutata, inoltre, la necessita' di continuare a poter rilasciare le garanzie anche a beneficio di progetti che presentino le caratteristiche richieste dal citato art. 64 e che abbiano beneficiato di finanziamenti a far data dal 1° gennaio 2020 (data di entrata in vigore della legge n. 160 del 2019 che all'art. 1, comma 86, ha previsto la possibilita' di rilasciare le garanzie) stante la condizione che il rilascio della relativa garanzia sia idoneo a determinare elementi di addizionalita' conseguenti all'intervento da parte di SACE S.p.a.; Vista la proposta del Ministero dell'economia e delle finanze; Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3 del vigente regolamento di questo comitato, di cui alla delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»; Vista la nota predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, posta a base dell'odierna seduta del CIPESS; Considerata l'urgenza di accelerare l'iter di perfezionamento della delibera, e considerato che il testo della stessa e' stato condiviso con il MEF, e che le verifiche di finanza pubblica, di cui all'art. 5, comma 7, del regolamento del CIPESS, sono espresse positivamente nella citata nota congiunta; Considerato che, all'apertura dell'odierna seduta, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini risulta essere, tra i presenti, il Ministro componente piu' anziano e che, pertanto, svolge le funzioni di Presidente del comitato, ai sensi dell'art. 4, comma 12-quater del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55;
Delibera:
1. E' confermato l'«Atto di indirizzo relativo all'anno 2020 per le attivita' di cui al comma 1, dell'art. 64 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120», approvato con delibera CIPE 29 settembre 2020, n. 55, registrata alla Corte dei conti il 30 ottobre 2020 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 279 del 9 novembre 2020, con la possibilita' di rilasciare le garanzie anche a beneficio di progetti che presentino le caratteristiche richieste dal citato art. 64 e che abbiano beneficiato di finanziamenti a far data dal 1° gennaio 2020 (data di entrata in vigore della legge n. 160 del 2019 che all'art. 1, comma 86, ha previsto la possibilita' di rilasciare le garanzie) a condizione che il rilascio della relativa garanzia sia idoneo a determinare elementi di addizionalita' conseguenti all'intervento da parte di SACE S.p.a. in termini di miglioramento delle condizioni dei finanziamenti gia' in essere per progetti coerenti con le finalita' indicate dalla norma primaria e dallo stesso atto di indirizzo. Roma, 14 aprile 2022
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie con funzioni di Presidente Gelmini Il segretario: Tabacci
Registrato alla Corte dei conti il 12 maggio 2022 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, reg. n. 890 |
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