Gazzetta n. 199 del 26 agosto 2022 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
DECRETO 10 agosto 2022
Approvazione degli statuti di taluni consorzi RAEE.


IL MINISTRO
DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

di concerto con

IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero dell'ambiente e ne ha definito le funzioni;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ed in particolare la Parte quarta recante «Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati», che disciplina le modalita' del servizio di gestione integrata dei rifiuti;
Visto l'art. 177, comma 2, del citato decreto n. 152 del 2006, che afferma il pubblico interesse sull'attivita' di gestione dei rifiuti;
Visto l'art. 178 del citato decreto n. 152 del 2006, che detta i principi generali e i criteri in materia di gestione dei rifiuti;
Visto l'art. 179 del citato decreto n. 152 del 2006, che detta i criteri di priorita' nella gestione di rifiuti;
Vista la direttiva 2012/19/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) che prevede misure destinate a contribuire alla produzione e al consumo sostenibili di dette apparecchiature, tramite la prevenzione della produzione di RAEE ed attraverso il loro riutilizzo, riciclaggio e altre forme di recupero, in modo tale da ridurre il volume dei rifiuti da smaltire e contribuire all'uso efficiente delle risorse e al recupero di materie prime secondarie di valore;
Visto il decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49, recante «Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)», cosi' come modificato dal decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, e dal decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 118;
Visto il decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 118, recante l'attuazione degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2018/849, che modificano le direttive 2006/66/CE relative a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche;
Visto l'art. 10 del citato decreto legislativo n. 49 del 2014 che disciplina i sistemi collettivi per la corretta gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ed in particolare il comma 5 che prevede che i predetti consorzi adeguino il proprio statuto allo schema tipo approvato con decreto del Ministro della transizione ecologica di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, cosi' come modificato dal decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 118;
Vista la legge 22 aprile 2021, n. 55, che ha ridenominato il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in Ministero della transizione ecologica;
Visto il decreto 13 dicembre 2017, n. 235, del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare denominato «Regolamento recante approvazione dello statuto-tipo dei consorzi per la gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ai sensi dell'art. 10, comma 3, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2018;
Visto l'art. 1, comma 2, del citato decreto n. 235 del 2017 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che prevede che i consorzi possono motivatamente integrare e modificare nei propri statuti le disposizioni dello statuto-tipo, comunicandolo al Ministero della transizione ecologica e al Ministero dello sviluppo economico ai fini dell'approvazione di cui all'art. 10 del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49;
Richiamata la sentenza n. 4477/2015 con la quale il Consiglio di Stato, nella vicenda relativa all'approvazione dello statuto-tipo dei consorzi operanti nel settore degli imballaggi, ha sottolineato come «l'univoca scelta legislativa di attribuire ai consorzi personalita' giuridica di diritto privato - ricorrendo allo strumento del consorzio (da qualificare come volontario) che, peraltro, costituisce la figura privatistica tipica configurata dal codice civile, negli articoli 2602 ss., per la collaborazione tra imprese - e di sottrarli, quindi, alle regole organizzative proprie delle pubbliche amministrazioni, imponga al Ministero, in sede di adozione dello schema-tipo di statuto, di far tendenzialmente riferimento all'ordinaria disciplina che presiede all'organizzazione e all'attivita' degli enti di diritto privato, e di limitarsi ad apportarvi i correttivi di stampo pubblicistico strettamente necessari al perseguimento degli interessi generali predeterminati dalla legge, cui e' tesa l'attivita' dei soggetti consortili in questione, in un rapporto di reciproca autonomia e nel rispetto del principio di sussidiarieta' orizzontale sancito dall'art. 118, comma 4, Cost.»;
Rilevato che nell'istruttoria condotta dagli uffici competenti di cui agli atti d'ufficio risulta che, per l'adeguamento degli statuti trasmessi, i consorzi Raee hanno riscontrato le richieste di modifiche ed integrazioni, e si sono uniformati a quanto espresso dalla giurisprudenza amministrativa sul tema (cfr. CdS n. 4477/2015, 4475/2015, 4476/2015), la quale ha limitato il campo di intervento dell'Amministrazione in ordine al suo potere di vigilanza e controllo, sottolineando la natura di soggetti di diritto privato dei consorzi;
Visti gli statuti adeguati trasmessi dai consorzi Apiraee, Cobat Raee, Ecoem, Ecolamp, Ecolight, Ecoped, Eco-PV, Erp Italia, PV-Cycle, Ridomus e Rlg, approvati dalle rispettive assemblee straordinarie dei consorziati;
Vista la nota dell'11 novembre 2021, acquisita al prot. n. 123890/MATTM del 12 novembre 2021, con cui l'Ufficio legislativo ha richiesto informazioni sullo stato dell'approvazione degli statuti adeguati dei consorzi;
Vista la richiesta dell'Ufficio di Gabinetto, acquisita al prot. n. 126512/MATTM del 17 novembre 2021, con cui e' stata richiesta la trasmissione della bozza del decreto di approvazione degli statuti dei consorzi;
Considerata la nota prot. n. 127350/MATTM del 18 novembre 2021 con cui la Direzione generale per l'economia circolare ha riscontrato le sopra citate note degli Uffici di diretta collaborazione, richiedendo al contempo un indirizzo giuridico sul tema delle quote di partecipazione e del diritto di voto all'interno degli organi rappresentativi, anche in considerazione delle finalita' pubblicistiche che afferiscono all'attivita' di tali sistemi;
Vista la nota del 26 novembre 2021, acquisita al prot. n. 132497/MATTM del 29 novembre 2021, con cui l'Ufficio legislativo ha fornito indicazioni giuridiche in merito all'esercizio del diritto di voto ed alla rappresentativita' delle quote di partecipazione dei consorziati;
Considerata la nota prot. n. 138989/MATTM del 13 dicembre 2021, con cui la Direzione generale per l'economia circolare ha trasmesso una raccomandazione di carattere generale ai consorzi in merito ai temi sopra citati, al fine di garantire la piena rappresentativita' di tutti i consorziati, evidenziando altresi' la necessita' di determinare contributi straordinari nei soli casi di urgenza dettati da eventi eccezionali;
Viste le note con cui i consorzi hanno riscontrato la raccomandazione generale di cui sopra, garantendo la piena aderenza alle disposizioni normative contenute nello statuto tipo di cui al citato decreto n. 235 del 2017 e nel citato decreto legislativo n. 49 del 2014;
Vista la nota dell'Ufficio di Gabinetto del Ministero della transizione ecologica prot. n. 3189/UDCM dell'11 febbraio 2022, con la quale e' stato richiesta all'Ufficio di Gabinetto del Ministero dello sviluppo economico l'acquisizione del concerto;
Acquisito il concerto del Ministro dello sviluppo economico, espresso con nota prot. n. 16047/UDCM del 7 luglio 2022, dove contestualmente sono richieste alcune modifiche relativamente agli statuti dei consorzi Apiraee, Cobat Raee, Eco-PV, Erp Italia e PV-Cycle;
Rilevato che l'iter di approvazione degli statuti adeguati dei consorzi si e' concluso a seguito delle positive interlocuzioni tra la Direzione generale per l'economia circolare e gli Uffici di diretta collaborazione;
Ritenuto, pertanto, sulla base dell'attivita' istruttoria, che le norme statutarie risultano adeguate alle previsioni del suddetto schema di statuto-tipo approvato con il citato decreto n. 235 del 2017;

Decreta:

Art. 1

Approvazione degli statuti

1. Sono approvati, ai fini e per gli effetti dell'art. 10, comma 8, del decreto legislativo n. 49 del 2014, gli statuti dei consorzi, di cui agli allegati 1-11.
2. Sono approvati senza modifiche gli statuti dei seguenti consorzi:
Ecoem;
Ecolamp;
Ecolight;
Ecoped;
Ridomus;
Rlg.
3. Gli statuti dei consorzi Apiraee, Cobat Raee, Eco-PV, Erp Italia e PV-Cycle sono approvati solo a seguito delle modifiche rappresentate:
a) i consorzi Cobat Raee e Apiraee dovranno aggiungere ai loro statuti quanto indicato all'art. 9, comma 2, lettera d) dello statuto-tipo, che recita «approva lo statuto e lo trasmette per l'approvazione al Ministero della transizione ecologica e al Ministero dello sviluppo economico»;
b) il consorzio Eco-PV dovra' espungere dal proprio statuto la frase «Assicurare, promuovere, gestire ed ottimizzare le attivita' di intermediazione e commercio autorizzate per i servizi di trasporto e trattamento dei RAEE», contenuta nell'art. 3, comma 12, lettera b);
c) il consorzio ERP Italia dovra' aggiungere nel proprio statuto quanto indicato all'art. 9, comma 2, punto d) dello statuto-tipo, che recita «approva lo statuto e lo trasmette per l'approvazione al Ministero della transizione ecologica e al Ministero dello sviluppo economico», nonche' l'art. 9, comma 2, lettera g) dello statuto-tipo, che recita «determina il valore unitario delle quote consortili»;
d) il consorzio Pv-Cycle dovra' aggiungere nell'art. 32 del proprio statuto il comma 11 dell'art. 20 dello statuto-tipo che recita «il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo sono trasmessi al Ministero della transizione ecologica e al Ministero dello sviluppo economico».
4. Le suddette modifiche dovranno essere apportate ai relativi statuti di cui al comma 3 entro centoventi giorni dall'entrata in vigore del presente decreto.
Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 10 agosto 2022

Il Ministro
della transizione ecologica
Cingolani
Il Ministro dello sviluppo economico
Giorgetti


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Avvertenza:
Per la consultazione del testo degli statuti si rivia al sito istituzionale del Ministero della transizione ecologica, sezione Amministrazione trasparente.