Gazzetta n. 49 del 21 giugno 2011 (vai al sommario)
UNIVERSITA' DI TRENTO
CONCORSO   (scad. 27 luglio 2011)
Bando di concorso per la Scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed europei 27° ciclo



IL RETTORE

Vista la Legge del 3 luglio 1998, n. 210 e in particolare l'art. 4, che demanda alle Universita' il compito di disciplinare con proprio regolamento l'istituzione dei corsi di Dottorato di Ricerca, le modalita' di accesso e di conseguimento del titolo, nel rispetto dei criteri generali fissati con regolamento ministeriale;
Visto il Decreto Ministeriale del 30 aprile 1999, n. 224, recante i criteri generali cui debbono attenersi le singole sedi universitarie nel disciplinare i corsi di Dottorato di Ricerca;
Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni, con il quale sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di trattamento sul diritto agli studi universitari;
Visto lo Statuto dell'Universita' degli Studi di Trento emanato con D. R. n. 395 del 14 luglio 2008 in particolare l'art. 12 comma 9;
Visto il Regolamento di Ateneo in materia di Scuole di Dottorato di Ricerca, emanato con Decreto Rettorale del 16 dicembre 2003, n. 997, e successivamente modificato con D.R. del 19 aprile 2006, n. 359;
Vista la proposta del Dipartimento di Scienze Giuridiche;
Vista la relazione del Nucleo di Valutazione Interna del 10 gennaio 2011 in ordine ai requisiti di idoneita' delle Scuole di Dottorato di Ricerca proposte;
Vista la delibera assunta congiuntamente dal Senato Accademico e dalla Commissione della Ricerca Scientifica in data 12 gennaio 2011;
Tutto cio' premesso;

Decreta:
Art. 1
Attivazione
E' attivato per l'anno accademico 2011/12 presso l'Universita' degli Studi di Trento il 27° ciclo della Scuola di Dottorato di Ricerca in Studi Giuridici Comparati ed Europei, con sede amministrativa presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Universita' degli Studi di Trento, Via Verdi 53, 38122 Trento, Italia.
E' indetta selezione pubblica per la copertura di n. 12 posti di cui n. 6 coperti da borsa di studio, finanziati dall'Universita' degli Studi di Trento.
Durata: triennale.
Coordinatore: prof. Giandomenico Falcon - Tel. 0461 283833 - E-mail: giandomenico.falcon@unitn.it; Segreteria della Scuola: presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Universita' degli Studi di Trento - Tel. 0461 283811 - E-mail dottorato.sgce@unitn.it
Lingue ufficiali del corso: italiano e inglese.
Indirizzi specialistici attivati:
A. Diritto privato, privato comparato e commerciale
B. Scienze pubblicistiche
C. Diritto e procedura penale e Filosofia del diritto
D. Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo
E. Diritto sostanziale e processuale del lavoro
La Scuola di Dottorato opera in collaborazione con:
- Catedra Interuniversitaria de Derecho y Genoma Humano, Bilbao (E)
- Center for Administration of Justice, Florida International University, Miami (USA)
- Departamento de Derecho del Trabajo, Universidad de Salamanca (E)
- Departamento de Derecho Penal y Criminologia, Facultad de Derecho, Universidad de Buenos Aires (ARG)
- Departamento de Derecho Penal, UNED - Universidad Nacional de Educacion a Distancia, Madrid (E)
- Departamento de Derecho Publico, Universidad de Salamanca (E)
- Departamento de Derecho Publico, Universita' Jaume I di Castellon de la Plana (E)
- Dipartimento di Scienze Giuridiche, Dottorato di ricerca in Diritto penale, Universita' di Parma (I)
- Ecole Normale Superieure Lettres et Sciences Humaines, Lyon (F)
- Escuela de Derecho de la Universidad de Valparaiso (RCH)
- G.J. Wiarda Instituut of Legal Sciences, Utrecht Law School (NL)
- Institut für geschichtliche Rechtswissenschaft - Romanistische Abteilung - Universität Heidelberg (D)
- Institut für Zivilverfahrensrecht, Universität Wien (A)
- Institute for Criminal Law and Justice, Department of Foreign and International Criminal Law, Georg-August Universität Goettingen (D)
- Institute of European Law and Comparative Legislation, Faculty of Law, University of Rijeka (HR)
- Max Planck Institute for Foreign and International Criminal Law, Freiburg (D)
- Max Planck Institute for Intellectual Property Competition and Tax Law, Munich (D)
- Peking University Law School (CN)
- Rotterdam Institute of Law and Economics (RILE), Universita' di Rotterdam (NL)
- Shanghai University of Finance and Economics (CN)
- Universite' Montesquieu-Bordeaux IV (F)
- Vermont Law School, South Royalton (USA)
- Wirtschaftswissenschaft Fakultät Eichstätt, Ingolstadt (D).
Settori scientifico - disciplinari:
Diritto privato (IUS/01)
Diritto privato comparato (IUS/02)
Diritto commerciale (IUS/04)
Diritto del lavoro (IUS/07)
Istituzioni di Diritto pubblico (IUS/09)
Diritto amministrativo (IUS/10)
Diritto processuale civile (IUS/15)
Diritto processuale penale (IUS/16)
Diritto penale (IUS/17)
Diritto romano e diritti dell'antichita' (IUS/18)
Storia del diritto medievale e moderno (IUS/19)
Filosofia del diritto (IUS/20)
Diritto pubblico comparato (IUS/21)
Storia delle dottrine politiche (SPS/02)
I posti con borsa di studio potranno essere aumentati a seguito di finanziamenti, erogati da altre universita', enti pubblici di ricerca o da qualificate strutture produttive private, che si rendessero disponibili dopo l'emanazione del presente bando ed entro la data fissata per l'espletamento della prima prova concorsuale. L'eventuale aumento del numero di borse di studio potra' determinare l'incremento dei posti complessivamente messi a concorso. Di tale incremento sara' data comunicazione alla pagina Internet: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm.
 
Art. 2
Requisiti di ammissione al concorso
Possono presentare domanda di partecipazione al concorso di ammissione alla Scuola di Dottorato di Ricerca di cui al precedente articolo, senza limiti di sesso, di eta' e di cittadinanza, coloro che sono in possesso di laurea specialistica / magistrale, attivata ai sensi del D.M. n. 509 del 3.11.1999 e successive modifiche, di diploma di laurea del previgente ordinamento o di analogo titolo accademico conseguito all'estero.
I candidati in possesso di titolo accademico straniero, che non sia gia' stato dichiarato equipollente ad una laurea italiana, dovranno fare espressa richiesta di idoneita' del titolo di studio nella domanda di partecipazione al concorso, allegando quanto richiesto al successivo art. 4, al fine di consentire al Collegio dei Docenti di valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al presente concorso. Criterio di valutazione sara' la sostanziale corrispondenza del titolo accademico straniero con un titolo di laurea specialistica / magistrale.
Possono partecipare alla selezione anche coloro che conseguiranno il diploma di laurea entro la data fissata per l'espletamento della prima prova concorsuale. In tale caso l'ammissione alla selezione verra' disposta "con riserva" e il candidato sara' tenuto a presentare, a pena di decadenza, il relativo certificato di laurea o autocertificazione (prevista, ai sensi del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000, per i soli cittadini comunitari) prima di tale data.
 
Art. 3
Programma del corso
Il programma formativo del primo anno e' comune a tutti gli indirizzi specialistici attivati.
Esso si fonda su:
- un corso di almeno 80 ore costituito da iniziative seminariali, predisposte nell'ambito di ciascun indirizzo specialistico, aventi ad oggetto il tema comune dell'interpretazione giuridica nonche' le problematiche fondamentali dell'indirizzo;
- altre 20 ore vengono dedicate ad iniziative seminariali su tematiche trasversali, quali, esemplificativamente, la circolazione dei modelli giuridici, il rapporto tra scienze giuridiche e scienze sociali, le innovazioni giuridiche dovute al fenomeno della globalizzazione, l'analisi economica del diritto;
- altre 20 ore sono a disposizione dei dottorandi per la partecipazione a seminari, convegni e giornate di studio interne o esterne al Dipartimento.
Le lezioni potranno essere svolte anche da docenti esterni al Dipartimento, italiani o stranieri. Potranno essere in parte svolte in lingua inglese, e, ove opportuno a giudizio del Collegio dei Docenti, anche in francese, tedesco e spagnolo.
I dottorandi parteciperanno inoltre ad altre attivita' formative strutturate, organizzate nell'ambito della Facolta' di Giurisprudenza, del Dipartimento di Scienze Giuridiche, nonche' di strutture dell'Universita' degli Studi di Trento, per un minimo di 80 ore.
Il programma degli anni successivi si articola per indirizzi specialistici, attraverso iniziative seminariali e brevi corsi:
A) Diritto privato, privato comparato e commerciale
Gli ambiti tematici del dottorato in riferimento al secondo e terzo anno di corso saranno:
- la conoscenza dei modelli - macrocomparazione e comparazione diacronica;
- la comparazione degli istituti - microcomparazione e comparazione sincronica;
- il diritto delle imprese: struttura finanziaria, modelli societari di corporate governance, integrazione tra imprese, profili sanzionatori e rimediali, imprese e scopo non lucrativo.
Saranno approfondite in particolare le seguenti tematiche corrispondenti a moduli didattici:
- sistemi giuridici comparati - proprieta', contratto, responsabilita' nelle esperienze di Civil Law e di Common Law;
- analisi comparata, in prospettiva interdisciplinare, dei sistemi di governo della proprieta' intellettuale;
- formazione di un diritto privato comune europeo;
- circolazione dei modelli nell'ambito del diritto privato europeo - circolazione di modelli di Civil Law e di Common Law;
- diritto dell'economia - circolazione dei modelli ed analisi economica.
Gia' nel corso dei cicli precedenti, il percorso di Analisi economica del diritto inserito all'interno della Scuola di Dottorato in Studi Giuridici Comparati ed Europei ha consentito una stretta collaborazione con il Dipartimento di Economia per la realizzazione di alcune iniziative rivolte ai dottorandi. In particolare, i dottorandi potranno partecipare alle iniziative organizzate dal Dipartimento di Economia, come la Summer School in Behavioral Economics, e altri seminari su temi di ricerca comuni ai Dipartimenti di Scienze Giuridiche e di Economia.
B) Scienze pubblicistiche
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali.
In questa parte, l'indirizzo specialistico manterra' al proprio interno una struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita' di centri d'attenzione disciplinare liberamente aggregabili entro una prospettiva di diritto nazionale, comparato e comunitario, e internazionale, in virtu' delle analogie dei fondamenti sostanziali e procedurali della tutela dei diritti fondamentali.
In particolare, oggetto specifico dell'indirizzo saranno i seguenti temi:
- diritti fondamentali: origini filosofiche e codificazione costituzionale;
- diritti fondamentali: fondamento, regime, struttura e contenuto;
- diritti dei cittadini comunitari;
- diritti dei cittadini extracomunitari;
- gli strumenti internazionali di tutela: strumenti universali (ONU) e strumenti regionali (Consiglio d'Europa, UA - Unione Africana, OSA - Organizzazione degli Stati Americani);
- gli strumenti processuali internazionali e sovranazionali: giudici internazionali e giudice comunitario; rapporti con le giurisdizioni nazionali;
- gli strumenti di tutela del settore: la liberta' di manifestazione del pensiero (liberta' informatica, liberta' di comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela dei dati sanitari, tutela dei dati statistici, il regime delle deroghe); la partecipazione al procedimento amministrativo; le carte dei servizi (la posizione dell'utente nei confronti dei soggetti erogatori di servizi pubblici); gli strumenti di attuazione del principio di sussidiarieta' orizzontale;
- i diritti delle minoranze (etniche, linguistiche, religiose): strumenti di tutela individuale e collettiva;
- i diritti fondamentali di fronte alle nuove tecnologie applicate alla biomedicina (BioDiritto);
- strumenti di tutela: a) giustizia costituzionale; b) giustizia amministrativa; c) giurisdizione ordinaria;
- strumenti di tutela: tutela definitiva e tutela cautelare.
C) Diritto e procedura penale e filosofia del diritto
I temi di ricerca proposti si sviluppano nei seguenti settori:
- Armonizzazione del diritto penale e processuale penale in prospettiva europea e transnazionale.
In questo ambito, si intendono privilegiare gli studi relativi alla comparazione tra gli ordinamenti con particolare attenzione ai profili di armonizzazione, oggi incentivati da iniziative sovranazionali che vanno nella direzione di un adeguamento dei diritti nazionali a principi fissati in disposizioni di diritto comunitario o internazionale.
Riguardo alla relazione con il diritto dell'Unione Europea, si guardera' soprattutto all'individuazione degli strumenti di contrasto comuni nella lotta contro le frodi, il riciclaggio, la tutela dell'ambiente, considerando sia le fattispecie incriminatici che le misure di natura processuale, come ad esempio l'introduzione del mandato di arresto europeo.
Riguardo alla relazione con il diritto internazionale, sara' oggetto principale di attenzione lo Statuto della Corte penale internazionale, e la sua attuazione mediante i procedimenti davanti alla Corte de l'Aja. La giurisprudenza della Corte sara' in grado di fornire interessantissimi e numerosi spunti per articolate indagini scientifiche su questioni fondamentali concernenti i presupposti di teoria generale del reato (criteri di imputazione, elemento soggettivo ed errore, concorso di persone, scriminanti e scusanti, commisurazione della pena), le singole fattispecie criminose (genocidio, crimini di guerra, crimini contro l'umanita') ed importanti aspetti processuali (ruolo dell'accusa, azione penale, tecniche di indagine, formazione della prova, ne bis in idem, efficacia del giudicato).
La riflessione sul diritto penale internazionale, implicando esso la ricerca di una giustizia "sostanziale", da' luogo anche ad un ripensamento di natura giusfilosofica sul concetto di giustizia e sull'opportunita' di armonizzare principi e regole, per individuare spazi in cui ne possa essere ammessa una concezione che non patisca i limiti mostrati dal formalismo.
- Diritto penale e nuove tecnologie.
Al centro dell'analisi saranno, in questo settore, il diritto penale dell'informatica e di internet da un lato ed il rapporto fra diritto penale e bioetica, dall'altro.
Sul primo punto, con l'ausilio delle competenze in tema di informatica giuridica derivanti dalla riflessione giusfilosofica, le ricerche potranno avere ad oggetto le esigenze di disciplina e di armonizzazione giuridica causate dall'imponente sviluppo delle relazioni attraverso la rete, con la conseguente quantita' di problemi di natura penale in riferimento alla tutela della privacy e del copyright, alle intercettazioni illecite, alla diffusione di materiali pornografici, all'individuazione di profili di responsabilita' dell'internet provider, nonche', sul versante processuale, al regime delle prove ed alla cooperazione internazionale.
Sul secondo punto, si potranno sviluppare ricerche di natura interdisciplinare, nelle quali far convergere le competenze giuspenalistiche e giusfilosofiche, sui temi relativi, tra l'altro, alla identita' genetica, alle tecniche di fecondazione assistita e alla tutela della vita prenatale, ai trattamenti di fine vita, alla produzione di organismi geneticamente modificati.
- Tecniche alternative di risoluzione dei conflitti.
Si tratta di un settore di indagine di grande attualita', incentrato in particolare sul versante della giustizia conciliativa attuata attraverso la mediazione tra autore e vittima e sulla conseguente individuazione di sanzioni pur sempre penali ma caratterizzate dalla natura riparatoria.
Terreno privilegiato e' la competenza penale del giudice di pace, chiamato ad intervenire proprio con strumenti di questo tipo, e comunque mai con sanzioni detentive, nel regolare conflitti interpersonali non configurabili come gravi forme di criminalita'.
Interessante, al riguardo, e' lo studio delle particolari forme processuali che il giudice di pace utilizza per raggiungere i suddetti scopi, dei criteri di imputazione del fatto e soprattutto della funzionalita' del regime sanzionatorio che e' chiamato ad applicare, la cui caratteristica non e' tanto la mitezza quanto l'obiettivo di una effettivita' legata a profili di risocializzazione del reo e di riconciliazione tra autore e vittima.
Nella chiave interdisciplinare di questo tipo di indagine, la riflessione giusfilosofica apporta un necessario contributo sul versante della struttura e dei fini della pena, reso ancor piu' attuale dalla sempre piu' evidente crisi di legittimazione delle pene tradizionali.
- Argomentazione giuridica, diritto e processo penale.
In questo percorso si affronteranno i temi soprattutto connessi alla forma del ragionamento giuridico che si realizza nel processo penale, sia in chiave descrittiva con riguardo ai diversi ordinamenti, sia prescrittivamente con riguardo alle specificita' logiche e linguistiche che derivano dalla struttura dialogica della controversia. Quest'ultima esige infatti, per meglio essere compresa e tematizzata, procedure argomentative di natura topico-retorica che la piu' recente epistemologia giuridica post-positivista ha messo ampiamente in luce.
Essenziale, nel merito, lo studio, in una prospettiva di natura teorico-giuridica, delle questioni legate all'interpretazione delle norme penali e processuali (come nel caso della c.d. prova scientifica) e delle forme di razionalita' pratica che individuano il diritto penale come prassi sociale.
D) Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso saranno rivolti ad abbracciare un orizzonte molto ampio di studi storico-giuridici, dai diritti dell'antichita' e dalla tradizione romanistica al diritto comune fino alla piena modernita', caratterizzandosi per un'attenzione speciale alla dimensione giurisprudenziale e dottrinale del diritto. L'indirizzo storico-giuridico non e' destinato a svolgere alcuna funzione incoativa, ma a sottolineare l'intrinseca dimensione storica dell'esperienza giuridica, e in particolar modo del pensiero scientifico nella grande stagione classica della giurisprudenza romana e, successivamente, dell'elaborazione giusdottrinale nella lunga durata dello ius commune Europaeum.
Il contributo delle discipline storiche alla formazione dei dottorandi si indirizza percio' da una parte verso la comunicazione del patrimonio metodologico e concettuale depositato nel diritto romano e nella piu' ampia tradizione giuridica europea, dall'altra verso la comprensione di specifici ambiti di esperienza storica del diritto, individuati in relazione ai temi di ricerca dei singoli dottorandi.
Tra i temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due anni successivi al primo anno comune, si palesano quelli relativi all'esperienza giuridica romana, alla produzione dottrinale nell'ambito del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra forme letterarie ed elaborazione teorica (letteratura consulente e commentariale), alla comparazione tra i diritti propri nella loro dimensione storica.
Nel suo complesso l'indirizzo tende a valorizzare l'idea della pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta.
E) Diritto sostanziale e processuale del lavoro
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere giuslavoristico, in particolare la disciplina dei rapporti individuali e collettivi di lavoro in prospettiva europea e transnazionale, nonche' i profili fondamentali del rito e dell'arbitrato lavoristici.
In questa parte si approfondiranno, attraverso una lettura interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato, parasubordinato e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di tutela dei lavoratori (giudiziali e stragiudiziali), intese nella loro piu' ampia accezione, nell'ambito della dimensione nazionale e transnazionale.
Lo studio di tali tematiche, collocandosi all'interno di sistemi caratterizzati dall'interagire di una pluralita' di fonti normative nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere un curriculum formativo strutturato su due livelli: il primo finalizzato all'approfondimento dei principi generali in materia di tutela dei diritti fondamentali della persona e dei principi caratterizzanti il giusto processo; il secondo rivolto allo studio di tematiche piu' specifiche, strettamente inerenti al diritto sostanziale e processuale del lavoro e attinenti alla tutela dei lavoratori. Si tratta di due centri d'attenzione diversi, ma liberamente aggregabili entro una prospettiva unitaria sia sul piano del diritto nazionale e comparato, sia sul piano del diritto internazionale e sovranazionale.
In quest'ottica, particolare attenzione verra' dedicata ai temi connessi alla sempre piu' forte spinta all'armonizzazione normativa certamente derivante dal rafforzamento dell'Unione europea, ma riscontrabili anche sul piano transnazionale, che determina un sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale.
Pertanto, oltre alle problematiche di carattere generale concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della persona, saranno oggetto dell'indirizzo i seguenti grandi temi:
- rapporto fra diritto sovranazionale - con particolare riguardo al diritto dell'Unione europea e dell'OIL (Organizzazione internazionale del lavoro) - e diritto interno;
- armonizzazione o "comunitarizzazione" delle discipline nei diversi settori con particolare riferimento a:
- liberta' di circolazione dei lavoratori
- diritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari
- tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive
- tutela della privacy e nuove tecnologie
- promozione dell'impiego e formazione professionale
- sicurezza e ambiente di lavoro
- tipologia dei rapporti di lavoro: subordinato, parasubordinato, autonomo
- promozione e valorizzazione degli strumenti di flessibilita' in entrata ed in uscita dal mercato del lavoro
- poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro
- strumenti e tecniche di tutela: autotutela e tutela giurisdizionale: civile, penale e amministrativa
- tecniche di tutela alternative al processo giurisdizionale: conciliazione ed arbitrato
- ruolo delle organizzazioni collettive di interessi nel contesto nazionale, comunitario e internazionale
- contrattazione collettiva transnazionale ed europea.
I dottorandi verranno inoltre indirizzati alla frequenza delle iniziative culturali e scientifiche organizzate dall'Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale (AIDLASS), nonche' a quella promossa dalla Associazione italiana fra gli studiosi del processo civile.
I dottorandi saranno inoltre incentivati a frequentare stages ed iniziative scientifiche presso importanti Universita' straniere con le quali si intrattengono rapporti di scambio di giovani studiosi e presso le quali insegnano, stabilmente o in qualita' di visiting professor, alcuni componenti del Collegio dei Docenti.
 
Art. 4
Domanda di ammissione
La domanda di ammissione al concorso deve essere redatta in carta semplice utilizzando il modulo allegato al presente bando o attraverso il sistema on-line.
La domanda, corredata di tutti gli allegati richiesti, dovra' pervenire entro il termine perentorio del 27 luglio 2011 all'Universita' degli Studi di Trento, con una delle seguenti modalita':
a) consegna a mano all'Ufficio Protocollo Centrale, Direzione Generale dell'Universita' degli Studi di Trento, in Via Belenzani n. 12 - 38122 Trento, nei seguenti orari: dal lunedi' al venerdi', dalle ore 10.00 alle ore 12.00;
b) spedizione tramite servizio postale al seguente indirizzo: Al Magnifico Rettore dell'Universita' degli Studi di Trento, Via Belenzani n. 12 - 38122 Trento - Italia (specificando sulla busta "Concorso per la Scuola di Dottorato di Ricerca in Studi Giuridici Comparati ed Europei - 27° ciclo"); non si terra' conto delle domande pervenute oltre il termine indicato anche se spedite prima;
c) on-line collegandosi all'indirizzo: http://portale.unitn.it/applydottorati.htm (la compilazione dovra' essere positivamente conclusa entro le 16.00 ora italiana del giorno 27 luglio 2011).
L'Universita' degli Studi di Trento non assume alcuna responsabilita' per la perdita di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato, ne' per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa dell'Amministrazione stessa.
Ai sensi della Legge 104/92, art. 20, nonche' della Legge 68/99, art. 16 comma 1, i candidati in situazione di disabilita' dovranno fare esplicita richiesta, nella domanda di ammissione al concorso, riguardo l'ausilio e i tempi aggiuntivi eventualmente necessari per poter sostenere le prove. A tale riguardo, i dati sensibili saranno custoditi e trattati con la riservatezza prevista dal Decreto Legislativo 196/03 "Codice in materia di protezione dei dati personali".
Devono essere allegati alla domanda di partecipazione:
1) fotocopia in carta libera della carta d'identita' o del passaporto in corso di validita' (le pagine con la fotografia, i dati anagrafici, il numero, luogo e data di rilascio);
2.a) certificato di conseguimento del titolo accademico, elenco degli esami sostenuti e relative votazioni (o autocertificazione di conseguimento del titolo, elenco degli esami sostenuti e relative votazioni prevista, ai sensi del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000, per i soli cittadini comunitari).
I candidati in possesso di titolo accademico straniero, che non sia gia' stato dichiarato equipollente ad una laurea italiana, dovranno far pervenire anche:
- se in loro possesso, copia del certificato di laurea con esami e votazioni, tradotto e legalizzato dalle Rappresentanze diplomatiche o consolari italiane nel Paese al cui ordinamento appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato, munito della Dichiarazione di Valore, oppure Diploma Supplement (1) o altro documento analogo, se disponibile;
- oppure una traduzione in inglese (qualora l'originale non sia gia' in tale lingua) del certificato relativo al titolo accademico conseguito, con l'indicazione degli esami sostenuti e delle relative votazioni, sottoscritta sotto la propria responsabilita';
al fine di consentire al Collegio dei Docenti di valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al presente concorso;
2.b) i candidati che prevedono di conseguire il titolo accademico entro la data prevista per la prima prova concorsuale dovranno presentare, al fine di ottenere l'ammissione al concorso, un certificato (o un'autocertificazione prevista, ai sensi del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000, per i soli cittadini comunitari) di iscrizione al Corso di Studio, con l'elenco degli esami sostenuti e dei voti riportati.
Possono essere allegati alla domanda di partecipazione:
- certificati di conoscenza di lingue straniere.
L'Universita' degli Studi di Trento si riserva di effettuare controlli anche a campione secondo quanto previsto dagli artt. 71 e seguenti del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000. Potra' essere disposta in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dei candidati alla selezione per difetto di requisiti previsti dal presente bando.

(1) Con Diploma Supplement si intende un documento allegato ad un
diploma di formazione superiore con la finalita' di migliorare la
"trasparenza" internazionale e facilitare il riconoscimento
accademico e professionale dei titoli conseguiti (diplomi,
lauree, certificati etc.). Il Diploma Supplement deve essere
emanato dalla stessa istituzione che ha rilasciato il titolo.
Ulteriori dettagli sul sito:
http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc1239_en
.htm
 
Art. 5
Modalita' di ammissione alla scuola
L'accesso alla Scuola avviene tramite una procedura selettiva, basata su una prova scritta ed una orale.
Il candidato indica nella domanda di partecipazione per quale indirizzo specialistico intende concorrere ed in quale lingua intende sostenere le prove d'esame. A pena di esclusione dalla selezione il candidato deve indicare un solo indirizzo specialistico per il quale intende partecipare.
Ai fini della prova scritta, la Commissione predispone tre tracce per ognuna delle sottoelencate aree disciplinari facente parte di ciascun indirizzo specialistico.
Per ogni area disciplinare viene estratta a sorte una delle tre tracce.
Nell'ambito dell'indirizzo specialistico prescelto, il candidato potra' scegliere tra le diverse tracce estratte; in particolare:
- indirizzo in Diritto privato, privato comparato e commerciale:
i candidati potranno scegliere tra: Diritto privato comparato / Analisi economica del diritto / Diritto commerciale;
- indirizzo in Scienze pubblicistiche:
i candidati potranno scegliere tra: Diritto costituzionale / Diritto amministrativo;
- indirizzo in Diritto e procedura penale e filosofia del diritto:
i candidati potranno scegliere tra: Diritto penale / Diritto processuale penale / Filosofia del diritto;
- indirizzo in Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo:
i candidati potranno scegliere tra: Diritto romano / Storia del pensiero giuridico europeo;
- indirizzo in Diritto sostanziale e processuale del lavoro:
i candidati potranno scegliere tra: Diritto del lavoro / Diritto processuale civile.
La prova scritta puo' essere svolta in una lingua a scelta tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.
Nella valutazione della prova scritta la Commissione terra' conto dell'aderenza dell'elaborato alla traccia, della completezza descrittiva, del rigore dell'esposizione e del linguaggio, della capacita' di sintesi e della chiarezza espositiva, dell'attenzione ai profili della comparazione giuridica.
Sono ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60.
Nella prova orale si procedera' alla discussione dell'elaborato scritto, all'accertamento dell'attitudine del candidato alla ricerca, ad una verifica generale delle conoscenze del candidato riguardo alle materie dell'indirizzo specialistico prescelto.
La prova orale avra' altresi' ad oggetto la ricerca che il candidato intenda svolgere, e comprendera' la verifica delle conoscenze relative ad una lingua scelta dal candidato fra inglese, tedesco, francese e spagnolo. Tuttavia tale verifica avra' ad oggetto la conoscenza della lingua italiana qualora ne' la prova scritta ne' la prova orale siano state svolte in italiano.
Nella valutazione della prova orale la Commissione terra' conto della chiarezza di esposizione, del grado di conoscenza della materia oggetto d'esame nei suoi profili nazionali e sovranazionali, del grado di padronanza delle tematiche della ricerca che il candidato intende svolgere. Con specifico riguardo alla prova di conoscenza linguistica, si terra' conto della capacita' di lettura e di traduzione e della comprensione dei concetti giuridici nella lingua prescelta.
La prova orale si intende superata con il conseguimento di un punteggio pari o superiore a 36/60.
Per sostenere le prove i candidati dovranno esibire un idoneo documento di riconoscimento.
Il calendario delle prove, con l'indicazione della data, del luogo e dell'ora in cui si terranno, sara' reso noto almeno 20 giorni prima, con avviso pubblicato alla pagina web: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm
come previsto dall'art. 20 comma 2 del Regolamento di Ateneo in materia di Scuole di Dottorato di Ricerca.
 
Art. 6
Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice per l'accesso al corso e' nominata dal Rettore sentito il Collegio dei Docenti. Essa si compone di tre membri scelti tra i professori e i ricercatori di ruolo, anche stranieri, afferenti alle aree scientifico-disciplinari cui si riferiscono gli indirizzi specialistici. La Commissione puo' essere, inoltre, integrata da non piu' di due esperti, anche stranieri, scelti nell'ambito di enti e di strutture pubbliche e private di ricerca. La nomina di tali esperti e' obbligatoria nel caso di convenzioni o intese con piccole e medie imprese.
Espletate le prove di concorso, la Commissione compila la graduatoria generale di merito sulla base dei risultati ottenuti dai candidati nelle singole prove.
La graduatoria sara' resa pubblica all'indirizzo web: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm.
Mediante tale avviso si intende assolto l'adempimento relativo alla pubblicita' degli atti.
Ai vincitori non saranno inviate comunicazioni personali.
 
Art. 7
Ammissione alla scuola di dottorato
I candidati saranno ammessi alla Scuola di Dottorato secondo l'ordine di graduatoria fino alla concorrenza del numero dei posti messi a concorso.
In caso di pari merito: per l'assegnazione dei posti con borsa di studio prevale la valutazione della situazione economica determinata ai sensi del D.P.C.M. del 9.04.2001 e successive modificazioni e integrazioni; per l'assegnazione dei posti senza borsa di studio prevale la minore eta'.
In corrispondenza di eventuale rinuncia dell'avente diritto prima dell'inizio del corso (1 novembre 2011), subentra altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In caso di rinuncia o di esclusione del vincitore nel primo trimestre del primo anno di corso, e' facolta' del Collegio dei Docenti valutare l'opportunita' di coprire il posto vacante con un altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In base all'art. 19, comma 3 del Regolamento di Ateneo in materia di Scuole di Dottorato di Ricerca e a quanto precedentemente deliberato dal Collegio dei Docenti, la Commissione esaminatrice ammettera' in soprannumero, in misura non eccedente il 16,5% del totale dei posti attivati, candidati idonei nella graduatoria di merito appartenenti ad una delle seguenti categorie:
a. candidati extracomunitari che, al momento della presentazione della domanda, risultino assegnatari di borsa di studio a qualsiasi titolo conferita (2) (ad es. assegnata dal Ministero degli Affari Esteri o dal Governo del Paese di provenienza o da Organismi internazionali).
b. candidati appartenenti a Paesi con i quali esista uno specifico accordo intergovernativo seguito da apposita convenzione con l'Ateneo, senza oneri finanziari obbligatori per l'Universita' di Trento;
c. assegnisti di ricerca, ai sensi dell'art. 51 della Legge 449/97 (3) .

(2) La durata della borsa di studio dovra' coprire almeno una parte
del triennio di dottorato.

(3) I titolari di assegno di ricerca risultati vincitori possono
chiedere l'iscrizione alla Scuola di dottorato in qualita' di
vincitori rinunciando all'assegno, oppure chiedere l'iscrizione
in sovrannumero senza rinunciare all'assegno. L'opzione e'
irrevocabile.
 
Art. 8
Modalita' di iscrizione alla scuola di dottorato
I candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito dovranno presentare o fare pervenire domanda di iscrizione alla Scuola di Dottorato in carta legale al seguente indirizzo:
Universita' degli Studi di Trento
Ufficio Dottorati ed Esami di Stato
Via Inama 5 - 38122 Trento (Italia)
entro 15 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione della graduatoria finale alla pagina: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm.
La domanda dovra' essere corredata, ove previsto, della ricevuta del pagamento della Tassa provinciale per il diritto allo studio universitario (TDS).
Nella domanda di iscrizione (disponibile presso l'Ufficio Dottorati ed Esami di Stato e scaricabile alla pagina http://www.unitn.it/ateneo/2429/immatricolazione-e-iscrizione-agli-an ni-successivi) il candidato dichiara:
- di chiedere/non chiedere l'erogazione della borsa di studio (anche i vincitori non beneficiari di borsa devono effettuare tale opzione nell'eventualita' che un candidato avente titolo alla borsa vi rinunci);
- di essere/non essere titolare di una borsa di studio conferita del Governo italiano nell'ambito dei programmi di cooperazione allo sviluppo e degli accordi intergovernativi culturali e scientifici;
- di avere/non avere gia' usufruito in precedenza di una borsa di studio (anche per un solo anno) per un corso di Dottorato di Ricerca in Italia;
- di essere/non essere in servizio presso una Pubblica Amministrazione o altro Ente pubblico italiano;
- di non essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi di diploma, di laurea, a scuole di specializzazione, ad altre Scuole/Corsi di Dottorato e a master di I e II livello fino al conseguimento del titolo. In caso affermativo, di impegnarsi a sospenderne la frequenza prima dell'inizio del corso;
- di impegnarsi a richiedere preventivamente al Collegio dei Docenti l'autorizzazione allo svolgimento di eventuali attivita' lavorative, anche gia' in corso, presso amministrazioni pubbliche o enti privati;
- di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni cambiamento della propria residenza e recapito.
I vincitori non cittadini UE in possesso di un titolo accademico non conseguito in Italia, e i vincitori cittadini UE in possesso di un titolo accademico conseguito in un Paese non UE, dovranno presentare entro il 2 novembre 2011 la Dichiarazione di Valore ed il certificato relativo al titolo accademico conseguito con esami e votazioni, tradotto e legalizzato dalle Rappresentanze diplomatiche o consolari del Paese al cui ordinamento appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato. La Dichiarazione di Valore dovra' certificare che il titolo di studio posseduto e' valido nel Paese di conseguimento per l'iscrizione ad un corso accademico analogo al Dottorato di Ricerca.
I vincitori che non presentano la domanda di ammissione nel termine di 15 giorni, decorrente dal giorno successivo a quello di pubblicazione della graduatoria finale alla pagina Internet: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm saranno considerati rinunciatari e i posti corrispondenti saranno messi a disposizione dei candidati classificatisi idonei, secondo l'ordine della graduatoria.
 
Art. 9
Borse di studio
Le borse di studio sono assegnate in base alla graduatoria generale di merito redatta dalla competente Commissione esaminatrice.
Qualora l'avente titolo rinunci alla borsa subentra altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In presenza di una o piu' borse di dottorato finanziate da enti esterni, i candidati possono scegliere di quale fruire in relazione alla loro posizione nella graduatoria generale di merito. Qualora la borsa finanziata da enti esterni vincoli l'erogazione della stessa a specifiche tematiche di tesi, il candidato puo' scegliere se accettare la borsa o rinunciarvi. In caso di accettazione il candidato sara' tenuto a menzionare l'ente finanziatore nella tesi di dottorato e, a consegnare, all'ottenimento del titolo, una copia della tesi all'ente finanziatore stesso.
L'importo annuo della borsa di studio ammonta a Euro 13.638,47 al lordo di eventuali oneri a carico del dottorando previsti dalla normativa vigente (4) .
Le somme vengono erogate, di norma, a cadenza bimestrale anticipata, salvo recupero di eventuale indebito per le ipotesi di esclusione o sospensione del dottorando.
Le borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse da Istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando.
La borsa di studio e' aumentata del 50% per i periodi di permanenza all'estero autorizzati dal Coordinatore o dal Collegio dei Docenti.
Previo mantenimento dei requisiti di merito, la durata dell'erogazione della borsa di studio e' pari all'intera durata del ciclo.
Le sospensioni della frequenza del corso di durata superiore a trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa.

(4) Alla data di emanazione del presente bando, la normativa vigente
stabilisce, ex art. 2 comma 26 della Legge 335/95 e successive
modifiche e integrazioni, che la borsa di dottorato a decorrere
dal 01/01/2010 e' assoggettabile a contributo INPS, pari al 17% o
26,72%, di cui 1/3 a carico del dottorando.
 
Art. 10
Obblighi e diritti dei dottorandi
I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato e di compiere continuativamente attivita' di studio e di ricerca, secondo i programmi e le modalita' fissate dal Collegio dei Docenti, come specificato all'art. 3 del presente bando.
I dottorandi impegnati in un programma di co-tutela (5) di tesi hanno altresi' l'obbligo di seguire le attivita' di studio e di ricerca fissate secondo l'apposita convenzione con l'universita' straniera.
Ogni dottorando, a partire dal secondo anno di corso, e' tenuto a trascorrere un periodo minimo di sei mesi (non necessariamente continuativi) per svolgimento di attivita' di ricerca presso istituti stranieri, salva espressa deroga del Collegio dei Docenti, su richiesta dell'interessato, per i dottorandi che non usufruiscono di borsa di studio o per altri particolari motivi.
A seguito della valutazione dell'attivita' svolta dal dottorando, il Collegio dei Docenti puo', con motivata deliberazione, proporre al Rettore la sua esclusione dalla Scuola.
Le borse di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano lo svolgimento di una specifica attivita' di ricerca, vincolano gli assegnatari allo svolgimento di tale attivita'.
L'Universita' garantisce nel periodo di frequenza del corso la copertura assicurativa per infortuni e responsabilita' civile, limitatamente alle attivita' che si riferiscono al Dottorato di Ricerca.
In base all'art. 2 primo comma, della legge 13 agosto 1984 n. 476 e successive modifiche il pubblico dipendente ammesso al Dottorato di Ricerca puo' domandare di essere collocato, per il periodo di durata del corso di Dottorato, in aspettativa per motivi di studio, senza assegni, e puo' usufruire della borsa di studio, ove ricorrano le condizioni richieste.
In caso di ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca senza borsa di studio, o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale e' instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca, il rapporto di lavoro con l'amministrazione pubblica cessasse per volonta' del dipendente entro due anni dal termine del Corso, e' dovuta la restituzione degli importi corrisposti durante il Corso di Dottorato (6) .

(5) Maggiori informazioni sui programmi di cotutela di tesi e sugli
accordi gia' in vigore sono reperibili alla pagina web
http://www.unitn.it/ateneo/1495/la-co-tutela-di-tesi-nel-dottorat
o-di-ricerca

(6) Per gli opportuni approfondimenti si rimanda alla normativa
citata.
 
Art. 11
Criteri per l'ammissione agli anni successivi
Per essere ammesso al secondo anno, ogni dottorando dovra' ottenere nel corso del I anno 60 crediti:
- 40 crediti per la frequenza alle attivita' didattiche del primo anno, in misura non inferiore al 75% delle lezioni obbligatorie:
- 20 crediti per l'approvazione, da parte del Coordinatore o di una Commissione consultiva eventualmente nominata dal Collegio dei Docenti, di due elaborati scritti, uno in italiano ed uno in lingua straniera (inglese, tedesco, francese o spagnolo). Gli elaborati dovranno vertere su due degli incontri scientifici a cui i dottorandi partecipano nel corso del primo anno, uno dei quali relativo al proprio indirizzo specialistico di studi, l'altro su un diverso indirizzo. Gli elaborati, di circa 20 cartelle, dovranno essere consegnati entro il 15 settembre.
Per essere ammesso al terzo anno, ogni dottorando dovra' ottenere nel corso del II anno 60 crediti:
- 30 crediti per la frequenza alle attivita' didattiche sia interne che esterne al Dipartimento, in misura non inferiore al 75% delle lezioni obbligatorie del secondo anno, sulla base di una relazione presentata dal dottorando ed approvata dal responsabile dell'indirizzo specialistico;
- 30 crediti per il superamento di un colloquio che si terra' all'incirca all'inizio di ottobre al cospetto di una commissione nominata dal Collegio dei Docenti e che vertera' sullo stato della ricerca, in base all'indice, ancorche' provvisorio, della tesi di Dottorato; ciascun dottorando fara' pervenire alla Segreteria della Scuola entro la meta' di settembre l'indice della propria tesi di Dottorato.
 
Art. 12
Ammissione all'esame finale e conseguimento del titolo
Per essere ammesso all'esame finale, ogni dottorando dovra' ottenere nel corso del terzo anno 40 crediti:
- 20 crediti per la frequenza alle attivita' didattiche sia interne che esterne al Dipartimento, in misura non inferiore al 75% delle lezioni obbligatorie del terzo anno, sulla base di una relazione presentata dal dottorando ed approvata dal responsabile dell'indirizzo specialistico;
- 20 crediti per l'attivita' di elaborazione della tesi di dottorato, sulla base dello stato di perfezionamento accertato attraverso il parere favorevole del tutor.
Ulteriori 20 crediti sono riconosciuti con l'approvazione della tesi e della relativa discussione.
L'esame finale si svolge al cospetto di una Commissione giudicatrice nominata dal Rettore, su designazione del Collegio dei Docenti in conformita' al Regolamento di Ateneo in materia di Scuole di Dottorato di Ricerca.
Il dottorando discute la tesi nella lingua concordata con il Coordinatore.
Il dottorando, che abbia sostenuto l'esame finale con esito positivo, consegue il titolo di Dottore di Ricerca in "Studi Giuridici Comparati ed Europei", accompagnato dall'indicazione dell'indirizzo specialistico cui il dottorando ha fatto afferenza.
Il rilascio della certificazione del conseguimento del titolo e' subordinato al deposito, da parte dell'interessato, della tesi finale nell'archivio istituzionale d'Ateneo ad accesso aperto, che ne garantira' la conservazione e la pubblica consultabilita'; sara' cura dell'Universita' effettuare il deposito a norma di legge presso le Biblioteche Nazionali di Roma e di Firenze.
 
Art. 13
Dottorato europeo
Il Dottorato prevede la possibilita' di conseguire il riconoscimento di carattere europeo a condizione che rispetti i requisiti richiesti dalla dichiarazione della conferenza dei Rettori dell'Unione Europea, formulata al Congresso di Salamanca del 1991.
In particolare, in questi casi:
1. la tesi dottorale dovra' essere approvata da almeno due docenti, di almeno due istituzioni di istruzione superiore appartenenti a due Stati europei diversi dallo Stato in cui la tesi sara' discussa;
2. almeno uno dei membri della Commissione giudicatrice sara' un professore di uno dei due Stati europei diversi dallo Stato in cui la tesi sara' discussa;
3. almeno una parte della discussione della tesi avverra' in una lingua ufficiale diversa da quella dello Stato in cui ha luogo l'esame finale;
4. la preparazione della tesi avra' luogo con attivita' di ricerca che preveda la permanenza all'estero in uno Stato europeo, per almeno un trimestre, presso le strutture universitarie e di ricerca che hanno aderito o dichiarato la disponibilita' alla collaborazione con il Dottorato.
 
Art. 14
Trattamento dei dati personali
L'Universita' degli Studi di Trento, in attuazione del Decreto Legislativo 196/03 "Codice in materia di protezione dei dati personali", si impegna a utilizzare i dati personali forniti dal candidato per l'espletamento delle procedure concorsuali e per fini istituzionali.
La partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi di cui alla succitata legge espressione di tacito consenso a che i dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali vengano pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli Studi di Trento.
 
Art. 15
Norme di riferimento
Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento all'art. 4 della Legge n. 210 del 3.07.1998, al Decreto Ministeriale n. 224 del 30.04.1999 e al Regolamento di Ateneo in materia di Scuole di Dottorato di Ricerca, emanato con Decreto Rettorale n. 997 del 16.12.2003 e successivamente modificato con Decreto Rettorale n. 359 del 19.04.2006.
Trento, 1 giugno 2011

Il Rettore: Bassi
 
Allegato
Parte di provvedimento in formato grafico

 
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