Gazzetta n. 48 del 20 giugno 2025 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA CULTURA
CONCORSO (scad. 20 luglio 2025)
Concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di venti allievi al 76° corso di diploma di durata quinquennale, equiparato alla laurea magistrale a ciclo unico, in Conservazione e restauro dei beni culturali (LMR/02), abilitante alla professione di «Restauratore di beni culturali» della Scuola di alta formazione e studio dell'Istituto centrale per il restauro, per le sedi di Roma (dieci posti) e di Matera (dieci posti) - anno accademico 2025/2026.


IL DIRETTORE
dell'Istituto centrale per il restauro

Vista la legge 22 luglio 1939, n. 1240, concernente l'istituzione dell'Istituto centrale per il restauro;
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 e successive modifiche e integrazioni, concernente l'istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali e, in particolare l'art. 9, concernente la regolamentazione della Scuola di alta formazione e studio presso l'Istituto centrale per il restauro;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445: «Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa»;
Visto il codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni, ed in particolare gli articoli 29, commi 7, 8 e 9, e 182, come novellati dal decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 156 e dal decreto legislativo 26 marzo 2008, n. 62 e dalla legge 14 gennaio 2013, n. 7, (di seguito: «codice»);
Visti i regolamenti attuativi dell'art. 29, commi 7, 8 e 9, del codice, emanati con decreti ministeriali 26 maggio 2009, n. 86 - concernente la definizione degli ambiti di competenza dei restauratori di beni culturali - e n. 87 - concernente la definizione dei criteri di insegnamento del restauro di beni culturali;
Visto il decreto interministeriale del 2 marzo 2011 «Definizione della classe di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali - LMR/02»;
Visto il parere di conformita' del 21 luglio 2011, prot. n. 4899/04.04.13 espresso dalla Commissione interministeriale MIBAC-MIUR per l'accreditamento e la vigilanza dei corsi di restauro;
Visto il decreto del Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca del 25 agosto 2014 con il quale e' stato istituito e attivato presso l'ICR il corso di diploma di durata quinquennale in restauro, equiparato alla laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali - LMR/02 ed abilitante alla professione di «restauratore di beni culturali»;
Visto l'atto di convenzione tra il Ministero per i beni e le attivita' culturali, l'Istituto centrale per il restauro, la Regione Basilicata, il Comune e la Provincia di Matera e la Fondazione Zetema di Matera sottoscritta il 19 novembre 2010 e registrata al n. 12049 di repertorio della Regione Basilicata;
Visto il decreto della DG Educazione, ricerca e istituti culturali del 6 ottobre 2021, n. 281, concernente il regolamento comune delle scuole di alta formazione e studio del Ministero della cultura (di seguito «regolamento»);
Vista la legge 12 aprile 2022, n. 33, che regolamenta le disposizioni in materia di iscrizione contemporanea a due corsi di istruzione superiore (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, n. 98 del 28 aprile 2022);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo 2024, n. 57, Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici di diretta collaborazione de Ministro e dell'organismo indipendente di valutazione della performance;
Visto il decreto ministeriale 5 settembre 2024, n. 270, Articolazione degli uffici dirigenziali e degli istituti dotati di autonomia speciale di livello non generale del Ministero della cultura;

Decreta:

Art. 1

Posti a concorso - contenuti formativi -
titolo di studio - oneri di frequenza.

1. E' indetto concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di venti allievi al 76° corso della Scuola di alta formazione e studio (di seguito denominata SAF) dell'Istituto centrale per il restauro (di seguito denominato ICR) - con inizio nell'anno accademico 2025/2026 - per i seguenti «percorsi formativi professionalizzanti» (vedi decreto interministeriale 26 maggio 2009, n. 87 e regolamento delle scuole di alta formazione e di studio del Ministero della cultura, decreto-DG-ERIC del 6 ottobre 2021 n. 281):
«PFP 1 - Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell'architettura»: dieci posti presso la sede di Roma;
«PFP 2 - Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile; manufatti scolpiti in legno; arredi e strutture lignee; manufatti e materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti»: dieci posti presso la sede di Matera.
2. Il corso, quinquennale a ciclo unico, articolato in 300 crediti formativi, corrispondenti ai crediti formativi previsti dal vigente regolamento universitario, conferisce, in esito al superamento dell'esame finale, un diploma equiparato alla laurea magistrale in conservazione e restauro dei beni culturali - LMR/02 ed abilitante alla professione di «Restauratore di beni culturali», in attuazione dell'art. 1, comma 3, del decreto ministeriale n. 87/2009, coerentemente con quanto disposto dall'art. 29, comma 9 del codice dei beni culturali e del paesaggio.
 
Art. 2

Requisiti per l'ammissione al concorso

1. Per l'ammissione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti soggettivi:
a) diploma quinquennale (o quadriennale piu' anno integrativo) di istruzione secondaria superiore;
b) cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell'Unione europea. Sono ammessi, alle stesse condizioni, anche cittadini di Stati extracomunitari, purche' dimostrino il possesso di un titolo di studio equipollente a quello richiesto sub a) e la conoscenza della lingua italiana;
c) idoneita' fisica alle attivita' che il percorso formativo professionalizzante comporta, trattandosi di formazione per la maggior parte di tipo laboratoriale, svolta sia presso i laboratori interni all'Istituto o di altre istituzioni, sia in tirocini esterni e in cantieri di lavoro;
d) non aver riportato condanne penali o applicazioni di pena ai sensi dell'art. 444 del codice di procedura penale e di non avere in corso procedimenti penali ne' procedimenti amministrativi per l'applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione, ne' che risultino a proprio carico precedenti penali iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313. In caso contrario, dovra' indicare le condanne e i procedimenti a carico ed ogni eventuale precedente penale, precisando la data del provvedimento e l'autorita' giudiziaria che lo ha emanato ovvero quella presso la quale penda un eventuale procedimento penale.
2. I requisiti devono essere posseduti dal candidato alla data di scadenza dei termini di presentazione della domanda. E' consentita l'iscrizione con riserva per i candidati che conseguano il diploma di cui al comma 1.a) prima della data di inizio della prova grafica (art. 4).
3. Ai cittadini con disabilita' e' garantita la partecipazione alla selezione preliminare. Nella domanda di concorso il candidato dovra' specificare l'ausilio necessario in relazione al proprio handicap, nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi.
4. Per difetto dei requisiti prescritti, l'ICR puo' disporre in ogni momento l'esclusione dal concorso dandone comunicazione agli interessati.
 
Art. 3

Contenuto, termini e modalita' di presentazione delle domande

1. La presentazione della domanda dovra' avvenire entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Dell'avvenuta pubblicazione verra' data notizia sul sito istituzionale dell'Istituto centrale per il restauro http://www.icr.beniculturali.it e del Ministero della cultura https://cultura.gov.it
2. Le domande di ammissione dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica utilizzando la specifica applicazione informatica disponibile al seguente link https://servizi.cultura.gov.it
3. I candidati saranno tenuti a versare all'Istituto centrale per il restauro una quota pro capite di euro 35,00 di tassa di iscrizione a titolo di rimborso spese per lo svolgimento della prima prova. Il pagamento della suddetta quota avverra' in sede di compilazione della domanda, mediante contestuale collegamento al portale PagoPA. Ulteriori euro 35,00 saranno dovuti dai candidati ammessi alla seconda prova, il pagamento dovra' essere effettuato tramite bonifico o versamento sul conto corrente bancario, codice IBAN del Banco BPM numero IT66O0503403265000000005963 intestato a: Istituto centrale per il restauro con la seguente causale: «tassa di partecipazione alla seconda prova del concorso per l'ammissione al 76° corso di diploma in Conservazione e restauro dei beni culturali (LMR/02), abilitante alla professione di "Restauratore di beni culturali", della Scuola di alta formazione e studio dell'Istituto centrale per il restauro». I candidati ammessi alla seconda prova dovranno esibire la ricevuta di questo ulteriore pagamento al momento dell'identificazione il giorno stesso della seconda prova.
4. Ai fini della partecipazione al concorso, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, «Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa», e modificazioni successive, il candidato dichiara sotto la propria responsabilita', consapevole delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci:
a) cognome e nome;
b) luogo e data di nascita;
c) codice fiscale;
d) luogo di residenza e di domicilio, completi di indirizzo e codice di avviamento postale;
e) recapito telefonico, numero del telefono cellulare e indirizzo e-mail valido e funzionante;
f) cittadinanza posseduta;
g) di godere dei diritti civili e politici;
h) di non aver riportato condanne penali con sentenza passata in giudicato. Coloro che hanno in corso procedimenti penali, procedimenti amministrativi per l'applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione o precedenti penali a proprio carico iscrivibili nel casellario giudiziale, ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313, ne danno notizia al momento della candidatura, precisando la data del provvedimento e l'autorita' giudiziaria che lo ha emanato ovvero quella presso la quale penda un eventuale procedimento penale;
i) il possesso del diploma di istruzione secondaria superiore quinquennale o quadriennale piu' anno integrativo o titolo equipollente per i cittadini comunitari e non, specificando il voto, il nome della scuola che lo ha rilasciato e la data del rilascio. Per i candidati non ancora in possesso del relativo titolo di studio e' fatto obbligo di dichiarare, nella domanda di partecipazione, la frequenza dell'ultimo anno di corso della scuola di istruzione secondaria superiore;
j) il possesso dell'idoneita' fisica alle attivita' che il PFP comporta;
k) l'indicazione, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 104/1992 e dell'art. 16 della legge n. 68/1999, in relazione al proprio handicap, dell'ausilio occorrente, nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi per l'espletamento delle prove concorsuali;
l) l'autorizzazione al trattamento dei dati forniti, ai sensi del decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (regolamento UE 2016/679) e del decreto legislativo n. 101 del 10 agosto 2018.
5. Indicazione dell'ordine di preferenza tra i due percorsi formativi professionalizzanti messi a bando, (1° e 2°) come previsto nella specifica applicazione informatica per la domanda di ammissione:
«PFP 1 - Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell'architettura»: dieci posti presso la sede di Roma.
«PFP 2 - Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile; manufatti scolpiti in legno; arredi e strutture lignee; manufatti e materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti»: dieci posti presso la sede di Matera.
E' fatto obbligo di indicare l'ordine di preferenza trai due PFP, senza esclusione.
6. E' fatto obbligo ai soli candidati cittadini di Paesi non appartenenti all'Unione europea e non residenti in Italia di allegare alla domanda i dati richiesti nel precedente art. 1 comma 1, lettera b) e art. 3, comma 4, lettera i), mediante certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorita' dello Stato estero, corredati di traduzione in lingua italiana autenticata dall'autorita' consolare italiana che ne attesta la conformita' all'originale, dopo aver ammonito l'interessato sulle conseguenze penali della produzione di atti o documenti non veritieri. In particolare, la rappresentanza diplomatica italiana all'estero provvedera' a tradurre il titolo di studio in lingua italiana, dichiarandone il valore in loco e indicandone gli anni complessivi di scolarita' necessari al suo conseguimento.
7. L'accesso alla piattaforma e' consentito unicamente mediante le procedure di autenticazione personale certificata (SPID e CIE).
8. Alcune informazioni richieste sono obbligatorie: il sistema informatico non permette, pertanto, l'invio di domande prive di tali informazioni. Alla scadenza del termine per l'invio delle domande il sistema informatico non consente piu' la registrazione/attivazione dei candidati, ne' modifiche, ne' invio delle domande. Le modifiche sono consentite entro il termine previsto dal presente avviso. E' valutata esclusivamente la domanda piu' recente inviata dal candidato.
9. La data di presentazione on-line della domanda di partecipazione al concorso e' certificata e comprovata da apposita ricevuta scaricabile al termine della procedura di invio. Alla domanda redatta attraverso il format on-line dovra' essere allegato:
a) ricevuta del versamento della tassa di iscrizione al concorso SAF - ICR A.A. 2025/26;
b) per i soli candidati cittadini di Paesi non appartenenti all'Unione europea, il titolo di studio equipollente di cui al precedente comma 6, mediante certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorita' dello Stato estero, corredati di traduzione in lingua italiana autenticata dall'autorita' consolare italiana che ne attesta la conformita' all'originale;
c) l'elenco dei titoli di preferenza rilevanti ai fini dell'art. 5 del presente bando.
8. Ai sensi del decreto legislativo n. 101 del 10 agosto 2018 «Codice in materia di protezione dei dati personali», il trattamento dei dati personali forniti in sede di partecipazione al concorso o comunque acquisiti nell'ambito della procedura dello stesso, avverra' esclusivamente ai fini concorsuali.
9. L'ICR non si assume alcuna responsabilita' per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta o incompleta indicazione dei recapiti forniti dal candidato, ovvero da mancata o tardiva informazione dei cambiamenti dei recapiti stessi, rispetto a quanto menzionato nella domanda di ammissione e per eventuali disguidi non imputabili all'ICR.
10. Con la presentazione della domanda il candidato accetta tutte le condizioni del presente bando.
 
Art. 4

Prove di accesso

1. Entro il trentesimo giorno successivo alla data di scadenza del bando verra' pubblicato l'elenco dei candidati ammessi a sostenere la prima prova.
Le prove di accesso del concorso si svolgeranno nelle date e nei luoghi che l'ICR comunichera' ai candidati tramite avvisi pubblicati sul sito web dell'ICR (http://www.icr.beniculturali.it) a partire da tale data.
Per le prove successive, i candidati ammessi saranno convocati sempre tramite avvisi pubblicati sul sito web dell'ICR.
I candidati ammessi sono tenuti, senza alcun preavviso o comunicazione individuali, a presentarsi per sostenere le prove suddette nei luoghi, nei giorni e nelle ore indicati, muniti di documento di riconoscimento in corso di validita'.
2. L'esame di ammissione consiste in tre prove, che si svolgeranno nell'ordine seguente:
a) prova grafica;
b) test attitudinale pratico - percettivo;
c) prova orale (associata a questa sara' condotta la prova di conversazione in lingua italiana, riservata esclusivamente ai candidati cittadini stranieri);
3. Descrizione delle prove:
a) prova grafica: consiste nella trasposizione grafica, in scala, di un manufatto di interesse culturale, o parte di esso, raffigurato in una fotografia in bianco e nero, messa a disposizione di ogni candidato.
Il disegno dovra' essere eseguito, con particolare attenzione al rispetto delle proporzioni, per mezzo di matita in grafite nera a tratto lineare. Per trasposizione grafica a tratto lineare si intende la riproduzione dell'immagine per mezzo di un tratto essenziale, nitido e opportunamente modulato, teso a restituirne una sintesi critica di forme, volumi, ombre e luci, senza l'uso del chiaroscuro.
La prova ha durata di sei ore consecutive. Per l'esecuzione della riproduzione in scala sono ammesse griglie quadrettate e fogli millimetrati gia' in possesso del candidato.
Prove campione sono visibili nel sito web dell'ICR (http://www.icr.beniculturali.it).
Sono ammessi a sostenere la prova successiva (test attitudinale pratico - percettivo) soltanto coloro che hanno riportato un punteggio non inferiore a 6/10;
b) test attitudinale pratico - percettivo: per tutti i percorsi formativi professionalizzanti, la prova consiste nella riproduzione di campiture cromatiche su cartoncino, mediante l'utilizzo di colori ad acquerello.
La prova ha durata di cinque ore consecutive.
Prove campione sono visibili nel sito web dell'ICR (http://www.icr.beniculturali.it);
Sono ammessi a sostenere la prova successiva (prova orale) coloro che hanno riportato nella prova orale un punteggio non inferiore a 6/10.
c) prova orale: sara' sostenuta in lingua italiana anche dai cittadini stranieri. I candidati dovranno altresi' dimostrare una conoscenza di base della lingua inglese.
I candidati devono dimostrare:
una conoscenza di base degli aspetti fondamentali della storia dell'arte e dell'architettura antica, medievale, moderna e contemporanea;
una conoscenza di base dei materiali e delle tecniche della produzione artistica relative ai percorsi formativi professionalizzanti messi a bando;
una conoscenza di base, delle scienze della natura (chimica, biologia, scienza della terra, fisica) e degli strumenti informatici piu' diffusi;
una conoscenza di base della lingua inglese attraverso la lettura e la traduzione di un brano di carattere storico-artistico e/o tecnico-scientifico. I candidati in possesso di certificazione CEFR (Common European Framework of Reference for Languages) con livello B1 o superiore, sono esonerati dal sostenere la prova d'inglese.
La bibliografia di riferimento per gli orali sara' pubblicata nel sito web dell'ICR (http://www.icr.beniculturali.it) non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di scadenza del bando.
Sono considerati idonei, e inseriti nella graduatoria di cui al successivo art. 7, coloro che hanno riportato nella prova orale un punteggio non inferiore a 6/10.
 
Art. 5

Titoli di preferenza

1. I titoli di preferenza verranno valutati esclusivamente allo scopo di determinare la posizione in graduatoria tra due o piu' candidati che abbiano conseguito, in esito alle prove di concorso, il medesimo punteggio complessivo (ex-aequo).
2. Costituiscono titoli di preferenza le idoneita' conseguite in concorsi banditi dagli istituti formativi per l'insegnamento del restauro accreditati dalla «Commissione tecnica (D.I. del 7 febbraio 2011) per le attivita' istruttorie finalizzate all'accreditamento delle istituzioni formative e per la vigilanza dell'insegnamento del restauro».
3. Il possesso dei titoli suindicati dovra' essere dichiarato con autocertificazione nella domanda di partecipazione al concorso e dovra' riferirsi a titoli aventi data precedente a quella di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande.
4. Non sono valutabili titoli diversi da quelli suindicati.
 
Art. 6

Commissione giudicatrice

1. La commissione giudicatrice del presente concorso e' composta come indicato all'art. 8 del regolamento comune delle scuole di alta formazione e studio del Ministero della cultura.
 
Art. 7

Graduatoria

1. Espletata la prova orale del concorso, la commissione stila la graduatoria provvisoria dei vincitori (primi venti classificati) e degli idonei secondo l'ordine decrescente della valutazione complessiva risultante dalla somma aritmetica del punteggio riportato nelle singole prove d'esame. In caso di parita' di punteggio precede il candidato in possesso di titoli di preferenza e, qualora persista la parita', precede il candidato avente eta' inferiore.
2. L'associazione di ogni candidato vincitore a un PFP avverra' tenendo in considerazione la prima preferenza espressa all'atto dell'iscrizione, sino a esaurimento dei posti disponibili in tale percorso; quindi, la seconda preferenza, sino all'esaurimento dei posti disponibili in tale percorso.
3. La graduatoria finale unica, recante l'associazione dei vincitori al percorso formativo professionalizzante, e' affissa all'albo dell'istituto per un periodo non inferiore a quindici giorni e pubblicata sul sito ufficiale ICR (http://www.icr.beniculturali.it/).
 
Art. 8

Documenti di rito e iscrizione

1. I candidati dichiarati vincitori del concorso saranno contattati dalla Segreteria didattica della SAF, che predisporra' in sede la verifica dei documenti di cui al successivo comma 2 e le operazioni procedurali per la loro ammissione al corso quinquennale dell'anno accademico 2025/2026.
2. I candidati dichiarati vincitori del concorso dovranno consegnare i seguenti documenti:
a) fotocopia fronte-retro di un documento d'identita', in corso di validita', indicante il cognome e il nome, il luogo e data di nascita, la cittadinanza;
b) fotocopia fronte-retro della tessera sanitaria o documento equipollente per i cittadini stranieri;
c) copia conforme all'originale del titolo di studio o autocertificazione della copia dell'originale in proprio possesso ai sensi di legge. Per i soli cittadini stranieri: copia conforme all'originale del titolo di studio con la relativa traduzione in italiano;
d) foto formato tessera.
Il possesso del permesso di soggiorno, rilasciato dagli organi competenti, e' condizione indispensabile affinche' i candidati con cittadinanza diversa da quella degli Stati dell'Unione europea possano essere ammessi a frequentare il corso.
5. Per ogni anno di corso gli studenti iscritti saranno tenuti al pagamento:
di una quota contributiva pro-capite;
di una quota aggiuntiva specifica variabile in base all'anno di corso;
della tassa regionale per il diritto allo studio.
Gli importi e le modalita' di pagamento sono indicati nel sito web dell'ICR (http://www.icr.beniculturali.it/).
6. All'inizio del primo anno accademico i nuovi iscritti seguiranno, presso la propria sede di frequenza, un corso propedeutico intensivo, della durata di quattro settimane, volto ad apprendere le tecniche di reintegrazione specifiche dei manufatti oggetto di ogni percorso formativo professionalizzante (tratteggio, puntinato, modellato...).
 
Art. 9

Disposizioni finali

1. Il mancato adempimento a quanto richiesto nell'art. 8 del presente bando, l'irregolarita' della documentazione presentata, ovvero la non idoneita' fisica accertata nella fase iniziale del corso a cura dell'ICR, comportano la decadenza dal diritto di frequenza al corso quinquennale di cui al presente bando.
2. L'ICR declina ogni responsabilita' nel caso in cui, per motivazioni indipendenti dalla propria volonta', l'avvio dei corsi debba essere procrastinato. I corsi in cui risultassero vincitori un numero inferiore a tre candidati, potranno non essere attivati.
3. L'ICR declina altresi' ogni responsabilita' nel caso in cui, per motivazioni indipendenti dalla propria volonta', e in particolare per l'adempimento di eventuali disposizioni normative di carattere straordinario, il concorso non potesse essere svolto.
4. Il presente bando viene sottoscritto in forma digitale ai sensi della legge n. 241/1990, art. 15, comma 2-bis ed e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».

Roma, 5 giugno 2025

Il direttore: Oliva