Gazzetta n. 35 del 11 febbraio 2013 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 28 dicembre 2012, n. 256
Regolamento concernente le condizioni e i requisiti per l'iscrizione nella sezione speciale dell'elenco degli agenti in attivita' finanziaria da parte degli agenti che prestano esclusivamente i servizi di pagamento.


IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
E DELLE FINANZE

Visto l'articolo 128-quater, comma 1, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, introdotto dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, che stabilisce che e' agente in attivita' finanziaria il soggetto che promuove e conclude contratti relativi alla concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma o alla prestazione di servizi di pagamento, su mandato diretto di intermediari finanziari previsti dal titolo V, istituti di pagamento o istituti di moneta elettronica, banche e Poste Italiane S.p.A.;
Visto l'articolo 128-quater, comma 6, dello stesso decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, introdotto dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, che prevede che il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita Banca d'Italia, stabilisce le condizioni e i requisiti per l'iscrizione degli agenti in attivita' finanziaria che prestano servizi di pagamento in una sezione speciale dell'elenco;
Sentita la Banca d'Italia;
Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 27 settembre 2012, numero 07294/2012;
Acquisito il nulla osta del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prot. n. 10381 del 13 novembre 2012;

Emana
il seguente regolamento:

Art. 1
Definizioni

1. Nel presente regolamento si intendono per:
a) «decreto legislativo», il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, e successive modifiche;
b) «testo unico bancario», il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385;
c) «agente in attivita' finanziaria», l'agente in attivita' finanziaria come definito dall'articolo 128-quater del testo unico bancario;
d) «agente nei servizi di pagamento», gli agenti che prestano esclusivamente i servizi di pagamento;
e) «elenco degli agenti in attivita' finanziaria», l'elenco tenuto dall'Organismo ove sono iscritti gli agenti in attivita' finanziaria;
f) «sezione speciale dell'elenco», la sezione dell'elenco degli agenti in attivita' finanziaria ove sono iscritti gli agenti nei servizi di pagamento;
g) «servizi di pagamento», i servizi di pagamento come definiti all'articolo 1, comma 1, lettera b), e 2, comma 2, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11;
h) «intermediari», banche, Poste Italiane S.p.A., istituti di pagamento autorizzati in Italia, istituti di moneta elettronica autorizzati in Italia, intermediari finanziari se autorizzati alla prestazione di servizi di pagamento;
i) «Organismo», l'Organismo competente per la gestione degli elenchi degli agenti in attivita' finanziaria e dei mediatori creditizi previsto dall'articolo 128-undecies del testo unico bancario.
Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto
dall'amministrazione competente per materia, ai sensi
dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni
sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei
decreti del Presidente della Repubblica e sulle
pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo
fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge
alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il
valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
Note alle premesse:
- Si riporta il testo dell'art. 128-quater del decreto
legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle
leggi in materia bancaria e creditizia):
«Art. 128-quater (Agenti in attivita' finanziaria). -
1. E' agente in attivita' finanziaria il soggetto che
promuove e conclude contratti relativi alla concessione di
finanziamenti sotto qualsiasi forma o alla prestazione di
servizi di pagamento, su mandato diretto di intermediari
finanziari previsti dal titolo V, istituti di pagamento,
istituti di moneta elettronica, banche o Poste Italiane.
Gli agenti in attivita' finanziaria possono svolgere
esclusivamente l'attivita' indicata nel presente comma,
nonche' attivita' connesse o strumentali.
2. L'esercizio professionale nei confronti del pubblico
dell'attivita' di agente in attivita' finanziaria e'
riservato ai soggetti iscritti in un apposito elenco tenuto
dall'Organismo previsto dall'art. 128-undecies.
3.
4. Gli agenti in attivita' finanziaria svolgono la loro
attivita' su mandato di un solo intermediario o di piu'
intermediari appartenenti al medesimo gruppo. Nel caso in
cui l'intermediario conferisca un mandato solo per
specifici prodotti o servizi, e' tuttavia consentito
all'agente, al fine di offrire l'intera gamma di prodotti o
servizi, di assumere due ulteriori mandati.
5. Il mandante risponde solidalmente dei danni causati
dall'agente in attivita' finanziaria, anche se tali danni
siano conseguenti a responsabilita' accertata in sede
penale.
6. Gli agenti che prestano esclusivamente i servizi di
pagamento sono iscritti in una sezione speciale dell'elenco
di cui al comma 2 quando ricorrono le condizioni e i
requisiti stabiliti con regolamento adottato ai sensi
dell'art. 17, comma 3, legge 23 agosto 1988, n. 400, dal
Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca
d'Italia. I requisiti tengono conto del tipo di attivita'
svolta. Ai soggetti iscritti nella sezione speciale non si
applicano il secondo periodo del comma 1 e il comma 4.
7. La riserva di attivita' prevista dal presente
articolo non si applica agli agenti che prestano servizi di
pagamento per conto di istituti di moneta elettronica o
istituti di pagamento comunitari. Al fine di consentire
l'esercizio dei controlli e l'adozione delle misure
previste dall'art. 128-duodecies nonche' dal decreto
legislativo 21 novembre 2007, n. 231, l'agente che presta
servizi di pagamento per conto di istituti di moneta
elettronica o istituti di pagamento comunitari comunica
all'Organismo previsto all'art. 128-undecies l'avvio
dell'operativita' sul territorio della Repubblica, i propri
dati aggiornati, le eventuali variazioni nonche' la
conclusione della propria attivita', utilizzando la posta
elettronica certificata (PEC). Quando deve essere istituito
il punto di contatto centrale, ai sensi dell'art. 42, comma
3, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, le
comunicazioni di cui al precedente periodo sono effettuate
dallo stesso punto di contatto per via telematica.
L'Organismo stabilisce la periodicita' e le modalita' di
invio della comunicazione.
8.».
- Il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141
(Attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai
contratti di credito ai consumatori, nonche' modifiche del
titolo VI del testo unico bancario (decreto legislativo n.
385 del 1993) in merito alla disciplina dei soggetti
operanti nel settore finanziario, degli agenti in attivita'
finanziaria e dei mediatori creditizi) e' pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 4 settembre 2010, n. 207, supplemento
ordinario.
- Si riporta il testo del comma 3 dell'art. 17 della
legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di
Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei
Ministri):
«3. Con decreto ministeriale possono essere adottati
regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di
autorita' sottordinate al Ministro, quando la legge
espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per
materie di competenza di piu' Ministri, possono essere
adottati con decreti interministeriali, ferma restando la
necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge.
I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono
dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati
dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente
del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione.».

Note all'art. 1:
- Per il riferimento al testo del decreto legislativo
n. 141 del 2010, vedasi nelle note alle premesse.
- Il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385
(Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia)
e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 settembre 1993,
n. 230, supplemento ordinario.
- Per il riferimento al testo dell'art. 128-quater del
citato decreto legislativo n. 385 del 1993, vedasi nelle
note alle premesse.
- Si riporta il testo dell'art. 1, comma 1, del decreto
legislativo 27 gennaio 2010, n. 11 (Attuazione della
direttiva 2007/64/CE, relativa ai servizi di pagamento nel
mercato interno, recante modifica delle direttive 97/7/CE,
2002/65/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, e che abroga la
direttiva 97/5/CE):
«Art. 1 (Definizioni) (In vigore dal 1° marzo 2010). -
1. Nel presente decreto legislativo si intendono per:
a) "consumatore": la persona fisica di cui all'art. 3,
comma 1, lettera a), del decreto legislativo 6 settembre
2005, n. 206, e successive modificazioni;
b) "servizi di pagamento": le seguenti attivita':
1) servizi che permettono di depositare il contante su
un conto di pagamento nonche' tutte le operazioni richieste
per la gestione di un conto di pagamento;
2) servizi che permettono prelievi in contante da un
conto di pagamento nonche' tutte le operazioni richieste
per la gestione di un conto di pagamento;
3) esecuzione di ordini di pagamento, incluso il
trasferimento di fondi, su un conto di pagamento presso il
prestatore di servizi di pagamento dell'utilizzatore o
presso un altro prestatore di servizi di pagamento:
3.1) esecuzione di addebiti diretti, inclusi addebiti
diretti una tantum;
3.2) esecuzione di operazioni di pagamento mediante
carte di pagamento o dispositivi analoghi;
3.3) esecuzione di bonifici, inclusi ordini permanenti;
4) Esecuzione di operazioni di pagamento quando i
fondi rientrano in una linea di credito accordata ad un
utilizzatore di servizi di pagamento:
4.1) esecuzione di addebiti diretti, inclusi addebiti
diretti una tantum;
4.2) esecuzione di operazioni di pagamento mediante
carte di pagamento o dispositivi analoghi;
4.3) esecuzione di bonifici, inclusi ordini permanenti;
5) emissione e/o acquisizione di strumenti di
pagamento;
6) rimessa di denaro;
7) esecuzione di operazioni di pagamento ove il
consenso del pagatore ad eseguire l'operazione di pagamento
sia dato mediante un dispositivo di telecomunicazione,
digitale o informatico e il pagamento sia effettuato
all'operatore del sistema o della rete di telecomunicazioni
o digitale o informatica che agisce esclusivamente come
intermediario tra l'utilizzatore di servizi di pagamento e
il fornitore di beni e servizi;
c) "operazione di pagamento": l'attivita', posta in
essere dal pagatore o dal beneficiario, di versare,
trasferire o prelevare fondi, indipendentemente da
eventuali obblighi sottostanti tra pagatore e beneficiario;
d) "sistema di pagamento" o "sistema di scambio, di
compensazione e di regolamento": un sistema di
trasferimento di fondi con meccanismi di funzionamento
formali e standardizzati e regole comuni per il
trattamento, la compensazione e/o il regolamento di
operazioni di pagamento;
e) "pagatore": il soggetto titolare di un conto di
pagamento a valere sul quale viene impartito un ordine di
pagamento ovvero, in mancanza di un conto di pagamento, il
soggetto che impartisce un ordine di pagamento;
f) "beneficiario": il soggetto previsto quale
destinatario dei fondi oggetto dell'operazione di
pagamento;
g) "prestatore di servizi di pagamento": uno dei
seguenti organismi: istituti di moneta elettronica e
istituti di pagamento nonche', quando prestano servizi di
pagamento, banche, Poste Italiane s.p.a., la Banca centrale
europea e le banche centrali nazionali se non agiscono in
veste di autorita' monetarie, altre autorita' pubbliche, le
pubbliche amministrazioni statali, regionali e locali se
non agiscono in veste di autorita' pubbliche;
h) "utilizzatore di servizi di pagamento" o
"utilizzatore": il soggetto che utilizza un servizio di
pagamento in veste di pagatore o beneficiario o di
entrambi;
i) "contratto quadro": il contratto che disciplina la
futura esecuzione di operazioni di pagamento singole e
ricorrenti e che puo' dettare gli obblighi e le condizioni
che le parti devono rispettare per l'apertura e la gestione
di un conto di pagamento;
l) "conto di pagamento": un conto intrattenuto presso
un prestatore di servizi di pagamento da uno o piu'
utilizzatori di servizi di pagamento per l'esecuzione di
operazioni di pagamento;
m) "fondi": banconote e monete, moneta scritturale e
moneta elettronica cosi' come definita dall'art. 1, comma
2, lettera h-ter), testo unico delle leggi in materia
bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1°
settembre 1993, n. 385;
n) "rimessa di denaro": servizio di pagamento dove,
senza l'apertura di conti di pagamento a nome del pagatore
o del beneficiario, il prestatore di servizi di pagamento
riceve i fondi dal pagatore con l'unico scopo di trasferire
un ammontare corrispondente al beneficiario o a un altro
prestatore di servizi di pagamento che agisce per conto del
beneficiario, e/o dove tali fondi sono ricevuti per conto
del beneficiario e messi a sua disposizione;
o) "ordine di pagamento": qualsiasi istruzione data da
un pagatore o da un beneficiario al proprio prestatore di
servizi di pagamento con la quale viene chiesta
l'esecuzione di un'operazione di pagamento;
p) "data valuta": la data di riferimento usata da un
prestatore di servizi di pagamento per il calcolo degli
interessi applicati ai fondi addebitati o accreditati su un
conto di pagamento;
q) "autenticazione": una procedura che consente al
prestatore di servizi di pagamento di verificare l'utilizzo
di uno specifico strumento di pagamento, inclusi i relativi
dispositivi personalizzati di sicurezza;
r) "identificativo unico": la combinazione di lettere,
numeri o simboli che il prestatore di servizi di pagamento
indica all'utilizzatore di servizi di pagamento e che
l'utilizzatore deve fornire al proprio prestatore di
servizi di pagamento per identificare con chiarezza l'altro
utilizzatore del servizio di pagamento e/o il suo conto di
pagamento per l'esecuzione di un'operazione di pagamento;
ove non vi sia un conto di pagamento, l'identificativo
unico identifica solo l'utilizzatore del servizio di
pagamento;
s) "strumento di pagamento": qualsiasi dispositivo
personalizzato e/o insieme di procedure concordate tra
l'utilizzatore e il prestatore di servizi di pagamento e di
cui l'utilizzatore di servizi di pagamento si avvale per
impartire un ordine di pagamento;
t) "micro-impresa": l'impresa che, al momento della
conclusione del contratto per la prestazione di servizi di
pagamento, e' un'impresa che possiede i requisiti previsti
dalla raccomandazione n. 2003/361/CE della Commissione, del
6 maggio 2003, vigente alla data di entrata in vigore del
presente decreto, ovvero i requisiti individuati con
decreto del Ministro dell'economia e delle finanze
attuativo delle misure adottate dalla Commissione europea
ai sensi dell'art. 84, lettera b), della direttiva
2007/64/CE;
u) "giornata operativa": il giorno in cui il prestatore
di servizi di pagamento del pagatore o del beneficiario
coinvolto nell'esecuzione di un'operazione di pagamento e'
operativo, in base a quanto e' necessario per l'esecuzione
dell'operazione stessa;
v) "addebito diretto": un servizio di pagamento per
l'addebito del conto di pagamento di un pagatore in base al
quale un'operazione di pagamento e' disposta dal
beneficiario in conformita' al consenso dato dal pagatore
al beneficiario, al prestatore di servizi di pagamento del
beneficiario o al prestatore di servizi di pagamento del
pagatore medesimo;
z) "area unica dei pagamenti in euro": l'insieme dei
Paesi aderenti al processo di integrazione dei servizi di
pagamento in euro secondo regole e standard definiti in
appositi documenti;
aa) "tasso di cambio di riferimento": il tasso di
cambio che e' utilizzato come base per calcolare un cambio
valuta e che e' reso disponibile dal fornitore di servizi
di pagamento o proviene da una fonte accessibile al
pubblico.».
- Si riporta il testo dell'art. 2, comma 2, del citato
decreto legislativo n. 11 del 2010:
«2. Il presente decreto non si applica nel caso di:
a) operazioni di pagamento effettuate esclusivamente in
contante direttamente dal pagatore al beneficiario, senza
alcuna intermediazione;
b) operazioni di pagamento dal pagatore al beneficiario
effettuate tramite un agente commerciale autorizzato a
negoziare o a concludere la vendita o l'acquisto di beni o
servizi per conto del pagatore o del beneficiario;
c) trasporto materiale, a titolo professionale, di
banconote e monete, ivi compresa la raccolta, il
trattamento e la consegna;
d) operazioni di pagamento consistenti nella raccolta e
nella consegna di contante, a titolo non professionale, nel
quadro di un'attivita' senza scopo di lucro o a fini di
beneficenza;
e) servizi in cui il beneficiario fornisce contante al
pagatore nel contesto di un'operazione di pagamento, a
seguito di una richiesta esplicita del pagatore di servizi
di pagamento immediatamente precedente l'esecuzione
dell'operazione di pagamento attraverso un pagamento
destinato all'acquisto di beni o servizi;
f) operazioni di cambio di valuta contante contro
contante nell'ambito delle quali i fondi non sono detenuti
su un conto di pagamento;
g) operazioni di pagamento basate su uno dei seguenti
tipi di documenti cartacei, con i quali viene ordinato al
prestatore di servizi di pagamento di mettere dei fondi a
disposizione del beneficiario: assegni, titoli cambiari,
voucher, traveller's cheque, vaglia postali;
h) operazioni di pagamento realizzate all'interno di un
sistema di pagamento o di un sistema di regolamento dei
titoli tra agenti di regolamento, controparti centrali,
stanze di compensazione e/o banche centrali e altri
partecipanti al sistema e prestatori di servizi di
pagamento, fatto salvo l'art. 30;
i) operazioni di pagamento collegate
all'amministrazione degli strumenti finanziari, compresi i
dividendi, le entrate o altre distribuzioni, o ai rimborsi
o proventi di cessioni, effettuate dalle persone di cui
alla lettera h), ovvero da imprese di investimento, enti
creditizi, organismi di investimento collettivo o societa'
di gestione patrimoniale che prestano servizi di
investimento ed ogni altra entita' autorizzata ad avere la
custodia di strumenti finanziari;
l) servizi forniti dai prestatori di servizi tecnici,
che supportano la prestazione dei servizi di pagamento,
senza mai entrare in possesso dei fondi da trasferire,
compresi l'elaborazione e la registrazione di dati, i
servizi fiduciari e di protezione dei dati personali,
l'autenticazione dei dati e delle entita', la fornitura di
reti informatiche e di comunicazione, la fornitura e la
manutenzione di terminali e dispositivi utilizzati per i
servizi di pagamento;
m) servizi basati su strumenti che possono essere
utilizzati per acquistare beni o servizi solo nella sede
utilizzata dall'emittente o in base ad un accordo
commerciale con l'emittente, all'interno di una rete
limitata di prestatori di servizi o per una gamma limitata
di beni o servizi;
n) operazioni di pagamento eseguite tramite qualsiasi
dispositivo di telecomunicazione, digitale o informatico,
quando i beni o servizi acquistati sono consegnati al
dispositivo di telecomunicazione, digitale o informatico, o
devono essere utilizzati tramite tale dispositivo, a
condizione che l'operatore di telecomunicazione, digitale o
informatico, non agisca esclusivamente quale intermediario
tra l'utilizzatore di servizi di pagamento e il fornitore
dei beni e servizi;
o) operazioni di pagamento realizzate tra prestatori di
servizi di pagamento, relativi agenti o succursali per
proprio conto;
p) operazioni di pagamento tra un'impresa madre e la
relativa filiazione, o tra filiazioni della stessa impresa
madre, senza alcuna intermediazione da parte di un
prestatore di servizi di pagamento diverso da una delle
imprese appartenenti al medesimo gruppo;
q) servizi, forniti da prestatori, di prelievo di
contante tramite sportelli automatici per conto di uno o
piu' emittenti della carta, che non sono parti del
contratto quadro con il cliente che preleva denaro da un
conto di pagamento, a condizione che detti prestatori non
gestiscano altri servizi di pagamento elencati nell'art.
1.».
- Si riporta il testo dell'art. 128-undecies del citato
decreto legislativo n. 385 del 1993:
«Art. 128-undecies (Organismo). - 1. E' istituito un
organismo, avente personalita' giuridica di diritto
privato, con autonomia organizzativa, statutaria e
finanziaria competente per la gestione degli elenchi degli
agenti in attivita' finanziaria e dei mediatori creditizi.
L'organismo e' dotato dei poteri sanzionatori necessari per
lo svolgimento di tali compiti.
2. I primi componenti dell'organo di gestione
dell'organismo sono nominati con decreto del Ministro
dell'economia e delle finanze, su proposta della Banca
d'Italia, e restano in carica tre anni a decorrere dalla
data di costituzione dell'organismo. Il Ministero
dell'economia e delle finanze approva con regolamento lo
statuto dell'organismo, sentita la Banca d'Italia.
3. L'organismo provvede all'iscrizione negli elenchi di
cui all'art. 128-quater, comma 2, e all'art. 128-sexies,
comma 2, previa verifica dei requisiti previsti, e svolge
ogni altra attivita' necessaria per la loro gestione;
determina e riscuote i contributi e le altre somme dovute
per l'iscrizione negli elenchi; svolge gli altri compiti
previsti dalla legge.
4. L'organismo verifica il rispetto da parte degli
agenti in attivita' finanziaria e dei mediatori creditizi
della disciplina cui essi sono sottoposti; per lo
svolgimento dei propri compiti, l'organismo puo' effettuare
ispezioni e puo' chiedere la comunicazione di dati e
notizie e la trasmissione di atti e documenti, fissando i
relativi termini.».
 
Art. 2
Attivita'

1. E' agente nei servizi di pagamento il soggetto iscritto nella sezione speciale dell'elenco degli agenti in attivita' finanziaria che promuove e conclude contratti relativi alla prestazione di servizi di pagamento, su mandato diretto di intermediari.
2. Gli agenti nei servizi di pagamento possono svolgere la propria attivita' anche su mandato di piu' intermediari e, oltre all'attivita' di agenzia, possono svolgere altre attivita' commerciali a condizione che sia assicurata la separatezza organizzativa e contabile di queste rispetto all'operativita' nel settore dei pagamenti. Agli agenti nei servizi di pagamento e' preclusa ogni forma di operativita' nella concessione di credito, anche se connesso ai servizi di pagamento per i quali hanno ricevuto mandato.
3. L'intermediario mandante risponde solidalmente dei danni causati alla clientela dall'agente nell'esercizio della sua attivita' nonche' dai relativi dipendenti anche se tali danni siano conseguenti a responsabilita' accertata in sede penale. In caso di plurimandato ogni intermediario mandante e' responsabile per i danni cagionati per le attivita' poste in essere per suo conto.
 
Art. 3

Requisiti per l'iscrizione e la permanenza nella sezione speciale
dell'elenco degli agenti in attivita' finanziaria

1. L'iscrizione nella sezione speciale dell'elenco e' subordinata al ricorrere dei seguenti requisiti:
a) per le persone fisiche: cittadinanza italiana o di uno Stato dell'Unione europea ovvero di Stato diverso secondo le disposizioni dell'articolo 2 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e domicilio nel territorio della Repubblica;
b) per i soggetti diversi dalle persone fisiche: sede legale e amministrativa o, per i soggetti comunitari, stabile organizzazione nel territorio della Repubblica;
c) possesso dei requisiti di onorabilita' previsti dall'articolo 15 del decreto legislativo e di quelli di professionalita' indicati all'articolo 4 del presente regolamento. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, i requisiti si applicano a coloro che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo e, limitatamente ai requisiti di onorabilita', anche a coloro che detengono il controllo della societa';
d) possesso di una casella di posta elettronica certificata e di una firma digitale con lo stesso valore legale della firma autografa ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e relative norme di attuazione.
2. La permanenza nell'elenco e' subordinata all'esercizio effettivo dell'attivita' e all'aggiornamento professionale curato dall'intermediario mandante, almeno una volta l'anno, sia per i soggetti tenuti al possesso dei requisiti di professionalita' sia per i dipendenti e i collaboratori di cui gli agenti si avvalgono per il contatto con il pubblico. L'Organismo individua gli standard dei corsi di finalizzati all'aggiornamento professionale.
Note all'art. 3:
- Si riporta il testo degli articoli 2 e 15 del decreto
legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero):
«Art. 2 (Diritti e doveri dello straniero). - 1. Allo
straniero comunque presente alla frontiera o nel territorio
dello Stato sono riconosciuti i diritti fondamentali della
persona umana previsti dalle norme di diritto interno,
dalle convenzioni internazionali in vigore e dai principi
di diritto internazionale generalmente riconosciuti.
2. Lo straniero regolarmente soggiornante nel
territorio dello Stato gode dei diritti in materia civile
attribuiti al cittadino italiano, salvo che le convenzioni
internazionali in vigore per l'Italia e il presente testo
unico dispongano diversamente. Nei casi in cui il presente
testo unico o le convenzioni internazionali prevedano la
condizione di reciprocita', essa e' accertata secondo i
criteri e le modalita' previste dal regolamento di
attuazione.
3. La Repubblica italiana, in attuazione della
convenzione dell'OIL n. 143 del 24 giugno 1975, ratificata
con legge 10 aprile 1981, n. 158, garantisce a tutti i
lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti nel suo
territorio e alle loro famiglie parita' di trattamento e
piena uguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori
italiani.
4. Lo straniero regolarmente soggiornante partecipa
alla vita pubblica locale.
5. Allo straniero e' riconosciuta parita' di
trattamento con il cittadino relativamente alla tutela
giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi,
nei rapporti con la pubblica amministrazione e nell'accesso
ai pubblici servizi, nei limiti e nei modi previsti dalla
legge.
6. Ai fini della comunicazione allo straniero dei
provvedimenti concernenti l'ingresso, il soggiorno e
l'espulsione, gli atti sono tradotti, anche sinteticamente,
in una lingua comprensibile al destinatario, ovvero, quando
cio' non sia possibile, nelle lingue francese, inglese o
spagnola, con preferenza per quella indicata
dall'interessato.
7. La protezione diplomatica si esercita nei limiti e
nelle forme previsti dalle norme di diritto internazionale.
Salvo che vi ostino motivate e gravi ragioni attinenti alla
amministrazione della giustizia e alla tutela dell'ordine
pubblico e della sicurezza nazionale, ogni straniero
presente in Italia ha diritto di prendere contatto con le
autorita' del Paese di cui e' cittadino e di essere in cio'
agevolato da ogni pubblico ufficiale interessato al
procedimento. L'autorita' giudiziaria, l'autorita' di
pubblica sicurezza e ogni altro pubblico ufficiale hanno
l'obbligo di informare, nei modi e nei termini previsti dal
regolamento di attuazione, la rappresentanza diplomatica o
consolare piu' vicina del Paese a cui appartiene lo
straniero in ogni caso in cui esse abbiano proceduto ad
adottare nei confronti di costui provvedimenti in materia
di liberta' personale, di allontanamento dal territorio
dello Stato, di tutela dei minori, di status personale
ovvero in caso di decesso dello straniero o di ricovero
ospedaliero urgente e hanno altresi' l'obbligo di far
pervenire a tale rappresentanza documenti e oggetti
appartenenti allo straniero che non debbano essere
trattenuti per motivi previsti dalla legge. Non si fa luogo
alla predetta informazione quando si tratta di stranieri
che abbiano presentato una domanda di asilo, di stranieri
ai quali sia stato riconosciuto lo status di rifugiato,
ovvero di stranieri nei cui confronti sono state adottate
misure di protezione temporanea per motivi umanitari.
8. Gli accordi internazionali stipulati per le
finalita' di cui all'art. 11, comma 4, possono stabilire
situazioni giuridiche piu' favorevoli per i cittadini degli
Stati interessati a speciali programmi di cooperazione per
prevenire o limitare le immigrazioni clandestine.
9. Lo straniero presente nel territorio italiano e'
comunque tenuto all'osservanza degli obblighi previsti
dalla normativa vigente.».
«Art. 15 (Espulsione a titolo di misura di sicurezza e
disposizioni per l'esecuzione dell'espulsione). - 1. Fuori
dei casi previsti dal codice penale, il giudice puo'
ordinare l'espulsione dello straniero che sia condannato
per taluno dei delitti previsti dagli articoli 380 e 381
del codice di procedura penale, sempre che risulti
socialmente pericoloso.
1-bis. Della emissione del provvedimento di custodia
cautelare o della definitiva sentenza di condanna ad una
pena detentiva nei confronti di uno straniero proveniente
da Paesi extracomunitari viene data tempestiva
comunicazione al questore ed alla competente autorita'
consolare al fine di avviare la procedura di
identificazione dello straniero e consentire, in presenza
dei requisiti di legge, l'esecuzione della espulsione
subito dopo la cessazione del periodo di custodia cautelare
o di detenzione.».
- Il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice
dell'amministrazione digitale) e' pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale 16 maggio 2005, n. 112, supplemento ordinario.
 
Art. 4
Requisiti di professionalita'

1. Costituisce requisito per l'iscrizione nella sezione speciale dell'elenco la frequenza di un corso di formazione professionale curato dall'intermediario mandante relativo ai servizi di pagamento prestati e riferito in particolare ai presidi di tutela della clientela e in materia di antiriciclaggio. L'Organismo individua gli standard qualitativi dei corsi di formazione professionale.
 
Art. 5
Dipendenti, collaboratori e attivita' fuori sede

1. L'attivita' di agenzia nei servizi di pagamento non puo' essere esercitata al di fuori dei locali commerciali quando il servizio prestato comporta l'acquisizione dal cliente di denaro o altri mezzi di pagamento.
2. Ai dipendenti e collaboratori di cui l'agente si avvale per il contatto con il pubblico si applica l'articolo 128-novies del testo unico bancario ma il requisito di professionalita' e la prova valutativa ivi previsti sono sostituiti dalla frequenza del corso professionale previsto dall'articolo 4.
Note all'art. 5:
- Si riporta il testo dell'art. 128-novies del citato
decreto legislativo n. 385 del 1993:
«Art. 128-novies (Dipendenti e collaboratori). - 1. Gli
agenti in attivita' finanziaria e i mediatori creditizi
assicurano e verificano, anche attraverso l'adozione di
adeguate procedure interne, che i propri dipendenti e
collaboratori di cui si avvalgono per il contatto con il
pubblico, rispettino le norme loro applicabili, possiedano
i requisiti di onorabilita' e professionalita' indicati
all'art. 128-quinquies, lettera c), ad esclusione del
superamento dell'apposito esame e all'art. 128-septies,
lettere d) ed e), ad esclusione del superamento
dell'apposito esame, e curino l'aggiornamento
professionale. Tali soggetti sono comunque tenuti a
superare una prova valutativa i cui contenuti sono
stabiliti dall'Organismo di cui all'art. 128-undecies.
2. Per il contatto con il pubblico, gli agenti in
attivita' finanziaria che siano persone fisiche o
costituiti in forma di societa' di persone si avvalgono di
dipendenti o collaboratori iscritti nell'elenco di cui
all'art. 128-quater, comma 2.
3. I mediatori creditizi e gli agenti in attivita'
finanziaria diversi da quelli indicati al comma 2
trasmettono all'Organismo di cui all'art. 128-undecies
l'elenco dei propri dipendenti e collaboratori.
4. Gli agenti in attivita' finanziaria e i mediatori
creditizi rispondono in solido dei danni causati
nell'esercizio dell'attivita' dai dipendenti e
collaboratori di cui si essi si avvalgono, anche in
relazione a condotte penalmente sanzionate.».
 
Art. 6
Disciplina transitoria

1. Ai fini della prima iscrizione nella sezione speciale dell'elenco, si considerano in possesso dei requisiti di professionalita' gli agenti in attivita' finanziaria che:
a) alla data di adozione del presente regolamento sono iscritti nell'elenco degli agenti in attivita' finanziaria;
b) hanno effettivamente svolto l'attivita', per uno o piu' periodi di tempo complessivamente pari a sei mesi nel triennio precedente ovvero coloro che per lo stesso arco temporale hanno ricoperto funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso agenti in attivita' finanziaria iscritti.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Roma, 28 dicembre 2012

Il Ministro: Grilli
Visto, il Guardasigilli: Severino

Registrato alla Corte dei conti il 4 febbraio 2013 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 290
 
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